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Autore: _ Angel _    24/06/2013    1 recensioni
Cosa accadrebbe se dopo pochi mesi dalla confitta di Crono, si levasse un nuovo esercito oscuro? Un ultimo asso nella manica del signore del Tempo o solo un esercito che teneva davvero al proprio padrone? Una nuova profezia , incombe sul campo MezzoSangue.
Nuovi eroi partiranno in una nuova avventura. Cosa accadrà?
[postata poco dopo il 5°libro della saga, ma prima di 'P.J. e gli Eroi dell'Olimpo'.]
[E' IN CORSO LA REVISIONE.]
[MOMENTANEAMENTE INCOMPIUTA.]
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Gli Dèi, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 8. L'impresa.


L'avventura è appena iniziata.





-DAL CAPITOLO PRECEDENTE.


Durante la battaglia contro il mostro , Percy fu 'affiancato' da Annabeth.
Poco dopo, la ragazza, viene misteriosamente 'inghiottita' da uno strano medaglione e il figlio di Poseidone, pur di non lasciarla andare a segue.
I due finiscono in una strana stanza, che successivamente scopriranno essere una cella.
I 'guardiani' di quest'ultima sono Phobos, Deimos e Lucas.
Intanto, al Campo Mezzosangue, Chirone 'esegue' una riunione speciale per fare un riassunto degli eventi accaduti nei giorni precedenti, mentre Nico, si dirige dal padre nel regno degli Inferi.

Cosa succederà al figlio di Ade?
Chi saranno i ragazzi della profezia?
Che ne sarà di Percy e Annabeth?


-Buona lettura.




************



*POV NICO*


Mi avvicinai a loro, poi mi inginocchiai.
-'Divina Persefone, Divino padre, devo parlarvi.'- dissi loro.
-'Ti aspettavo figlio mio.'- mi disse Ade, mentre Persefone accennava ad un sorriso.
-'Ci sono dei problemi in superficie.'-
-'Lo sappiamo.'- accennò Persefone. -'Siamo a conoscenza di tutti i fatti accaduti fin ora.'-
-'E soprattutto... Sappiamo della profezia.'- concluse poi.
-'Alzati figliolo. Avvicinati.'-
Mi alzai, e raggiunsi mio padre.
Non appena gli fui accanto, mi porse una copia esatta del medaglione che inghiottì Percy e Annabeth.
Lo presi in mano.
-'Padre.. Questo è il medaglione che usò quell'uomo...'-
-'Lo so.E' quello che hai in mano , infatti. Nessuna copia. Nessun falso.'-
Girai l'oggetto dalla parte opposta e ne lessi il retro.
-'Dedalo. Progetto 576 . Piano B.'-
Rigirai alcune volte il medaglione nelle mani, per studiarne ogni parte.
-'Uno dei progetti di Dedalo. Ma..Non era Annabeth l'unica a possedere i suoi file? Com'è possibile?'-
-'Hanno rubato molti progetti questa stessa notte, poco prima della distruzione della capanna di Atena e dell'arrivo del mostro...'-
-'...Capisco.'-
Sospirai.
Feci per ritornare il medaglione a mio padre, quando mi bloccò con un cenno di mano.
-'Puoi tenerlo. Ti sarà utile in futuro.'-
-'Va bene.. Ma non saprei come usarlo.'- borbottai quando dovetti finire la frase corrucando la fronte.
Persefone ridacchiò , mentre ad Ade scappò un lieve sorriso.
Era molto, molto raro vederlo 'sorridere' come un vero padre.
E ciò era avvenuto solo tre volte nella mia vita, da quello che ricordai:
La prima, avvenne quando era con sua madre, Maria Di Angelo.
La seconda, quando si era conclusa la battaglia contro Crono ed entrambi erano stati accolti come eroi.
La terza, in quel momento.

Pensai che , forse mio padre fosse felice nel vedermi e che sapesse ciò che mi sarebbe accaduto in futuro.

-'Qualcuno che conosci saprà utilizzarlo, stanne certo.'- la voce di Ade mi risvegliò dai miei pensieri.
-'. Sottoterra. Sotto New York.Non badare alle illusioni . Fidati solo di ciò che tu pensi sia veramente reale.'- sussurrò Persefone in modo che solo io dovessi sentirla.
-'Ed ora vai. Sappi che credo in te e sò che farai le scelte giuste.'-concluse il marito lanciando un occhiataccia alla moglie , dopo aver sentito ciò che mi disse.
Mi inchinai nuovamente, e , accennando ad un sorriso, salutai cordialmente entrambi e me ne andai.

