CAPITOLO 12
Kaori
si svegliò con la sensazione di non aver mai dormito così bene in tutta la sua
vita. E quando aprì gli occhi capì il perché. Ryo era al suo fianco e la teneva
abbracciata a se. Il suo viso era rilassato e lei si concesse di godersi quei
preziosi istanti osservandolo. La fronte spaziosa, il naso diritto, le labbra
carnose, i lineamenti scolpiti…Era la cosa più bella che Kaori avesse mai visto.
E la notte passata tra le sue braccia era stata la più bella che avesse mai
vissuto.
Desiderosa
di viziarlo un po’, cercò di alzarsi senza svegliarlo e si diresse in cucina per
preparargli la colazione. Canticchiando una canzone di Bon Jovi, entrò in cucina
e cominciò a preparare gli utensili e gli ingredienti per le crêpes. La
giornata era limpida e il sole brillante illuminava il lieve movimento delle
onde del mare. Pensò che le sarebbe piaciuto fare una passeggiata sulla spiaggia
con Ryo, mano nella mano, fare un picnic…e magari fare l’amore sulla sabbia
morbida. Ridacchiò divertita alle sue idee audaci ed iniziò a preparare la
pastella per le crêpes.
Ryo fu
svegliato da un insistente trillo. Allungò una mano verso l’altro lato del
letto. Lo trovò vuoto sebbene ancora caldo. Aprì lentamente un occhio e vide che
in effetti Kaori non c’era. Scoprì invece che l’insistente trillo era quello del
suo cellulare. Allungò una mano e rispose con un grugnito.
-Saeba?
Stavi ancora dormendo?- gli chiese la voce di Sayuri
-Sayuri…Cosa
c’è?-
-Volevo
sapere come andavano le cose lì…-
Flash
della notte appena passata gli attraversarono la mente e Ryo non poté fare a
meno di sorridere.
-Direi
bene…-
-Mmh…Hai
un tono di voce di un gatto che si è appena pappato un canarino…C’è qualcosa che
vorresti dirmi per caso?- gli chiese la donna divertita
-Credo
che te ne parlerà Kaori…- replicò lui enigmatico
-Capisco…-
-Anche
se forse dovrebbe parlare prima con Aidan-
Il
pensiero dell’assistente di Kaori gli aveva attraversato la mente, svegliandolo
come una doccia fredda. Eppure a quanto pareva quei due non facevano
l’amore…C’era qualcosa di strano in quella relazione…
-Con
Aidan? Perché?- fece perplessa Sayuri
-Beh,
lui e Kaori stanno insieme…- la risata divertita dall’altra parte della linea lo
interruppe –Cosa ci trovi di così divertente?-
-Come
cavolo ti è venuta questa idea?- gli chiese la sorella di Kaori
-Da
come si comportano, da come si guardano e si abbracciano…-
-E hai
chiesto conferma a mia sorella di questo tuo sospetto?-
-Sì, ma
lei mi ha sempre risposto che non sono affari miei…-
-Credo
che la mia sorellina volesse farti ingelosire…- ridacchiò Sayuri
-Si può
sapere cosa stai cercando di dirmi?- le chiese Ryo spazientito
-Che
Kaori ed Aidan non stanno insieme…Lui è gay-
-Cosa?-
lui si alzò a sedere di scatto, ora perfettamente sveglio
-G-A-Y-
gli scandì Sayuri divertita –È più facile che possa innamorarsi di te che di
Kaori…-
Quella
piccola furbetta! Lo aveva preso in giro per bene…
-Sayuri,
ti faccio richiamare più tardi, ora devo parlare con tua sorella-
Detto
questo, riattaccò senza nemmeno salutare. Scese dal letto e infilò in fretta i
jeans, per poi andare in cerca di Kaori.
La
trovò in cucina, intenta a cucinare la colazione mentre muoveva il bacino al
ritmo di una canzone di Bon Jovi che stava canticchiando. Si appoggiò allo
stipite della porta e incrociò le braccia, cercando di non farsi distrarre
dall’invitante visione della sua donna vestita solo della sua maglietta.
-Che
stai preparando?- le chiese
Kaori
sussultò, sorpresa, e si voltò di scatto.
-Uffi,
come mai sei già sveglio? Volevo portarti la colazione a letto!- protestò lei
–Sto facendo le crêpes-
-Fantastico.
Senti, stavo pensando ad una cosa…-
-Cosa?-
-Dovresti
chiamare Aidan-
Ridacchiò
dentro di se vedendola irrigidirsi e spalancare gli occhi.
-Ehm…E
perché?-
-Beh,
dovresti chiudere con lui, non ti pare?-
-Ecco…sì,
certo…lo farò più tardi…- balbettò imbarazzata
-Sei
una piccola strega bugiarda- Ryo si staccò dallo stipite e avanzò nella cucina
-Eh?-
-Mi ha
appena chiamato Sayuri…E indovina cosa è venuto fuori parlando di lui?-
Kaori
si fece piccola piccola.
