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Autore: Sweetcurry    25/06/2013    1 recensioni
-Yo.-
Alzai lo sguardo e tutto quello che vidi fu un cappello da cowboy rosa, eppure mi era sembrato di sentire una voce!
-Cos’hai preso tu? Ramen?- mi chiese senza nemmeno darmi una spiegazione, come se tutto quello fosse normale e ovvio. Insomma un tipo con un cappello rosa che non conosci si siede di fronte a te e cerca di fare conversazione su cose inutili come il pranzo, era del tutto normale, no?
Mi diedi dello stupido, il primo segno di un’amicizia e io subito lo giudicavo male. Magari era solo un po’ particolare, ma una brava persona… Sorrisi, provando ad autoconvincermene miseramente.
-Sì, mi piace davvero tantissimo.-
Lui aggrottò le sopracciglia – Sei straniero? Sai, non si capisce nulla quando parli.-
Ridacchiai, sorridi e annuisci, Han.

[HanChul] [AU]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Altri, Han Geng, Heechul
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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cap 2 hankyung

Avviso: nessun tentativo di lucro e nessuna insinuazione verso i personaggi saranno presenti nella storia. E' un'opera di pura finzione.


UNO È IL CUORE, DUE SONO LE MANETTE.




7. Heechul.




 

 

I giorni seguenti non ebbi la voglia di andare a scuola e mi rinchiusi in casa dicendo ai miei che avevo la febbre. Passai le giornate sul letto, sotto la doccia, sul balcone a guardare la strada. Non sapevo spiegarmelo, avevo una strana angoscia addosso, e pensare tutto il tempo ad Heechul mi fece soffrire ancora di più. Sentivo la sua mancanza, ma in quel momento non volevo la sua compagnia. Era come se mi fossi reso conto improvvisamente di quanto potessi essere dipendente da lui, e il mio orgoglio mi faceva rimpiangere di esserlo diventato.
Hankyung dove sei?
Han fatti sentire.
Han? Rispondi, per favore?
Sono sotto casa tua, aprimi.


