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Autore: heihemmo    23/06/2013    3 recensioni
«Michaeeeeeeeeel! Non fate casino. Le ragazze stanno dormendo!» la voce stridula di Chloe mi svegliò di soprassalto. «Ma mamma. Dobbiamo provare!» sapevo che non sarei riuscita ad addormentarmi di nuovo, così mi alzai e scesi in cucina per bere un sorso d'acqua. Aprii il frigo e presi la caraffa di acqua e ne versai un po' nel bicchiere. «Ciao, tu devi essere Claudia.» mi chiamò una voce. Mi girai di scatto e la figura di un ragazzo biondo cenere e con gli occhi azzurri occupò la mia vista assonnata.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera tornammo a casa intorno alle undici. Avevamo mangiato fuori, in un ristorante sulla spiaggia. Quando entrammo c'era solo la luce bluastra della televisione ad illuminare il salone. Sdraiato sul divano c'era Mike, che si era addormentato aspettando il nostro ritorno. Spensi la tivù e con le ragazze andammo in camera al piano di sopra. Quando entrai una folata di vento mi fece rabbrividire. Mi misi la canotta del pigiama e i pantaloncini sdraiandomi sul letto. Ci eravamo stancate molto quel giorno, infatti mi addormentai dopo poco tempo.
La mattina seguente arrivò Chloe a svegliarci. Sissy scese in cucina, Cate e Viky rimasero nel letto a dormire ancora, mentre io andai in bagno a sciacquarmi la faccia. Presi l'elastico che avevo al polso e mi feci una coda alta, poi scesi anche io in cucina.
«Buongiorno Cla.» la voce di Luke risuonò nelle mie orecchie «Luke! Buongiorno a te. Hai dormito qui?» dissi assonnata «No, vengo sempre qui a fare colazione con Mike.» «Ah, capisco.» «Cla, cosa vuoi per colazione?» Chloe ci interruppe «Una mela, grazie.» «Solo una mela? Non preferisci qualcosa di più sostanzioso?» «No, va bene solo una mela. Mi tengo leggera.» «Come preferisci.»

 

Finita la colazione salii in camera e mi vestii con una canotta, dei pantaloncini e le vans. Volevo andare a fare un giro per negozi a comprare dei vestiti che avevo visto il giorno prima. Scesi le scale e dissi a mia zia che sarei uscita. Nel cortile davanti a casa c'erano Luke e Michael che giocavano a basket, li salutai e mi incamminai verso il centro di Sidney. Comprai quelle poche cose che mi interessavano e tornando indietro entrai allo Starbucks a prendere un frappe. Quando arrivai a casa i due ragazzi non erano più fuori a giocare.

«Ciao zia! Sono tornata.» gridai per farmi sentire. «Ciao tesoro. Vieni in cucina che è quasi pronto.» «Non ho fame zia, vado in camera.». Salii al piano di sopra entrando nella camera da letto. «Claaaaa! Oggi andiamo al mare? Ci sono anche i ragazzi.» Sissy mi gridò contro stordendomi  «Si ma non gridare!» «Scusa Cla.» «Viky che hai? Perché hai quella faccia?» chiesi a Viky notando la sua espressione triste  «Niente, è solo che ho un aspetto orribile. Ho troppa pancia e mi vergogno a stare in costume davanti ad Asht...scusa, davanti ai ragazzi...» «Come come come? Hai detto davanti ad Ashton? Ti vergogni a stare davanti a lui?» «Qui c'è puzza di una cotta!» intervenne Cate  «Shht! Non è vero!» esclamò Viky imbarazzata  «Si che è vero! Dai Viky, non ti preoccupare. Sei perfetta così.» concluse Sissy.

***

Intorno alle tre del pomeriggio insieme ai ragazzi raggiungemmo la spiaggia, dove le ragazze ed io sistemammo gli asciugami per prendere il sole. «Ragazze non se ne parla proprio di prendere il sole. Si entra subito in acqua!» disse Michael. «Ma...» cercai di intervenire io, ma fui interrotta da Luke «Niente 'ma'...andiamo in acqua, forza.» camminammo verso l'acqua ma nessuna di noi ragazze osava entrare nell'acqua fredda. Ci guardavamo sperando che qualcuno si decidesse ad entrare, quando, ad un certo punto, Michael prese in braccio Sissy e la buttò con se in mare. «Stronzo! E' freddissima. Me la pagherai.» gridò Sissy con un pizzico di ironia. «Ahahah, voglio proprio vedere come me la farai pagare.». Sissy cominciò a schizzare Michael pensando di innervosirlo, ma avveniva il contrario: era Sissy ad innervosirsi, così si girò con la schiena rivolta verso di lui con il volto imbronciato. «Dai non fare così! Vieni qui...» Michael le si avvicinò abbracciandola e noi, che avevamo assistito alla bellissima scena, ce ne uscimmo con un sonoro «Aw!».

