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Autore: yachan    19/09/2004    2 recensioni
Eccomi con una nuova fiction su Doremì. Un sogno e una premonizione, che sia l'inizio di una nuova minaccia? Nuove avventure e nuovi guai attendono i protagonisti di Ojamajo Doremi (che trailer è? U_U')
Genere: Avventura, Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TRUST YOU

TRUST YOU

 

Cap.5

 

 

Buio…

Una ragazza in mezzo a quest'oscurità.

E' di spalle.

Ha i capelli rosa, raccolti in due codini. Indossa una maglietta e un pantaloncino, in tinta con il colore dei suoi capelli.

"Chi sei?"

La ragazza si gira di scatto, rivelando un grazioso visetto e due occhi color rosa.

D'improvviso questa ragazza, non ha più i capelli raccolti, ma sciolti, che gli arrivano quasi alla vita e un abito bianco.

"Kotake!"

Lo guarda sorpreso e poi sorride.

Un dolce sorriso.

La riconosce, quel sorriso è tipico di lei. Quante volte l' ha vista sorridere così.

E' lo stesso sorriso di cui si è innamorato la prima volta.

Prova ad avvicinarsi a lei, ma proprio quando sta per pronunciare il suo nome, un forte vento li avvolge. 

Poi uno sparo.

La ragazza cade lentamente a terra, lasciando lo spettatore impietrito.

Prova a correre verso di lei, ma qualcosa gli impedisce di muoversi.

Tenta invano di raggiungere la ragazza, ma è inutile.

Delle ombre oscure si contrappongono tra i due ragazzi.

"Doremì!" grida.

L'immagine della ragazza si allontana sempre più da lui, quasi come inghiottita da quell'oscurità.

"Doremì…" le lacrime incominciano a scivolare sul viso "Perché non ho potuto fare niente per salvarti?"

Poi di nuovo tutto buio.

 

Kotake si sveglia grondante di sudore. Si alza dal letto e cerca di calmarsi.

Il sogno l' ha agitato.

"Che cosa posso fare?" si chiese preoccupato "Perché non c'è un modo per impedire che ciò accada?"

 

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-         La regina, hai detto?- chiese Doremì, ancora sorpresa.

-         Sì.

Doremì e Akatsuki si stavano dirigendo verso il negozio Maho. Era notte e non c'era gente in strada.

-         Mh…cosa vorrà da me?

Era passato del tempo, dall'ultima visita al palazzo della regina. Dall'ultima volta che aveva consegnato i suoi poteri.

-         Ecco…- disse Akatsuki preoccupato.

-         E' successo qualcosa di grave nel mondo della magia?

-         Mh…lo vedrai tu stessa, una volta che saremmo arrivati- la prese per la mano e la trascino- presto, muoviamoci.

-         Aspetta Akatsuki, non correre!

In pochi minuti i due ragazzi raggiunsero il Maho.

"Non è cambiato niente…" pensò sollevata Doremì, mentre guardava quel negozio che fu l'inizio delle sue avventure.

Akatsuki la condusse attraverso il portale magico.

-         Da adesso in poi, non staccare la tua mano dalla mia. Può essere molto pericoloso- disse Akatsuki serio.

-         D'accordo…- disse Doremì, non riuscendo a capire cosa lo preoccupasse.

Il ragazzo e Doremì attraversarono il portale e una forte follata di vento li investì.

Doremì chiuse gli occhi, per poi aprirli. Ma quello che vide non fu altro che una tormenta.

-         Ma che succede?- chiese Doremì, tentando di resistere alla potenza del vento- Dove siamo?

-         Ancora uno sforzo e saremo arrivati.

-         …mh- però un'altra follata di vento li investì e la mano di Doremì scivolò via, facendoli separare.

-         Akatsuki!- gridò la ragazza, trasportata dal vento.

-         Doremì!- gridò il ragazzo, tentando di riprenderla.

Doremì scomparve tra la tormenta.

Chiuse gli occhi e li riaprì.

Davanti a lei c'era una strada ed intorno c'era solo uno spazio bianco.

-         Dove sono?- chiese Doremì- Akatsuki, dove sei?- gridò.

Nessuno rispose.

-         Adesso sì che sono nei guai…chissà dove mi ha trascinata la tormenta- disse triste Doremì e cominciò a camminare.

