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Autore: _Rael_89    08/01/2008    9 recensioni
Non le piaceva il rosa dei capelli; la rendevano troppo immatura.
Non le piaceva il verde dei occhi; preferiva l’azzurro mare della sua migliore amica.
Non le piaceva quel corpo; forme ancora infantili, benché ormai giovane donna.
Ma, se glielo avesse chiesto a lui…[Naruto x Sakura] [Accenno di SasuIno]
[Per Kaho_chan]
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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narusaku

What i think of you

 

La linea B nel diagramma rappresenta la distanza massima percorribile da un kunai lanciato da un ninja situato su un albero alto 8,5 metri.
Ipotizzare le caratteristiche del soggetto considerando la gittata del kunai, e darne la spiegazione.

Un semplice testo su un semplice libro di matematica.
Una semplice aula scolastica magicamente avvolta nel silenzio, come se un incantesimo avesse celato quel luogo al minimo rumore.
E due semplici ragazzi, seduti l’uno accanto all’altra, gli occhi fissi su quel foglio, le matite pronte all’uso, le menti concentrate…
O quasi.
Perché lo shinobi non faceva altro che fissare con la coda dell’occhio la sua compagna, studiare il modo in cui metteva un corto ciuffo roseo dietro l’orecchio senza urtare il coprifronte che usava come fascia, osservare il delicato labbro che si mordeva istintivamente, deliziarsi con la linea dello snello corpo fasciato dal lungo vestito rosso, pelle lattea e di pesca, forme ancora infantili ma con un accenno di maturità…
E tornò anche lui a concentrare lo sguardo ceruleo sul foglio ancora vergine ed immacolato, resistere alla tentazione di tornare a regalare alla sua vista il dolce volto della sua Sakura-chan, perché lui
doveva concentrarsi su quel problema…
-… allora?- la giovane tamburellò le dita, creando un ritmo incessante sul legno del banco: era in attesa di una risposta.
Buffo come il volto del biondino si contraesse in varie smorfie senza senso, che uno lo penserebbe concentratissimo e vicino alla soluzione…
-… non lo so!- piagnucolò, mettendosi le mani tra i ciuffi spettinati. -E’ un problema troppo difficile, Sakura-chan!-
Solita risposta, uno schiaffo sulla nuca. -Macchè difficile, baka! A che cavolo pensi, eh?! Devi concentrarti!-

[Penso che oggi sembri più carina, hai i capelli che odorano di fragola, che il rosso ti dona.]

Ma meglio evitare di correre il rischio di un altro schiaffo…
Sbuffò rumorosamente, facendosi qualche conto. Allora… la linea B misura 34 metri tondi tondi… il ninja si trova su questo albero alto 8,5 metri… uhm… mumble… ma perché quest’idiota tira quel cavolo di kunai appeso come una scimmia su questo stupido albero altro 8,5 metri?! Avrebbe fatto meglio a scendere, conservarsi i kunai ed andare ad un chiosco di ramen a farsi una bella mangiata, piuttosto!
Sakura studiò il viso di Naruto, e non potè fare a meno di sospirare: quel baka non era minimamente concentrato. Posò gli occhi sulle sue unghie, imbronciata: ci aveva messo tanto per mettere alla perfezione quello smalto smeraldino. Fatica inutile: eccola rinchiusa in quell’aula dall’odore di chiuso, mentre i grandi finestroni impunemente le mostravano che bella giornata di sole primaverile si stava perdendo! Tutta colpa di Iruka-sensei, e della sua stupida idea di dare ripetizioni a Naruto… Solo perché lei, in matematica, aveva il voto più alto, non era un motivo sufficiente per punirla in quel modo… anzi! Avrebbe potuto castigare Shikamaru piuttosto, il genio svogliato che nemmeno quel giorno aveva fatto i compiti… o Hinata Hyuuga, di certo tra i migliori almeno nei calcoli, che sarebbe stata felice di essere al suo posto!
Sbuffò di nuovo, cercando di calmarsi: non doveva innervosirsi. Dopotutto, anche per Naruto doveva essere una tortura starsene lì seduto… anche se quel sorriso ebete che non abbandonava mai la sua faccia tonda non sembrava dimostrarlo.
Si alzò di scatto, emettendo un leggero stridio nel graffiare il banco con le unghie. -Vado un attimo al bagno.-
I curiosi occhi azzurri sotto quel coprifronte troppo grande per lui la colpirono, impiccioni. -Eh? … ah, capisco: quando voi ragazze siete in
quel periodo…-
Dapprima, colorito di un melograno acceso sulle sue guance; poi alzò il pugno, minacciosa. - … baka…-
-Sakura-chan, scherzavo!- si parò con le mani, terrorizzato: unica persona che riusciva ad incutergli terrore sul serio.
Altro che Orochimaru!
-Ho le gambe anchilosate, baka.- si giustificò, passandosi una mano sul polpaccio effettivamente indolenzito dal troppo tempo passato seduta. -E voglio darmi una rinfrescata, mi sta venendo un gran mal di testa… ma tu continui a ragionarci sopra, ok?!-
L’Uzumaki annuì un poco imbronciato, inforcando di nuovo la matita dalla punta ancora perfettamente appuntita.
A passi svelti la kunoichi uscì fuori dall’aula, raggiungendo il bagno delle ragazze in fondo al corridoio.
Il forte getto d’acqua fredda sulla sua pelle riuscì a farla svegliare un po’; e si passò le mani un poco intorpidite dalla temperatura bassa del liquido sulle guance e sulla fronte. Sgranò i grandi occhi di foglia verso la sua immagine riflessa nello specchio, scoprendosi disordinata: ma anche passandosi una mano tra i capelli la situazione non migliorava.
Rosa… aveva sempre odiato quel colore. Troppo femminile, troppo da bambina…