Dopo il loro abbraccio Luke mi prese la mano e mi disse «Ora tocca a noi». Ci buttammo in acqua seguiti da tutti gli altri.

Passammo il resto della giornata al mare a giocare a beach-volley, a stare in acqua a divertirci come bambini di otto anni e a fare tuffi. Alle otto eravamo di ritorno a casa dove Chloe ci aspettava con la cena pronta. «Allora ragazzi, vi siete divertiti oggi?» «Si mamma, tantissimo.» rispose Michael guardando Sissy. Tutti avevamo notato che lui mostrava molto interesse nei confronti di Sissy, a parte lei. Ogni volta che un ragazzo si prendeva una cotta per lei eravamo sempre noi a dirglielo, non riusciva mai ad accorgersene.

Finita la cena Michael e i suoi amici andarono nella sua stanza, mentre io e le mie amiche nella nostra. Quella sera anche Luke, Calum e Ashton si sarebbero fermati a dormire da Michael.

Cate, Viky e Sissy cominciarono a parlare, mentre io messaggiavo con Luke, che mi aveva dato il numero quando eravamo in spiaggia. «Cla, è vero che piace a Mike? Non ci crede!» mi chiese Cate «Si vede lontano un chilometro che gli piaci, stupida!» «Visto?» disse Viky tirando fuori la lingua «E cosa dovrei fare con lui?» «Bho...parlaci! Cla, ma ci stai ascoltando?» mi chiese Viky «Si, deve parlarci e bla bla bla...» risposi disinteressata «Con chi stai messaggiando?» Sissy si buttò sopra di me prendendomi il cellulare «LUKE? Stai parlando con Luke!» gridò Sissy contenta «Shht! Non gridare». Passammo il resto della serata a parlare delle nostre nuove cotte estive fino a quando io non mi addormentai.

Il mattino dopo fui l'ultima ad alzarmi. Scesi in cucina, dove sul tavolo c'era una tovaglietta con una mela e un bigliettino:

"Buongiorno Cla. La tua mela è pronta, buona colazione. Io sono nel giardino mentre gli altri sono usciti a fare un giro per Sidney.

Luke."

Che ragazzo dolce.

Mangiai la mia mela,andai in camera a vestirmi e lavarmi, per poi scendere in giardino da Luke. Quando uscii c'era lui che girava con lo skate nel vialetto davanti a casa. «Ciao Cla» gridò correndo verso di me e stampandomi un bacio sulla guancia «Dormito bene?» mi chiese «Si, tu?» risposi con un sorriso enorme sul volto «Certo!» «Luke...mi insegni ad andare in skate? Mi piacerebbe imparare.» senza che mi rispondesse mi prese il braccio facendomi salire sullo skate. Cominciò spingendomi, per farmi andare avanti, tenendomi per il braccio. Per curvare mi spiegò come dovevo mettere i piedi per non cadere. Feci la prima piccola curva, poi andai dritta, ma alla seconda curva stavo per cadere dallo skate. Luke riuscì a prendermi in tempo e ci ritrovammo attaccati, faccia contro faccia. Sentii le guance bruciare, segno che stavo diventando rossa dall'imbarazzo. «Ehm...grazie per non avermi fatta cadere.» dissi staccandomi «Non ti avrei mai fatta cadere.» Rientrai in casa e andai in camera.

Qualche minuto dopo Luke entrò in camera con il volto triste e deluso. «Cla, perché te ne sei andata?» «Per-perché ero in imbarazzo...davanti a te...» risposi sottovoce «Perché dovresti essere imbarazzata?» «Perché io non so come comportarmi con i ragazzi. Ho paura di sbagliare...» si avvicinò a me abbracciandomi «Tranquilla, non devi avere paura.»

La porta si aprì di colpo e Luke si staccò velocemente «Oh, scusate. Tolgo il disturbo.» disse Viky uscendo dalla stanza. «Cla, sta sera ti va di venire con me al molo? Ti passo a prendere per le nove.» mi chiese Luke voltandosi nuovamente verso di me «Certo, a sta sera.»                        

  
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