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Autore: mikaru99    25/06/2013    1 recensioni
E se Radish avesse vinto lo scontro contro Goku e Junior?
Se avesse però risparmiato loro la vita limitandosi ad andarsene portando Gohan con sé?
E se Goku, partito alla ricerca del figlio incontrasse una ragazza anche lei intenzionata a cercare i Saiyan?
Salve a tutti.
Come molti di voi sapranno avevo impostato questa storia come il seguito di tre capitoli già precedentemente pubblicati nel mio vecchio e non più accessibile account.
Tuttavia, per motivi di comodità personale e del lettore o deciso di re-impostarli qui...anche perché nei primi due non è presente il codice html in quanto ero appena arrivata e non sapevo usarlo.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo un viaggio di dieci giorni gli strumenti di bordo svegliarono i quattro Saiyan dal loro sonno.

Vegeta fu il primo a riprendere conoscenza, svegliando gli altri dormiglioni con una chiamata via Scouter. 
“Nappa! Radish! Gohan! Siamo arrivati! Svegliatevi!” 
Era appena in tempo per permettere ai guerrieri di ammirare il pianeta avvicinarsi fino a coprire quasi tutta la loro visuale.

Quel mondo era bellissimo, e sicuramente valeva molto: gli oceani erano di un blu splendente; la terra marrone e verde brillava nel buio dello spazio, tutto contornato dalla atmosfera azzurra.

Somiglia alla Terra, pensava Gohan.

All’orizzonte stava scendendo una luna quasi piena. 
“Date inizio alla sequenza d’atterraggio! Coordinate 45.234 a 12.793.” ordinò Vegeta ai suoi uomini.

Le capsule cominciarono a scendere e attraversando l’atmosfera la loro superficie iniziò a arroventarsi, brillando di rosso. 
Il pianeta era popolato da esseri molto simili agli umani, con la differenza che tutti avevano i capelli rossi fuoco e quasi nessuno era più piccolo di due metri.

Con la sua grande esperienza sul campo, Vegeta aveva scelto la città più grande; quando i quattro Saiyan si avvicinarono ad essa, era già sera. Gli abitanti della città si meravigliarono dello strano rumore proveniente dal cielo, che interruppe il normale scorrere della vita.

A un tratto un’esplosione distrusse un grattacielo, come se fosse stato colpita da una cometa, seguito da quattro piccoli terremoti.

Grida in preda al panico e sirene d’allarme riempivano l’aria. 
In un raggio di circa duecento metri le quattro capsule Saiyan erano atterrate e lasciavano il loro mezzo di trasporto.

Con aria minacciosa galleggiavano sopra i quattro crateri per poi atterrare uno vicino all’altro su una strada di solito molto frequentata.

Dopo neanche cinque minuti i primi soldati delle forze militari avevano raggiunto il campo di combattimento e ostacolavano gli invasori alieni. 
“Fermi! In nome del senato!”
Vegeta, Radish e Nappa li esaminarono e accesero gli Scouter: le forze combattive dei soldati Tarsiani era veramente in media superiore al 1.000. 
“Siete stati veloci…E va bene…Ehi, voi! Siamo i Saiyan! Ora cominceremo a conquistare questo vostro pianeta! Chi ci tiene alla propria pelle dovrebbe lasciare questo pianeta entro le prossime 72 ore!” gridò Vegeta verso la folla che rispose con incredulità e risate.

Come reazione il Principe alzò la mano e lanciò una sfera energetica verso un altro grattacielo che esplose subito. 
“Non scherzo! Chi vuole fermarci si faccia vanti! Vogliamo divertirci!” 
In preda al panico i presenti scapparono via gridando, solo due dozzine di membri delle forze dell’ordine restarono sul posto ad affrontare i Saiyan. 
Subito iniziò la prima battaglia: Radish, Nappa e Gohan sconfissero un avversario dopo l’altro, mente Vegeta si tratteneva. Aspettava i pesci più grandi…questi soldati semplici non li degnava neanche di uno sguardo. Il suo desiderio non si era ancora avverato, perciò passò il tempo polverizzando le città circostanti. 
Dopo circa venti minuti finalmente la forza planetare si degnò di mandare tutta l’artiglieria pesante.

Tarsios poteva contare su un’armata ben addestrata, provvista di aerei, raggi energetici potenti e altre armi, in più loro stessi erano abbastanza forti per formare truppe speciali con forze combattive di 2.000 a 3.000. 
L’armata attaccò tutta la città con centinaio di bombe distruggendola al posto degli invasori.

I Tarsiani sapevano di aver a che fare con nemici pericolosi, con cui bisogna lottare con tutti i mezzi disponibili.

L’attacco durò per più di un’ora senza sosta, dal cielo e dalla terra, finché il comandante pensò che fosse abbastanza.

Le nubi si dispersero lasciando intravedere le rovine della città.

Si credevano già vincitori, quando alcuni raggi energetici colpirono gli arerei distruggendoli.

Purtroppo era vero: in mezzo alla distruzione totale videro i quattro Saiyan, incolumi.

