Ciao!!! Ecco l'aggiornamento!! A dopo i ringraziamenti! ^_^
Finalmente i due "mocciosi" svuoteranno il sacco! ^_^
Ah, vi avviso che i capitoli 8 e 9 (che saranno gli ultimi) saranno i più romantici... BUONA LETTURA!!!
7.
-Noi... non l’abbiamo fatto
apposta...- singhiozzò, mentre la madre lo guardava piena di
stupore.
Diciotto e Chichi nel
frattempo si avvicinarono al bambino per sentire meglio. Trunks fece un forte
respiro, poi continuò:
-Ieri sera, durante la
festa, io e Goten abbiamo trovato uno strano strumento fra le vecchie invenzioni
del nonno... c’era scritto che era pericoloso, ma una volta lette le istruzioni
non ci è sembrato nulla di terrificante. È una pistola che spara delle strane
frecce. In pratica in queste frecce è possibile inserire il capello di una
persona; una volta inserito, se la freccia colpisce un individuo, questo assume
il carattere dell’individuo a cui apparteneva il
capello...-
Le donne non credevano alle
loro orecchie. Davvero quei bambini avevano utilizzato uno strumento tanto
pericoloso?
-Noi l’avevamo preso per un
gioco!- intervenne Goten -Volevamo solo divertirci a vedere papà, Crilin e
Vegeta con un carattere un po’ diverso... però qualcosa non ha funzionato...
ieri non è successo niente!-
-Per forza!- intervenne
Bulma, che era la più esperta in quel campo -Probabilmente ci vogliono alcune
ore prima che la freccia faccia effetto... accidenti a mio padre! Per quale
motivo avrà costruito quell’aggeggio? E voi, sapete che non la passerete liscia,
vero?- concluse rivolgendosi ai bambini.
-Sai che ti dico, Goten?-
disse Chichi -Potrei approfittare dello strano “umore” che ha oggi tuo padre per
farti infliggere da lui una bella punizione!-
Goten
tremò.
“Oh, no!” pensò “Se il mio
papà ha il carattere di Vegeta, sono nei guai!”
-Meglio lasciar perdere,
per ora- intervenne Diciotto -La prima cosa a cui dobbiamo pensare adesso è come
far tornare tutti come prima!-
-Già, hai ragione!- esclamò
Bulma -Fortunatamente credo di aver già una soluzione! Anche se purtroppo la
freccia ha un effetto permanente, dovrei essere in grado di creare un veleno per
disintegrare il DNA del capello contenuto al suo interno... dimmi, Trunks,
quelle strane frecce sono penetrate completamente nel loro corpo,
vero?-
Il bambino cercò di
riprendersi dai rimproveri e dai sensi di colpa che lo
affliggevano.
-Sì- rispose -Quelle frecce
erano molto piccole, per cui sono entrate nel loro collo senza
difficoltà-
In quel momento sentirono
bussare alla porta.
-Chi è?- chiese Chichi, un
po’ confusa e furiosa per quello che stava accadendo.
-Siamo noi- rispose la voce
di Vegeta -Possiamo entrare?-
-Sì- rispose Bulma con un
tono inespressivo.
“Devo mettermi al più
presto al lavoro!” disse tra sé e sé “Non sopporto più questa
situazione!”
La porta si aprì e Vegeta e
Crilin fecero il loro ingresso. Goku invece non entrò, ma si limitò a restare
sulla soglia con le braccia conserte.
-Cara, che succede?- chiese
Crilin a Diciotto -Come mai siete chiuse qui? Sai, non so quando tu voglia
andartene, ma volevo dirti che Vegeta mi ha appena dato il permesso di usare la
sua Gravity Room, quindi non so quando tornerò stasera...-
Diciotto cercò di mantenere
il controllo.
-Potrebbe abbandonarti
anche per sette anni...- sussurrò Chichi all’orecchio della bionda, con un po’
di amarezza. Sapeva com’era Goku, anzi, Crilin con il carattere di Goku, ma la
verità era che avrebbe preferito vivere anche solo un minuto con un uomo come
lui piuttosto che una vita intera con uno come Vegeta.
Il principe dei saiyan
guardò la ragazza bionda visibilmente imbarazzato.
-Ehm... è vero, gli ho
promesso di fargliela usare! Però se sei contraria non fa niente! Mai
contraddire le proprie mogli, non è vero Crilin?-
Crilin sorrise ed iniziò a
sua volta a grattarsi la testa.
-Urca, hai proprio ragione!
Mai contraddirle... comunque ormai ho già deciso di allenarmi,
quindi...-
Vegeta lanciò a Diciotto
uno sguardo pieno di comprensione.
-Mi dispiace- disse -A
quanto pare oggi Crilin è così!-
Bulma guardò il compagno, e
ciò che lesse nei suoi occhi le fece affiorare un sentimento che da quando stava
con lui non aveva mai provato così intensamente: la gelosia. Il principe dei
saiyan non aveva mai guardato un’altra donna in quel modo. Solitamente si
mostrava immune verso qualunque tipo di attrazione verso l’altro sesso, e solo
con lei riusciva a lasciarsi andare. Ma questa volta era diverso: Vegeta non
stava guardando Diciotto come se fosse una donna qualunque, ma come se fosse una
donna da ammirare.
“So che è la personalità di
Crilin che gli fa questo effetto” pensò “Però non riesco a non essere
gelosa!”
Anche i due bambini,
vedendo la scena, si riempirono di pensieri.
“Il mio papà non parla mai”
pensò Goten “Come farò senza la sua allegria? Spero che torni presto quello di
prima! Non ho avuto un padre per sette anni, non voglio perderlo di
nuovo!”
“Io sono il figlio del
principe dei saiyan,” pensò invece l’amico “non di quell’uomo rammollito che non
si vuole neanche allenare!”
Un’ora dopo, nei laboratori
della Capsule Corporation venne finalmente creato il veleno speciale, che
avrebbe disintegrato per sempre le nuove personalità dei tre uomini. Crilin e
Goku in quel momento si trovavano nella Gravity Room; Chichi infatti aveva
convinto il marito a restare in quella casa solo dopo avergli proposto di
allenarsi in quel luogo. Il saiyan però non si stava divertendo molto, in quanto
era costretto ad usare una gravità bassa per poter permettere all’amico
terrestre di resistere.
Vegeta invece si era
improvvisamente accorto che i vestiti nel suo armadio erano tutti in disordine,
così si era messo a riordinarli pazientemente.
Quando Bulma fece il suo
ingresso in soggiorno, trovò Goten, Trunks, Chichi e Diciotto ad attenderla.
Velocemente consegnò a Diciotto una pistola contenente il veleno, che lei non
perse tempo ad utilizzare contro i tre malcapitati.
Goku, Crilin e Vegeta, una volta colpiti, caddero a terra senza sensi.
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