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Autore: _Rossy_    23/06/2013    6 recensioni
TRATTO DAL 1* CAPITOLO
Devi fare in modo di non avvicinarti troppo a questo Edward..
Mi suggerisce la mia mente..
E’ fidanzato..
E’ arrogante..
E’ bellissimo, non ti guarderebbe mai come qualcuno degno di lui
E stranamente questa volta devo dare ragione ai miei pensieri. Devo togliere dalla mente questo sconosciuto anche se tornerò a fare gli incubi. Non mi importa. Tanto ormai ho imparato a conviverci. Quando voglio dormire bene prendo i calmanti.. stanotte il mio calmante è stato il pensiero di Edward Cullen, ma non dovrà esserlo mai più.
Spero si avervi incuriosito, siate buoni è la mia prima FF.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Un parco, pieno di bambini che corrono e ridono con le loro mamme. Li guardo , sorrido. Poi mi accorgo di una bambina sola nell’altalena, con lo sguardo triste verso la panchina accanto a lei. Due grandi occhi color cioccolato, il viso a forma di cuore e le labbra rosse, tutto contornato da una massa di boccoli castani lunghi fino alle spalle. La bambina sbuffa “mamma… vieni a giocare con me?” la donna seduta nella panchina alza lo sguardo dal suo portatile
“Isabella.. sto lavorando.. continua a dondolare” abbassa nuovamente gli occhi ignorando la piccola. Vorrei andare da lei e dirle che va tutto bene, che gioco io con lei se la sua mamma è troppo occupata per farlo, ma al posto dei miei piedi trovo due grosse pietre che mi impediscono di muovermi. Lentamente, riesco a camminare, ma sono troppo lenta e quando arrivo all’altalena la piccola è già sparita, guardo la panchina dove era seduta la sua mamma ed è vuota. Sono arrivata troppo tardi, come sempre…
 

