- Davvero, non lo
sapevi? – Orlando si finse sorpreso.
- No te lo giuro. Questa
non l’ho mai sentita, sul serio.
- In
effetti non l’ho mai dichiarato in pubblico, considerando che le mia
ultima fidanzata era bionda con gli occhi… beh, uno azzurro e uno
marrone!
- Kate Bosworth, certo. Mio dio quanto l’ho sempre
invidiata…
- Per i suoi occhi? –
Orlando finse di non sapere il motivo.
- Perché stava con te! –
Melissa non sopportava di essere presa in giro.
- Sì l’avevo capito,
stavo scherzando. Comunque era il suo carattere che non mi piaceva. Troppo
permalosa. Tu, Mel… posso chiamarti così giusto?
- Certo, adoro i
diminutivi.
- Ok, allora, volevo
chiederti… tu stai con qualcuno? – Orlando, anche se imbarazzato, moriva dalla
curiosità.
- No, mi sono lasciata
con Rupert da un bel po’ di tempo ormai.
-
Perché?
- Troppo infantile.
amava fare festa, andare a letto all’alba e non
studiava mai per gli esami. Finché non l’hanno espulso dal corso e io l’ho
mollato.
- Capisco…
- Comunque è storia
vecchia e devo dire di essermi sentita sollevata quando ci siamo
lasciati…
- Ok, Melissa, passiamo
al dessert?
- Volentieri, grazie. La
cena era buonissima.
E così Orlando corse in
cucina e si ripresentò in sala con in mano una
splendida torta alla crema (evidentemente proveniente da una pasticceria). Ne
servì una fetta all’ospite e ne porse una sul suo
piatto.
Orlando era davvero
sorpreso di tutta questa naturalezza e confidenza con Melissa. Si sentiva a suo
agio con lei. Era così dolce e sensibile, ma allo stesso tempo sveglia e
intelligente. E poi era così bella. Con quei suoi splendidi occhi azzurri e quei
capelli castani. Era certamente diversa da tutte quelle sue ex-fidanzate così
snob e così poco simpatiche. Kate Hudson, la co-protagonista del film, con la
quale aveva avuto un flirt, era così… non sapeva nemmeno lui come definirla.
Kate era bella, ma non aveva quel tocco di carattere che aveva Melissa. Non era
come lei. Nessuno era come lei. Avrebbero comunque avuto molto tempo da
trascorrere assieme. Tempo che forse avrebbe potuto cambiare molte
cose.
Tra una chiacchiera e
l’altra non si accorsero che erano ormai arrivate le
undici.
- È tardi, dovrei
andare.
- Certo, ti
accompagno.
Orlando la riaccompagnò
a casa e la salutò con un dolce e tenero bacio sulla guancia. Un bacio che mandò
Melissa in visibilio. Quella notte avrebbe avuto un lungo e
tranquillo sonno, pieno di
sogni altrettanto meravigliosi.