[Rende il mio viso anche più immaturo.]

Passò poi al suo corpo, lunghe braccia magroline e snelle gambe lattee: e sbuffò perché quel vestito rosso la rendeva anche più piatta di quel che era. Si sistemò la stoffa melograno all’altezza del petto, rimpiangendo di avere 12 anni compiuti senza una minima differenza nel suo corpo. Sbuffò di nuovo, iniziando a mordicchiarsi un’unghia…

[Non sono bella.]

[Non ho i capelli d’oro di Ino, o i suoi occhi di mare, o le sue forme da giovane donna.]

[Non posso competere con lei. E con nessun’altra.]

Sbattè con forza la porta del bagno, inforcando il corridoio a lunghi passi.
Pesanti.
Le grandi finestre che si affacciavano sul suo cammino inondavano di luce l’ambiente.

[La luce è troppo accecante.]

Poggiò una mano sulla maniglia della porta scorrevole, indugiando un poco.

[C’è troppo silenzio. Solitudine che mi rimbomba nelle orecchie.]

Il legno scricchiolò a seguito del gesto secco e deciso del braccio.

[Meglio darci un taglio con questi stupidi pensieri.]

Naruto era a capo chino su quel foglio, la matita che viaggiava sulla carta opaca, la lingua che accarezzò le sue labbra, uno sguardo deciso. Non l’aveva sentita entrare.
Forse è riuscito a concentrarsi, pensò. Forse quella tortura per entrambi stava finendo…
Si sedette con gesti controllati, quasi non volesse disturbarlo; attendeva immobile, mentre lo sguardo cercava di non farsi scoprire a decifrare i caratteri scritti in maniera disordinata su quel foglio; altri due minuti così, prima che tornò la quiete.
-Sakura-chan!- la sua esclamazione le perforò le orecchie. –Dimmi se è giusto!-
Agguantò il foglio che le stava passando, con malcelata curiosità: scorreva con gli occhi chiari su quella serie di numeri ed ideogrammi, sforzandosi un poco; ma concluse la sua ispezione con un bel sorriso.
-A parte qui, che hai sbagliato a scrivere l’ideogramma… direi che hai trovato la soluzione.- gli concesse un bel complimento, mentre il ragazzo alzava le braccia in aria assaporando la vittoria al grido del solito
dattebayo!
-Allora andiamocene a festeggiare da qualche parte!- propose d’improvviso lo shinobi, interrompendosi. –Il vestito che indossi è nuovo, no? Beh, bisogna mostrarlo in giro!-
Sakura guardò Naruto un poco intontita dalle sue parole, per poi toccare la stoffa rossa che indossava; quasi si era dimenticata che era nuovo. –Ma… perché, ti piace?-
-Molto! E ti sta benissimo, davvero!- annuì con un gran sorriso. –Vabbè che ti trovo carina tutti i giorni, ma oggi hai un qualcosa in più… insomma, devi mostrare al mondo la tua bellezza!-
Le venne istintivo toccarsi le guance, due melograni quasi maturi.

[Bellezza… non sa nemmeno di che parla.]

