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Autore: Lea_z_98    23/06/2013    5 recensioni
Il titolo è rivelatore, tuttavia...
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se Cappello di Paglia, alias Monkey D. Rufy, dovesse mettersi a dieta?
La risposta di una persona normale: "Impossibile."
La mia risposta: "Staremo a vedere."
(Tratto dal testo)
Rufy si svegliò in un bagno di luce.
(...)
“Oh cavolo...”
Con un agile movimento -per quanto gli riuscisse- si piazzò davanti allo specchio e…
- AAAAAAAAAAAAAAAAH!!!-
(...)
Quando tutti si furono calmati e sistemati, puntarono addosso alla donna uno sguardo inquisitorio.
Robin sospirò.
- Rufy... mi dispiace dirlo, ma devi metterti a dieta.-
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dieta…!?                                                                                                                                                                                                                               

 

 

 

 

 

 

 

 

Rufy si svegliò in un bagno di luce.

I raggi di sole filtravano potenti e accecanti nella sua camera, o meglio, nella camera dei maschi.

Si mise a sedere, altamente infastidito, stropicciandosi gli occhi e poi sbattendoli per mettere bene a fuoco.

Notò con grande sorpresa che i suoi compagni si erano alzati, pure Zoro, il che doveva significare che aveva dormito davvero molto.

E come mai, vi chiederete voi?

Se lo chiedeva anche lui.

Ricordò solo in quell’istante…

 

 

- YUUU-UUUH! Questo piatto è la fine del mondo, Sanji!-

- Vacci piano, stai mangiando come un maiale, Rufy…-

- Zitto, Zoro, tu stai bevendo come un cammello…-

- Cos’è, una gara a chi è il più animale?-

- Probabile, Usop…-

- Vince Rufy…-

- No, Zoro… più animale di lui…-

- CHE HAI DETTO, STUPIDO CUOCO!?-

- Chopper, prepara i farmaci, qui scoppia una rissa…-

 

 

Ridacchiò piano.

Eh già, la serata prima avevano organizzato una festa coi fiocchi. Memorabile.

Solo che adesso era un po’ intontito…

Si alzò, stiracchiandosi e allungandosi più del normale, tornando poi alla sua solita forma e dirigendosi verso l’uscita.

Però c’era qualcosa di strano.

La sua camminata era pesante, strascicata, affannata.

Si sentiva come appesantito, sentendo di compiere un incredibile sforzo. Dopo poche e affannate mosse si sentiva già stanco.

Troppo stanco.

- Ma che…- mormorò soltanto, per poi arrestarsi basito.

Anche la sua voce era strascicata, biascicante, come se avesse avuto qualcosa in bocca.

Sgranò gli occhi quando vide una pancia, la sua pancia, sporgere, pericolosamente traballante, dalla tanto amata camicia rossa.

I medesimi occhi si trasformarono in due palle bianche con minuscole iridi, piene di stupore e di terrore.

“Oh cavolo…”

Con un agile movimento -per quanto gli riuscisse- si piazzò davanti allo specchio e…

- AAAAAAAAAAAAAAAAH!!!-

 

Un secondo dopo sopraggiunsero i compagni.

Il primo fu Zoro che, preoccupato per il capitano, abbatté la porta con un sol calcio, sfoderando due delle tre spade.

- Rufy! Che…-

Ma si interruppe bruscamente, spalancando esageratamente gli occhi.

Il secondo fu Usop, entrando con la tremarella, ma fingendosi spavaldo mentre puntava la sua fionda verso un nemico inesistente - Ci penso io! Non temete, il grande Capitano Usop risolver… -

Ed anche lui ammutolì.

Gli ultimi furono, in ordine, Sanji, Chopper e Nami, che ebbero la stessa reazione dei compagni.

Scrutarono ancora allibiti il capitano.

O meglio, scrutarono basiti una palla di lardo gigante, dotata di gambe e braccia, coronata di un cappello di paglia.

Rufy si volse con il volto contratto in una grottesca smorfia, un misto di disperazione, furore e confusione completa.

- Ragazzi… che diavolo mi sta succedendo!?- chiese, come se i suoi compagni l’avessero potuto magicamente aiutare con una perla di saggezza.

Rimasero tutti paralizzati. Tutti eccetto Zoro.

Lo spadaccino, rinfoderando le spade, si avvicinò circospetto, ruotando attorno al suo capitano.

Un passo, due, tre, quattro, uno sguardo accigliato, cinque passi, sei, sette, sguardo accigliato.