-Ti ha
detto che Aidan è gay- mormorò
-Esatto.
Ora sarei proprio curioso di sapere per quale oscuro motivo mi hai detto che voi
due state insieme…-
-Guarda
che io non ti ho mai detto una cosa del genere, sei tu che l’hai pensato-
ribatté lei divertita
-Però
quando te lo chiedevo direttamente mi rispondevi sempre che non erano affari
miei!-
Ryo si
appoggiò all’isola al centro della cucina con le braccia, fissandola.
-Beh,
era divertente vedere come eri geloso di lui e allora…- Kaori faceva sempre più
fatica per trattenersi dal ridere
-E così
hai pensato bene di prendermi in giro…-
-Diciamo
che mi sono presa una piccola vendetta…E me la sono goduta ogni secondo!-
Lui
cominciò ad avanzare verso di lei, il sorriso furbo e lo sguardo malizioso.
-Ah sì,
eh? Vedremo se tra un po’ avrai ancora voglia di ridere…-
Mentre
Ryo tentava di afferrarla, Kaori si portò verso l’altro lato dell’isola,
riuscendo a sfuggirgli, e corse verso il soggiorno, ridendo come una matta. Ma
lui non perse tempo e la raggiunse al tavolo da pranzo, subito fuori dalla
cucina. Afferrandola per la vita, la sollevò e la inchiodò al tavolo.
Torreggiando sopra di lei, le bloccò le braccia sopra la testa e la guardò
trionfante.
-E così
hai osato prendere in giro il grande Ryo Saeba…- la stuzzicò divertito
-E devo
dire che è stato anche piuttosto facile, se lo venissero a sapere in giro
avresti la carriera stroncata, caro il mio sweeper- replicò Kaori maliziosa
-Bene,
adesso tocca a me avere la mia vendetta…-
Leccandosi
le labbra, Ryo portò una mano sotto la sua maglietta, fino a raggiungere uno dei
due seni. Dapprima lo sfiorò solamente con le nocche, sentendo l’immediata
reazione del suo capezzolo, per poi passare ad una carezza vera e propria,
mentre il pollice giocherellava con la rosea sommità. Il respiro di Kaori si
fece affannoso. La mano scese poi al ventre e alla coscia destra di lei, per
risalire infine verso l’interno, là dove stava il suo soffice triangolo di
riccioli scuri. Anche qui iniziò dapprima con un lento sfiorare, poi approfondì
il contatto. Kaori chiuse gli occhi e buttò indietro la testa, gemendo di
piacere. A quel punto, Ryo spinse un dito tra le sue umide pieghe, godendo nel
vederla inarcare la schiena in preda all’estasi. Non smise di muovere il dito
dentro di lei, finché non la sentì stringersi e tremare in preda all’orgasmo.
Solo allora prese i lembi della maglietta che lei indossava e li strappò con un
gesto secco, poi la prese per i fianchi e, con un ruggito, la penetrò. Kaori
gridò e lui si chinò su di lei per catturare le sue labbra. Mentre affondava
dentro di lei con poderose spinte, scese con la bocca verso uno dei suoi seni,
per baciare e tormentare con la lingua il capezzolo. Mentre Kaori veniva
sferzata da un secondo orgasmo, si spinse dentro di lei fino in fondo e con un
grido rauco raggiunse anche lui l’apice.
Ryo si
abbandonò su di lei, la testa si posò sul suo petto, mentre entrambi aspettavano
che il battito furioso dei loro cuori scemasse. Kaori lo tenne stretto a se,
mentre tentava di ritrovare l’uso della parola.
-Se
avessi saputo che la gelosia ti faceva questo affetto mi sarei trovata un finto
fidanzato gay molto prima- disse quando alla fine ci riuscì
-Il tuo
finto fidanzato gay è fortunato ad essere ancora tutto intero- replicò Ryo
alzando la testa per guardarla
-Povero
Aidan, e pensare che tu a lui piaci così tanto…Ti trova molto affascinante-
ridacchiò lei
-Questo
mi preoccupa ancora di più…-
-Non ti
preoccupare, non ti salterà addosso. E poi, ci sono io a proteggerti-
-Non
potrei desiderare di meglio come guardia del corpo…-
Sorridendo,
Ryo si chinò a baciarla.
-Allora,
le vuoi queste crêpes o no?- gli chiese Kaori quando il bacio ebbe fine
-Solo
se sono al cioccolato-
-Ma è
ovvio!-
-Bene,
allora puoi andare, donna!-
-Ti
faccio notare, uomo, che hai strappato la mia maglietta…-
-Ad
essere precisi era la mia maglietta…-
-Fa lo
stesso, potresti almeno andare a prendermene un’altra-
-Ahh,
che seccatura queste donne! Dopo i momenti paradisiaci che le ho fatto passare
mi tocca anche farle da cameriere…-
Mentre
Ryo si allontanava brontolando, Kaori gli lanciò in testa una delle candele che
adornavano il tavolo da pranzo…