Questa è la domanda che mi faccio più spesso. Perché, quando
siamo tristi e disperate, siamo sempre sole? Certe volte, mi rispondo anche.
Perché, con il nostro cattivo umore, tendiamo ad influenzare gli altri che, non
volendo essere tristi, si allontanano da noi. Solo gli amici veri rimangono
accanto a noi, a consolarci. Ed ecco che, ogni volta che rispondo alla prima
domanda, ecco arrivarne un’ altra. Ma, allora, io non ho amici?
Sono sempre stata sola fin dalla nascita. Essendo l’ ultima
di sette figli, ed essendo gli altri tutti maschi, venivo trattata come tali.
Nessuno si preoccupava dei miei sentimenti, ero completamente sola. Era una
brutta situazione, veramente molto triste.
Poi, un giorno, eccomi varcare la soglia di Hogwarts.
Finalmente, ero una studentessa di quella scuola. Anche se non contavo di fare
comunque molte conoscenze. Ero una ragazza abbastanza timida.
Ma, mentre osservavo lo Smistamento con questi pensieri
nella testa e con l’ emozione di quando sarei stata chiamata, ecco che Luna
fece la sua comparsa. Mi ricordo ancora come fosse vestita quel giorno. Aveva
la divisa aperta e le si vedevano spuntare una maglietta rossa sopra una
minigonna azzurra. Portava anche un paio di orecchini a forma di luna ed una
collana di tappi di Burrobirra. Mi dispiacque, quel giorno, che venisse mandata
a Corvonero invece che a Grifondoro. Per la prima volta nella mia vita, mi vidi
pregare di finire con lei. Ma, in passato, avevo pregato tante volte di essere
mandata a Grifondoro con i miei fratelli maggiori, che una piccola preghiera
fatta all’ ultimo minuto non servì a far svanire secoli di esse. Ma, quasi
immediatamente, mi consolai ricordando che, a Grifondoro, c’ era il mio primo
grande amore, Harry Potter, il migliore amico di mio fratello. Peccato che lui
avesse occhi solo per il Quidditch e per le avventure, non pensava certo alle
ragazza. Poi, al terzo anno, conobbe la Corvonero Cho Chang, e non ebbe occhi
che per lei. Ma io lo dimenticai presto, perché… Ma, forse, è meglio tornare al
discorso di Luna, di Harry parleremo in seguito.
Dunque, dicevo che mi dimenticai presto di Luna, ma la
rividi durante le lezioni, anche se non mi suscitava la simpatia e quella forte
attrazione del primo giorno. Poi, un pomeriggio, vidi dei ragazzi prendersela
con lei, e decisi di intervenire. Ero al terzo anno, ed avevo imparato a farla
pagare ai prepotenti da Hermione Granger, la mia unica amica a quel tempo. Ero
cambiata, non ero la timida ragazzina dei primi anni, ero diventata una ragazza
dalla faccia tosta da andare a difendere gli altri dalla banda di quei
presuntuosi Serpeverde. Mi diressi
verso di Luna.
- Lasciala stare - , dissi ai Serpeverde. Stavano torturando
Luna non a botte, ma prendendola in giro per il suo carattere decisamente…
originale.
- Guarda, guarda - , mi disse Draco Malfoy, il capo del
gruppetto. – La Weasley. Da sola, come al solito. Non dirmi che, nemmeno questa
volta, Potterino non ha accettato di uscire con te! –
Arrossii. Non ero ancora riuscita a controllarmi sotto
quell’ aspetto, ma mi ripresi subito.
- Lo vuoi, un pugno sul naso? - , gli chiesi. Malfoy rise.
- Stavamo giusto spiegando alla signorina Lovegood le buone
maniere - , disse. – Come lei dovrebbe capire che non esistono quei cosi,
Nargilli o come si chiamano, tu dovresti capire che non puoi osare picchiare
me, il grande Draco Malfoy –
- Il grande Demente Malfoy, vorrai dire - , gli risposi.
Questa volta fu Malfoy ad arrossire.
- Ti avverto, Weasley. Fai la superiore un’ altra volta ed
io… -
- E tu? –
Cavolo, questa volta si era proprio arrabbiato! Ma perché
non mi sto zitta?
Ma, invece che farmela pagare, Malfoy girò sui tacchi e
disse ai suoi scagnozzi Tiger e Goyle di andarsene.
Strano comportamento, pensai.
- Grazie –
Mi voltai. Luna! Mi ero completamente scordata di lei!
- Di niente. Mandare quei tre a quel paese era una cosa che
volevo fare da tempo –
Luna mi sorrise.
Da quel giorno, divenimmo amiche. Ma non ci parlavamo spesso. Io ero ancora impegnata ad andare dietro ad Harry. Poi, un giorno, Luna mi fece conoscere un ragazzo della sua Casa…