“Isabella… tesoro svegliati… è un incubo, solo un brutto incubo”
 scatto nel letto scostando malamente la mia nonna. Sono sudata fracida, tanto che i miei capelli sono appiccicati alla mia fronte. Sospiro, un altro incubo.. o per meglio dire, un altro ricordo che viene a torturarmi, come ogni notte da un anno a questa parte. “Bella, tesoro mio.. non puoi continuare così..” oh, mia nonna, mi ero quasi dimenticata che fosse qui, come ogni notte “Passerà nonna” cerco di sorridere, non voglio farla preoccupare, lei non sta meglio di me anche se non lo fa notare.. nessuno di noi sta bene da quando è morta la mia mamma “Dai.. adesso rimettiti a letto, domani riprendi la scuola” mi sorride per incoraggiarmi “Non sarà facile tornare. Mi sarei dovuta diplomare l’anno scorso, da domani sarò –la ripetente-“ mi accarezza una guancia con la sua mano bianca e morbida “Ma su! Hai saltato un anno per buone ragioni..” mormora, ma si pente subito di ciò che ha detto e cerca di rimediare “ Sai.. ho sentito dalla signora Weber –sai quanto è pettegola- che sono arrivati due ragazzi, che frequenteranno l’ultimo anno come te, e sono addirittura ancora più grandi di te. Sono gemelli. Quindi signorina, non hai scuse.. domani a scuola” sorrido un po’ rincuorata, mi dà un buffetto sulla guancia e si alza per andare nella sua stanza “Nonna…” “Si?” “Grazie..” mi sorride dolcemente e poi va via mormorando  “ti voglio bene..” mi rimetto a letto, e cerco di dormire. Domani sarà una giornata molto intensa.
*DRIIIIN* 
“Mhhh…” allungo la mano verso il comodino cercando di fermare la sveglia. Ho dormito si e no 3 ore e non ho nessuna voglia di alzarmi e andare a scuola. Dopo aver pensato a mille scuse da inventarmi per non andarci, decido che è meglio alzarmi. Faccio una doccia per svegliarmi per bene, attenta a non bagnare i miei capelli, sarebbero ancora più indomabili. Apro l’armadio e prendo la prima cosa che capita. Jeans, felpa nera e un paio di snekears nere. Non mi preoccupo mai di cosa indosso, sono cresciuta come un maschiaccio. Sono bassa, porto una seconda, i miei occhi sono comuni e castani, niente di particolare. Non mi sono mai piaciuta, anche se mia nonna ogni giorno mi ripete quando sono bella, anche mia mamma lo diceva.. si, quando aveva tempo. Scuoto la testa cercando di liberarmi da quei pensieri. Mi guardo allo specchio, le assomiglio tanto, anche se lei aveva due bellissimi occhi verdi. Chissà se i miei sono scuri come quelli di mio padre.. già, mio padre. Mia madre Renèe quella notte era talmente ubriaca che non ha mai ricordato con chi o con quanti ha fatto sesso in discoteca. Ma comunque non mi è mancata la figura paterna, mio nonno Charlie non mi ha fatto mai mancare niente. Purtroppo due anni fa è andato via anche lui, un tumore gli ha risucchiato la vita in due stupidi mesi. Mia nonna l’ha presa molto male, così io e mia mamma ci siamo trasferite qui per tenerle compagnia e farla riprendere un po’, e a mia mamma faceva anche comodo, così poteva ubriacarsi per tutta la notte senza preoccuparsi di me. I miei amici si sono tutti diplomati l’anno scorso, e adesso in molti sono partiti per l’università. Adesso vivo con  la mia dolce nonna che ha perso sia il marito, che la sua unica figlia. Ma non si abbatte, o almeno è quello che dimostra. Lo fa per me, per non farmi soffrire più di quanto io soffra già ogni singolo giorno.. se solo quella notte non l’avessi chiamata.. “Bella, tesoro di nonna sono più 20 minuti che sei chiusa in bagno, tutto bene?” asciugo le lacrime che non sono riuscita a trattenere ed esco dal bagno “Si nonna, tutto ok! Sono pronta.. prendo lo zaino e vado a scuola..” faccio una smorfia stupida per farla sorridere e farle capire che va tutto bene, anche se dentro me c’è l’inferno. Faccio velocemente colazione , prendo lo zaino ed esco da casa salutando mia nonna con un bacio. Prendo il mio amato pick-up rosso e mi dirigo verso la FORKS HIGH SCHOOL. Quando scendo dalla macchina sento lo sguardo di tutti i ragazzi su di me, sanno che sono Isabella Swan , la ragazza senza un padre e adesso anche senza la madre. Qui a Forks le notizie corrono veloci, ma siamo riusciti a tener nascosto cosa è successo quella dannata notte, tutti sanno che è stato un incidente.. si.. un incidente “Ehi, tu devi essere Isabella..” una voce cristallina mi distoglie dai miei pensieri, mi volto e accanto al posto che fino a cinque minuti fa era vuoto, c’è una ragazza bellissima. I suoi grandi occhi azzurri, sono allegri e stupendi, i capelli corvini corti le danno un aria da vero folletto. Mi porge la mano e la stringo dolcemente, mi sembra simpatica “Chiamami Bella..” mi sorride e annuisce contenta “Io sono Alice.. Alice Cullen.. ho 20 anni.. si forse ti starai chiedendo perché.. ma vedi io e il mio gemello siamo stati adottati e abbiamo perso due anni di scuola.. adesso ci siamo trasferiti qui e ci diplomiamo nella piccola