Il fiore di ciliegio e la spirale demoniaca
Lacrime
Tante piccole gocce gli offuscavano la vista.
La folla di persone davanti a lui era sfocata ai suoi occhi, ma le loro urla erano nitide.
-Vattene Mostro!!-
-Non ti vogliamo!-
-Sei pericoloso!-
Cosa aveva fatto per meritarsi tutto questo?
L'unico suo desiderio era avere qualcuno accanto.
Era colpa sua se quel ragazzino con cui voleva fare amicizia era caduto dallo scivolo?
Molto probabilmente sì, visto che ora lo stavano cacciando dal villaggio.
Due uomini lo presero di peso e lo trasportarono oltre le porte di Konoha, gettandolo fra la polvere.
-Non provare a tornare!-
Il bambino, faccia a terra, i capelli biondi sporchi di polvere, pianse e pianse.
Il dolore alle braccia per la stretta troppo forte dei due uomini.
La certezza nella mente che non avrebbe più potuto chiamare "casa" il villaggio in cui era nato e vissuto per quattro anni.
La tristezza nel cuore per essere stato abbandonato a un mondo così crudele.
Un paio di occhi blu si perdeva nel bianco del soffitto mentre nella mente si affollavano i ricordi.
Ricordi troppo dolorosi per essere continuamente rivissuti.
Un ragazzo che era cresciuto con questo dolore che lo accompagnava continuamente.
E ora, dopo tredici anni da quell'episodio, le lacrime tornavano ad offuscargli la vista appena si ricordava come lo avevano cacciato.
Il ragazzo scosse la testa, mettendosi a sedere sul letto dove era steso. Fissò per alcuni momenti il copriletto cercando di cacciare indietro quelle gocce così fastidiose che gli insidiavano gli occhi color del mare. Si passò una mano fra i capelli biondi e sospirò.
-Naruto! Il capo ti vuole vedere!- una voce roca lo chiamò dal corridoio oltre la porta della sua camera.
-Va bene! Arrivo Kakuzu!-
Naruto si alzò dal letto e si diresse verso l'armadio. L'aprì e prese una lunga cappa nera decorata con nuvolette rosse. La indossò, lasciandola sbottonata dalla base del collo. Gli arrivava fino ai piedi, scoprendo solo i suoi sandali neri.
-Eccomi- disse aprendo la porta della sua stanza. Davanti a lui stava un uomo che indossava la sua stessa cappa. Il volto era coperto da un passamontagna bianco e nero che lasciava visibili solo gli occhi verdi.
Entrambi si incamminarono per il corridoio.
-Sai già cosa deve dirmi?- chiese il biondo con la voce piatta.
-Credo si tratti della tua prossima missione.-
-Mh...-
Percorsero vari corridoi fino a giungere a una piccola porticina.
-Eccoci qui. Ci vediamo.-
Kakuzu accennò un saluto con il capo e si dileguò. Naruto lo guardò sparire per poi aprire la porta.
Entrò in una stanzetta buia e si richiuse la porta dietro di sè.
-Desiderava vedermi?- chiese alla figura che sedeva alla scrivania al centro di quel che pareva essere uno studiolo.
-Ho una missione per te.- rispose questi. La poca luce che filtrava da una finestrella incastrata tra due scaffali permetteva di riconoscere i capelli rossi e alcuni piercing che segnavano il volto dell'uomo. Indossava anche lui la stessa cappa di Naruto e Kakuzu.
-Di cosa si tratta?- Al biondo non piaceva il ghigno divertito sul volto del proprio superiore.
-Devi recarti a Konoha.- il ghigno si allargò sul viso del rosso mentre il nome di Konoha trafiggeva la mente fredda di Naruto, che vacillò per alcuni istanti, incapace di dire alcunchè.
-Incredibile. Nonostante sia passato così tanto tempo basta nominare il villaggio della foglia per abbattere le tue difese.- l'uomo sembrava divertirsi nel vedere la debolezza del suo sottoposto.
Il biondo in tutta risposta lo guardò male, digrignando i denti.
Dopo pochi secondi sospirò e si calmò: non serviva a niente offendersi.
-Cosa dovrei fare a .....-esitò prima di pronunciare quel nome-Konoha?-
-A te la scelta- il rosso si stravaccò sulla poltrona su cui era seduto sotto lo sguardo accigliato di Naruto.
-Cosa vorrebbe dire?-
-Puoi fare due cose: reperire informazioni segrete oppure...-
-Oppure?-
-Trovarti un compagno-
Naruto lo guardò scettico.
-Naruto...non posso più mandarti in missione da solo. Devi trovarti un compagno come tutti gli altri. E penso che a Konoha ci sarà di sicuro qualcuno che fa al caso tuo.-
-Mph...Va bene, andrò a "caccia".-
Compiaciuto, il rosso guardò il suo sottoposto uscire dallo studiolo senza nemmeno salutare, naturalmente se non si prendeva come un saluto il fatto che avesse sbattuto violentemente la porta.
Nel corridoio il biondo mandò qualche maledizione al proprio superiore e si diresse a passo spedito verso la sua stanza.
Una volta dentro si gettò sul letto e imprecò. Sembrava che quella missione gli fosse stata assegnata apposta per infierire su di lui. Ma dopotutto cosa si aspettava da un'associazione di mukenin di livello S quale era l'Akatsuki?
Lui e i suoi stupidi ricordi.
"Supererò mai questa maledetta debolezza?" si chiese mentre stringeva tra le mani un coprifronte con il simbolo rigato del villaggio della Foglia.
*****
Nell'introduzione vi ho risparmiato la spiegazione del titolo, che ora metto qui (non la scampate XD). Il fiore di ciliegio, penso si sia capito, è Sakura. Mentre la spirale demoniaca è Naruto. Demoniaca perchè dentro di lui è sigillato lo spirito della Volpe a Nove Code. Spirale perchè il suo nome si riferisce alla rondellina di ramen che si trova sul fondo della scodella, e se non ricordo male ha disegnata sopra una spirale. Poi anche sulla sua felpa è disegnata la spirale e anche il suo nome (non è certo) Uzumaki significherebbe tipo "mulinello". Praticamente tutto 'sto casino per dire che in realtà il titolo significa "Sakura e Naruto".