Film > Hotel Transylvania
Segui la storia  |       
Autore: callmemavy    23/06/2013    5 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dedico questo capitolo alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono e commentano!

Un ringraziamento speciale a wollaceb che mi ha ispirato questo capitolo.


CAPITOLO 22 – La madre che non avrei mai voluto avere

-Tu non sai chi sono io!- Rispose Eunice arrabbiata.

-Madama, so chi siete, ma mi duole insistere, ho l'ordine tassativo di non far passare nessuno!-

-Ma cosa è successo? Vogliamo sapere come sta.- Disse un'altra voce più calma e pacata, era Frank.

-No, io non voglio sapere, io la voglio vedere! Voglio stringerla fra le mie braccia!- Eunice non si voleva calmare.

-Madama Eunice, vi prego di non insistere, ho avuto l'ordine direttamente da sir Dracula in persona, non posso assolutamente venir meno ad un suo comando.-

-Ma almeno possiamo parlarle? Siamo tutti preoccuparti per lei. Dracula è stato schivo sull'argomento e vogliamo avere notizie.- Disse una terza voce, era Wanda.

La vampira cercò di capire chi altro ci fosse fuori dalla sua porta, ma Zoé, incuriosita, provò a chiedere:

-Mavis? Tutto ok? Che succede?-

Mavis si era dimenticata di essere al telefono con lei e visto che non voleva che la donna sentisse o vedesse troppo preferì salutarla.

-Zezé, grazie per la telefonata, è stato un piacere conoscerti, ma ora devo proprio andare che si è fatto tardi!-

-È vero, hai ragione, quando parlo il tempo vola... inoltre ho ospiti a pranzo e non ho preparato nulla... ordinerò qualcosa da asporto al ristorante e farò finta di averlo cucinato io! Allora ci sentiamo, ciao! E salutami quell'ingrato di mio figlio!-

-Sì, lo farò appena torna. Ti saluto!-

Detto ciò riattaccò la telefonata.

Intanto la situazione fuori dalla porta sembrava essere degenerata, come ogni altra volta che i mostri hanno opinioni discordanti...

Si sentiva un vociare incomprensibile misto a rumori di ferro percosso, probabilmente si stava scatenando una rissa fra i mostri ed il servizio di sicurezza.

Mavis rimase un attimo ad ascoltare la confusione che proveniva dal corridoio. C'erano spesso litigi nell'hotel, ma l'ultima volta che ne era avvenuto uno davanti a camera sua Dracula si arrabbiò così tanto che nemmeno gli uomini mosca avevano il coraggio di ronzare troppo vicino alla camera 178.

La ragazza si sedé per terra, si abbracciò le gambe ed appoggiò la testa sulle ginocchia. Era pensierosa.

*Se mio padre fosse stato qui saprebbe come calmare gli ospiti, con le buone o con le cattive... ma ora non c'è ed io non so fare nulla senza di lui... sono sola adesso...*

Mavis chiuse gli occhi e... ridacchiò.

*Dopotutto i mostri che fanno rissa sono divertenti, soprattutto perché spezzano quel clima di perfezione, calma e monotonia che caratterizzano, o per lo meno caratterizzavano, l' Hotel Transilvanya prima dell'arrivo di Jonny.

Mostri e buone maniere... Un binomio spesso impossibile... Ma quanti sono? Generalmente il giorno dopo la fine della festa la maggior parte dei mostri riparte.

Perché sono rimasti pur sapendo che Van Hellsing è sulle tracce di questo posto?*

Ma i pensieri della vampira ottennero presto risposta, infatti in mezzo a quel baccano riuscì a distinguere le parole gracchianti di un gremil, che probabilmente era vicino alla porta:

-Io e la mia famiglia eravamo già tornati a casa quando un corvo straordinario mi ha consegnato il Transylvania Times con la notizia! Avete idea di quanto abbiamo rischiato a tornare qua per stare vicini alla piccola Mavis?-

TOCK TOCK TOCK

-Mavis, sei qua dentro? Come stai? Dicci che va tutto bene! Siamo tutti in pena per... Ahia! Mettimi giù testa di latta!-

Mavis alzò la testa verso la porta di camera sua, avrebbe voluto calmare i bollenti spiriti di quei mostri litigiosi, ma non poteva uscire da quel cerchio magico.