Compiuti chissà quanti giri, girotondi e roba varia, si fermò dirimpetto, squadrandolo da capo a piedi.

- … Sei ingrassato.- disse soltanto, pacato e serio.

I restanti membri della ciurma crollarono a terra unanimi.

Ecco la perla di saggezza citata poco prima.

Il primo a rialzarsi fu Sanji, che, accostatosi al verde con espressione furibonda, gli scagliò una delle sue migliori occhiate - Questo l’avevamo capito anche noi, Marimo dei miei stivali. Ed ora levati, se non vuoi che ti maciulli la faccia.-

Zoro ricambiò lo sguardo con altrettanta ferocia - Chi è che mi maciullerebbe la faccia?-

- Io.-

- Ma davvero?-

- Posso mostrartelo subito, se desideri. Spostati, devo controllare una cosa.-

Seppur con odio e riluttanza, lo spadaccino cedette e si scostò.

Il cuoco prese la faccia del capitano con una mano e con la delicatezza di un tritaossa strapazzò Rufy a destra e a sinistra.

- … Strano. È vero che quando mangi ti gonfi sempre come un pallone, ma il giorno dopo ti riduci sempre.-

- Già, ha sempre avuto un metabolismo molto accelerato…- concordò Nami, pensierosa.

- Chopper, tu non puoi fare qualcosa? Non so, dargli un digestivo?- intervenne Usop, squadrando dall’alto al basso la piccola renna.

Il dottore scosse la testa - Potrei, ma non credo servirebbe…-

- Beh, provaci! Magari funziona.-

- Ok, lo faccio subito.-

 

Mentre Chopper tentava di “somministrare” a Rufy il digestivo -ovvero cercava inutilmente di farglielo ingoiare, mentre il ragazzo protestante affermava che aveva un saporaccio-, la cabina si aprì di nuovo ed entrò Robin.

- Ah, ecco dov’eravate tutti.- disse la donna - Vi stavo aspettando. Cosa…-

Si fermò, vedendo:

Rufy, con una pancia assai più grande del normale, che disapprovava ogni cosa che dicesse i, dottore; Chopper, disperato, che provava a dargli un qualcosa in una boccetta; Sanji e Zoro, che cercavano in ogni modo di tenere fermo il capitano; Nami, che sbraitava improperi spazientiti contro tutti; Usop, che frugava nelle tasche un’inesistente caramella per premiare Rufy se avesse preso il digestivo.

Scrutò impassibile la scena e tossì sonoramente, cosicché riuscì ad attirare l’attenzione di tutti.

- Posso sapere cosa sta succedendo?- chiese, incrociando le braccia.

- Scusa, cara Robin.- rispose immediatamente il cuoco, dimenticatosi di tenere fermo il capitano e lasciando Zoro da solo nell’impresa - Il fatto è che la pancia di Rufy è ancora parecchio gonfia e stiamo provando a dargli un digestivo…-

- IO sto provando a dargli un digestivo!- lo corresse Chopper all’ennesimo e vano tentativo.

- Ma lui non vuole saperne.- concluse il biondo, ignorando la renna.

- E io inizio seriamente a perdere la pazienza!- vociò l’innervosita Nami - Diglielo tu, io non lo reggo più!-

La donna chinò lateralmente il capo, pensierosa.

- … Rufy, lascia perdere il digestivo.-

La rossa sgranò gli occhi, incredula, poiché si aspettava che l’amica l’aiutasse - Cosa!?-

- Non servirà.- spiegò Robin - Non più, ormai.-

- Ma come facciamo con questa pancia? È più grasso di una balena…- si intromise Usop, dimentico della caramella.

Zoro lasciò andare Rufy e Chopper appoggiò la boccetta su un tavolo.

Quando tutti si furono calmati e sistemati, puntarono addosso alla donna uno sguardo inquisitorio.

Robin sospirò.

- Rufy… mi dispiace dirlo, ma devi metterti a dieta.-

 

Silenzio.

                     

-… Puoi… ripetere, scusa?- fece il capitano, dubbioso.

- Non puoi più mangiare come prima per un po’. Devi metterti a dieta.-

 

Silenzio.

 

-…-

-… Rufy?-

-…-

 

Altro silenzio.

E poi…

 

-NAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!-

 

 

Ora di pranzo.

Dopo aver passato tutta la mattina in coma, altamente traumatizzato da quanto detto prima, Rufy si diresse con febbrile entusiasmo verso la cucina, saltellando di qua e di là.

