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Autore: haranhel2    19/09/2004    3 recensioni
Questa è la mia storia. Può non piacervi, sembrarvi solo una storia infantile e molto stupida, ma questo è quello che è successo veramente. Tutta la mia vita ruota intorno a questa storia, tutto quello che sono adesso, non lo sarei mai stata. Già, se non fosse stato per lui. Grazie. Se volete, potete anche non sapere la mia storia, ma io vi consiglio di leggerla, se siete come me. Curiose, un po’ matte ed innamorate, naturalmente. Ah, per Patty che ha letto Lacrime di felicità ed ha commentato, in questa storia c’ è molta descrizione dei sentimenti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Pansy Parkinson, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo Smistamento delle sorelle

Questa è la domanda che mi faccio più spesso. Perché, quando siamo tristi e disperate, siamo sempre sole? Certe volte, mi rispondo anche. Perché, con il nostro cattivo umore, tendiamo ad influenzare gli altri che, non volendo essere tristi, si allontanano da noi. Solo gli amici veri rimangono accanto a noi, a consolarci. Ed ecco che, ogni volta che rispondo alla prima domanda, ecco arrivarne un’ altra. Ma, allora, io non ho amici?

Sono sempre stata sola fin dalla nascita. Essendo l’ ultima di sette figli, ed essendo gli altri tutti maschi, venivo trattata come tali. Nessuno si preoccupava dei miei sentimenti, ero completamente sola. Era una brutta situazione, veramente molto triste.

Poi, un giorno, eccomi varcare la soglia di Hogwarts. Finalmente, ero una studentessa di quella scuola. Anche se non contavo di fare comunque molte conoscenze. Ero una ragazza abbastanza timida.

Ma, mentre osservavo lo Smistamento con questi pensieri nella testa e con l’ emozione di quando sarei stata chiamata, ecco che Luna fece la sua comparsa. Mi ricordo ancora come fosse vestita quel giorno. Aveva la divisa aperta e le si vedevano spuntare una maglietta rossa sopra una minigonna azzurra. Portava anche un paio di orecchini a forma di luna ed una collana di tappi di Burrobirra. Mi dispiacque, quel giorno, che venisse mandata a Corvonero invece che a Grifondoro. Per la prima volta nella mia vita, mi vidi pregare di finire con lei. Ma, in passato, avevo pregato tante volte di essere mandata a Grifondoro con i miei fratelli maggiori, che una piccola preghiera fatta all’ ultimo minuto non servì a far svanire secoli di esse. Ma, quasi immediatamente, mi consolai ricordando che, a Grifondoro, c’ era il mio primo grande amore, Harry Potter, il migliore amico di mio fratello. Peccato che lui avesse occhi solo per il Quidditch e per le avventure, non pensava certo alle ragazza. Poi, al terzo anno, conobbe la Corvonero Cho Chang, e non ebbe occhi che per lei. Ma io lo dimenticai presto, perché… Ma, forse, è meglio tornare al discorso di Luna, di Harry parleremo in seguito.

Dunque, dicevo che mi dimenticai presto di Luna, ma la rividi durante le lezioni, anche se non mi suscitava la simpatia e quella forte attrazione del primo giorno. Poi, un pomeriggio, vidi dei ragazzi prendersela con lei, e decisi di intervenire. Ero al terzo anno, ed avevo imparato a farla pagare ai prepotenti da Hermione Granger, la mia unica amica a quel tempo. Ero cambiata, non ero la timida ragazzina dei primi anni, ero diventata una ragazza dalla faccia tosta da andare a difendere gli altri dalla banda di quei presuntuosi Serpeverde. Mi diressi  verso di Luna.

- Lasciala stare - , dissi ai Serpeverde. Stavano torturando Luna non a botte, ma prendendola in giro per il suo carattere decisamente… originale.

- Guarda, guarda - , mi disse Draco Malfoy, il capo del gruppetto. – La Weasley. Da sola, come al solito. Non dirmi che, nemmeno questa volta, Potterino non ha accettato di uscire con te! –

Arrossii. Non ero ancora riuscita a controllarmi sotto quell’ aspetto, ma mi ripresi subito.

- Lo vuoi, un pugno sul naso? - , gli chiesi. Malfoy rise.

- Stavamo giusto spiegando alla signorina Lovegood le buone maniere - , disse. – Come lei dovrebbe capire che non esistono quei cosi, Nargilli o come si chiamano, tu dovresti capire che non puoi osare picchiare me, il grande Draco Malfoy –

- Il grande Demente Malfoy, vorrai dire - , gli risposi.

Questa volta fu Malfoy ad arrossire.

- Ti avverto, Weasley. Fai la superiore un’ altra volta ed io… -

- E tu? –

Cavolo, questa volta si era proprio arrabbiato! Ma perché non mi sto zitta?

Ma, invece che farmela pagare, Malfoy girò sui tacchi e disse ai suoi scagnozzi Tiger e Goyle di andarsene.

Strano comportamento, pensai.

- Grazie –

Mi voltai. Luna! Mi ero completamente scordata di lei!

- Di niente. Mandare quei tre a quel paese era una cosa che volevo fare da tempo –

Luna mi sorrise.

Da quel giorno, divenimmo amiche. Ma non ci parlavamo spesso. Io ero ancora impegnata ad andare dietro ad Harry. Poi, un giorno, Luna mi fece conoscere un ragazzo della sua Casa…

  
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