"Come mai si era creata quella tormenta all'ingresso del regno della magia? Prima non c'era"

*Eh, eh…*

Un brivido la percosse la schiena.

Doremì si bloccò e si girò di scatto. Aveva sentito una risata…allora c'era qualcuno?

-         Chi è? Akatsuki, sei tu?

"No, è impossibile…quella risata non era sua"

Vide da lontano un onda gigantesca che la stava per raggiungere.

-         Ahhhhhh!- gridò, scappando il più in fretta possibile.

Ma era troppo veloce l'onda, perché lei potesse evitarla.

In pochi secondi, l'onda la travolse.

Chiuse gli occhi pensando di morire affogata, però si accorse di essere ancora viva.

Aprì gli occhi e rimase stupefatta.

Era stata sommersa da quell'onda gigantesca e stava respirando sott'acqua.

Ciò non era possibile.

Provò a muoversi nell'acqua, muovendo le gambe e le braccia come stesse nuotando.

*Sei felice…Doremì?*

Doremì si spaventò. Era la stessa voce di prima, ma da dove arrivava?

*Sei felice…Doremì?*

Di nuovo e la stessa frase.

Doremì aveva timore ad aprire la bocca, per paura di morire affogata, ma con sua sorpresa riusciva a parlare.

-         Chi sei? E che vuoi?- chiese, guardandosi intorno, nonostante ci fosse solo acqua intorno a lei.

*Voglio la tua felicità…ti toglierò ad uno a uno le persone più importanti per te*

-         Perché?

*Perché tu non sia più felice. Devi soffrire*

-         Soffrire?

Venne di nuovo travolta, ma dall'oscurità.

Si sentì afferrare per il collo e stringere più forte, fino a farle mancare la respirazione.

-         M…ma chi…- disse con fatica e impaurita- …sei?

*Sono la tua ombra. Non sono altro che il frutto della tua ombra*

-         L- la mia…ombra?

*Sì…e presto morirai…*

-         Co- cosa?!

*Non ora…*

La presa al collo, diminuì la potenza.

*Non ora…al momento giusto le parti s'invertiranno*

Chiunque la stesse tenendo per il collo, ora l'aveva lasciata andare, facendola cadere in una voragine senza fine.

-         Ahhhh!- gridò disperata.

-         Doremì!- una voce la chiamò.

Aprì gli occhi e si ritrovò distesa per terra, con affianco Akatsuki.

-         …A…Akatsuki…che è successo?- chiese ancora scossa.

-         Sei stata trascinata dalla tormenta. Per fortuna che non ti ha portata tanto lontano, altrimenti non ti avrei più trovata.

Doremì si alzò in piedi.

Quello che gli era successo era stato solo un sogno?

"Eppure era così reale…" provò a toccarsi il collo. La sensazione di venire strozzata, continuava a tormentarla, così come le parole di quella persona…ammesso che fosse un essere umano "La sua forza era impressionabile"

-         Doremì…tutto bene?- chiese Akatsuki preoccupato- Quando ti ho trovata, eri sdraiata a terra e continuavi ad agitarti.

-         …Non è niente…solo un brutto sogno. A proposito…dove siamo?

Akatsuki la guardò e rimase serio.

-         Siamo arrivati.

-         Eh?- si guardò intorno e non credette ai suoi occhi.

Tutta la città era coperta da un aurea nera. La gente era rintanata nella propria casa e chi si trovava fuori, era impegnato in qualche litigio.

-         Non dirmi che questo è…

-         Sì, purtroppo.

-         Non è possibile…l'ultima volta che ci sono stata, il mondo della magia era molto differente.

-         Le cose sono cambiate da un bel po'…- disse triste.

Doremì guardò il ragazzo senza capire.

-         E Hana…dov'è?

-         E' al palazzo…vieni, ci stanno aspettando- iniziò a camminare. Doremì lo seguì e di tanto in tanto si guardava intorno.

Non poteva credere che era cambiato così tanto il regno della magia.

-         Akatsuki…cos'è successo?- chiese.

-         Qualche giorno fa, comparve un immensa nube nera che coprì tutto il regno…e da allora, nessuno è più lo stesso. Sia le streghe, che i maghi, si comportano in modo strano. Sono diffidenti e litigiosi. E' come se tutti fossero stati contagiati da un virus…

-         E tu?

