25/06/2013
4 recensioniPER TE
«Weasley! Fermati!»Ignoro la voce alle mie spalle, continuando a camminare per la mia strada. Senza neanche sapere come, mi ritrovo fuori, in giardino, in mezzo alla metà degli studenti di Hogwarts. È fine aprile, ed è anche la prima giornata di sole dopo tre medi di gelido inverno, ovvio che gli studenti vogliano godersi il bel tempo.
«Weasley! Ho detto di fermarti! Mi senti?» un urlo, che questa volta non posso ignorare.
Mi blocco di botto, voltandomi verso di lui, verso quella voce che tanto mi ha chiamato e supplicato. Sbaglio i calcoli e, quando mi volto, me lo ritrovo a pochi centimetri dal viso, più bello che mai. Addominali scolpiti grazie agli allenamenti di Quidditch che si intravedono attraverso la maglia attillata, occhi verdi e grandi che mi fissano supplicanti e i capelli, quei capelli biondi che sembrano tinti che ho sempre desiderato toccare.
«Malfoy. Che vuoi?”»commento fredda io, anche se dentro mi sento bruciare viva. Ma perché ogni volta che lo vedo deve sempre causarmi questa reazione’
«Rose, ti prego, posso spiegarti!» mi dice lui, in tono supplicante.
«Non c’è proprio niente da spiegare e io non ho la minima intenzione di stare qui ad ascoltarti!» commento fredda io, girandomi per andarmene, ma lui mi prende per il polso e mi fa voltare di nuovo verso di lui.
«Ti prego, ascoltami! Non è come sembra!» cerca di spiegarsi lui.
«Ah no? Vuoi dirmi che io non ti ho appena sorpreso in camera MIA sul MIO letto a spassartela con la MIA compagna di stanza, nonché MIA migliore amica? Vuoi dirmi che mi sono immaginata tutto?» solo ora mi rendo conto che tutti nel parco si sono girati a guardarci e capisco che è perché sto urlando.
«No, certo che no. Ma se mi ascoltassi..» comincia lui, ma non lo lascio terminare la frase.
«Non ho la minima intenzione di ascoltarti! E non mi interessa sapere per quale motivo l’hai fatto!» sbraito io, tentando di liberarmi dalla sua presa ferrea.
«L’ho fatto per te!» urla lui, guardandomi fisso degli occhi.
All’improvviso mi blocco. L’ha fatto per me? È andato a letto con la mia migliore amica sul mio letto solo per me? Dopo quello che mi ha detto Albus pensavo di essere io quella che gli interessava, non Alice.
«Per me? PER ME? Ma sentitelo! E dimmi, cosa ci guadagno io nel vedere te e Alice avvinghiati come due sanguisughe? Al si era sbagliato, ricordami di dirglielo»
«Sì! Per te! Volevo farti ingelosire! Farti capire che..»
«Farmi capire che cosa? Che sei uno stronzo bastardo? Grazie, ci ero arrivata anche da sola!» sbotto io.
«No! Farti capire che mi piaci maledizione!» urla lui, sempre fissandomi negli occhi.
Tutto intorno a me è immobile. Ogni singola persona nel parco è ferma e ci fissa come se fossimo la reincarnazione di Voldemort e non due semplici studenti. D’altronde, sentire una dichiarazione di due ragazzi che si odiano da sette anni, non capita tutti i giorni.
«Tu mi piaci Rose! Quante volte te lo devo dire? Non so più come fartelo capire! Ci ho provato in tutti i modi: ho provato a fare lo stronzo, a fare l’indifferente, ho provato addirittura a fare l’amico. Ma niente! Non ci arrivavi! Pensavi sempre che volessi farti qualche strano scherzo! Persino Al ci è arrivato prima di te!» è lui a rompere il silenzio per primo, spiazzandomi.
«Scorpius, io..»
«Senti lascia stare. Sapevo che io non ti piacevo, avrei dovuto capirlo fin da subito, da quando non mi degnavi minimamente di uno sguardo. Sono stato uno stupido, e ti chiedo scusa. Fai finta che non ti abbia detto niente» e mi molla il polso, voltandosi verso il castello e incamminandosi.
Guidata da una volontà estranea, lo rincorro e lo fermo. Quando si volta, fisso un paio di secondi quei meravigliosi occhi verdi che mi hanno sempre affascinata e poi mi alzo in punta di piedi e lo bacio.
Inizialmente è un bacio dolce, innocente, dato quasi per sbaglio, ma poi si trasforma. Scorpius, con un gesto molto abile, mi prende in braccio e io intreccio le gambe attorno al suo bacino, tenendomi stretta a lui. Le mie mani vanno istintivamente nei suoi capelli, scompigliandoli tutti e le sue tracciano dei piccoli disegni sulla mia schiena, facendomi venire i brividi.
Socchiudo la bocca e anche lui fa lo stesso, facendo incontrare le nostre lingue che danzano insieme armoniosamente, come se non avessero fatto altro per tutta la vita. A distoglierci da questo momento magico sono le urla e gli applausi dei nostri compagni, ormai stanchi di vederci litigare ogni singolo giorno per delle sciocchezze.
Ci stacchiamo e ci fissiamo negli occhi, sorridendo.
«Ricordami di ringraziare Al» dico io, fiondandomi nuovamente sulle sue labbra.
In quel momento stupendo, nessuno dei due poteva accorgersi di Alice, la mia migliore amica, che ci osserva dalla porta del parco con le lacrime agli occhi.
Eccomi qui! Questa è la mia prima One Shot, perdonatemi se fa schifo. Lasciate una recensione!
Per chi amasse Hunger Games, ho scritto una FF su HG, se la volete leggere andate qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1559323&i=1
LizPotter96