Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: ChevyDestiel67    25/06/2013    4 recensioni
Dean Winchester è il cantante dei "Demon Trap", una rock coverband. Castiel, disegnatore del fumetto di successo "Supernatural" ma poco appassionato di musica punk/rock, viene trascinato da suo fratello Gabriel al loro concerto, e da allora non ha che un desiderio: conquistare il cuore di Dean. A costo di spendere centinaia di dollari in dischi.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note Eccomi con il 13° capitolo! Spero che la storia vi interessi ancora! :P Vi piace l'entrate di Jessica nella storia? :) Non abbiate paura a commentare, mi fa piacere sapere che ne pensate. Ammetto che più andavo avanti e più i "miei" Dean e Castiel hanno preso vita propria, praticamente i capitoli se li scrivevano per conto loro, io ho cercato di fare del mio meglio e cercare di mantenerli il più simile possibile a quelli "veri", ma non so quanto io ci sia riuscita. In ogni caso spero che la storia sia e continui ad essere di vostro gradimento.
Aggiungo un'altra cosa e poi vi lascio al capitolo 13: la storia è quasi finita, diciamo che mancano un paio di capitoli... quindi preparatevi psicologicamente, ma non vi preoccupate: nessuno qui farà una brutta fine! ;)





Per Castiel quello fu il capodanno più bello di sempre.
Ellen aveva chiuso la Roadhouse quella sera per permettere a tutta la compagnia di avere il locale per loro. Ognuno fece la sua parte: Gabriel e Castiel prepararono i dolci, Balthazar portò del vino che teneva nella sua cantina da chissà quanto tempo, Ash portò la birra e sia lui che Dean prepararono degli ottimi hamburgers per tutti (“sono il Lord della griglia” disse vantandosi), Sam e Jessica prepararono degli antipasti e Jo pensò a sistemare il locale per l'occasione, dopo che Ellen era andata via (non senza aver fatto raccomandazioni a tutto il gruppo di trattare per bene il locale). In seguito si unì anche Chuck, con un carico di coperte e cuscini; l'intenzione dei ragazzi era di rimanere a dormire nel locale.
 
La serata passò tranquilla; erano tutti un po' brilli, felici e stravaccati sulle panche in attesa del brindisi di mezzanotte.
- Quanto manca ragazzi? - chiese Balthazar, mentre cercava di strimpellare la chitarra di Sam, che aveva portato per l'occasione.
- Almeno una mezzora ancora – rispose qualcuno, nel chiacchiericcio generale.
- Ash! Altra birra? - chiese Jo.
- Dio mio questo hamburger è... tipo il massimo... - se ne uscì Chuck.
- Jess vieni a salvarmi da Gabriel, penso abbia bevuto un po' troppo! - continuò Sam.
- Gabe! Mio dio, giù le mani da mio fratello! - rispose Dean mentre accarezzava la nuca di Cas.
- Tieni giù tu le mani da mio fratello, Winchester! - replicò ridendo Gabriel.
- A tal proposito, Dean... - Castiel si girò verso Dean e gli sussurrò qualcosa nell'orecchio. Dopo qualche secondo i due erano rinchiusi nel bagno.
 