Non ero molto soddisfatto di come fosse andata la 'riunione' di famiglia, ed inoltre, la voce di mio padre che mi diceva quell'ultima frase mi rimbombava ancora nelle orecchie.
Credevano realmente in me?
Avrei fatto sul serio le scelte giuste?
Cosa intendeva dire con ciò?
Poi, con ancora quei dubbi in testa, misi il medaglione che tenevo ancora in mano in tasca e mi avviai verso l'uscita degli Inferi.

Una cosa però l'avevo scoperta: sapevo in quale luogo si trovassero Percy e Annabeth, e avevo bisogno di un'impresa.




*Pov Grover*



Ero nel bosco con Juniper quando avvenne l'accaduto.
Sentimmo delle persone urlare, e quando cercammo di raggiungere il luogo, rimanemmo bloccati ai margini della foresta.
Qualcuno, o qualcosa ci teneva immobili.
Cercai di scacciare quella forza che mi bloccava gli zoccoli caprini , e solo dopo una manciata di minuti riuscii a sbloccarmi, crollando però a terra.
-'Juniper! Stai bene?'- chiesi preoccupato alla mia ragazza.
-'S-Si'- mi rispose con una gamba dolorante.
Feci per riavvicinarmi a lei, quando mi disse di stare bene e che sarebbe tornata nel suo albero per riprendere le forze.
Accennai ad un si, e a malincuore la lasciai andare via.
Dopo che Juniper fece un centinaio di passi e la vidi sparire fra gli alberi decisi di correre verso il centro del campo.

Quando arrivai , trovai semidei a terra senza sensi e alcuni che cercavano di curare i feriti.
Mi guadai in giro, in cerca di Percy e Annabeth.
Avevo sentito le loro urla e quest'ultime non promettevano niente di buono.
-'H-Hey. D-Dove sono P-Percy e Annabeth? '- chiesi con la voce leggermente tremante ad uno dei ragazzi.
Quello, prima di rispondere, diventò cupo.
-'Non ci sono più... O meglio. Rapiti.'- si affrettò a dire per poi fuggire via.

Rimasi imbambolato lì per chissà quanti minuti, ma nessuno mi notò.
Insomma, nessuno si mette a fissare un satiro in mezzo al caos che si era venuto a creare.
Seppi solo che ad un certo punto , una mano leggera mi toccò la spalla e quando mi volta, rivisti Juniper.
-'..Non eri tornata nell'albero? '-
-'Non ce n'è stato di bisogno. Insomma, ho chiesto ad un'amica di aiutarmi a guarire la slocatura , ed eccomi qui. Ho.. Ho saputo quello che è successo agli altri. Mi .. Mi dispiace.'-

Io sospirai, poi iniziai ad incamminarmi verso il bosco.
Avrei ritrovato la serenità solo nelle selve, e solo in quel modo avrei fatto mente locale del tutto cercando di chiamare il mio amico attraverso il legame empatico.
Quando riuscii a trovare un luogo abbastanza isolato dal resto del bosco, mi sedetti a terra accanto a Juniper, la quale mi era stata vicina fino a quel momento.
-'Scusa.. Ma.. Vorrei dormire.'- iniziai.
-'Sai. Il legame empatico. Vorrei provare a vedere Percy. Vorrei poter capire dove si trova.'- conclusi abbassando lo sguado.
Juniper mi sorrise.
-'Tranquillo. Dormi pure sulle mie ginocchia.'-
Arrossii debolmente ed accennai ad un si.
Poi, pochi secondi dopo aver chiuso gli occhi, mi ritrovai in un luogo che non sembrava minimamente la foresta.


