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Autore: WonderfulM    25/06/2013    3 recensioni
Sarah e April, April e Sarah. Due amiche lontane ma vicine con il cuore.
Può un amicizia essere così tanto vera anche se divisa da miglia e miglia di distanza?
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«Mamma mamma! Cos'è quella?» Esclamò Jade, la figlia di Sarah, indicando la scatola che aveva in mano.
«La scatola dei ricordi di mamma e April» rispose Sarah sorridendole.
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                      Questa One Shot è dedicata interamente alla mia migliore amica Sara.


             

Ed eccomi qui, a casa mia, sul mio letto in attesa che tu accenda il computer per poterci parlare come tutti gli altri giorni. Sai, nei giorni in cui non possiamo parlarci penso sempre a cosa stia facendo tu dall'altra parte degli Stati Uniti, se stai litigando con le tue sorelle, cucinando il pranzo per tutti o disegnando qualcuno, se magari mentre fai una di queste cose ti viene in mente la mia voce o il mio viso o le nostre chiacchierate o tutti gli aneddoti divertenti che ci capitano quasi ogni giorno: come quando mia nonna pensava fossimo lesbiche, ti ricordi?O quando la tua sorellina piccola pensava che vivessi dentro il computer, quante risate. Ogni tanto penso che forse la voce che sento tutti i giorni tramite telefono o computer dal vivo possa essere diversa, chissà magari in verità Sarah Cunnigan ha la voce di un travestitito, ti immagini? E ora ti sto scrivendo una lettera, lo so che semberò una cogliona, dato che ci sentiamo praticamente tutti i giorni, ma scrivere è diverso, tu lo sai bene, d'altronde è grazie alla scrittura che hai conosciuto quella pazza di April Mills.
 Pensa Sarah, pensa se quel giorno non avessi aperto la mia storia, pensa se non avessi lasciato quella recensione,pensa se non avessi pubblicato la mia storia o se l'avessi pubblicata ore dopo, ore prima! Ora non sarei di certo qui a scriverti, non sarei di certo qui a pensarti, magari sarei in giro con le mie amiche in questo momento, incosapevole di non aver conosciuto una persona meravigliosa come te, incosapevole di aver perso l'occasione di avere un'amica come te, io ci penso ogni volta. Te la ricordi la nostra prima chiamata in webcam? Io si, me la ricordo, mi ricordo i sorrisi impacciati, la postura dritta,diplomatica,mi ricordo le risate contenute,controllate,i discorsi generali,seri, la parlata pulita e senza parolacce. Eravamo timide, avevamo paura ma alla fine ci siamo mostrate così come eravamo, così come siamo ed io ho capito fin da subito che saresti diventata un'amica speciale.
 E' passato il tempo e più ti conoscevo, più ero convinta che quello che avevo pensato quando ci eravamo conosciute fosse vero, ogni nomignolo in più con cui ci chiamavamo, ogni insulto scherzoso,ogni sorriso era un segno d'affetto che dimostrava che il tuo cuore anche se lontano tante miglia stava incominciando ad essere sempre più vicino al mio.
E ti ricordi quanti mesi abbiamo passato a dire "Non vedo l'ora di vederti"? Quanti mesi spesi a parlare di cosa avremmo fatto quando finalmente ci saremmo viste, quando finalmente ci saremmo potute abbracciare, quando finalmente saremmo potute stare insieme a scherzare, insultarci, picchiarci, parlarci, ridere, ridere e ridere! Quanti mesi spesi a organizzare, sognare e fantasticare su quante foto e quanti video avremmo potuto fare per ricordare quelle giornate che aspettavamo tanto, noi volevamo creare ricordi perchè sai, è importante non dimenticare.Ogni foto avrebbe raccontato una nostra giornata,come quando si legge un libro, ogni foto un capitolo,un'emozione.
Io ero tanto felice, addirittura entusiasta, pensavo:"Finalmente la vedrò, la potrò abbracciare e quando ritornerò a casa e le dirò 'mi manchi' capiremo veramente cosa significa".Non vedevo l'ora di darti quel braccialetto rosso di cui tu non sai niente, che un giorno di maggio ho deciso di comprare al mercato pensando "Lo porterò tutta l'estate, giorno e notte, e soprattutto quando mi succederanno le cose belle cosicchè le potrò dare un pezzo della mia vita con sè", te lo volevo dare come segno di amicizia, e mi immaginavo sai, il momento in cui me lo sarei sfilato dal polso e in cui l'avrei messo al tuo, sarebbe stato un momento magico, un momento da ricordare, pensavo che se avessi avuto qualcosa di mio addosso ti sarei mancata di meno perchè mi avresti sentita più vicina e non mi avresti dimenticata.
Mi ricordo il giorno in cui mi hai fatto un ritratto, mi ricordo anche il sorriso che ti è spuntato sulle labbra quando ho detto "Nessuno mi aveva mai fatto un ritratto, è stupendo". Non so tu, ma io me le ricordo tutte le volte in cui mi hai sorriso,anche la prima, con quel sorriso da criceto per cui io ti prendo in giro ma che in realtà provoca in me lo stesso effetto perchè ogni volta che sei felice, non so come nè perchè, lo sono automaticamente anch'io.