- Lo sai che praticamente chiunque di là sa che cosa stiamo per fare? - gli chiese Dean, mentre passava le mani sul corpo di Castiel.
- Dean, mi fai così impazzire che non mi fermerei nemmeno se qui dentro dovesse entrare mio fratello.
- Mh, basta parlare di tuo fratello ora, ok? Per un attimo ho temuto volesse fare un menage a trois con Sam e Jess.
- Pensi che Sam rifiuterebbe? - gli chiese Castiel, baciandolo sul collo.
- Voglio togliermi questa imm-... dio, Cas, proprio lì... questa immagine dalla testa... dio, Cas.
- Dean... - sospirò, cominciando a slacciarsi la cintura – ti desidero così tanto.
- Vieni qui. - Dean si strinse a Castiel, levandogli le mani dalla cintura per tenergliele strette. Lo baciò sulle labbra già arrossate e vogliose, accarezzandole in seguito con la lingua e tastando poi ogni sapore all'interno della sua bocca. Castiel si lasciava trasportare dal sapore di Dean, un misto di birra, torta e Dean, strusciando il bacino sull'altro e voglioso di strappargli a morsi i jeans.
Cas si staccò da Dean per tirargli via la maglietta, facendo poi strusciare le sue mani su tutto il petto, baciandogli e succhiandogli i capezzoli ed eccitandosi ancora di più ai mugolii di Dean, che aveva rovesciato la testa all'indietro e teneva gli occhi chiusi.
- Cas, dio... Cas... lasciati... fare...
- Mh... hai capito male, Dean...
Castiel si mise in ginocchio davanti a Dean e cominciò a trafficare con la zip dei suoi jeans. Li abbassò unitamente ai boxer e si avventò subito sull'eccitazione del suo Winchester, stringendola nel suo pugno per poi succhiare e leccare ogni parte di essa. Dean fu travolto da scariche elettriche, mentre accarezzava i capelli di Cas, abbassando lo sguardo per osservarlo per poi richiudere gli occhi e rovesciare la testa all'indietro.
(Gesù, abbassate i toni! - si sentì provenire da fuori, e qualcuno alzò il volume della radio che stava passando gli Scorpions).
- Dio, Cas... cazzo... Cas...-
- Silenzio, Dean... - mugugnò Castiel, tornando a concentrarsi sul corpo di Dean. Quest'ultimo ebbe infine la meglio, riuscendo, non senza fatica, a far rialzare Cas e facendolo appoggiare al muro. Lo svestì al volo, facendo eccezione per la maglia (che riportava il logo dei Led Zeppelin, con somma gioia del Winchester), portando le mani al di sotto di essa e facendo scivolare le mani ovunque. Strofinò il suo corpo contro quello di Cas, che cominciò ad ansimare, per poi mettere la mano nei capelli di Dean, tirandolo a sé e baciandolo avidamente.
- Va bene, è il tuo turno... sbrigati o ti mangio...
Dean ubbidì e ricambiò il favore a Castiel, assaporando ogni centimetro della sua pelle candida e calda.
- D-dean... Non resisto più... Per favore, Dean...
Dean lo guardò dritto negli occhi. 
- Sono qui, Cas... sono qui... ti tengo...
Castiel si inumidì le labbra per poi morsicarsele, ed il suo seme finì tra le dita di Dean, che non aveva nessuna intenzione di staccarsi dal corpo del suo amato.
- D-dean... Dean... - riuscì a pronunciare, ansimando; le sue gambe tremavano ed avrebbe voluto rimanere così, con Dean, in completa estasi, per l'eternità. Riprese a respirare normalmente per poi buttarsi sul corpo di Dean, che venne pochi istanti dopo la sua presa.
Si sedettero in stretta stremati, Dean tra le braccia di Castiel, accarezzandosi a vicenda. Si guardarono negli occhi e non ebbero bisogno di dirsi quanto si amavano; il blu di Castiel si sposava perfettamente con il verde di Dean, creando un paradiso personale che non avrebbero mai voluto abbandonare.
 
- Oh piccioncini! Mancano due minuti a mezzanotte! Venite fuori o dobbiamo entrare noi? - gridò Balthazar.
- Arriviamo! - si sentì provenire dal bagno.
I bicchieri vennero riempiti di birra per l'ennesima volta per poi uscire dal locale, aspettando i fuochi d'artificio che, come ogni anno, venivano fatti esplodere allo scoccare della mezzanotte. Sam mise un braccio sulle spalle di Jess, che lo guardò sorridendo. A sua volta Gabriel mise una mano sulla spalla del giovane Winchester, mentre Balthazar si avvicinava a suo cugino sbiascicando degli auguri. Si strinsero a loro anche gli altri. Per ultimi arrivarono Dean e Castiel, mano nella mano.
Dalla radio all'interno del locale si sentì partire il conto alla rovescia, che terminò con un grido che poteva assomigliare ad un “auguri!”.
- Dean... - disse Castiel, guardando i fuochi d'artificio che stavano cominciando a rimpiere il cielo.
- Cas – replicò Dean, girandosi verso di lui, alzandogli il viso con la mano e baciandogli dolcemente le labbra.
Rimasero tutti fuori ad osservare il cielo, anche a fuochi terminati. Nessuno disse niente per un'eternità. Ma non avevano bisogno di parlare: le parole non avrebbero reso giustizia alle loro emozioni.
 
Dopo un paio di ore trascorse tra bevute, canzoni cantate a squarciagola ed abbracci (Dean credette di vedere suo fratello baciare Jess, ma fece finta di niente), i ragazzi stesero le coperte ed i cuscini per terra, vi sdraiarono e caddero in uno dei sonni più tranquilli e felici della loro esistenza.
 
 
°*°**°*°*°*°*°*°*°*°*°**°*°*°*°*°*°*°
 
 
L'inverno finì ed arrivò la primavera.
Il mese di Aprile, Sam si laureò a pieni voti; alla consegna della laurea erano presenti tutti: suo fratello, Bobby, Cas, Gabe e Balthazar, Chuck, Jo, Ellen, Ash... e naturalmente la sua fidanzata Jessica. Mancavano all'appello Crowley e Meg, ormai stabiliti definitivamente a New York, che tuttavia non si risparmiarono nel fare le congratulazioni via telefono alla “faccia d'alce”. Balthazar aprì definitivamente le porte del suo ufficio a Sam. Gabriel per l'occasione gli aveva preparato una torta enorme.
La primavera lasciò lo spazio all'estate, che se ne andò in favore dell'autunno.
 
