Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: blue riza    25/06/2013    1 recensioni
La nuova isola su cui erano attraccati si chiamava Stareva e la sua particolarità era di essere quasi sempre immersa in un cielo notturno, anche quando teoricamente dovrebbe essere giorno. Sembrava infatti essere una sorta di mondo a parte rispetto alle isole vicine. Il Sole sorgeva e tramontava normalmente, ma aveva un alone luminoso alquanto meno ampio del normale, e il cielo attorno era blu scuro. Le stelle erano anch’esse una delle caratteristiche più suggestive di Stareva, dato che si vedevano bene sia di giorno che di notte come quasi per la Luna, venendosi a creare una commistione quasi magica di Sole, Luna e Stelle pressoché perenne.
One Shot sul pairing Franky x Robin
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Franky, Mugiwara, Nico Robin | Coppie: Franky/Nico Robin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Autore: Blue Riza
Titolo della storia: Star Like You
Fandom: anime di One Piece
Pacchetto scelto: La stella della sera[ Evening Star ]
Rating: Giallo
Genere: Commedia/ Romantico
Tipologia: One Shot
Avvertimenti: Nessuno
Introduzione: La nuova isola su cui erano attraccati si chiamava Stareva e la sua particolarità era di essere quasi sempre immersa in un cielo notturno, anche quando teoricamente dovrebbe essere giorno. Sembrava infatti essere una sorta di mondo a parte rispetto alle isole vicine. Il Sole sorgeva e tramontava normalmente, ma aveva un alone luminoso alquanto meno ampio del normale, e il cielo attorno era blu scuro.  Le stelle erano anch’esse una delle caratteristiche più suggestive di Stareva, dato che si vedevano bene sia di giorno che di notte come quasi per la Luna, venendosi a creare una commistione quasi magica di Sole, Luna e Stelle pressoché perenne.
Note dell'autore: Mha… non so che note particolari scrivere… è la prima volta che partecipo ad un contest di questo tipo…! Quindi mi auguro buona fortuna, sperando che la mia storia possa piacervi!
 
 
Era ormai sera quando la Thousand Sunny, cullata dolcemente dalle onde del mare, approdò su un’isola che appariva stranamente tranquilla, in mezzo a tutte le altre isole dal clima agitato  che componevano quell’arcipelago.
L’ultima tappa della ciurma era stata un isolotto dove i ragazzi erano rimasti coinvolti in una rissa con altri pirati, e pure con qualche Marine giunto lì per fare pulizia di fuorilegge, dopo aver saputo dell’alto tasso di criminalità presente.  La lite era iniziata in una locanda,  più che altro perché Rufy aveva fregato un cosciotto di pollo ad un altro pirata vicino a lui, scatenando le sue ire. La situazione era quindi degenerata e tutti cominciarono a pestarsi, mentre nel caos generale qualcuno tentava di fuggire. Zoro e Sanji avevano dato manforte al capitano e alla fine, quando erano riusciti ad andarsene dal locale, Nami gli aveva fatto una bella ramanzina con tanto di pugno in testa. La ciurma di Cappello di Paglia fu quasi costretta a lasciare l’isola per evitare ulteriori problemi.
Sulla nave tutti avevano appena finito di cenare quando avevano buttato l’ancora. La nuova isola su cui erano attraccati si chiamava Stareva e la sua particolarità era di essere quasi sempre immersa in un cielo notturno, anche quando teoricamente dovrebbe essere giorno. Sembrava infatti essere una sorta di mondo a parte rispetto alle isole vicine. Il Sole sorgeva e tramontava normalmente, ma aveva un alone luminoso alquanto meno ampio del normale, e il cielo attorno era blu scuro.  Le stelle erano anch’esse una delle caratteristiche più suggestive di Stareva, dato che si vedevano bene sia di giorno che di notte come quasi per la Luna, venendosi a creare una commistione quasi magica di Sole, Luna e Stelle pressoché perenne. In quel momento nel cielo vi erano anche un paio di nuvole un po’ solitarie, che si muovevano molto lentamente e parevano zucchero filato, cosa che aveva attirato l’attenzione di Chopper. Rufy invece riusciva a vederci addirittura dei cosciotti di carne.
-          É… bellissimo! Sembra di stare in un sogno… -  disse Nami incantata, mentre si guardava attorno appoggiandosi al parapetto della nave, e Robin affiancandola con Chopper aggiunse: - Già… l’atmosfera che aleggia pare magica - .
