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Autore: Allyn    24/06/2013    9 recensioni
Allyn di nuovo alla carica con la sua coppietta preferita, sta diventando un'ossessione!
Un po' sdolcinata, forse...e anche un po' OOC, forse ahaha Di sicuro c'è il lieto fine!
***
C’era la finestra aperta, quel mattino, l’aria di maggio entrava profumata e luminosa di quel sole sorto da poco, e c’era lui, sopra di me, luminoso come quel nuovo giorno, come era sempre stato.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Dopo la serie
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Luce

 

C’era la finestra aperta, quel mattino, l’aria di maggio entrava profumata e luminosa di quel sole sorto da poco, e c’era lui, sopra di me, luminoso come quel nuovo giorno, come era sempre stato.

Mi sorrise, gli occhi azzurri socchiusi, dolci, i capelli biondo grano scompigliati dal sonno.

Mi coprii il viso con  l’avambraccio, celandogli la vista del mio sguardo. Ero come abbagliato, tramortito da quella bellezza, da quello splendere che mi era come sconosciuto, lontano dal mio mondo buio, pieno di orrore e di sangue. Lo sentii chinarsi, lentamente, e nel silenzio di quella stanza dalle pareti chiare, vuote, lo udii dischiudere le labbra, un rumore impercettibile umido. Mi baciò lieve, gentile, fece scorrere quella bocca morbida sulla mia come per carezzarmi piano. Quale stupore, nel  percepire tanta grazia in Naruto, nel sentirlo così paziente, così diverso, quasi assaporasse ogni carezza, ogni bacio, ogni contatto con la mia pelle tanto più chiara della sua.

Continuai a coprirmi gli occhi, sentendo le sue dita ruvide insinuarsi tra i miei capelli neri, seguire l’ovale del viso, il perimetro delle labbra, il mento, il collo, baciarmi lì, nell’incavo della spalla.

Inspirò profondamente, le labbra calde ancora premute contro la mia pelle; respirava il mio odore, dandomi i brividi. Mi strinse premendo il petto nudo contro il mio, in un abbraccio un po’ goffo a cui non riuscivo a rispondere, ancora una volta paralizzato da quel calore.

Quante volte le mie mani avevano ucciso, quante volte avevano afferrato, mietuto, strappato carne, vite, respiri…eppure, in quel momento rimasi immobile, totalmente sconfitto tra quelle braccia così forti, marchiate dalle mie stesse cicatrici.

Rimanemmo così per un tempo che non seppi definire, avrebbero potuto essere ore, minuti, secondi, o secoli.

Poco dopo la sua voce interruppe quel silenzio:

“Sasuke…”Mi chiamò sottovoce.

“Guardami, Sasuke”Pacato, eppure implorante.

Increspai le labbra, l’avambraccio ancora premuto sugli occhi.

“Guardami” Ripeté baciandomi il mento, la depressione tra le clavicole, le sue labbra carnose si chiusero sul mio petto, per poi scivolare giù, percorrere la linea dritta tra gli addominali accennati.

Sospirai, infilando una mano tra i suoi corti capelli biondi, li afferrai con le dita, sapevo che mi guardava, che aveva alzato lo sguardo ceruleo sul mio viso, ma gli tenni comunque sconosciuta la mia espressione, gli occhi ancora celati dall’avambraccio.

Seguii il suo scendere inesorabile, lo sentii muoversi, baciare, succhiare piano, leccare con quella lingua bollente, la bocca aperta, lasciva, le labbra morbidissime accoglievano generose.

Mi ritrovai ad ansimare, adesso entrambe le mani sulla sua testa, ma le palpebre ancora abbassate.

“Sei mio, Sasuke…mio” Lo udii dire, possessivo, mentre si staccava da me, mentre mi afferrava con una mano e tornava a baciarmi, questa volta con foga, cacciandomi la lingua in bocca, leccando il contorno delle mie labbra sottili.

“Guardami” Insisté abbandonando la mia bocca, lasciandomi così, incompleto.

Mi arresi e aprii gli occhi.

Bello, come in qualsiasi ricordo che conservavo gelosamente negli angoli più remoti del mio cuore, bello come tutta la speranza che sapeva infondere al villaggio, alla gente, a me. Bello, con quel sole alle spalle, ormai alto, fuori dalla finestra, i capelli che brillavano dorati, carezzati da quella luce genuina, chiara come le sue iridi luminose.

Mi sembrò di morire, ucciso da uno sguardo dolce e pieno di desiderio, di…amore.

Trafitto, inchiodato a quel letto da quel sentimento da cui ero fuggito per anni. Un ragazzino arrabbiato, capriccioso, che si era arreso a tutta quella luce; un traditore.

“Naruto” Pronunciai il suo nome lentamente, lasciando che ogni lettera mi accarezzasse le labbra, la lingua.

E mi sentii vibrare di emozione quando le sue si curvarono in un sorriso, allora lo ripetei, infinite volte, mentre cercavo il suo viso, mentre le nostre labbra cozzavano per l’ennesima volta in un bacio che sapeva di vittoria, che sapeva di quella pace tanto agognata.

 

 

Anni passati a distruggerci, a sfidarci, ad odiarci, ad amarci, a ferirci, a combattere.

Eppure eccoci qui, in questa stanza quasi vuota, a riempirla questi sospiri, i gemiti bassi che mi impongo di trattenere, mentre l’Hokage del nostro villaggio mi scava dentro tutto quell’amore che ora accetto senza coprirmi gli occhi.

“Hai sempre avuto ragione tu… sempre… ti amavo, come amavo casa mia…” Penso, prima di lasciarmi andare stringendogli i capelli, mordendogli piano il collo, le orecchie piene delle sue risate, gli occhi pieni della sua luce.

 

 

Note: come definirla? Boh, una sclerata dolciosa, scusatemi, livello troppo alto di glucosio dopo 8 cucchiai di Nutella *W*… Abbiamo un Naruto Hokage, felice e con il suo Sasuke :Q___ che gioia, per una volta ahahaha

Un bacetto :3 se volete lasciate un commento o un Itachi da coccolare

Allyn che manda cuoricini

   
 
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