-'PERCY!'-urlai un paio di volte.
-'Grover!'- mi sentii rispondere dal mio amico.
Grazie agli dei era salvo.
Cercai di vedere meglio in mezzo a quella stanza quasi del tutto buia , illuminata solamente dalla luce della Luna che proveniva da una piccola finestra.
Dopo che i miei occhi si furono abituati a tale , riuscii a intravedere due figure inginocchiate una accanto all'altra.
Mi avvicinai lentamente, quasi per paura che la visione finisse da un momento all'altro.
Quando giunsi accanto ad esse, vidi Annabeth che dormiva sulle gambe di Percy e quest'ultimo che le teneva una mano fasciata .
-'Cosa..Cosa è successo? Annabeth..'-
-'Non c'è tempo, Grover. Non sappiamo dove ci hanno portato. La nostra unica certezza è quella di sapere che siamo stati imprigionati da Phobos , Deimos e Lucas, quel semidio arrivato da non molto al Campo MezzoSangue...Ti prego, cerca aiuto. Noi.. Noi contiamo su di te.'-
Il mio amico cercò di dire dell'altro, quando si sentì una voce roca chiamare i due ragazzi.
Vidi Annabeth svegliarsi di soprassalto quasi terrorizzata da ciò che li aveva richiamati.
Feci per scorgere un'enorme figura oltre le sbarre che avevo appena notato, ma non riuscii a vederla bene.
Dopodichè, il sogno svanì.
Mi risvegliai di soprassalto con accanto Juniper che mi guardava stranita, non capendo cosa stesse succedendo.
Mi stropicciai distrattamente gli occhi, per poi rendermi conto che era già arrivata la mattina.
Non mi ero reso conto di aver dormito così tanto.
-' 'Giorno.'- mi disse la ragazza accanto a me.
-'Oh. Ehm.. Buongiorno Juniper.'- le dissi.
-'Tutto ok? Ho..ho visto che ti agitavi nel sonno. Stavo per svegliarti, quando mi sono ricordata che stavi cercando di parlare con Percy, così mi sono bloccata.'-
Le sorrisi, poi le raccontai tutto.
Lei mi guardò con gli occhi pieni di paura, poichè si era molto affezionata ai due e il fatto che qualcuno potesse far loro del male, non le andava a genio.
-'Hey.. Tranquilla. Troveremo un modo per portarli via da lì.'- cercai di tranquillizarla.
-'O-Ok.. Ora scusami .. Devo tornare al mio albero.'- mi avvertì lei, prima di darmi un leggero bacio sulla guancia e andandosene.

Decisi di alzarmi da terra per dirigermi da Chirone.
Arrivai poco tempo dopo alla Casa Grande, dove il signor D e il centauro stavano facendo un'altra partita di pinnacolo.
-'E'... E' permesso?'-
-'Vieni avanti.'- disse Dionisio con tono annoiato. -'Vorrei.. Vorrei parlare con voi. E'..E' urgente.'-
-'Non ora. Stò per vincere contro quel centauro.'-
-'Mi serve il vostro aiuto e non c'è tempo.*'-
Dionisio continuò a giocare a pinnacolo, lanciando qualche occhiataccia a Chirone quando quest'ultimo cercava di dirmi qualcosa.
-'Io..'-
-'Io sò dove si trovano Percy e Annabeth!'- urlai senza rendermene conto, in coro con un'altra persona.
Mi girai di scatto, per vedere chi avesse detto le mie stesse parole:
Nico, il figlio di Ade , era tornato dagli Inferi.
-'Nico..'- dissi io , ancora sorpreso di vedermelo dietro.
Lui, prima di rispondere respirò affannosamente.
Probabilmente aveva viaggiato troppo nell'ombra e si era affaticato più del solito.
Lessi le sue emozioni: provava tristezza nel sapere che i nostri amici erano ancora dispersi, ma , (anche se non lo dava a vedere) felicità, poichè aveva intuito dove si trovassero.
-'Mi... Mi serve un'impresa!'- continuò poi.



*Pov Nico*

-'Mi.. Mi serve un' impresa!'- dissi loro ancora affannato per la cosa fatta viaggiando nell'ombra.
-'Uhm. Suppongo che dovremmo interrompere la nostra partita a pinnacolo. Che noia.'- disse il signor D , posando di malavoglia le sue carte.
Chirone, dal canto suo, mi venne incontro.
Quando mi fu accanto, mi mise la mano sulla spalla e mi chiese se era tutto ok.
Accennai ad un si, poi decise di chiamare gli altri capogruppo per una riunione.


Insieme a Dionisio, avrebbero assegnato un'impresa.



***



Angolo Autrice


Salve a tutti! c:
Eccomi qui con il nuovo capitolo della mia fanfiction;
mi scuso immensamente per il ritardo, e per il fatto che questo potrebbe non essere il capitolo più lungo che abbia mai scritto, ma la scuola mi toglie molto tempo, e fino a mercoledì, sarò impegnata con lo studio.
Per quanto riguarda il medaglione, ecco scoperto essere uno dei progetti di Dedalo. Potrebbe sembrare strano il fatto che sia stato costruito così in fretta, ma vi avverto che ci sono di mezzo anche gli dei minori, ancora contro l'Olimpo. c:

_


*: La frase 'Mi serve il vostro aiuto e non c'è tempo' è la versione leggermente modificata della frase originaria che viene detta nel trailer de 'Il mare dei mostri'.

_


Spero vivamente che vi piaccia, e vi avviso che ho già iniziato a scrivere il nono capitolo :)
A presto,


_ Angel _
  
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