-          Qua sembra più difficile capire che ora sia, se giorno o notte…. Lo si capisce un po’ dalla presenza del sole – aggiunse la rossa, mentre le venne un brivido di freddo che le fece emettere un mugugno.
-          In effetti la temperatura è un po’ bassina… e pensare che sull’isola precedente si stava così bene… -
-          Usop ha ragione, sarà meglio approdare o stare sottocoperta, ormai... mi viene già l’abbiocco -  annui Zoro, dove fece seguito un rumoroso sbadiglio, e prese ad incamminarsi verso l’interno della nave.
-          In effetti è già sera…. Qua sarà quasi sempre un po’ più buio del solito, ma penso valga la pena riposare un po’ e aspettare domattina per vedere com’è l’isola… oltre al fatto che oggi abbiamo già fatto abbastanza baldoria, eh….?  -  ribadì Nami con un’espressione di rimprovero verso certi suoi compagni, mentre si teneva le mani strette sulle braccia per farsi un po’ più caldo mentre si dirigeva anche lei sottocoperta, seguita da Sanji con cuoricini danzanti.
Pian piano tutti rientrarono nella Sunny, ma Robin sembrava non essere granché intenzionata a rientrare, almeno per ora. Pareva affascinata da quell’ambiente così magico che era disposta a star fuori a guardarlo un altro po’, nonostante non facesse poi così caldo. Franky se ne era accorto che la donna non stava rientrando dato che lui stava per farlo, ma voltandosi per dare un’ultima occhiata in giro la vide avviarsi verso la panchina dove vi era il timone. Si sedette dandogli le spalle, e si mise a guardare il cielo, in silenzio. Lui non si rese conto di quanto tempo passò a fissarla,… forse qualche secondo, forse un paio di minuti. Non voleva poi tanto disturbarla, ma gli sembrava carino portarle qualcosa da mettersi sulle spalle per diminuire la sensazione di freddo. Decise quindi di fare un salto dentro e di prenderle una coperta, per poi avvicinarsi a lei senza fare troppo rumore.
-          Ohi… se non fai attenzione ti prendi un accidenti, bella! – esordì Franky a voce non troppo alta, mettendole sulle spalle la coperta che aveva preso. Lei fece un leggero sobbalzo al tocco del tessuto sulla pelle nuda delle braccia, e per la sorpresa si vedere il carpentiere. Pensava di essere rimasta sola.
-          Oh…. Sei tu… pensavo che foste rientrati tutti! –
-          Scusa se ti ho spaventata, eh… non era mia intenzione. Ti ho vista così presa dal guardare il cielo, così assorta nei tuoi pensieri… volevo solo non farti stare qua al fresco… -
Robin lo guardo in silenzio e fece un piccolo sorriso, vedendo la sua  piccola premura.
-          Dai, non stare in piedi… ti va di farmi compagnia, Franky? - 
Lui la guardò con la bocca semi aperta, per un attimo, mentre lei si spostava leggermente per fargli posto, mettendo una mano sulla panca.
-          Oh… se ti fa piacere, volentieri…! – rispose lui con un sorriso, mentre prese posto accanto a lei.
L’archeologa continuo a guardare il cielo silenziosamente, con le mani poste in grembo. Il carpentiere fece un po’ lo stesso, ogni tanto buttando un occhio sulla donna.
Il tempo sembrava essersi fermato, congelato… e la silenziosità di quel momento era contribuito anche dalla magia di quel cielo così insolito e al contempo eccezionale.
Nel continuare a fissare il cielo, Franky era rimasto incuriosito da una stella che brillava più delle altre, anche se non era affatto la prima volta che la notava. Ammise che stare lì con lei gli piaceva, ma tutto quel silenzio che dava un’atmosfera così intima stava iniziando ad imbarazzarlo leggermente. Oltre al fatto che non gli sarebbe dispiaciuto abbracciarla un poco, o solo di metterle un braccio sulle spalle… la tentazione si stava facendo forte. Decise quindi di rompere un po’ quel silenzio.
