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Autore: _noire    25/06/2013    2 recensioni
"Harry avrebbe potuto dirgli che gli mancava, che non gli interessava quello che pensava la gente, che senza di lui non riusciva a vivere, che lo amava.
Ma non lo fece.
No."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo esperimento con i nientepopodimenoche One Direction!
Sapete, non sono una fan del gruppo, ma ho comunque deciso di cimentarmi in una cosiddetta "Larry Stylinson"!
Se ci sono errori, perdonatemi, sono esattamente le 01:36 di notte. Abbiate pietà di me.



Distance.


Niente più era come prima.
Lo si percepiva nell’aria l’odore della distanza.
No, non la distanza fisica. Quei due erano sempre l’uno accanto all’altro.
Ma ormai quel legame che teneva unite le loro anime, si era inesorabilmente consumato.
Spesso nella mente di Harry correvano i ricordi dei momenti passati insieme a lui.
Non erano fidanzati ufficialmente:l’attrazione sessuale tra loro era altissima, il bisogno di stare sempre l’uno accanto all’altro altrettanto.
Non erano fidanzati, no. Ma neanche semplici amici.
Era un qualcosa che andava oltre i semplici clichè, le solite etichette.
Quando gli altri componenti del gruppo vennero a sapere di quella strana relazione, non si scomposero più di tanto: bisognava essere bendati per non vedere che tra quei due c’era qualcosa di grande, di unico.
I problemi incominciarono quando lo vennero a sapere i manager.
Blateravano di “quanto questa notizia in mano alla stampa avesse fatto scalpore, che le fan non li avrebbero seguiti più come prima con due membri gay nel gruppo e blablabla”
Stronzate, pensava Harry, un mucchio di stronzate. Se le loro fan erano tali, non avrebbero mai smesso di seguirli. Ma i manager non erano della stessa opinione, e così incominciarono ad attuare delle “misure di sicurezza”
Costrinsero tutti i membri a trovarsi una ragazza: al povero Zayn fu appioppato l’ingrato compito di sancire una sorta di “gemellaggio” con le Little Mix mettendosi con Perrie, così che i due gruppi potessero farsi pubblicità a vicenda grazie alla coppia. Agli altri invece, fu data la grazia di scegliersi la partner da soli.
E da lì incominciò lo scisma tra le due anime.
Le cause furono varie. I manager facevano di tutto per dividerli e per far passare loro ciò che chiamavano “cottarella passeggera dettata da una sorta di stato confusionale”: arrivarono addirittura a non metterli vicini durante un’esibizione.
E poi ci fu la gelosia per le reciproche fidanzate. Harry è sempre stato pazzo di gelosia per lui, e non sopportava l’idea che qualcun altro - uomo o donna che sia –potesse toccarlo, baciarlo, farci l’amore mentre lui era lì, a soffrire come un cane.
Ormai era passato più di un anno: se Harry si trovava nella stessa stanza con lui, faceva di tutto per non guardarlo. Non si rivolgevano nemmeno la parola, e se lo facevano, era per litigare.
Soffriva incontrando quegli occhi azzurri ormai spenti, privi di quel bagliore che aveva fatto innamorare Harry.
Perché ormai Harry lo sapeva:lo amava.
Lo amava quando sorrideva, lo amava quando lo guardava, lo amava anche quando gli scompigliava i capelli - cosa che Harry odia alla follia -.
Per capirlo c’erano voluti tempo, sofferenza e distanza.
Ma lo aveva capito.
Ma presto tutto sarebbe finito: ormai lui aveva deciso di sposare la sua fidanzata. Sarebbe andato a vivere in un’altra casa, e così Harry lo avrebbe visto solo per lavoro. Non sarebbe stato più costretto a conviverci sotto lo stesso tetto, e forse una volta per tutte lo avrebbe dimenticato.
Sì, forse era meglio così…
Ma allora perché si sentiva così..vuoto?

Un rumore lo fece ridestare dal vortice di pensieri che gli scombussolavano la mente.
Si voltò..
Era lui.Louis.
Con le valigie, pronto per andarsene.
Si scrutarono a lungo. Louis aveva dipinto sul volto un’espressione indecifrabile.
E allora Harry si disse che quella era la sua ultima occasione per mettere da parte orgoglio e tutto.
<< Allora… >> cominciò esitante << te ne vai per davvero… >>. Non era un a domanda. Era una triste constatazione.
<< Bhè, sì…Lo sai, tra una settimana mi sposerò. Non ha più senso rimanere qui.. >> 
”..se non posso amarti come dico io!” avrebbe voluto aggiungere Louis, ma si trattenne.
Ormai era tutto finito. Che senso avrebbe avuto aggiungere dello stupido sentimentalismo in uno spettacolo il cui sipario stava per chiudersi?
Vide Harry allungare la mano verso di lui.
<< Questo >> disse Harry porgendogli un bracciale che aveva una piccola H in argento come ciondolo << è per te. V-Volevo dartelo prima, quando eravamo ancora.. >>
Si bloccò.Non riusciva a continuare.
Guardò Louis negli occhi. Vide passare in quei due pezzi di cielo uno scintillio e non sapeva dire il perché ma gli venne in mente un episodio di loro due, distesi sul divano, abbracciati, dopo avere fatto l’amore.
<< Perché me lo dai ora?Perchè hai aspettato così tanto?Perchè? >> disse Louis, con la voce incrinata dal pianto.
Harry avrebbe potuto dirgli che gli mancava, che non gli interessava quello che pensava la gente, che senza di lui non riusciva a vivere, che lo amava.
Ma non lo fece.
No.
Si limitò a tirarlo a sé a baciarlo con tutto l’amore possibile.
Al diavolo Eleanor, al diavolo i manager e alle loro stronzate.
Quei due si amavano.
E ormai nessuna distanza di alcun genere poteva separarli.




Bene. Adesso abbassate la vostra bella testolina, cliccate nel riquadro bianco qui sotto e R E C E N S I T E.
A presto! *-*
A.
  
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