-Io non sono carina. E non devo mostrare niente a nessuno.- a Naruto non sfuggì quel sospiro trattenuto sul carina, né tantomeno poteva non notare che in quegli occhi di menta si stavano specchiando delle lacrime… li abbassò subito, temendo di venire scoperta.
-Per me lo sei.- si strinse nelle spalle. –E,
purtroppo, Rock Lee la pensa come me. Quindi smettila di dire queste cretinate, Sakura-chan: su questa cosa non potrei mai scherzare!-
La mano strinse sulla gonna, creando delle grinze: si vergognava troppo di alzare il capo, perché sapeva di avere un’aria patetica. Però, nello stesso tempo, un calore le invase il viso, perché sapeva che le
parole di Naruto erano sincere.
-Baka…- riuscì a mormorare.
Lo shinobi si alzò di scatto in piedi, mettendosi in posa pensante. –Sai che possiamo fare? Andare dalle parti del laghetto!-
Stavolta la curiosità non potè fare a meno di farle alzare il capo.
-In questa stagione c’è un tempo magnifico lì; e scommetto che ora il roseto è in piena fioritura…-
-Sì, forse…- le si accennò un tenue sorriso.
-Visto! Hai sorriso!- la indicò trionfante, facendola imbarazzare nuovamente. Facendole battere forte il cuore, nuovamente.
-... baka!- sbuffò a braccia conserte, indispettita: ma, in fondo, piacevolmente divertita.
-Dai! Voglio passeggiare accanto alla ragazza più bella di Konoha! Perché tutti devono sapere che oggi ho un appuntamento con la
mia Sakura-chan.-
Abbassò gli occhi, stavolta sorridendo apertamente.

[Sasuke non mi ha mai detto che sono bella.]

Incrociò nuovamente gli occhi azzurri dell’Uzumaki, scoprendovi una luce che c’era sempre stata, ma lei cieca non aveva mai voluto notare.

[Avrei dovuto ammettere che era la stessa luce che illuminava gli occhi di Sasuke, quando vedeva Ino.]

Le mani passarono a rassettare velocemente la gonna, come in un impeto di vanità.

[Devo essere al massimo. Far fare bella figura a Naruto…]

Alzò di nuovo la testa, captando la mano che lo shinobi le offriva.
-Ma sia chiaro… non montarti troppo la testa, eh?- si fece promettere.
-Ci proverò! Ma non sarà facile…- ridacchiò mostrandole il solito sorriso; prima avrebbe detto da idiota, ora lo trovava dolce.
Scattò in piedi, dandosi una veloce sistemata ai capelli. –Pronta.- annuì.
Naruto la precedette nel fare gli scalini fino alla porta scorrevole, per aprirla con entusiasmo: e la luce del corridoio inondò i loro corpi. Fissò il simbolo sulla schiena di lui, quella girandola rossa che fin dalla prima volta l’aveva incuriosita…

[Sì Naruto, tu un giorno sarai Hokage. Ed io sboccerò.]

La kunoichi afferrò istintivamente la manica, non la sua mano, calda e morbida, ma la stoffa del giacchetto: ma tanto bastò. Con rinnovato sorriso, la condusse fuori dalla scuola: e lo mostrava nei gesti nervosi nel sistemare le ciocche ribelli, in quegli occhi così limpidi, in quei passi anche troppo pesanti, che era fiero ed agitato di stare accanto a lei.
Perché lei era bella.

[Probabilmente, un giorno mi innamorerò di te.]

-Dovrai promettermi che, però, domani farai tutti i compiti!-
-Uffa, Sakura-chan…-
-Naruto-baka…-
-Uhm… se tu mi dessi una mano come oggi, li farei sicuramente!-

[Probabilmente, quel giorno è vicino.]

**************************************

Una NaruSaku come la volevo io, finalmente *.* Ok, ammetto che l’idea iniziale delle ripetizioni ce l’ha avuta la stessa Kaho (quanto sono fruttuosi i scleri mentre si chatta su MSN *w*)… ma l’ho personalizzata, come mio solito ù.ù
Ammetto che la parte a cui mi sono più dedicata è l’altra, cioè come vedo il rapporto Naru-Saku: mi piace che lui la trovi la ragazza più carina di tutte, e che glielo dica così spudoratamente in faccia XD soprattutto perché mi immagino che lei sia un po’ insicura ed insoddisfatta di se stessa: e voglio sottolineare che è proprio Naruto che riesce a donarle il sorriso.
La parte SasuIno…essendone una grande fan, un pizzico era immancabile XD E poi le trovo due coppie affini e complementari…

Dedicata a tutte le fans NaruSaku, con la speranza che piaccia.
Dedicata a Kaho, la mia tessò, per tutto quello che ha fatto per me… e per quello che farà. Perché ama NaruSaku come me… e per darle un ultimo regalo di natale, anche se molto in ritardo XD

La vostra Rael

  
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