-          Ehi, Robin… quella stella che brilla più delle altre… Sai come si chiama? –
-          Quella… beh anche se lo sembra, non è una stella in realtà. Quello è il pianeta Venere… viene anche chiamato “La stella della sera” –
-          Ah, è Venere…  ha pure un bell’appellativo! Non pensavo che un pianeta si potesse vedere fin sulla Terra… -
-          Riusciamo a vederlo sin qua perché il sole riflette sulla sua superficie, in maniera potente –
-          Oh… capisco…! –
A Franky piaceva anche sentire Robin parlare, raccontare… nel frattempo le si era leggermente avvicinato, cambiando leggermente  posizione accavallando le gambe, voltandosi un po’ verso di lei e continuando ad alternare il suo sguardo dal cielo stellato al viso della compagna. Mentre gli parlava sorrideva… riusciva a vederlo nonostante l’atmosfera si fosse ormai fatta un po’ più buia del solito. La Luna poi riusciva ad illuminare un po’ l’ambiente, anche i volti dei due pirati.
E fu proprio guardando anche la Luna, con lo spicchio visibile rivolto verso il basso, che Franky notò una cosa divertente. La Luna e Venere non erano tanto distanti tra di loro, e vicino a quest’ultima vi era un'altra stella meno luminosa del pianeta, ma comunque di più rispetto ad altre stelle che costellavano il firmamento.
-          Ehi, Robin… Non ti sembra che la Luna, Venere e l’altra stella accanto un po’ più luminosa formino una faccina sorridente? – le chiese il Cyborg, ridendo leggermente sull’ultima parola.
-          Eheh… è vero, hai ragione! Fuh Fuh… come può essere simpatica e imprevedibile la natura…! –
-          E anche bella…! Questo cielo lo trovo spettacolare… e chissà quante altre bellezze ci sono su questo mondo, create dalla natura e altrettanto meritevoli! –
-          Oh sì... decisamente! Lo spettacolo della natura offre così tanti splendori ai nostri occhi che bellezza e imprevedibilità vanno di pari passo… -
Robin lasciò un po’ in sospeso l’ultima frase, per poi girarsi verso il carpentiere. Il suo già presente sorriso si distese un po’ di più, diventando ancora più caldo. L’aria fresca che avvolgeva i due Mugiwara veniva avvertita in misura minore da Franky, forse in parte per via del suo essere per metà fatto di metallo… ma quel sorriso che lei gli aveva rivolto sembrava così… diverso da quelli precedenti. Se avesse sentito lo stesso freddo dell’archeologa quel sorriso gli sarebbe bastato per riscaldarlo un poco di più, ma al contempo facendogli venire la pelle d’oca.
-          Sai una cosa, Franky? Trovo molto bello che i tuoi occhi sappiano cogliere questo tipo di beltà… -
Lui fu colpito da quest’affermazione della donna. Il suo sorriso scemò un po’, perché da un lato non se lo aspettava. Non sapeva se prendere quella frase come un complimento, come a lui sembrava… o se semplicemente lo aveva sempre sottovalutato. Si considerava sempre un ragazzo determinato, simpatico, SUPER… ma anche sensibile, nonostante non volesse mai ammettere i suoi pianti provocati da situazioni che lo toccavano nel profondo dell’anima. E certe bellezze suscitavano la sua sensibilità. Bellezze anche come la donna che aveva di fronte.
-          N-Non ti aspettavi che io avessi un animo di questo genere…? – le chiese alzando un sopracciglio.
-          Beh… in realtà sì, ma volevo dirtelo lo stesso… -. Robin notò il  leggero disorientamento di Franky, provocato dalla frase pronunciata poco prima e aggiunse: - Non dovevo dirlo…? So bene che sai essere un uomo emotivo, e che certe emozioni sanno smuovere il tuo animo… -
-          Ahahahah! No no, tranquilla… sentirtelo dire mi fa piacere…  - rispose sfoggiando di nuovo il suo sorriso, tornando più sereno.
Lei lo guardò senza dirgli nulla, continuando però a sorridere, per poi chiudere un attimo gli occhi e ritornando a rimirare il cielo stellato.
Certe volte è così criptica, quella donna… rifletté Franky, ma pensò che anche quell’aspetto contribuiva a renderla una donna interessante… attraente ai suoi occhi.
-          Lo sai che Venere era il nome di una Dea? – riprese a parlare la mora, con una domanda.
-          Sì, ne avevo sentito parlare… mi sembra che anche altri pianeti prendano il nome da altrettante  divinità, giusto? –
-          Esatto… ad esempio Marte era il Dio della Guerra, Mercurio era il messaggero degli Dei e simbolo di astuzia e velocità…Giove era il Re degli Dei -
-          E Venere…? –
Robin non rispose immediatamente… voleva far stare Franky sulle spine, per qualche secondo. Ci stava prendendo un po’ gusto. Lui nel frattempo continuava a guardarla, attendendo la sua risposta… pendeva dalle sue labbra.