- Gesù Cristo! - esclamò Castiel al telefono, un freddo giorno di Ottobre.
Dean alzò lo sguardo dall'albo di Supernatural che stava leggendo, osservando Castiel fare avanti ed indietro nel salotto di casa, il telefono in una mano e l'altra sulla fronte.
- Gesù! Cristo! - esclamò di nuovo – Gesù! Dimmi che non è una stronzata, Chuck. Ti prego dimmi che non è una stronzata, o giuro che... cazzo... 
Dean fece una smorfia che assomigliava ad un sorriso; gli piaceva quando Castiel diventava scurrile, e finora lo aveva sentito così solo a letto. Fuori diventava sempre il suo timido angelo. Adorava questo doppio aspetto del suo Cas.
- Ok, io mi calmo, ma Gesù Cristo! Madre onnipotente... Ok... ok... aspetto la tua conferma. Ok... Sì, rigira pure il mio numero di telefono a chi ti pare. Gesù Cristo, Chuck. Ok, ok... no, non lo dirò a nessuno, giuro. Mh. Ciao, Chuck... cazzo.. ciao! - Cas appese e lanciò il telefono sul divano vicino a Dean, che lo osservava perplesso.
- Tutto bene, Cas?
- Dean... - Castiel aveva gli occhi spalancati, i suoi occhi erano più luminosi del solito e brillavano di felicità. Dean aveva imparato a riconoscere quasi ogni espressione del suo angelo, ma a volte il suo sguardo era un regalo ancora da scartare.
- Hanno chiamato Chuck... Cioè, una rete televisiva ha contattato la casa editrice che a sua volta ha contattato Chuck che... o per Dio, Dean, stanno pensando di trarre una serie tv da Supernatural! - disse Castiel tutto eccitato, mentre portava le mani alla testa.
Dean si alzò dal divano di scatto, lasciando andare l'albo vicino al telefono e raggiungendo Cas.
- C-cosa? Cioè vogliono portare il vostro fumetto in tv? Oddio Cas ma è meraviglioso! - gli disse mentre lo abbracciava.
Castiel rispose all'abbraccio e Dean potè sentire i brividi che percorrevano i loro corpi.
- Spero che non sia... oddio non avrei dovuto nemmeno parlarne ma sono così... Gesù Cristo! Fantastico, Dean, fantastico! Spero che vada tutto in porto, ci volessero anni, ma potrei... potremmo sistemarci!
- Potremmo che? - Dean si staccò da Castiel, fissandolo negli occhi, con le mani sulle sue palle.
Le guance di Cas divennero di un colore indefinibile.
- Uh, ecco... io... so che è presto... ma... insomma ho pensato che prima o poi potremmo avere qualcosa di nostro, no? Un nostro nido, ecco. E se questa cosa della serie tv dovesse andare in porto ricaverei un buon profitto... e quindi...
Dean si staccò del tutto da Castiel, che era diventato paonazzo, pentendosi di ciò che aveva appena detto. Cercò una scusa per rimediare a ciò che pensava fosse stato un errore.
- Cioè, lo so che sto correndo troppo ma praticamente passiamo il nostro tempo libero insieme no? È come se già vivessimo... insieme. E... Oddio Dean, quello che sto cercando di dire è che... insomma ci vorrà del tempo immagino, e noi stiamo insieme da quanto? Così poco, e...-
- Zitto Cas.
Dean aveva il cuore che gli batteva talmente forte in tempo che pensò che perfino lo stesso Cas avrebbe potuto sentirlo. Gli si avvicinò, incredulo di aver sentito una confessione a cuore aperto, e sebbene una parte di lui era terrorizzata all'idea di condividere per sempre ogni suo momento con Cas, lo stesso bagno, la stessa cucina, lo stesso letto, lo stesso armadio... l'altra parte aveva già immaginato la cassetta della posta con i loro nomi, le litigate per scegliere i colori dei tappeti o a chi toccasse fare i piatti, Cas che gli portava la colazione a letto e lui che avrebbe ricambiato portando fuori la spazzatura per una settimana di fila.
Perso nei suoi pensieri, aveva quasi dimenticato di avere Castiel proprio davanti a sé, terrorizzato all'idea di aver detto qualcosa di sbagliato. Proprio quando Cas cominciò a balbettare il nome di Dean, quest'ultimo lo prese tra le braccia e lo baciò appassionatamente, avvicinandolo ancora di più mettendogli una mano dietro al colllo e spingendolo delicatamente verso di sé.
- Voglio vivere con te, Cas. Ma non voglio che sia tu a dover pensare a tutto, ok? Lavorerò giorno e notte per dare la mia parte, e avremmo un cazzo di giardino per fare dei fottuti barbecue con i nostri amici e parenti, ok? E dio, ti prometto che scop- no, che faremo l'amore in ogni centimetro di ogni stanza, ok?
Castiel sentì invadere il suo corpo da milioni di scariche elettriche; la bocca era secca, le labbra arrossate, gli occhi lucidi.
- Ti amo Dean, e ti prometto che ognuno di noi farà la sua parte, e faremo dei fottuti barbecue.
Risero uno nelle braccia dell'altro, e poi fecero l'amore sul divano.
 
Arrivò di nuovo l'inverno e di conseguenza Natale e Capodanno.
Le settimane passavano, e nella primavera successiva Sam e Jessica annunciarono ai loro amici di volersi sposare.
 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: ChevyDestiel67