C'è quel sentimento di caduta infondo al cuore.

<< Quindi la ami? >>

<< Si >> rispondi sicuro.

<< Io non credo. Se l'amassi davvero non la condanneresti a condividere la tua vita, il tuo cognome, i tuoi pregiudizi. Sei ancora in tempo per lasciarla andare. Se l'amassi davvero lo faresti. >>

Le parole continuano a rimbombarti nella testa, come fantasmi impertinenti.

Se l'ammassi davvero.

Lasciarla andare.

Sei ancora in tempo.

E più ci ripensi più suonano giuste.

Lo sapevi già da una vita che non avresti mai dovuto accettare quella tregua

Niente Potter e Malfoy, solo per oggi, ci stai?

Che non avresti mai dovuto posare le tue labbra sulle sue

Lasciami fare una cosa, giglio.

Che era tutto sbagliato.

E ci hai anche provato ad andartene, a rimediare ai tuoi errori.

Finchè eri in tempo.

Ma poi lei ti guardava con quel cipiglio deciso e adorabile, stringeva la sue mani da bambina intorno a tuoi polsi e tu volevi solo restare.

E alla fine lo facevi.

Perchè lei rideva in un modo meraviglioso, perchè si avvicinava al tuo orecchio come se dovesse rivelarti un segreto e mentre i suoi capelli ti solleticavano il viso ti sussurrava che ti amava.

E allora tu ci credevi, che infondo eravate una cosa bella, che ce l'avreste fatta, che sarebbe durata.

-Ce li vedo, i nostri padri a litigare come noi, magari per una cosa stupida

come, che so, se nostro figlio avrà le lentiggini o no- dice in tono scherzoso.

-Non ti ci vedo a fare la madre Potter!- la prendi in giro.

Lei ti fa la linguaccia, le mani sui fianchi e le labbra piegate in una smorfia offesa.

Tu scoppi a ridere, dandole un bacio fugace. Poi ti volti a guardarla, posandole le mani sulle spalle.

-Mi sposeresti?-

Lei sgrana gli occhi, guardandoti prima preoccupata e poi terrorizzata.

-Malfoy, abbiamo quindici e diciassette anni. Sapevo fossi mentalmente instabile ma...-

La zittisci con un altro bacio.

-Non ora Potter, non essere idiota. Un giorno, lontano magari. Quando non avremo più ' quindici e diciassette anni' e magari le nostre famiglie avranno fatto pace con la cosa. Mi sposeresti? - chiedi ancora.

Questa volta lei sorride, e il cuore ti si fa più leggero.

-Si- risponde con quella punta di testardaggine che odi e ami tanto. Come se ti volessi dire 'si, e chi se ne frega di quanto sarà assurdo o difficile. Se ci manderemo al diavolo un giorno si e l'alto pure, se siamo Potter e Malfoy e se sarà davvero dura sopportarti per tutta una vita. Perchè...'

Ora è lei che ride, quasi fosse divertita da qualcosa.

-Ti amo- sussurra a mezza voce, come sempre. Il vostro segreto.

...Perchè ti amo.'

Perchè lo volevi credere mentre le cingevi la vita sottile e lei si arrampicava sulle punte per guardarti negl'occhi, come quando da bambina si arrampicava sugl'alberi. Perchè quegl'occhi marroni -così diversi dai tuoi, grigi, freddi- e quei capelli rossi, impossibili, hanno sempre avuto un fascino tutto loro per te.

-Malfoy, mi stai guardando in modo strano- ti fa notare, mentre cambia ancora posizione sul letto dell'infermeria. - Possibile che non riesca a stare ferma nemmeno quando è ferita?-

-Strano come?-

-Strano. Come se non volessi strangolarmi, affatturarmi, tapparmi la bocca o cruciarmi con gli occhi, che è come mi guardi di solito- spiega.

-Come se fossi bella? - chiedi, e ci vuole tutta la tua buona volontà per non ridere della sua espressione scioccata, di chi si aspetta qualunque risposta tranne quella, con la bocca socchiusa, una replica che doveva aver dimenticato sulle labbra e le guance rosse.