Solo le loro armature erano un po’ impolverati.

Questo fece imbestialire soprattutto Nappa. 
“La mia armatura! L’avevo appena pulita…me la pagherete!”

Il gigante si lanciò addosso ai aerei restanti, mentre Radish e Gohan affrontarono l’esercito a terra con più di mille soldati.

Ciascun soldato aveva una forza di almeno 1.000, alcuni persino 2.000, moltiplicato per mille la cosa si faceva dura.

Mentre loro si battevano con i primi soldati, Vegeta continuò a restare in disparte come se aspettasse qualcosa. 
“All’attacco! Distruggete i Saiyan! Per l’onore di Tarsios!” gridavano i guerrieri passando all’attacco.

Vedendo quell’armata avventurarsi contro di loro anche Radish per un attimo si spaventò, non solo Gohan.

Ora dovevano cercare di conservare il sangue freddo. 
“Gohan! Cerca di restare calmo! Occupati di un avversario alla volta… eliminalo con meno colpi possibili! E guardati le spalle!” istruì suo nipote tra un colpo e l’altro. 
“Ci provo…grazie!” fu la risposta e subito atterrò tre soldati con un colpo. 
Oltre ai colpi doveva stare attento anche agli attacchi energetici, schivarli e contrattaccare subito era una vera e proprio prova di forza, ma in qualche modo i due guerrieri riuscivano ad eliminare un soldato dopo l’altro, dopo un’ora il loro numero era già ridotto a meno della metà.

Quando anche Nappa si unì a loro dopo un’altra ora la battaglia era quasi finita.

Gohan e Radish ansimavano per la fatica, ma erano rimasti quasi incolumi a parte qualche ferita superficiale, ai loro piedi giacevano i corpi dei mille avversari. 
“Uffa…che fatica! Era divertente, no?” commentò il Saiyan asciugandosi la faccia dal sudore, che insieme alla polvere formò una massa disgustosa. Gohan invece, dopo essersi calmato, sembrò depresso: stava fissando le sue vittime.

Solo l’incoraggiamento di suo zio riuscì svegliarlo. 
“Bravo, piccolo! Ti sei battuto bene!” 
“G…Grazie…” 
Nappa invece aveva già dimenticato questa battaglia, stava osservando Vegeta che galleggiando in aria, aveva assunto una posa di combattimento 
“Finalmente…cominciavo ad annoiarmi” 
Gli altri tre Saiyan seguirono lo sguardo del principe per scoprire quattro figure in cielo che stavano atterrando. Tarsiani particolarmente robusti e muscolosi con una forza combattiva di ben 5.000 punti, il comandante persino ne aveva 9.000.