-         Io ne sono rimasto immune, perché possiedo più potere degli altri e riesco a proteggermi. Però non so fino a quanto il mio potere potrà resistere.

-         Ma questo è terribile! Bisogna fare qualcosa!

-         Sì…è per questo sei stata convocata qui…

-         Però senza magia, non credo di essere più di tanto utile.

-         Non ti preoccupare- sorrise- Eccoci arrivati.

Akatsuki e Doremì entrarono nell'immenso castello e attraversarono il corridoio. Era quasi deserto…le poche guardie che erano rimaste immuni al contagio, si erano posizionati all'ingresso del castello.

-         Com'è silenzioso questo posto…- disse Doremì.

-         Già- ammise Akatsuki.

Aprì il portone ed entrarono nella grande sala di ricevimento.

Doremì rimase a bocca aperta. Davanti a lei, c'erano tutte le sue amiche, Hazuki, Aiko, Onpu, Momoko e Hana.

-         Amiche!- corse ad abbracciarle.

Tutte quante risero contente del loro incontro. Oltre a loro, c'erano anche i Flat e tutte le streghe della congrega.

La regina si avvicinò a loro.

-         Ragazze…se vi ho convocate qui è per una missione che dovrete compiere.

-         Di che si tratta?- chiese Aiko.

-         Come avrete visto, la situazione in questo mondo sta pian piano peggiorando. Solo noi abitanti di questo castello, siamo rimasti immuni al potere nero che si impossessato della città.

-         Non c'è un rimedio?- chiese Hazuki.

-         Sì…ma non vi nascondo che si tratta di una missione pericolosa per chiunque- disse seria- I responsabili della nube nera, si nascondono in una parte remota di una dimensione, collegata al nostro.

Tutti quanti erano attenti a quello che diceva la regina.

-         Dovrete andare nel loro covo e raccogliere un fiore che solo in quella dimensione esiste e che è l'unico antidoto alla loro magia.

-         Ma perché non può andare una qualsiasi strega?- chiese Momoko.

-         Il loro incantesimo è così forte che per non venire contagiati, abbiamo utilizzato il nostro potere, fino ad esaurirlo. Il viaggio per l'altra dimensione, richiederebbe troppa energia e nessuno di noi potrebbe affrontare un viaggio simile, adesso. Una volta che avremmo l'antidoto, potremmo ristabilire l'ordine.

-         Beh, allora, sarà un gioco da ragazzi. Andremo là, prenderemo il fiore, sconfiggeremo i cattivi e torneremo…

-         No!- disse la regina, sorprendendo Momoko- Non dovete assolutamente confrontarvi con loro. Il loro potere è diverso dal vostro. Non siete capaci di sconfiggerli. Dovete solo recuperare il fiore e ritornare- poi guardò i quattro ragazzini- loro vi accompagneranno e vi aiuteranno se vi troverete in difficoltà.

-         Va bene- disse Doremì.

-         Siete sicure di poter accettare la missione? E' molto rischioso e purtroppo, non possiamo che contare su di voi.

-         Non c'è problema- disse Onpu- Noi possiamo farcela. Vero ragazze?

-         Sì- dissero in coro.

-         Ottimo, vi riconsegno i vostri poteri- la regina chiuse gli occhi e una luce circondò le ragazze- Ecco fatto…adesso siete in grado di affrontare il viaggio.

-         Ma non rischiamo di venire contagiate?- chiese Hazuki.

-         No, voi non siete di questo mondo…è per questo che Hana non potrà seguirvi…sarebbe troppo pericoloso per lei.

-         Che? Ma io volevo andare!- si lamentò Hana.

-         No, non ricominciare Hana. Doremì e le altre saranno in grado di farcela. Confido in voi, ragazze.

-         Non si preoccupi- disse Doremì.

-         Quando partiamo?- chiese Momoko.

-         Partirete domani sera. Poi le vostre fatine vi sostituiranno nel vostro mondo.

Doremì e le ragazze uscirono dal palazzo.

-         Allora, ci vediamo domani sera, d'accordo?- disse Onpu.

-         Sì- dissero tutte.

 

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Kotake si alzò dal letto e si preparò. Uscì di casa e si diresse a scuola.