Forks..” oddio, ma quanto parla? È davvero difficile starle dietro. Ma prende almeno respiro? “Oh.. io ho quasi 19 anni, mi sarei dovuta diplomare l’anno scorso.. ma… per.. problemi di famiglia ho saltato un anno” rimango vaga e lei lo capisce, ma fa finta di niente e mi sorride. Entra la professoressa, e inizia a fare l’appello. “Alice Cullen?” Alice alza la sua piccola mano e la prof annuisce “Edward Cullen?” mi volto per vedere chi è il gemello di Alice, ma riesco a vedere solo una mano alzata tra le teste dei miei compagni, è troppo lontano, ed io sono troppo bassa “Sono io..” pronuncia una voce roca e sensuale “E’ il mio gemello…” mi sussurra Alice ed io annuisco. L’ora di Arte passa velocemente e piacevolmente, ho sempre amato l’arte, e spesso mi chiudo in cantina a dipingere. Finita la lezione Alice si separa da me, io ho biologia, mentre lei Matematica. Guardo bene la mappa, due anni fa le classi erano disposte in altri modi. Sbuffo, non capendo niente e all’improvviso sbatto contro qualcuno “Cazzo, ma stai più attenta..” io questa voce la conosco... alzo gli occhi e mi ritrovo davanti alla creatura più bella che io abbia mai visto. Due occhi verde smeraldo, mascella squadrata e perfetta, capelli biondi che vanno sul ramato per niente ordinati. Sembra un Dio greco.. “Che c’è bambolina ti sei incantata?” mi chiede  con fare arrogante sorridendomi sghembo. Ma come si permette… mi mordo la lingua per evitare che la usi parlando a sproposito, con una mano lo sposto e mentre me ne vado camminando frettolosamente lo sento parlare “Comunque io sono Edward..” non mi giro e continuo a camminare.Arrivo finalmente, dopo 15 minuti di ritardo, in classe “Signorina Swan, è in ritardo…” “Mi scusi..” il professore alza gli occhi al cielo “Siediti li..” con una mano indica un posto vuoto e quando guardo chi c’è accanto roteo gli occhi, Edward si accorge della mia reazione e mi sorride sghembo, di nuovo, facendomi tremare le ginocchia.. dio quanto è bello. Mi siedo accanto a lui senza neanche guardarlo in faccia, sento i suoi occhi su di me, arrossisco e cerco di nascondere il mio viso con i capelli “Tu quindi, sei Bella Swan?” chiede all’improvviso facendomi sobbalzare “Isabella.. per te Isabella” sentenziò fredda, e sembra quasi deluso.. al diavolo, prima in corridoio sei stato arrogante  Cullen? Beh, adesso ti meriti di essere trattato così. Ma perché mi sento ferita da quel suo tono? È uno sconosciuto. “Ok, Isabella” mormora freddo come il ghiaccio, e mi fa quasi ancora più male del tono arrogante.. ah! Adesso basta, devo smetterla. Decido che è meglio seguire la lezione, ma non riesco a concentrarmi con Edward che mi fissa. Sento i suoi occhi su di me, ed è come scottarmi. Dopo un ora che sembra durare una vita, finalmente suona la campanella annunciando la fine della lezione di Biologia. Mi alzo frettolosamente, senza neanche guardare in faccia Edward “Ehi amore.. si ho appena finito Biologia..” mi volto e lo vedo parlare al telefono. AMORE.. amore.. amore.. è fidanzato.. bene, non me ne importa niente. Perché se non me ne importa niente sento lo stomaco stringersi? Perché vorrei sapere chi è la sua ragazza per andare a spaccargli la faccia?  Perché mi fa male sentire quanto è dolce con lei e quanto è stato arrogante con me? Sento gli occhi lucidi, oddio sto per piangere davvero da uno sconosciuto? Per giunta stronzo? Alice, anche se è la sua gemella è così diversa da lui.. è dolce..
Anche lui è dolce con la sua ragazza al telefono, forse non lo è solo con  te.. forse gli stai antipatica
Mi do una botta in fronte, ma cosa vado a pensare? E poi se gli sto davvero antipatica a me che importa? “Che fai? Ti picchi da sola?” la voce di Alice mi scuote dai miei strani pensieri “Ohw.. ehm.. no.. non credo..” rispondo impacciata facendola ridere “Vieni a pranzo con me?” annuisco e la seguo in mensa. Chissà se è migliorato il cibo. Prendiamo il pranzo e cerchiamo un tavolo libero, ma sono quasi tutti pieni “Oh, andiamo.. li c’è mio fratello con alcuni amici..” mi irrigidisco all’istante. Non voglio sedermi dove c’è lui, ma come lo spiego ad Alice? “Ok, andiamo..” mormoro seguendola. Quando arriviamo al tavolo, Alice saluta Edward con un bacio nella guancia, e un biondo molto carino con un bacio sulla bocca, quindi deduco siano fidanzati “Bella.. ti presento Rose..” mi indica una bionda mozzafiato, che mi porge la mano sorridendomi “Lui è Emmett..” un ragazzone bruno che tiene per mano la bionda mi saluta con un cenno del capo e un sorriso a 32 denti “Lui è il mio ragazzo, Jasper..” “Piacere di conoscerti, Bella..” gli sorrido educatamente “E lui è il mio fratellino.. Edward.. ma avevate Biologia in comune.. vi siete già conosciuti?” annuisco arrossendo improvvisamente “Conosco Isabella” mormora calcando il mio nome. Per tutto il pranzo cerco di non guardarlo, parlando con gli altri che sono davvero molto simpatici, soprattutto Emmett, è davvero simpatico. Finito il pranzo mi congedo frettolosamente, ma non dopo aver promesso a Rose che qualche volta usciamo a fare un giro tutti insieme. Alice mi segue, per il resto della giornata abbiamo le stesse lezioni, fortunatamente senza il suo carissimogemello, ma che comunque continua a occupare i miei pensieri.
