Ormai era da molto, troppo tempo che si teneva dentro i suoi sentimenti: lo conosceva da tanto e ne rimase folgorata da subito per il suo carattere cristallino e per la sua purezza d’animo.

Era ora che glielo dicesse.

Non poteva più aspettare.

 

Gai si trovava nel centro di Konoha e stava andando come di consueto al campo di allenamento, quando incontrò Yuki.

“ Ehilà Yukiiii!”, esclamò Gai sfoggiando il suo solito sorriso pieno di vivacità.

“Ciao Gai.”

“Come va?!”

“Abbastanza bene; e tu?”

“Che domande! Ovvio che va tutto benone se c’è lo spirito della giovinezza che ti accompagna!”

“Già, hai ragione: domanda stupida. Comunque, posso parlarti?”.

“Certo, dimmi pure! J”

“Preferirei in privato….”

“Ah…ok”

 

Mentre camminavano, Yuki si accorse che non c’era nessuno e quindi si decise a parlare.

“Senti Gai….”

“Sì?”

“Spiegami come fai ad essere sempre così…..così…..”

“….”

“Così allegro e ingenuo come un bambino, così pieno di vitalità, insomma così……..unico.”

Gai rimase sbalordito e non disse una parola, così Yuki continuò:

“ Vorrei tanto essere come te.”

Quando lui si riprese, le rispose:

“Se non prendessi la vita con positività, essa sarebbe un inferno, non credi?”

Lei si stupì alquanto per le sue parole, ma sapeva che aveva totalmente ragione.

“Sì, giusto.”

Poi andò avanti: doveva dirglielo, era arrivato il momento.

“Mi piaci proprio per questo”.

Ecco, l’aveva detto.

Finalmente, dopo tanto tempo.

Lui restò ancora più sorpreso di prima, senza dire nulla.

“ Sì Gai, hai capito bene: io ti amo!”

Lui per poco non svenne, ma per fortuna l’unica reazione fu che rimase con una espressione da ebete per un tempo incalcolabile.

Dopo essersi ricomposto, Gai la abbracciò e si mise a piangere, proprio come un bambino, dicendole:

“Anche….A-anche io ti amo, Yuki!”

Passato qualche minuto, Yuki si scostò leggermente e, prendendogli il viso tra le mani, lo baciò con trasporto. Lui, anche questa volta, restò di stucco, ma dopo poco la strinse ancora più forte e rispose con lo stesso coinvolgimento.

Alla fine, tornarono a casa felici e, pian piano, Yuki si fece influenzare dalla vitalità di Gai e dal suo stile di vita, rendendo Rock Lee non poco geloso, infatti:

“ Maestro Gai, solo perché adesso è impegnato, non vuol dire che ci metterà da parte e si occuperà meno di noi, vero?!”, disse con un tono offeso e allo stesso tempo speranzoso.

“Rock Lee, ma che dici?! Non dovresti fidarti così poco del tuo maestro!”

“Ha ragione, non avrei dovuto dubitare di lei! Per punizione farò 1000 flessioni e 500 giri del villaggio sui mignoli delle mani!”

“Bravo, così mi piaci!” disse Gai mostrandogli il pollice alzato e il suo sorriso a 32 denti con tanto di stellina.

Così, Rock Lee riacquisì il suo sorriso di sempre e Gai visse la sua vita felice con la sua amata Yuki.