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Autore: Cerseina_Lannister    24/06/2013    1 recensioni
Qualcuno teneva una mano sulla spalla di sua figlia come a darle conforto, alzò gli occhi e si scontrò con il ghiaccio di quelli in cui stava guardando, un brivido le attraversò la schiena. Quello sguardo che aveva tanto evitato si presentava nel momento meno opportuno.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cersei Lannister, Eddard Stark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eddard era rimasto solo nella sontuosa sala del concilio, l'aria era più densa e calda, quasi afosa e le luci soffuse che risplendevano nei dettagli dorati della stanza non facevano altro che riscaldare ulteriormente l'atmosfera.Doveva ancora abituarsi alle condizioni climatiche della capitale e forse non l'avrebbe mai fatto. 
Riusciva a stento a respirare, cosa gli era venuto in mente? Si era mostrato fragile agli occhi di quella donna, un freddo uomo del nord che si comportava come un ragazzino alla prima cotta, ma seduto a quel tavolo con il volto tra le mani i pensieri non potevano che vagare dalla reazione di Cersei a Jon, doveva farlo arrivare ad approdo del re al più presto.
Chiamò un servo e si fece portare l'occorrente per recapitare il messaggio ai guardiani della notte e fece svegliare maestro Pycelle, che accorse da lui pochi attimi dopo.
Il tintinnio dei metalli riempì la sala, il maestro si inchinò al cospetto del futuro re e gli passò la ceralacca in silenzio, come se sapesse già tutto. 
Eddard fece colare la ceralacca sulla pergamena ed impresse il sigillo degli Stark, poi si voltò verso il maestro con espressione glaciale e un tono freddo e autoritario "Questa pergamena deve essere recapitata immediatamente ai guardiani della notte, potete andare. " 
Maestro pycelle salutò il Lord con un inchino e si congedò in fretta seguito dallo stesso tintinnio che l'aveva preceduto, lasciandolo dinuovo solo con i propri pensieri.
Il Lord di Grande Inverno non si pentiva di quello che aveva fatto, Cersei doveva sapere, ma un senso di colpa e inquietudine gli attanagliava lo stomaco. La regina era una donna forte e determinata, non avrebbe lasciato scorrere. Doveva aspettarsi il conto da un momento all'altro, e sarebbe stato incredibilmente esoso. 
I pensieri tornarono a Jon, gli aveva promesso che quando si sarebbero incontrati dinuovo gli avrebbe rivelato l'identità della madre. 
Eddard era molto preoccupato per la reazione che i suoi figli avrebbero avuto una volta venuti a conoscenza di quella situazione così complicata.
Nemmeno la giovane Myrcella era a conoscenza di questo piccolo dettaglio, e sua madre sicuramente voleva tenerla all'oscuro, ma anche lei doveva sapere, era abbastanza grande per poter capire. 
La mattina seguente sarebbe andato a parlarle, anche se in questo modo avrebbe solo alimentato l'ira di Cersei nei suoi confronti.
Con un profondo respiro lasciò la sala del concilio dirigendosi nei suoi appartamenti, sperando di trovare conforto nella solitudine e nell’oscurità.
Appena entrato si diresse verso il solarium, la sua camera era sfarzosa proprio come le altre, fin troppo agghindata e colorata per un uomo grigio come lui, preferiva starsene lì a farsi corrodere dai propri pensieri. I minuti passavano impercettibili e il sonno non ne volle sapere di arrivare.
Le luci fievoli dell'aurora illuminarono poco a poco il solarium. Ned si copri gli occhi ormai abituati all'oscurità della notte e si alzò stiracchiandosi, era giunto il momento di cominciare una nuova giornata. Avrebbe fatto colazione con Sansa ed Arya, ma preferiva non metterle ancora al corrente della situazione, era meglio aspettare l’arrivo di Jon così da parlarne tutti insieme.
Durante la colazione non ci fu un attimo di silenzio, Arya parlava continuamente del suo insegnante di scherma, Syrio, e delle mansioni che le venivano affidate, infatti portava in bella mostra un graffio sulla guancia destra che si era procurata cercando di afferrare uno dei gatti che si aggiravano nel castello.
Sansa, invece, non faceva altro che parlare della bellezza della capitale, delle splendide passeggiate con la sua Lady e di quanto volesse assomigliare alla regina, Eddard si accorse che portava i capelli proprio come lei e uno strano dolore cominciò a tormentargli il petto mentre la testa gli doleva terribilmente per la mancanza di sonno.
Si alzò da tavola senza toccare cibo congedandosi dalla stanza con un cenno del capo a Septa Mordane.
Era spaesato, non sapeva dove andare e cosa fare, trascinato dalle sue gambe e da un leggero profumo di fiori, senza sapere come si ritrovò nel giardino seduto su uno dei muretti.
I ricordi si impossessarono della sua mente, aggressivi e spietati, i ricordi della notte più indimenticabile della sua vita. Quegli occhi lucidi come smeraldi, quelle labbra rosse come le foglie degli alberi-diga, dolci come il nettare dei fiori, la pelle candida e morbida, ma soprattutto quella distesa infinita d’oro che le incorniciava il volto e le copriva quel corpo idilliaco, illuminato solo da una flebile luce proveniente da una candela.
Si riscosse dai quei ricordi e cominciò a riflettere. Cersei era davvero la donna più bella dei sette regni, suo fratello Tyrion aveva fatto davvero un’ottima mossa a darla in sposa a Robert in cambio dell’ovest, il re aveva imparato ad amarla, anche se nel suo cuore restava sempre un posto per Lyanna Stark, la sorella di Eddard uccisa da Raeghar Targaryen durante la ribellione al re folle.
Se solo si fosse seduto su quel trono quando il re folle fu assassinato, avrebbe avuto Cersei, sette regni su cui governare e una sedia scomoda su cui sedere. Si diede dello stupido per averci pensato, solo che però a breve avrebbe avuto tutto quello che aveva elencato, a parte lei.
Lei, quella donna che in quel momento le era difronte e oscurava il sole con la sua presenza, i raggi le accarezzavano i capelli lasciandoli risplendere di un’abbagliante luce dorata che la faceva sembrare una presenza angelica e poi la sua voce, un tono serio, scostante“Dobbiamo parlare.”

Angolo autrice.
Buongeorge a tutti (?) beh a tutti quelli che seguono la storia in silenzio e a SO5lj che mi ha lasciato la mia prima recensione per quanto riguarda questa storia, mi sono emozionata e vorrei ringraziarla nuovamente,
Questo capitolo l’ho scritto e riscritto mille volte, poi l’ho abbandonato e stasera ho deciso di finirlo e pubblicarlo. Lo dedico con tutto il cuore a chi popola i miei sogni e mi fa diventare così pazza da scrivere una storia di questo genere.
Un baciotto :*

Cerseina_Lannister 
  
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