Se avessero attaccato insieme, avrebbero potuto avere una bella gara per il principe.
“Noi siamo i guerrieri dell’ordine Tal le Sop! Arrendetevi e lasciate questo pianeta!” gridò il comandante. 
“Non vogliamo!” fu la risposta di Vegeta “Voi piuttosto, smettetela di blaterare e combattete! Avete l’onore di morire per mano mia!” 
Questo era il segnale per gli altri tre Saiyan di ritirarsi per lasciare al loro principe lo spazio necessario per il combattimento. Si sedevano su delle rovine ed osservavano lo spettacolo.
I quattro Tarsiani avevano circondato Vegeta e lo attaccavano ora con dei raggi energetici.
Il Saiyan saltò in aria, ma i raggi lo seguirono e li dovette bloccare con le mani, l’esplosione all’impatto era considerevole.
Prima che le nubi si potessero dissolvere, i quattro saltarono in aria per attaccare con calci e pugni, ma Vegeta gli parò con una rapidità sorprendente.
Con un’onda d’urto li scaraventò infine a terra, solo a fatica potevano evirate un impatto. 
“Incredibile! Ha bloccato tutti gli attacchi…È davvero forte!” 
Mentre tre di loro lo fissavano dal basso, il comandante saltò addosso a Vegeta: il suo corpo era coperto da un’aura rossa, ed iniziò un duello furioso col principe.
Il suo Scouter lo avvertì che ora possedeva una forza combattiva di ben 14.000.
Il combattimento per circa mezzo minuto era alla pari, finche il Tarsiano colpì Vegeta di striscio sulla guancia, la sua energia causò una leggera bruciatura.
Vegeta era furibondo. 
“Come osi ferirmi, rifiuto?! Te lo farò pagare!” 
Con un calcio furioso scaraventò l’avversario a terra per poi caricare la sua tecnica speciale.
Gli altri Saiyan avvertirono il pericolo e si prepararono per volare più lontano. 
“Vegeta! Ricordati che dobbiamo ancora venderlo questo pianeta!” 
I quattro Tarsiani sentirono di essere in pericolo e concentrarono le loro energie a loro volta.
Non solo la loro vita, ma l’esistenza della loro razza era nelle loro mani. 
“Garrii-Haaaa!” gridò Vegeta e lanciò un raggio energetico verso terra che sicuramente causerebbe danni molto estesi.
Per tutta risposta i Tarsiani lanciavano un altro raggio verso il cielo, le due energie s’incontravano a metà via. Entrambe le parti cercavano di spingere indietro l’altra, ma entrambi erano perfettamente alla pari, no, i Tarsiani stavano prendendo il sopravvento. 
“Ma che diavolo…?! Quelli non possono essere più forti di me!” scappò a Vegeta totalmente sorpreso. 
Diede fondo a tutta la sua energia, ma non servì niente: la sua parte del raggio si riduceva sempre di più, finche non dovette interrompere l’attacco. All’ultimo momento riuscì a schivare il raggio saltando al lato per lasciarla sfrecciare verso il cielo, dove esplose in una gigantesca palla di fuoco. Quel raggio avrebbe potuto ferirlo gravemente: questo gli faceva bollire il sangue della rabbia.
Gocce di sudore bagnarono la sua fronte voluminosa, e il Principe digrignò i denti. 
“Maledetti vermi…vi ripagherò con gli interessi!” sbuffò e atterrò davanti a loro. 
I quattro guerrieri deglutivano per la paura vedendo quel Saiyan furibondo di fronte a loro.
Erano esausti, quell’attacco di prima gli era costato gran parte delle loro energie.
Vegeta invece si era scaldato abbastanza per terminare questa battaglia e li fissava con occhi gelidi.
Il comandante bisbigliò con uno dei suoi uomini, quell’uomo si girò e scappò. 
“Ehi, e io pensavo che foste guerrieri valorosi! Ora scappate da vigliacchi? Tanto vi farò fuori lo stesso” 
“Lo vedremo. Fra pochi desiderai solo di non aver mai messo piede qui!” sorrise il comandante. 
“Basta! Ne ho abbastanza!” 
Come un fulmine scattò in avanti e con un calcio alla nuca staccò la testa al primo soldato.
Mente il cranio stava ancora cadendo a terra con il taglio della mano spaccò in due il corpo del secondo.
Ora il comandate era l’ultimo della lista ad affrontare il Saiyan furibondo, con le ginocchia tremanti alzò la guardia e aspettò il seguito.
Vegeta attaccò con un calcio che spezzò il suo braccio sinistro, poi seguì un fendente dall’alto che lo colpì alla spalla e infine raggiunse il cuore.
Per finire lo colpì con una sfera energetica che polverizzò il corpo del Tarsiano. 
Con questi quattro guerrieri era stata spazzata la più grande speranza del pianeta; i Saiyan potevano ora continuare la loro missione di distruzione senza troppi intoppi.
In più era prevista un’alta accelerazione in quanto si preannunciava un avvenimento speciale: la luna piena.
La luna piena era il modo più efficace per ricuperare il tempo perduto, trattandosi dell’arma segreta dei Saiyan più terribile. 
“Gohan, spero che tu sia pronto per la tua prima volta!” sorrise Radish che si stava già entusiasmando.
I suoi occhi stavano scrutando l’orizzonte orientale, dove secondo i calcoli in breve sarebbe dovuta sorgere la luna piena di Tarsios.
Il bambino invece era indeciso se rallegrarsi o meno, dato che appunto non sapeva cosa sarebbe successo ora.
Suo zio gli aveva insegnato in fretta e furia la tecnica segreta del Konkoji, con la quale i Saiyan potevano controllarsi una volta trasformati nei terribili scimmioni giganti.
Il controllo mancante è il problema maggiore per i bambini, che perdono l’autocontrollo e ricadono in uno stato di semicoscienza pieno di sete di sangue, in cui distruggono tutto e tutti.
 Ora è giunto il momento per Gohan di dimostrare di potersi controllare. 
“Non lo so…come sarà? Mi sento agitato…”
“Semplicemente favoloso. Vedrai…Ecco, arriva!” 
I quattro Saiyan si misero in posizione, ognuno su una collina diversa. All’orizzonte ancora buio, tra le stelle, era possibile discriminare uno splendore che stava aumentando.
Finalmente, tra le montagne lontane, ecco che si stava alzando il primo pezzettino della luna.
Minuto per minuto la luna sorgeva fino a risplendere nella sua completa grandezza. 
Iniziò la grande metamorfosi dei Saiyan: i loro occhi si tingevano di rosso fuoco, i canini si allungavano e i loro corpi si facevano sempre più massicci. I loro volti si tramutavano in musi da scimmia e su tutto il loro corpo cresceva un pelo fitto e scuro.
Alla fine la loro statura aveva raggiunto circa venti metri di altezza, ma nonostante ciò le loro armature non si erano frantumate in quanto erano fatti di un materiale speciale molto robusto e elastico.
Ora quattro scimmioni urlavano nel buio della notte e cominciarono a seminare distruzione e morte. 

 
 
Angolo dell’autrice:
Eccomi qui….di ritorno dagli esami!
Ritorno con un capitolo più lungo rispetto ai miei standard, giusto per farmi perdonare!
Comunque ora che gli esami sono finiti prometto che mi farò viva più spesso…e spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento, in tal caso RECENSITE mi raccomando!
  
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