E certa gente che mi chiede "Ma come potete essere così tanto amiche, volervi così tanto bene? Non vi siete mai viste" . Ma sai, non rispondo mai quando me lo chiedono, perchè non so cosa rispondere, perchè non so come è potuto capitare,non lo so in realtà come faccio a volerti così tanto bene. E' difficile da spiegare, non mi sono mai aperta con nessuno così presto, non sono mai stata brava a parlare con le persone senza conoscerle davvero, non sono mai stata brava a prendere confidenza e poi beh, poi arrivi tu, arrivi tu e stravolgi tutto. Credimi non so come hai fatto ma sei riuscita a tirare fuori la vera me in così poco tempo e nemmeno io me lo riesco a spiegare, hai fatto parlare il mio cuore per primo, non il mio cervello. Sei una di quelle persone con cui posso parlare sapendo che non sarò mai giudicata, una di quelle persone con cui posso sfogarmi sapendo che mi conforterai, una di quelle persone con cui posso piangere liberamente sapendo che quando c'è bisogno di dare un buon consiglio lo dai e quando c'è bisogno solo di un silenzio non dici semplicemente niente e mi conforti con un sorriso, che a volte, vale più di mille parole.
E più passavano i mesi più ci avvicinavamo ad un'estate pianificata nei minimi dettagli. Sarei dovuta venire da te al più presto, ci aspettava una settimana insieme, e essere riuscita a convincere i miei genitori mi era sembrato impossibile ma ce l'avevo fatta, io potevo vederti! E aspettavo,e più aspettavo più il tempo passava più la scuola degenerava finchè alla fine dell'anno avevo scoperto di essere stata rimandata in una materia. La prima cosa che feci fu riorganizzare l'estate, i giorni in cui avrei studiato e avevo scelto anche una settimana perfetta per vederci senza intralciare il mio studio estivo. Mi ricordo benissimo il giorno in cui ne stavo parlando tutta entusiasta con mio padre, gli stavo dicendo che avevo trovato il biglietto più economico per il volo in areo quando lui disse "No, tu non vai da nessuna parte", una frase che non mi aspettavo,quando glie l'avevo chiesto giorni prima aveva detto che andava bene e allora presi a rispondergli a tono e finimmo per litigare:la prima cosa che feci fu chiamarti. Mi ricordo la tua voce che mi consolava e cercava di trovare soluzioni su soluzioni mentre io piangevo,e mi ricordo quanto ho pianto presa dall'ansia perchè non ti avrei potuto vedere. Tutto quello che sentivo era un grande buco nel cuore, mi sentivo persa perchè avere la certezza di incontrarti era la mia ancora e si sa che quando l'ancora viene tirata su la barca incomincia a navigare, però io non ero al comando del timone ma in balia delle onde e dei capricci del mare che potevano come non potevano portarmi a destinazione, e questo dubbio mi faceva impazzire.
Il colpo di grazia arrivò quando tu un giorno mi dissi che dovevi andare a trovare una tua amica che abitava lontana da te più o meno come me. Ero triste e arrabbiata, non con te, ma con i miei genitori, le opportunità, il destino. Perchè lei si e io no? Perchè io non potevo vederti? Perchè proprio a me era capitato? Avevo solo bisogno di vederti, sentirti, abbracciarti però non mi era permesso, non potevo.E faceva male esserne consapevoli, fa ancora male.Quella notte non riuscivo a dormire, pensavo a come potesse essere stato cattivo il destino a farmi una cosa del genere, perchè non solo mi aveva negato a me la possibilità di venire da te ma l'aveva persino donata a qualcun altro e tu mi mancavi e io volevo vederti e non potevo sopportarlo. Le lacrime scendevano incontrollate e se decidevo di dormire quei brutti pensieri mi ritornavano in mente e più stavo male più mi accorgevo che un tuo abbraccio sarebbe riuscito a calmare tutto, e desideravo che  tu quella notte fossi stata lì a dormire insieme a me come tutte le normali amiche solitamente fanno. Ma la cosa che mi da più fastidio sai, è che noi non possiamo!Perchè noi non siamo amiche normali! Noi non vivivamo nella stessa città, noi non ci vediamo tutti i giorni a scuola o al parco,noi non abbiamo una foto insieme e nemmeno un video, noi non abbiamo 'regali di compleanno' perchè non ce li possiamo fare, noi non abbiamo la possibilità di abbracciarci quando una di noi sta male, noi non possiamo confidarci quando ci pare perchè bisogna aspettare la connessione internet o i soldi nel cellulare,noi non possiamo uscire e prenderci un gelato,noi non possiamo andare al cinema ed ingozzarci insieme di pop corn facendo di continuo battutine sullo squallore del film, noi non possiamo!Perchè noi abbiamo solo il ricordo della voce e del sorriso, delle parole e dei gesti ed è l'unica piccola cosa che possiamo permetterci di avere, ma siamo forti perchè ce la facciamo bastare ed ho capito che non serve un braccialetto per dimostrarti quanto ti voglio bene perchè l'amicizia sta dentro al cuore e se la senti tu la sento anch'io ed è l'unica cosa che nessuno ci potrà mai portare via ed è qualcosa che provi senza bisogno della connessione internet.
E se lo vuoi sapere ti ho scritto questa lettera per dirti che sono stanca delle piccole cose, per dirti che un giorno, chissà quando, tu farai parte del mio quotidiano, ti scrivo questa lettera per dirti che non ci sarà più un areo o delle miglia a dividerci, per dirti che farò l'impossibile pur di vedere il tuo sorriso dal vivo e non tramite uno schermo, per dirti che sei parte della mia vita e non ti lascerò mai perchè al solo pensiero sto male, per dirti che a volte mi sveglio la mattina ed ho bisogno di un abbraccio e tu non ci sei, perchè sì vorrei abbracciarti ed io lo so che nonostante tutto arriverà quel giorno in cui lo farò e mentre lo farò avrò tutto il tempo di sussurrarti "Sarah sei l'amica più speciale di questo mondo, e d'ora in poi ci sarò sempre"mentre una lacrima, ne sono certa, righerà il mio viso.
Il bene che ti voglio non si può misurare in miglia, è troppo grande.
April.


