There's no one to keep her warm. 

Alma lo sapeva. Sapeva che probabilmente non sarebbe andato tutto nel verso giusto, d’altronde se lo era ripetuto più volte che non si sarebbe dovuta illudere, ma in fondo lo fece. Lei sperava solo di portare un po’ di bianco al nero che teneva dentro di sé, e forse lui l’avrebbe aiutata. Mai si sarebbe aspettata che il ragazzo misterioso che vide in un’ umida sera di giugno sarebbe diventato il suo bianco, la sua possibilità di evadere e ricominciare a vivere come aveva da sempre desiderato. Stava passeggiando sola e avvilita in una via non lontana dal centro della città quando lo vide. Era all’interno di un vecchio negozio d’antiquariato, con le finestre intrise di polvere e ragnatele ed era diverso rispetto alle altre persone che vi erano dentro, fin da subito si poteva notare che lui non era come tutti gli altri, lui aveva qualcosa che Alma non riusciva a spiegarsi.  Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, continuava a contemplarlo come se fosse la più preziosa reliquia che contenesse il negozio, riusciva persino a mozzarle il fiato. Alma si rese subito conto che quel ragazzo aveva un incredibile potere su di lei e ne aveva bisogno, aveva un disperato bisogno di forza nella sua vita, di qualcuno che la sorreggesse e la guidasse lungo gli ostacoli, solo così non si sarebbe sentita vuota e smarrita. I giorni avanzavano e Alma passava sempre davanti al negozio solo per vedere lui al lavoro e continuare così ad avere una ragione in più per vivere, il ragazzo era la luce che le illuminava le strade buie e tortuose di cui lei aveva paura. Se solo fosse stata più coraggiosa sarebbe entrata nel negozio e magari avrebbe anche mormorato un flebile “Buongiorno”, ma non lo fece mai e se ne pentì amaramente. Se solo fosse stata più intelligente si sarebbe fatta notare in qualche modo e avrebbe attaccato bottone, conoscendo magari anche il suo nome, ma non fece nemmeno questo. Alma si limitava a passare di fianco al negozio e buttare occhiate fugaci al ragazzo, nella speranza di non essere vista. Aveva bisogno di lui ma non sapeva come ottenerlo, si sarebbe dovuta muovere altrimenti nessuno l’avrebbe più salvata dai suoi demoni e l’oscurità che la circondava l’avrebbe inghiottita impedendole di fare ritorno alla luce. Dopo qualche mese Alma trovò dentro di sé qualcosa che credeva non le sarebbe mai appartenuto: il coraggio. Ma probabilmente il destino aveva già scelto altro. Ormai era troppo tardi, il ragazzo se ne era andato e non l’avrebbe più potuta salvare, non avrebbe potuto combattere anche per lei perché stava già combattendo contro qualcosa che lo distruggeva e logorava giorno dopo giorno ma non ce la fece e sprofondò nelle grinfie di quella malattia. E ora Alma si ritrova sola e spaesata in una vita che non le appartiene. È senza appigli e forse ben presto cadrà anche lei, perché si sente debole e ha un vuoto incolmabile al petto.