**
Arrivo a casa distrutta, e dopo aver salutato la donna corro in camera mia a farmi una lunga doccia rilassante. Ma non serve a niente, quegli occhi verdi magnetici sono stampati nella mia mente. Non resisto, accendo il mio computer e lo cerco subito su Facebook.. digito  ‘Edward Cullen’ ma non lo trovo. Così cerco Alice, e in una foto in cui lo ha taggato lo trovo. Non è iscritto con il suo nome ma si chiama ‘Edward e Kate’ . E’ uno sconosciuto cazzo, perché mi dà così fastidio? Sembro quasi… gelosa. Guardo le loro foto.. in fondo non stanno male insieme. Lei è bionda, alta, ad occhio porta una quarta abbondante e i sono occhi non sono banali come i miei, sono grigi e grandi. Lei bellissima, lui bellissimo. Chiudo di scatto il computer, non riesco a guardare quelle foto. Ma cosa mi succede?
  Che mi hai fatto Edward Cullen?
Il telefono squilla all’improvviso, è Jessica, una delle mie amiche partite per il college “Ehi Jess..” “Ciao amica, come è andato il primo giorno di scuola?” ‘Una merda, mi piace un ragazzo. E’ bellissimo,arrogante e… fidanzato’ lo penso ma non lo dico, mi crederebbe una pazza “Ohw.. tutto bene.” “Solo tutto bene? Ragazzi carini?” alzo gli occhi al cielo, la solita Jess “Jess, sono tutti più piccoli i me.. o quasi” “Mh.. hai detto quasi?” sbuffo “Si, ma non vuol dire niente. Senti Jess, che ne dici se ti richiamo domani? Sono stanchissima scusa…” “Ok, ma so che c’è qualcosa sotto. Non mi inganni Swan” sorrido e stacco. Ho lo stomaco chiuso, mi butto a letto sperando di prendere sonno. Lo sguardo mi cade sul mio comodino, dove è poggiata una foto mia e di mia mamma. Avevo circa 9 anni, è uno dei pochi ricordi belli che ho di lei. Mi ha portato a Los Angeles per due settimane, ci siamo divertite tanto. Per una volta ha lasciato il lavoro a casa dedicandosi completamente a me. In quelle settimane non ha neanche bevuto. Mi manca tanto .. anche se non è stata una mamma modello, mi manca.. le volevo bene.. e mi sento tremendamente in colpa per la sua morte.. è tutta colpa mia lo so, e nei miei incubi la sua voce e quella di mio nonno non fanno che incoraggiarmi a pensarlo sempre di più. La nonna si arrabbia quando lo dico, dice che non potevo sapere, che non sono colpevole. *toc toc* “Entra pure nonna..” nonna Elisabeth viene a sedersi accanto a me, carezzandomi i capelli dolcemente, come faceva quando ero piccola. Sa che mi rilasso “Bella sicura di non avere fame? Tesoro devi mangiare.. è successo qualcosa a scuola bambina?” nego col capo sentendo gli occhi lucidi “No, nonna.. sono solo molto stanca. Ho bisogno di dormire…” mi sorride amara e mi bacia sulla fronte amorevolmente
 “Va bene..se hai bisogno sai che puoi chiamarmi..”
“Grazie nonna…”
mi accarezza una guancia con la sua mano bianca  e piega di rughe “Dormi bambina mia, dormi”  . Fortunatamente cado subito in un sonno profondo, e sono la mattina quando la sveglia mi annuncia l’arrivo di un altro giorno mi accorgo che dopo 1 anno non ho avuto nessun incubo. Ma ho sognato, e i miei sogni sono stati popolati da EDWARD CULLEN.
Faccio una doccia veloce e mi preparo. Scendo giù e mia nonna mi accoglie con un sorriso a 32 denti “Bella tesoro mio.. stanotte non ti ho sentito per niente.. non hai avuto incubi?” mi chiede speranzosa. Scuoto il capo “No nonna.. non ho avuto incubi” spalanca la bocca, piacevolmente stupita e viene ad abbracciarmi “Oh tesoro mio, è una cosa bellissima..” annuisco  “Cosa hai sognato?” ‘
Be nonna, ho sognato di dormire abbracciata a Edward Cullen, di potergli accarezzare i capelli e baciare quelle labbra piene e perfette’  
“Oh niente nonna, non ho sognato.. “ mento e lei annuisce contenta.
Finita la colazione mi incammino per la scuola, non in macchina ma a piedi. Voglio fare quattro passi e schiarire le idee.

Devi fare in modo di non avvicinarti troppo a questo Edward..  

Mi suggerisce la mia mente..

E’ fidanzato..

E’ arrogante..

E’ bellissimo, non ti guarderebbe mai come qualcuno degno di lui

E stranamente questa volta devo dare ragione ai miei pensieri. Devo togliere dalla mente questo sconosciuto anche se tornerò a fare gli incubi. Non mi importa. Tanto ormai ho imparato a conviverci. Quando voglio dormire bene prendo i calmanti.. stanotte il mio calmante è stato il pensiero di Edward Cullen, ma non dovrà esserlo mai più.

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Ok sono nervosissima. E' la mia prima FF, ne ho lette tante ma mai scritte. 
Fatemi sapere cosa ne pensate, è davvero importante per me.
UN BACIONE <3

-Rossy


  
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