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Autore: musicflowsonme    23/06/2013    1 recensioni
E' la prima che scrivo, è una semplice avventura che ho inventato, parla di me e un incontro casuale (e da sogno) con Zayn.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminavo in fretta per la strada deserta, a parte qualche auto che passava.
Sono scappata di casa perché non volevo più sentire le urla e la solita lite tra mia madre e mia sorella.
Faceva freddo, ma per la fretta avevo dimenticato persino il giubbotto. Allora mi misi il cappuccio della felpa sperando non piovesse.
Entrai al supermercato per comprare cerotti, disinfettante e cotone. Era un periodo difficile per me. E tagliarmi era la mia unica soluzione.
La musica era tra le pochissime cose che mi aiutava tanto.
Non ho amici, sono quella sfigata, sempre sola e soprattutto troppo timida.
Mi basta la voce di Demi per andare avanti, e un rapper italiano per capire che non devo mollare mai.
Prendo i cerotti dallo scaffale in alto, mi giro per andare alla cassa quando mi scontro con un ragazzo alto, dallo sguardo profondo.
“S-scusami”.
“Tranquilla”, risponde stringendomi il braccio per rassicurarmi.
Vado alla cassa, eppure c’è qualcosa di strano. Mi sento ancora osservata.
Metto il sacchetto dentro la borsa, e mi incammino verso il parco. Voglio stare sola, con la mia musica.
Guardavo i miei tagli, e li toccavo con l’indice, quando alzo lo sguardo e vedo di nuovo lui.
Prendo il cellulare in mano per distogliere lo sguardo, ma lui resta lì.
Dopo qualche minuto si avvicina.
“Ciao, che casualità”.
“E già”, dico coprendo rapidamente i tagli con la felpa.
Si siede accanto a me.
“Che c’è? Non hai di meglio da fare?”
“Scusa se sono venuto a farti compagnia, ti vedevo tutta sola. Fra un po’ si fa buio”. Risponde con distacco.
“Non credo importi a qualcuno”, abbassando lo sguardo.
“A me potrebbe importare”.
“Tu non mi conosci!”.
“Si invece. Ti ho vista a scuola spesso. Stai sempre sola, triste, perché non reagisci, cazzo?”
“E tu chi sei per venire a dirmi queste cose?”, mi alzo di scatto togliendo pure le cuffie dalle orecchie.
Mi da fastidio quando mi sbattono la verità in faccia. Sono sbagliata, non dovevo esistere. Sono una persona orribile, nessuno si avvicinerebbe a me.
Perché lui invece sì, da un giorno all’altro?

Prese il mio braccio e mi mise a sedere di nuovo accanto a lui.
Mi raccontò la storia di suo fratello.
Un autolesionista come me. Frequentò brutte amicizie e si tenne tutto dentro.
Zayn, non voleva che altre persone soffrissero come fece suo fratello.

Mi accompagnò a casa.
“Grazie” dissi baciando velocemente la sua guancia.
Lui mi abbracciò. Non lo aveva mai fatto nessuno in quel modo, poi, baciò i miei tagli.

Era un estraneo e mi convinse a parlare finalmente con la mia famiglia.
Da quel giorno mi sentii una persona nuova.
E smisi di tagliarmi.
Zayn è stato un angelo, e finalmente avevo al mio fianco un ragazzo speciale.
Il nostro primo bacio fu qualche settimana dopo il nostro primo incontro. E’ stato romanticissimo, sulla spiaggia, al tramonto.
Io non lo avevo mai visto a scuola, eppure era sempre stato lì.
I miei conobbero Zayn dopo qualche mese, e subito se ne innamorarono. Era timido come me, ma sapeva il fatto suo.

Un giorno guardavamo un film, abbracciati.  Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro. Era qualcosa di unico, e magico.
Ogni tanto gli mordicchiavo le dita, mi piaceva tanto.
Mi fissò a un certo punto, e io sentii qualcosa dentro.
“Ti amo”. Dopo qualche secondo continuò “vorrei fare una cosa che non ho mai fatto con nessuna, e non farò mai con nessuna a parte te”.
Lo volevo anche io così intensamente, ma non sapevo se fossi pronta.
Mi strinse ancora più forte, e presi finalmente coraggio. “Zayn, amore, io sono tua”.

Quella notte facemmo l’amore.

Tra giovani può essere definito scontato, banale.
Ma per noi fu la cosa più bella del mondo.
Era una cosa solo nostra. Non appartenevamo a nessuno, eravamo solo io e lui.
Quell’amore che i cantanti definiscono amore.
Ci appartenevamo, e non ci saremo mai stancati l’uno dell’altro.
Certe volte in una coppia uno ama più dell’altro.
Noi ci amavamo con tutte le nostre forze.
E chissà poi se ci saremmo sposati, avuto dei bambini, magari un cane, e una casa da sogno.

Quel momento nessuno avrebbe potuto rubarlo.
Quel momento era nostro.
  
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