-          Venere era la Dea della Bellezza e dell’Amore. Era considerata infatti una delle donne più apprezzate e attraenti, sia da parte dei comuni mortali, sia da parte degli Dei. Sì dice anche che la sua nascita sia misteriosa. C’è chi dice che sia nata da una conchiglia uscita dal mare, mentre altri pensano sia stata concepita dal Dio del Cielo Urano, quando i suoi genitali caddero nel mare per via della castrazione operata dal figlio Crono per vendicare la madre… -
Sull’ultima parte del discorso della donna, Franky ebbe un lieve sussulto. Il modo con cui la mora stava parlando continuava a rimanere placido, e mostrava ancora il suo bellissimo sorriso. Anche se non era stata la medesima situazione, ma invece realizzata da una donna e non così estrema nella sua terribilità,  gli tornò in mente il modo molto convincente con cui Nico Robin lo convinse a unirsi alla ciurma del suo capitano, Monkey D. Rufy.  Per fortuna non era arrivata a castrarlo, ma Dio… che brutta esperienza…! Strizzargli i suoi gioielli di famiglia è stato lo stesso traumatico!
Uhm… meglio che mi corregga.. oltre che criptica è anche… diabolica! pensò il carpentiere, mostrando una lieve espressione di dolore per il ricordo. Gli faceva leggermente senso il fatto che lei avesse detto una tale cosa sempre sorridendo. Ma in fondo era una donna così particolare… e nonostante tutto straordinaria. E ne aveva avuto la prova in passato, quando aveva lottato per i suoi compagni rischiando la vita.
Robin notò il cambiamento espressivo dell’uomo, e aggiunse continuando a sorridere e chiudendo gli occhi: - Ehi… ho detto qualcosa di male, per caso? –
-          Ah… uhm… sono rimasto colpito… dalle possibili ipotesi della nascita di Venere… - rispose un po’ imbarazzato.
-          Entrambe hanno il un loro alone di fascino misterioso… e penso che in fondo possano essere un po’ legate tra loro Fuh Fuh Fuh… ma è solo un parere mio personale! In fondo rimane pur sempre un racconto mitologico - .
-          Oh, questo sì… - 
L’uomo dal ciuffo azzurro fece morire lì la frase. La Dea della Bellezza… pensò, e non riuscì a fare a meno di pensare a come anche la donna che l’avesse detto poteva incarnarne benissimo quell’essenza. Probabilmente non si rendeva conto di quale influsso riusciva a suscitare in lui. Riusciva a catturarlo talmente tanto da aver ormai instillato in sé una sorta di meccanismo automatico per preoccuparsi per lei in qualsiasi occasione in cui si sarebbe potuta trovare in svantaggio o pericolo. Voleva anche riuscire a colpirla in qualche modo… e nonostante tutto non sempre era sicuro dell’effetto risultante. Quella sera era riuscita a farle ammettere che era rimasta colpita positivamente dalla sua sensibilità, cosa che comunque dava anche già un poco per scontato… in fondo non pensava che fosse così un mistero la sua sensiblità…!
Doveva ammetterlo… certe volte non sapeva come prenderla.
Tra l’altro ripensò a qualche istante prima che le chiedesse che cos’era quella stella più brillante delle altre, che poi era Venere. Ammise a sé stesso che si immaginava un discorso troncato già quasi sul nascere. Pensava che, anche se le risposte che si era figurato fossero poco da “Nico Robin”, sarebbe andato tipo qualcosa del genere:
-          Ehi, Robin… quella stella che brilla più delle altre…. Sai come si chiama? –
-          No,  non lo so come si chiama mi dispiace
-          Ah ok niente…..bho forse è il carro
-          Mh no no mi sa che è quello più a sinistra
-          Ah vabbè……buonanotte
-          Notte nhè
…. FINE
Ripensandoci il Cyborg sorrise un po’…. Che razza di risposte si era immaginato da parte della ragazza? Robin era così colta… non poteva non sapere cosa fossero.
Inoltre la discussione si era protratta un po’ più di quanto si aspettava, e questo non gli era dispiaciuto affatto. Avrebbe voluto dire che non le dispiaceva che lui fosse lì? In fondo era stata lei a chiedergli di farle compagnia.
E un ringraziamento andava dato anche a quel cielo così mistico che gli sormontava le teste. Era stata una buona ispirazione!
-          Ehi… tutto bene? – lo incalzò la donna, vedendolo immerso nei suoi pensieri e così taciturno.
