Non riesco a farli
nascere
Li ho creati e non riesco più a liberarmene.
All’inizio per scherzo, e intanto più scrivevo, più
aggiungevo dettagli. La loro personalità si formava sempre meglio, i loro visi
si delineavano sempre più… Non riuscivo
a fermarmi, e intanto loro crescevano con me. Con le loro delusioni, con le
loro sofferenze, con le loro risate, diventavano sempre più reali. Sembrava cercassero di uscire fuori da quel piccolo computer.
Sembrava corressero per riuscire ad oltrepassare quello schermo, e intanto loro
correvano, ma non riuscivano ad evadere dalla prigionia a cui io stesso li ho
condannati. Cerco di convincermi che non sono veri, e so che è così, non sono
certamente pazzo, eppure… Eppure sono sempre delle vite, anche se irreali. Sono
a conoscenza dell’unico modo per farli nascere del tutto, c’ho provato, ci
provo, ma è troppo difficile. Vorrei farcela, più di ogni altra cosa, sia per
loro che per me, ma è più ardua di ogni mia aspettativa. E mi sento il padre peggiore
del mondo.
Scrivere è un regalo per tutti, ma
saper scrivere è un dono di pochi… È bellissimo, in questo caso anche liberatorio,
e penso che molti di voi possano ritrovarsi in queste poche righe… A volte ti
affezioni fin troppo ai personaggi che crei, e ti sembra di segregarli in
prigione… Mi piacerebbe sapere se siete d’accordo con me, magari qualche vostra
opinione tramite recensione. Grazie per il tempo dedicatomi,
Countdown (almeno
per adesso)