-Ragazzi smetterla!- Disse Mavis ad alta voce, ma col tumulto che c'era nessuno la sentì.

-Smettetela di litigare ho detto!- Ripeté, ma anche questa volta le sue parole si persero fra le pareti della sua stanza.

-ORA BASTA!- Ruggì Mavis mentre una onda d'urto si liberò da lei facendo vibrare le pareti e rompete i vetri delle finestre della sua stanza e di quelle attorno alla sua, compresa quella di Jonathan, proprio mentre due zombie tuttofare la stavano finendo di aggiustare e che ritrovandosi con solo le briciole di vetro in mano si guardarono negli occhi e commentano l'accaduto con un:

-Ehrrrrr...- sconsolato.

Un silenzio tombale circondò l'hotel, gli ospiti rimasero paralizzati e solo dopo qualche attimo si sentirono dei tonfi metallici dei prezzi delle armature che cadevano dalle mani dei mostri sul pavimento in pietra.

Dopo questo primo attimo di silenzio si sentirono i mormorii dei mostri stupiti e spaventati, ma tutto sommato felici che Mavis stesse bene.

-Mavis! Co... come ti senti? Tutto bene? Ti prego, vieni fuori, eravamo così in pena per te!- Disse Eunice con un tono calmo, tanto che la sua voce non era quasi per nulla gracchiante come al solito.

-Abbiamo saputo quello che vi è successo nel bosco, è terribile...- Continuò Wayne.

-Hai notizie di Jonny? Ti prego, dimmi che si rimetterà a breve!- Esclamò Frank preoccupato mentre si appoggiava alla porta per essere sicuro di farsi sentire.

Mavis si sdraiò sul pavimento ad osservare la complessità del sigillo magico che suo padre aveva disegnato sul soffitto. Ne rimase affascinata.

*Come mi sento? Mi sento... umana... è strano, ma mi piace... non posso usare i miei poteri ed il freddo del pavimento ed il dolore alla mano mi danno fastidio. Mi sento così tanto vulnerabile che non riesco a stare da sola, ma so che posso essere un pericolo per gli altri. Jonny... quanto vorrei che tu fossi qui...*

-Sto bene, ed anche Jonny si riprenderà presto, non vi preoccupate... Ora però voglio stare da sola ancora per un po'...- La voce di Mavis era gelida, anche se il calore dei suoi amici mostri le aveva risollevato il morale era troppo preoccupata per ciò che le stava succedendo per restare calma.

-Mavis, so che quello che ti è successo ti ha turbato molto, ma se ti rifugi in te stessa starai solo peggio. Lasciati aiutare da noi!- Disse Wanda con una voce dolce e materna.

Mavis si girò di fianco e si ranocchiò in posizione fetale.

-Vorrei non dover stare sola, ma non posso fare altrimenti, mio padre ha detto che non posso vedere nessuno fino al suo ritorno e penso che abbia ragione. Rimanetemi vicino, vi prego, ma non vi posso incontrare per ora...-

-Mavis...- Sospirò tristemente Frank. Poi Wanda si avvicinò alla porta e ci appoggiò una mano.

-Volevo chiederti scusa per non essere riuscita a trovarvi, se solo ci fossi riuscita...- Ma venne interrotta dalla nipote:

-Non è colpa tua, non è colpa di nessuno di voi.-

La vampira chiuse gli occhi sperando di calmarsi, fece un bel respiro, ma una voce accanto a lei le fece spalancare gli occhi.

-Ciao piccola demonietta.-

La ragazza si guardò in giro, attorno a lei non c'era nessuno, capì subito di chi si trattava.