-          Oh… sì…! -  rispose lui. Era almeno la seconda volta nella serata che finiva imbambolato a pensare. Che genere di figure che stava facendo!
-          Fuh Fuh Fuh… va bene, se lo dici tu…! –
-          Ma è vero! Non mi credi…?? –
-          Eheheh… ma sì che ti credo… sta tranquillo… -
Robin continuava a parlare sorridendogli, anche se sulle ultime parole il suo tono aveva assunto un po’ d’ironia. Stasera si stava divertendo a confrontarsi con lui??
-          Ehi Robin… sei ancora qui fuori…? –
L’archeologa si voltò, stupita di sentire un’altra voce lì fuori oltre a quella di Franky. Vide avvicinarsi il piccolo Chopper con un’aria assonnata. Si stava infatti stropicciando un occhio con una zampa, mentre nell’altra sorreggeva quasi a fatica un cuscino che era grande esattamente come lui.
-          Chopper…! Cosa ci fai qui fuori…? Fa freddo, perché non ritorni a dormire…? – gli chiese apprensiva la mora, mentre la piccola renna gli veniva incontro.
-          Ho fatto un brutto sogno!! Ho sognato che Rufy iniziava a mangiare come suo solito, ma poi la sua fame cresceva sempre di più… mentre lui diventava sempre più grande e grosso… e sempre più inquietante!! Era così affamato che s’è messo anche a mangiare degli oggetti, anche quelli più improbabili… più mangiava e più la sua fame cresceva!! Aveva mangiato anche Usop…e  stava per mangiare anche me! Poi per fortuna mi sono svegliato!! M’è venuta una gran paura! Mi ha ricordando Whapol, un nostro vecchio avversario! –
-          Su, su…. Ora sta tranquillo, Chopper…! Era solo un incubo…! La fame di Rufy è davvero esagerata… questo è vero… ma penso che tu possa stare tranquillo! Non penso che si metta a mangiare tutto quello che non sia davvero cibo buono commestibile… e soprattutto non penso che si metta a mangiare anche noi ehehe… -  gli disse Robin cercando di calmare Chopper, che era davvero in ansia, accarezzandogli anche la testa.
-          Questo era davvero un incubo…! Spero vivamente che la sua ingordigia non arrivi fino a quel punto! – commentò Franky, inarcando un sopracciglio e sgranando leggermente gli occhi.
-           Cos’è, hai paura anche tu Franky? – gli chiese Robin divertita.
-          Nha, figurati…! Ma data la SUPER fame del capitano… non si sa mai! Spero davvero che si limiti a ciò che cucina Sanji! Ahahaha!! –
Lei gli rispose ancora con un semplice sorriso. Nel frattempo aveva preso in braccio la piccola renna, cercando di coccolarla dolcemente per farla riaddormentare. Rimase così per quasi un minuto, mentre Franky continuava a fissarli.
-          Senti Franky… Ora che Chopper si è riaddormentato, è meglio riportarlo dentro. Rientriamo anche noi? –
-          Uh… sì… va bene! In effetti dovremmo fare anche noi una bella dormita. Oggi abbiamo scorrazzato di qua e di là… ! –
-          Hai ragione…! Bene.. allora rientriamo…  - 
Robin iniziò a incamminarsi verso la porta per entrare sottocoperta, e Franky la seguì. Continuò a fissarla mentre camminavano. Ad un tratto lei si rivoltò e aggiunse, sempre sorridente: - Ah… e grazie per la compagnia. Mi ha fatto piacere chiacchierare con te! - .
-          Oh…. Prego! Non c’è di che! – rispose il cyborg sorridendo.
Lei riprese a camminare ed entrò nella nave. Lui continuo a seguirla lentamente, mentre pensava ancora al suo volto sorridente, radioso. Era sempre così bello vederla sorridere… ed il suo sorriso lo trovava così luminoso… che ai suoi occhi sembrava come una stella.
 
FINE



--------------
NOTE: Allora... che dire... ho scritto questa fanfiction per un contest sulle poesie di Poe... non so ancora gli esiti... non mi aspetto nemmeno di vincere eheh... in ogni caso spero venga gradita da voi lettori! XD
E comunque, purtroppo la mia scarsità di tempo (per l'università) mi impedisce un po' di proseguire la Fanfiction che avevo iniziato un bel po' di tempo fa ("LOst Souls")... ma non disperate... prima o poi la proseguirò! :)
Grazie a chi leggerà questa storia e alla prosssima! :)
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: blue riza