Sospirai leggendo l’ultimo messaggio. Heechul continuava a chiamarmi da due giorni ormai, e quando gli aprii la porta aveva sul volto uno sguardo che non gli avevo mai visto. Disperato.
Tuttavia non lo diede a vedere, era fin troppo pieno di orgoglio, la disperazione nei suoi occhi comunque la notai e solo in quel momento mi dispiacque di non essermi fatto sentire per due giorni di seguito.
-Sei vivo! Sai cominciavo a chiedermi se volessi essere sepolto o cremato…- disse con una strana ironia che non mi fece ridere.
-Ero malato…- mormorai mentre lo guardavo entrare in casa e togliersi le scarpe. Una strana atmosfera faceva da sfondo a quella situazione.  
Lui scosse la testa, come se sapesse già in principio che gli avrei rifilato una pessima scusa, tuttavia mi sorrise. Trovare la tristezza racchiusa in quel sorriso mi spezzò il cuore.   
-Ti ho portato dei dolci.- disse tirando fuori dalla sua tracolla una scatola di plastica.
Lo guardai confuso, da quando mi portava i dolci?
Lui mi osservò. –Beh te li lascio qui, eh.- disse abbastanza agitato mentre poggiava la scatola sul tavolo della cucina.
Per tutto il tempo non riuscii a spiccicare parola, Heechul sembrava… come se gli fossi mancato.
Lo osservai mentre cercava in tutte le tasche le sigarette, io andai a prendergli il posacenere e andammo sul balcone della mia camera. Ci appoggiammo alla balaustra osservando il parco che si trovava di fronte al mio palazzo, ricoperto di alberi secchi e spogli.
Guardai Heechul, gli tremavano le mani, aggrottai la fronte.
-Chul… - sussurrai poggiando la mia mano sulla sua spalla, preoccupato.
Lui ebbe come un tremito, una scossa. Abbassò il viso, i capelli oggi sciolti e fluenti gli coprirono il volto.
-Mi dispiace Chul!- esclamai in preda allo sconforto, vedendolo così.
Lui ebbe un altro tremito, poi buttò fuori il fumo. –Han non farlo più…-
Dopo aver sentito la sua voce disperata non potei non tirarlo via da lì per stringerlo fra le mie braccia. Affondò il viso nel mio petto e lo strinsi a me più forte che riuscii, mentre lui si lasciava scappare qualche singhiozzo.
-Scusami, scusami.- gli ripetei più volte, sulla schiena sentivo le sue mani stringermi la felpa.
-Mi sei mancato, Han.-
-Lo so, anche tu. Scusami.- Gli dissi mentre gli carezzavo la schiena.
-Credevo ti fossi stufato di me… sai.- sussurrò e io lo strinsi ancora di più a me.
-Non potrei mai.-
Gli alzai il viso e vidi i suoi bellissimi occhi arrossati e lucidi, così gli sorrisi e glieli baciai, raccogliendo con le mie labbra le piccole lacrime che ancora scendevano dai suoi occhi. Lui si sporse leggermente e si lasciò baciare, prima sulle guance, poi sulle labbra rosse. All’inizio fu quasi un bacio innocente, niente come quelli precedenti che il sensuale Heechul mi aveva rubato, fui felice di averglielo rubato io questa volta, e di averlo trovato così delicato e fragile in quel momento. Allungò le braccia attorno al mio collo e con la lingua premetti sulle sue labbra per fargliele schiudere, sentii il suo piercing giocare con il mio e finalmente mi convinsi che farlo ne era valsa la pena.
Fu talmente seducente quel bacio che non frenai i miei istinti e lo spinsi contro la porta a vetri stringendolo con le mani sui suoi fianchi sottili. Sentirlo sospirare mentre lo spingevo contro quella superficie non fece che peggiorare le cose. Lì fuori sul balcone faceva incredibilmente freddo, ma sentivo chiaramente le nostre pelli scottavano. Gli slacciai la giacca e poi la camicia e infilai le mani al loro interno, stringendo il corpo di Heechul tra di esse. Scesi lungo il suo collo mordendoglielo e facendoci qualche succhiotto, ma lui mi allontanò permettendomi di vedere la sua espressione.
-Andiamo dentro.- disse mentre prendeva fiato.
Mentre ci dirigevamo verso il letto mi tenne per mano, poi si sedette sul bordo di esso, e io salendo a carponi su di lui lo baciai dappertutto, scoprendo sempre di più lembi di pelle bollenti.
Mentre ci baciavamo lui mi slacciò i pantaloni e me li sfilò di dosso lasciandomi con i boxer bianchi. Poi prese a baciarmi sul collo e si mise sopra di me, spogliandomi completamente.

Guardarlo sopra di me con il viso arrossato, tramutarsi in un gatto ammaliante, fu come vivere un sogno ad occhi aperti. Fu talmente appagante che credetti davvero di poter anche diventare un vegetale, dopo essermi svuotato dentro a Heechul.
Sbuffai, completamente sudato e nudo. –Uao…-
Sentii Heechul ridacchiare e mettersi a pancia in giù per guardarmi in faccia, -E fu così che l’innocente Hankyung venne dentro di me…- disse facendomi diventare rosso dalla vergogna.
-Sai, dovresti smetterla di essere così sfrontato.- gli consigliai.
Lui sfiorò con le dita il mio piercing al capezzolo che ormai era guarito, -E tu dovresti smetterla di eccitarmi.-
Arrossii ancora, mi portai una mano sulla fronte. Da quando ero io che lo eccitavo?
-Ho bisogno di una doccia…- sospirai mentre mi alzavo leggermente indolenzito.
-Potremmo farla insieme… la doccia.- disse guardandomi mentre passava la pallina tra le labbra con quel suo solito fare malizioso.

 


 




Sweetcurry's Time.

Vorrei scusarmi con tutti i lettori di questa fanfiction, oltre alla mia abitudine di lasciare le cose a metà quest'anno ho avuto anche la maturità, dalla padella alla brace, e questa povera hanchul ci ha rimesso ;(.
Spero che questo PENULTIMO capitolo vi sia piaciuto, eh sì, perchè il prossimo sarà proprio l'ultimo! Cercherò di caricarlo questa settimana o al massimo la prossima, questa è una promessa!
Un bacio a tutti quanti! Ditemi un po' cosa ne pensate con qualche recensione, se ancora non mi odiate per la mia mancanza di mille mila mesi.

Bye, al prossimo capitolo!
~ 
   
 
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