-Quante volte ti ho detto che non voglio più sentirti?- Rispose Mavis scocciata ed arrabbiata, -Ti ho già detto che non ho paura di te e l'ho anche dimostrato.-

-Già, non credevo che l'amore potesse cambiare così tanto una persona al punto di commettere una pazzia come quella che hai fatto tu, ma vista la potenza che questo sentimento da ad un'anima umana non mi stupisce...-

-Quell'illusione l'hai creata tu, lo sapevo che non era una vera visione del futuro.-

-Il futuro è prevedibile, ma esso è soggetto alle scelte che fanno le persone. Puoi prevedere un futuro possibile, ma non è detto che quello che hai visto si avveri realmente e tu ne sei la prova vivente.-

-Tu hai messo in scena quel teatrino mentale per convincermi a mordere Jonathan!-

-Io ti ho solo fatto un piacere, dovresti essermi riconoscente. Se non lo avessi fatto Jonathan sarebbe morto, questo è certo. Solo una cosa non capisco, come hai fatto ad innamorati di lui? Alla fine è solo un umano. -

-Lui è più di un semplice umano!- Obiettò Mavis furiosa. -Tu piuttosto sei solo una infima voce nella mia testa!-

-Una infima voce dici? Ed una infima voce potrebbe fare questo?-

Mavis si sentì toccare una spalla, così si voltò di scatto, davanti a lei c'era la donna che aveva visto nell'incubo di qualche giorno prima. La ragazza strisciò all'indietro sorpresa e spaventata, poi disse:

-Mamma?-

-Mamma? Si, è vero, io sono tua madre, come sono la madre di tutte le creature magiche.-

-No, tu le assomigli, ma non sei lei.-

-Io sono energia pura, non ho una forma propria, ma ne assumo una simile al mio contenitore. Se ho l'aspetto della tua vera madre è perché tu le somigli.-

-Ma allora chi sei?-

-Vengo chiamata La Grande Madre, Sorgente, Diavolo... Mi hanno dato nomi diversi durante le varie ere, sia gli umani che i mostri, ma a me piace essere chiamata Lilith.-

-Tu non sei reale!- Urlò Mavis, ancora seduta a terra ed incapace di rialzarsi da quanto le sue gambe tremavano per la paura.

-Io sono reale quanto puoi essere reale tu.- Disse Lilith avvicinandosi a lei, poi si inginocchiò fino ad arrivare faccia a faccia con la vampira sempre più terrorizzata.

-Ti senti reale, piccola demone?- Continuò la donna con quel tono calmo che faceva innervosire Mavis.

Intanto sopra di loro il sigillo magico era diventato rosso luminoso ed ogni tanto veniva attraversato da alcune scariche di energia simili a fulmini. Lo spirito di Lilith lo stava facendo sovraccaricare, ma le due non ci fecero molto caso.

-Perché continui a chiamarmi "demone"?- Chiese Mavis.

-Perché è quello che sei. Non hai notato cambiamenti sia nel corpo che nei tuoi poteri? Il tuo corpo non riesce a contenere tutta l'energia che hai sottratto all'umano e così si trasforma per non esplodere...- Ma venne interrotta dal grido dalla ragazza:

-Fallo smettere!-

-Perché dovrei? Se non ti piace ciò che stai diventando lascia andare la tua anima, sacrificala a me e diventerai un essere perfetto. Ma se preferisci tenerti i denti aguzzi, le orecchie a punta ed il nasino nero da gatta è una tua decisione, io non posso obbligarti.-

-Quale naso nero?- Ripeté Mavis voltandosi verso lo specchio.

Era vero, anche se parzialmente coperto dalle bende, il suo naso si era allargato e la punta era diventata nera, proprio come quello di un gatto.

-Ti avverto che andrà sempre peggio e piano piano anche il tuo autocontrollo vacillerà.-

-No, no! Non può essere vero...- Mormorò Mavis preoccupata.

-Ed invece lo è. Fattene una ragione. Hai mai visto un demone vampiro?-

-Vattene via.- Disse Mavis con una voce calma ma minacciosa, ma Lilith non si mosse.

