Le parole non dette.
“Non crederai davvero di mettermi nel sacco così, vero? Io lo so che per te sono meno di una sorella. E questa cosa del San Valentino non è carina se lo hai fatto per imbarazzarmi Fred Weasley!”
Hermione Granger era un pelo fuori di sé, se c’era qualcosa che proprio non sopportava erano gli scherzi di cattivo gusto.
“E' vero hai ragione, è che proprio non ho resistito...ora se permetti George e Lee mi aspettano. Non tenermi il muso eh, Granger!” buttò lì Fred prima di dirigersi verso i dormitori maschili.
“Stupido Weasley!” esclamò Hermione alla Sala ormai vuota dei Grifondoro.
A questo pensava Fred Weasley mentre la luce abbandonava i suoi occhi. A quel San Valentino di due anni prima in cui era scappato per paura di un rifiuto.
Perché quello che Fred avrebbe voluto rispondere era:
"E' vero per me sei meno di una sorella...ma più di una semplice amica. Perchè io ti amo Hermione Jean Granger, è San Valentino e non è uno scherzo."
Alle parole non dette, a quelle pensava Fred mentre la morte lo accoglieva tra le sue esili braccia.
E sorrise.
Forse era stato meglio così.
Ma lui che ne sapeva di quanto Hermione aveva pianto quella sera?
Che ne sapeva di quanto lei avrebbe voluto che fosse tutto vero?
Che ne sapeva lui del riguardo con cui aveva conservato la rosa rossa che le aveva donato?
Non lo sapeva, e nessuno dei due lo avrebbe mai saputo.
Perché in fondo, forse, è davvero stato meglio così.