"Quell'Akatsuki…non poteva apparire in un momento migliore di questo?"

-         Kotake!

Il ragazzo si girò e vide Doremì.

-         Doremì, cosa ci fai qui?

-         Come cosa ci faccio qui? Sto andando a scuola, no?

-         Sì, ma non a quest'ora. Non è da te.

-         Lo trovi strano?

-         Sì, da una persona che si sveglia tardi, che fa disastri ed è un impiastro.

-         Kotake…mi vuoi far arrabbiare già di prima mattina? (-_-)*- disse Doremì- E poi perché lo vedi così il mio cambiamento? Non è positivo che stia cambiando?

-         …no, ti preferisco come sei di solito.

Doremì rimase a guardarlo stupita. Il ragazzo guardò la strada.

I due proseguirono il cammino senza parlare.

-         Akatsuki frequenterà la scuola da noi?- chiese Kotake.

-         Sì.

-         Come mai si è trasferito a metà stagione?

-         Eh…è una lunga storia- disse Doremì nervosa- Piuttosto, ho sentito dire che questa settimana avete una partita contro una squadra di un'altra scuola.

-         Sì. I giocatori di quella squadra non sono un granché, ma è il suo capitano che ci preoccupa…

-         L' hai già visto in azione?

-         No, ma ho sentito molto parlare di lui.

Si fermano davanti ad un incrocio e aspettano che il semaforo sia verde.

Le macchine gli passano davanti, creando molto rumore con il loro motore.

Con loro c'erano altre sei persone, che aspettavano il segnale del semaforo per attraversare la strada e raggiungere il proprio posto di lavoro.

Kotake pensò alle parole della veggente. Ancora adesso gli era difficile accettare che quel sogno si avverasse. Doveva in qualche modo impedirlo.

"Però la veggente ha detto che non posso fare niente…mi devo solo limitare a starle vicino…mh…sarà difficile"

Il colore del semaforo cambiò e le persone incominciarono ad attraversare la strada. Kotake e Doremì seguirono il gruppo in silenzio.

D'improvviso si sentì un rombo di un motore in lontananza.

I due ragazzi si girarono e videro una macchina rossa venire a tutta velocità contro di loro.

-         Ahhhh!- gridò Doremì spaventata.

Kotake l'afferrò per la vita e si lanciò lontano dalla strada, appena in tempo.

La macchina passò davanti a loro, senza diminuire la velocità. Svoltò l'angolo e scomparve.

La gente guardò sorpresa la macchina che si era allontanata, poi rivolsero l'attenzione ai due ragazzi, che erano caduti a terra.

-         Mh…- Doremì aprì gli occhi e vide Kotake accanto a lei, nell'intento di proteggerla- Ko…Kotake!- gridò.

-         Mh…?- aprì gli occhi e si sedette.

-         Tutto bene, Kotake?- chiese Doremì preoccupata.

-         …Sì…e tu?

-         Solo qualche graffio.

-         Meno male- tirò un sospiro di sollievo- La macchina?- si guardò intorno, ancora frastornato.

-         Se n'è andata…

-         State bene, ragazzi?- chiese una signora, aiutandoli ad alzarsi in piedi.

-         Sì, grazie signora- disse Doremì.

-         Certo che c'è n'è di gente pazza, qui- disse la signora arrabbiata- Per poco finivate sotto quella macchina! Dov'è la polizia quando serve?

La signora continuò a parlare, ma Kotake non gli prestava attenzione. Guardava la strada dove era sparita la macchina e sentiva che era solo l'inizio.

 

Continua…

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Ih, ih, ih! ^-^

Eccomi con il quinto capitolo. Allora, come vi sembra la fiction?

In ogni caso, è ancora troppo presto per dire che siamo verso la fine…

Eh, come sono contenta…ho avuto finalmente la conferma che nell'ultima puntata di Ojamajo Doremi, Kotake fa a Doremì una vera e propria dichiarazione! ^.^ Che felicità! Anche perché stavo quasi per uccidere gli autori dell'anime (-_-)*

Appena potrò, pubblicherò una mini-serie a fumetti su Peter Pan no Boken (è stato il mio personaggio preferito fin dall'infanzia ^-^)

Adesso vi saluto!

Ciao!

By Ya-chan

   
 
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