-Vattene via!- Ripeté la ragazza ringhiando e mostrando i denti, ma la sua furia si era fatta incontrollabile ed ancora prima che Lilith potesse avesse il tempo di reagire Mavis le saltò addosso ad artigli sguainati.

La porta della camera 174 si aprì lentamente e ciò attirò l'attenzione di tutti i mostri rimasti lungo il corridoio in attesa di qualche notizia dalla ragazza.

Tutti si avvicinarono timorosamente all'ingresso e sbirciarono dentro. La Luca del Sole faceva brillare la stanza, mentre le tende sventolavano al vento mettendo in evidenza la finestra spalancata.

-Mavis?- Chiesero gli zii ed gli amici più stretti all'unisono, ma non ricevettero risposta che non fosse il sibilo della brezza.

-Non può essere volata fuori dalla finestra, sarebbe un suicidio con tutto questo Sole!- Esclamò Murray preoccupato, ma Griffin lo obiettò:

-Non sarebbe la prima volta.-

Tutti gli altri lo guardarono male, anche se nessuno sapeva dove guardare. I mostri non avevano voglia di ricordare quella brutta litigata fra Mavis e suo padre.

-Che c'è? Che ho detto?- Provò a giustificarsi l'uomo invisibile, ma nessuno gli rivolse attenzione, la preoccupazione di tutti era ben altra.

Clickclickclickclick

Uno strano rumore metallico si fece largo fra i piedi, le zampe o le pinne della folla fino a fermarsi dinnanzi ad essa, era l'elmo dell'armatura trasportata dal guanto che zampettava come un ragno.

-Per la lancia di Lancillotto! Questo pare un grosso problema!- Detto ciò la guardia, o per lo meno il poco che ne rimaneva, fece un saltello per girarsi e corse via a tua tutta velocità.

-Ma perché sarà fuggita in questo modo?- Si domandò Wanda, -Aveva detto di stare bene...-

-Forse vuol raggiungere Drac.- Disse Frank.

-Tu sai dove è andato lui?- Chiese Wayne.

-No, non lo so, ma ovunque sia andato ha lasciato sua figlia da sola in un momento disperato. Cosa può essere così importante per lui?-

Gli altri mostri rimasero un attimo a riflettere, poi spalancarono gli occhi.

-Van Helsing!- Gridarono in coro.

Questo nome fece sobbalzare gli altri mostri che erano rimasti indietro.

-Frank, non ti credevo così scaltro, senza il tuo suggerimento non ci avrei mai pensato!- Si complimentò Murray con il gigante.

-Solo perché sono un bonaccione non significa che sono tonto, sai?-

-Ragazzi!- Disse Griffin per attirare l'attenzione degli altri, -Fossi in voi chiacchiererei di meno ed agirei di più, Mavis è ferita e se invece di trovare suo padre trovasse qualcun altro?- Concluse con un tono fin troppo calmo per la situazione.

Tutti gli altri si guardarono preoccuparti e poi dissero all'unisono:

-Dobbiamo trovarla prima che si faccia male e prima che Dracula lo venga a sapere!-

Poi corsero a cercare le armature ed i Gargoyles che già si erano radunati nella hall preparati per partire.

-Wanda, tu rimani qui con i bambini.- Disse Wayne, la donna lupo annuì. Anche Frank ebbe la stessa preoccupazione:

-Eunice, rimani qui anche tu, non voglio che ti faccia male.-

-Vedete di tornare presto, Frank aspetta che ti porto il tuo maglioncino di lana!-

Eunice si incamminò verso le scale, ma l'intero gruppo partì prima del ritorno della signora Stein.


Ultimo capitolo filler, dal prossimo ricomincia la vera storia.

Adesso sono in vacanza al mare per una settimana, ma per il prossimo fine settimana dovrei riuscire a pubblicare il capitolo 23 – Vecchi rancori :-D

Un saluto a tutti, al prossimo capitolo!

Ricordate di commentare!

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Hotel Transylvania / Vai alla pagina dell'autore: callmemavy