- Sanji! È pronta?-

- Solo un attimo, Rufy.-

- Quando è pronta?-

- Tra poco, Rufy.-

- Adesso?-

- No.-

- E adesso?-

-…-

- … Sanji?-

- Rufy, potresti farmi il favore di tapparti quella boccaccia per venti secondi?-

- Oookay.-

Dunque, dopo venti secondi…

- Adesso è pronta?-

- Sì!- esclamò lo stressato cuoco, movendo poi imperioso un dito verso l’uscita - Vai, porto tutto io in tavola.-

Il capitano corse via, sballottando un poco vista la palla di lardo che era, e si sedette pesantemente su una seggiola -anzi, due, visto che in una non ci stava-.

Un istante dopo giunsero anche i compagni, sedendosi anche loro.

Tutti, tranne Zoro.

Lo spadaccino si grattò indugiante il capo, osservando la tavolata: tutti i posti erano occupati.

-… Qualcuno sa per caso dov’è finita la mia seggiola?- domandò, guardandosi attorno.

- Magari l’hanno portata via Usop e Chopper per i lavori.- rispose Robin.

- Mh… forse…-

- Vanne a prendere un'altra.- lo intimò la navigatrice - Dovrebbe essere in cucina.-

Il verde esitò ancora poi, scrollando le spalle, si diresse dove indicato e tornò indietro con uno sgabello, non prima di avere scambiato quattro aspre e iraconde battute con il cuoco.

Codesto cuoco giunse poco dopo, servendo a tutti grossi e ricolmi piatti -in particolar modo alle signore-.

Quando toccò all’impaziente capitano, posò un piatto ricoperto.

Rufy iniziò a sbavare, ansioso - Che bello! Cosa si mangia?-

Il biondo scambiò una fugace occhiata con Nami, per poi sorridere cordiale - Oggi abbiamo…-

Scoprì la portata, lasciando tutti a dir poco perplessi.

Nel piatto si presentò soltanto una misera bistecca, raggrinzita e asciutta, seguita da foglie di lattuga e patate.

La mascella di Rufy si allungò sino a terra, forse di stupore, forse di delusione.

- Un pranzo dietetico tutto riservato a te.- concluse il cuoco, gagliardo.

Dopo un istante di muto sbigottimento, Zoro iniziò a sghignazzare, seguito dal cecchino, la navigatrice e il dottore.

Il capitano scagliò a tutti un’occhiata furente - Ah, lo trovate divertente!? Non c’è  niente da ridere!-

- Ops, scusa!- sorrise la rossa, senza però smettere - Poverino… cosa gli tocca mangiare…-

Un nuovo scoppio di fragorosa risata invase la tavola, a discapito del broncio di Rufy.

- Bravi, prendetemi pure in giro! Begli amici che ho!-

- Capitano, non prendertela. È solo per il tuo bene.- tentò di consolarlo Robin, seppur venendo interrotta dall’allegro baccano - E poi, se non sbaglio, questa tua dieta dovrebbe durare quattro giorni. Visto il tuo metabolismo, non dovrai attendere molto.-

- Ma io ho FAME!-

Il cuoco lo colpì delicatamente sulla testa - Zitto e mangia, oppure ti porto via anche questo misero piatto.-

- Aaah… sapete una cosa?- fece Nami, calmatasi.

- Che cosa?- rispose Chopper.

- Questa faccenda ci farà risparmiare un bel po’ di denaro!-

Una goccia cadde dalla testa di Usop - La solita…-

- Allora alla salute!- si aggregò Zoro, levando in alto un bicchiere colmo di sake.

E tutti fecero “cin-cin”, a discapito del povero Rufy.

 

Posso garantirvi che quei quattro giorni furono i peggiori di tutta la sua vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

 

Un caloroso Buonsalve a tutti!

Ringrazio tutti coloro che sono arrivati a fine pagina.

Questa è la prima fanfiction che scrivo e in codesto modo mi presento al fandom.

Potete chiamarmi Lea, il mio soprannome *faccina da idiota allegra*

Essendo nuova del sito ed essendo una grande appassionata di One Piece, ho deciso di iniziare qui.

(… Ma a voi che interessa? O__o)

Beh, insomma… spero che come One Shot non faccia proprio pena.

Abbiate venia di una novellina alle prime armi…  

Chiedo scusa per il breve monologo, adesso me ne vado.

Per quelle anime beate che (se) mi lasceranno una recensione sarò eternamente grata, ed altrettanto grata a coloro che leggeranno con un po’ di interesse (perché non conosco nessuno T__T)

… Scusate ^^”

Ora sparisco.

Arrivederci a tutti :D

 

Lea

  
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