Finii di leggere la lettera con gli occhi lucidi lanciando un'occhiata a Sarah seduta accanto a me,lei mi sorrise mentre le porgevo la lettera che ripose nella bella scatola ricamata che aveva tra le mani. Pensai a quanti anni erano passati da quella lettera, e quanti anni che avevamo impiegato io e Sarah per riuscirci a vedere davvero e sorrisi felice pensando che avevamo fatto tutto quello che ci eravamo prefissate alla fine, perchè ora la potevo vedere tutti i giorni e potevo parlarle e abbracciarla quando volevo, ed era la cosa più bella passare i pomeriggi con lei. Mi guardò alzando l'angolo della bocca in un sorriso e aprendo le braccia, lo sapeva che mi ero commossa e sapeva che avevo bisogno di un "ti voglio bene" e di un abbraccio , mi conosceva fin troppo bene. La strinsi forte , come se avessi voluto recuperare tutti gli anni di distanza, e lei fece lo stesso.

«Mamma mamma! Cos'è quella?» Esclamò Jade, la figlia di Sarah, indicando la scatola che aveva in mano.
«La scatola dei ricordi di mamma e April» rispose Sarah sorridendole.
«Davvero? Ci raccontate ancora come vi siete conosciute?» ci chiese Audrey, mia figlia. Io e Sarah ci scambiammo uno sguardo d'approvazione.
«Ancora bimbe? Ma non vi siete stancate?» chiesi io sorpresa che volessero sentire di nuovo la storia.
«No no non ci siamo stancate! Vi prego!» dissero più o meno in coro unendo le mani a mò di preghiera.
«E va bene- rise Sarah-incominciamo dall'inizio..»


ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutte!Questa è la mia prima One Shot ed ho deciso di scriverla per rendere onore all'amicizia a distanza. La dedico interamente a Sara, una mia carissima amica che purtroppo è a molti chilometri da me ma è dentro il mio cuore, questa One Shot parla della nostra amicizia , un pò modificata adattandola alle protagoniste ma le cose che dice nella lettera sono tutte cose ispirate a un'amicizia vera, e alcune sono successe davvero . Spero che vi abbia fatto riflettere e capire che le amicizie possono essere vere e importanti anche se divise dalla lontananza. Fatemi sapere se vi è piaciuta :).
Allie In Wonderful


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