-Non dire idiozie- borbotta mentre una ciocca di capelli le sfugge dalla coda, e la tentazione di allungare il braccio e riportargliela dietro l'orecchio è fortissima, quasi ti formicolano le dita.

Ma ora non importa più quanti abbracci ti ha dato per non lasciarti scappar via, e non capiva che lo avresti fatto per lei; non importa quante volte sia stata forte anche per te, anche se tu avresti voluto proteggerla, anche se le avevi promesso che avrebbe sempre potuto rifugiarsi tra le tue braccia.

Ora non potrà più farlo.

Non riesci nemmeno a mantenere quella promessa, pensi con una punta ti tristezza negl'occhi.

-Non sono mai stata così fragile, prima che arrivassi tu-

-Non importa quanto tu sia fragile. Io sono qui. Non per difenderti, quello so che sai farlo benissimo da sola, ma sono qui-

-E resterai?- ti chiede con una punta d'incertezza.

-Potrai sempre a venirti a rifugiare tra le mie braccia- prometti.

Bugiardo.

Ora devi lasciarla andare, anche se è forte, anche se è testarda, anche se cercherà di non lasciartelo fare. E se lei non vuole vedere che tu le stai facendo del male, devi andartene da solo. Almeno questo glielo devi. Perchè infondo lei è sempre la stessa ragazzina cocciuta.

State litigando di nuovo, probabilmente per qualcosa di molto stupido.

-Malfoy tu mi sottovaluti- ribatte con una calma che ha un qualcosa di sinistro.

Tu scuoti la testa, cercando di non ridere.

-L'ultima volta che l'ho fatto i miei gioielli di famiglia ne hanno risentito. Credo di aver imparato la lezione, Potter- rispondi, ricordando con una smorfia quel calcio che ti aveva dato sul treno, anni prima. Non ricordi nemmeno più cosa le avevi detto per essertelo meritato, ma ricordi di aver pensato che era troppo forte e manesca per essere così piccola.
Una minuscola peste dai capelli rossi.

La tua peste dai capelli rossi.

Ora la guardi solo da lontano.

La ami da lontano.

La osservi di nascosto, stando attento a non incrociare il suo sguardo.

Non le hai nemmeno dato una spiegazione, o un addio.

Te ne sei andato e basta.

Perchè è lei quella coraggiosa, perchè sapevi che era l'unico modo per riuscirci.

Perchè tu avresti voluto restare.

Perchè tu sei innamorato di lei. Ecco, ora che è lontana riesci a dirlo, buffo.

Sorridi il giorno in cui la senti ridere di nuovo, pensando a quanto ti era mancato.

- e tu, quant'è che non ridi tu?-

Da quando l'hai lasciata andare. Da quando te ne sei andato.

Sorridi pensando che è davvero forte, che sarà felice, ancora.

Anche se una volta ti ha detto di sentirsi minuscola.

-E quali sono i tuoi fantasmi, Potter?

Lei chiude gli occhi, intrecciando le dita con le tue, alla cieca.

-Certi giorni mi sembra di sentir scivolare la vita tra le mani, mentre la vivo solo a metà. E invece vorrei renderla straordinaria. Non come mio padre, niente di eclatante. Mi basterebbe essere felice. Sapere che ho preso e dato il massimo in ogni momento. Ma delle volte vorrei solo scivolare tra le braccia di qualcuno ed essere fragile. Anche solo per un momento. E in quei momenti non lo so doveva va a finire la ragazza forte, la Grifondoro, Lily.
Ecco, in quei momenti mi sento minuscola.

Più Luna che Lily-

Le sorridi con dolcezza, scompigliandole i capelli.

-Ma se resti minuscola potrai ancora rifugiarti tra le mie braccia-

Lei ride, tu sorridi.

Lei sarà felice, tu lo sarai per lei. Da lontano.

Ma c'è ancora quel sentimento di caduta, infondo al cuore.  

Note:
Si, lo so, dovrei smettera di buttare giù one-shot e aggiornare qualche long, ma dettagli.
L'idea me l'ha data la playr di Scorpius di 'I believe i nargles' e i pezzi in corsivo sono tutti presi dalle nostre role, quindi praticamente la shot è a quattro mani! :3
Detto ciò, spero vi piaccia.
Lù.