#3 – Alice/Frank Paciock

  Fuoco sotto la pelle, la morte negli occhi, urla che fuggono via dalle labbra. La mani sono serrate in quelle di lui, ma gli occhi castani non incontrano quelli azzurri: c'è forza solo per morire.
  Eppure la morte l'inganna: non è giunta la loro ora, le urla non sono abbastanza forti. Il pensiero rivolto al bambino con gli occhi di lei e i capelli di lui, che dorme dalla nonna, ignaro.
  Le unghie artigliano, facendo sanguinare la pelle; i pugni sono stretti, le nocche sbiancate. Ma non è abbastanza: non lo è mai.
  L'unica speranza è la morte. L'unico pensiero è Neville. L'unica realtà è il dolore.

* * *
Angolo Autrice:
 Alice e Frank non sono morti, alla fine, come tutti sappiamo. Eppure, io penso che in un momento del genere, sotto tortura, si possa desiderare solamente la morte. Ogni briciolo di umanità si sbriciola, proprio come si sono sbriciolate la loro intelligenza, la loro capacità di intendere e di volere, la loro capacità di interagire con il mondo. Eppure, due genitori cosa possono fare se non pensare al loro bambino, quando sono sicuri di star per morire? Quindi, era d'obbligo inserire anche Neville. 
  La prossima - e ultima - drabble sarà su Peter Minus. *lancia fulmini* *sparisce in una nuvola di fumo*