Le prime calde ore della sera scesero
pigre su una babelica Suna e le sue immense distese sabbiose, ma
neanche un filo di vento accorreva a dar sollievo ai suoi abitanti. Il riverbero
dell'ultimo sole filtrava tra le tende sottili, trafiggendo come lance
cristalline l'ambiente silenzioso. Si sarebbe detto fosse una stanza vuota per
il pesante silenzio che la faceva da padrone, eppure al centro due figure sedute
l'una di fronte all'altra si guardavano senza fiatare.
Il ragazzo biondo di Konoha aveva
il viso imperlato di sudore, sia per il caldo insopportabile a cui ancora non
era minimamente riuscito ad abituarsi, sia per la tensione che attanagliava ogni
muscolo del suo corpo. Una gocciolina scivolò lenta segnando il
suo profilo immerso nell'ombra, mentre deglutendo fissava risoluto il
Kazekage, di fronte a sé.
Gaara aveva il solito sguardo freddo e criptico
sul viso, i suoi occhi erano tanto espressivi quanto enigmatici, impossibile
sapere cosa pensasse; qualunque fosse il suo stato d'animo. Aveva il mento
poggiato sulle mani congiunte, gli occhi si muovevano piano e accarezzavano
ora Naruto, ora il tavolo in mezzo a loro; non un sussurro, non un respiro.
L'unico rumore concesso era il fastidioso scricchiolio della poltrona, nei
momenti in cui il Jinchuuriki stanco di quella immobilità provava a cercare una
posizione più comoda, sempre cautamente e senza mai distogliere lo sguardo dal
compagno.
Chissà da quanto ormai se ne stavano lì fermi e zitti, chissà
quanti minuti, ore, forse giorni? Poteva essere, il tempo sembrava essersi
dilatato e ormai l'impazienza ribolliva dentro Naruto pronta ad esplodere; fu
quasi sul punto di sbuffare e saltar su da quella sedia per andarsene, quando
finalmente il Kazekage si mosse, allungò una mano verso il tavolo, così piano
che Naruto credette passasse un'altra decade prima di poter uscire da lì ma
poi... un tonfo, due, tre, quattro e molti altri ripetutamente uno dietro
l'altro. Una cascata.
- Aha! Ho
vinto! - Naruto quasi urlò facendosi sentire da mezzo palazzo, incrociò le
braccia al petto e si rivolse al Kazekage con sguardo tronfio. - Hai
fatto cadere la torre, di nuovo! Questo gioco proprio non fa per te,
Gaara. -
- Questo gioco è stupido. - commentò stizzito
- Solo
perchè non sai giocare. -
- No, è semplicemente... stupido. Privo di alcun
senso logico, insomma s t u p i d o! -
- Bene, bene... - disse il
ragazzo di Konoha scribacchiando su un taccuino - 7 a 0 per me... - ignorandolo,
poi continuò - Credo che per oggi t'ho massacrato abbastanza Kazekage-sama! -
sghignazzò - ...che ne dici, andiamo a reclamare la nostra cena? -
Gaara lo
guardò rassegnato, assentì con la testa e si alzò - Direi di sì - disse,
dirigendosi verso la porta - Ah, Naruto... - fece serio - credo che da oggi ti
chiamerò Jenga. - ed uscì, con un mezzo sorriso sul volto.
Naruto rimase un
secondo interdetto, poi rise compiaciuto - Eh perchè sono un campione, vero?!
Finalmente l'hai ammes... EHI, no! Aspetta un momento...! -
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Buonasera ^^
Momento di panico: è' una vita che non scrivo in questo pairing, (che non scrivo in generale diciamo) e sono un pò arrugginita con tutti i meccanismi del sito. Beh, che dire, oggi avevo semplicemente voglia di buttar giù due righe e magari strappare un sorriso a qualcuno con una flash semplice semplice e questo è il risultato. Spero vi sia piaciuta.
A presto.
A.