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Autore: Jelsa    25/06/2013    10 recensioni
Era solo la loro ex-scuola. Era solo una giornata di Luglio. Erano solo ragazzi.
Era solo la loro fine.
Genere: Horror, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Louis aveva avuto la folle idea di ritornare nella vecchia scuola media dove lui e Harry si erano conosciuti. Così, in quel giorno di Luglio, Louis convinse, alla fine, Harry ad entrare in quella ex-scuola mezza scassata. In effetti se l'aspettavano meglio, ma era pur vero che erano 15/16 anni che i due non la frequentavano più. Nei dintorni non c'era anima viva, nessuno nei giardini, nessuno sulle scale, nessuno nell'atrio. Tutto era spento, buio, tetro. Non sapevano come entrare così Louis si ricordò del passaggio che i due utilizzavano per saltare le ore noiose di storia e geografia.
"Dai entriamo!" Louis era euforico, eccitato all'idea di entrare in quel posto dimenticato dal mondo, così solo e cupo.
"Ma che stiamo facendo?! Ma lo sai che si dice?"
"No racconta" Louis non avrebbe creduto a nessuna delle parole che Harry stava per dire.
"Si narra che il professor Niall eseguiva strani esperimenti sugli studenti del terzo anno i quali li rendevano irrequieti, cruenti, alterati. Gli esperimenti andarono avanti all'oscuro di tutti, fino a quando un giovane dichiarò tutto e la polizia fece chiudere la scuola all'istante. Dentro erano rimasti ragazzi intrappolati nelle grinfie del malefico professor. Restarono chiusi lì dentro per sempre, forse ora sono morti. E..." Harry fece una pausa di sospensione per far aumentare la suspance "BU!" Louis sussultò.
"Cretino, e cosa?"
"Niente, si dice che i ragazzi davvero non siano più tornati a casa e del professore non c'è più traccia, alcuni sono tornati per vedere, non ne sono più usciti..."
"Speri davvero che io ci creda??"
"Ma è vero Lou!!!!"
"Sì, è vero quanto è vero che io ti odio!"
Louis prese il suo coltellino e iniziò ad aprire la porticina di legno. Ebbene, i due, erano entrati a far parte di una gang, erano una specie di ragazzi di strada infatti avevano con sè pistole, coltelli e due scorte di munizioni. Louis spinse Harry dentro e gli prese la mano (l'unico gesto carino che fin ora aveva riservato per Harry); iniziarono a camminare piano piano, con la paura di far rumore come quando anni addietro temevano di essere scoperti da qualcuno. Si sentiva il rumore delle goccioline d'acqua che picchiettavano sul pavimento a pezzi. Dentro Harry un senso di insicurezza si andava formando all'altezza del petto.
Erano davanti alla Seconda F e videro delle goccioline di sangue prima piccole, come goccie di sangue dal naso, poi diventavano sempre più grandi, fino a diventare vere pozzanghere. Ed eccolo, l'urlo più agghiacciante che sentirono nella loro vita.
"Lou cazzo, andiamocene via!!!" Harry lo supplicava. Lou voleva giusto vedere dove portarono quelle strisce di sangue.
"Ok se tu non vieni, me ne vado da solo, la strada la so!" Così girò i tacchi e se ne andò nella direzione opposta. Lou lo fermò "Ok Harry, ce ne andiamo, ma qualunque cosa accada qua dentro, tu non lasciarmi ok?". Harry era stufo e disse sì, voleva solo uscire e andare a bere in un bar qualsiasi di quella maledettissima città. Ora avevano il passo accelerato, quasi correvano. Passarono davanti i bagni ed erano sicuri di aver visto qualcuno entrarvi. Si stavano contorcendo dalla paura, ma non lo davano a vedere. Harry guardò Lou con gli occhi speranzosi, sperando che non voleva andare a vedere. 
"Aiuto! Aiutatemi! Vi prego!" un lamento straziante, di un ragazzino "Dio ti prego, aiuto!" Lou non ci pensò su e corse verso i bagni. Un ragazzino di 14 anni era rannicchiato su sè stesso, era terrorizzato, i capelli bagnati di sudore, gli occhi spalancati. Il giovane era impaurito alla vista dei due tizi che aveva davanti. 
"Ei ei, buono, calmo, siamo qui per aiutarti!" 
"Chi siete?" rispose freddamente, velocemente e diffidosamente.
"Io mi chiamo Louis e lui è il mio compagno Harry, tu chi sei? Cosa ci fai qui?"
"Io... Io mi chiamo Liam... Ero venuto qui con un mio amico per fare una cazzata, sapevamo della leggenda ma..." chiuse gli occhi, si coprì il viso con le mani "l'hanno preso..." 
"Chi?" chiese Harry.
"Loro"
"Chi sono 'loro'?" insistette.
Liam puntò il dito verso la porta e urlò. Harry e Louis si girarono e li videro, anzi, lo videro. Era un ragazzo, o quel che ne rimaneva, gli si vedevano tutte le ossa sotto la pelle rossastra, piena di lividi, gli occhi erano tutti neri, non aveva capelli, ciò che lo accomunava a un umano era la posizione eretta. Lanciò un urlo grave e assordante, saltò sopra a Louis. Louis cadde e iniziò a scalciare per evitare che quel coso gli montasse sopra. Harry prese la sua pistola e sparò un colpo in testa a quel corpo nudo in cerca di cibo. Il corpo si schiantò contro la parete e chiuse per un attimo gli occhi, poi riprese la corsa verso Louis che intanto si era alzato. Louis prese un tubo lì vicino e iniziò a colpirlo in testa fino a spaccargli il cranio. Ciò che usciva da quel corpo era un liquido nero, scuro, e puzzava.
"Che cazzo era quello?!" chiese Harry.
"E' uno che ha preso il mio amico." rispose Liam.
"Come si chiama il tuo amico?" chiese Louis
"Zayn"
"Vuoi scappare da qui senza lui o lo rivuoi con te?" chiese Harry
"Io... Io voglio tornare a casa!"
Harry e Louis si guardarono, Louis prese Harry per le mani. 
"Ok Harry ora devi farmi una promessa..." cominciò Louis "Quando tu sarai fuori, mi devi giurare che farai di tutto per bruciare questa scuola, ok?" 
"Ma tu non esci con noi?" Harry si morse il labbro
"Qui c'è ancora un ragazzino e probabilmente sta lottando con tutto se stesso per riuscire a trovare il suo amico; tu porta fuori Liam e chiamate qualcuno, ho provato e qui non c'è campo. Harry... promettimi che..."
"Non ti promette un cazzo il tuo fidanzato perchè io voglio andare a prendere Zayn quindi restiamo tutti qui, INSIEME!" si intromise Liam che ormai aveva capito la relazione tra quei due.
"Liam tu non capisci!" rispose Louis
Un altro urlo invase l'edificio.
"Usciamo via di qui e cerchiamo 'sto ragazzino cazzo!"
Così iniziamo a chiedere a Liam dove erano andati più o meno e quindi si diressero al piano superiore, le scale che quasi cadevano, scritte sui muri di ogni tipo, dai "Tvtb" ai "Muori puttana", poi una, scritta col sangue "Aiutatemi!" e l'impronta di una mano che viene trascinata via. 
"Cazzo..!" mugugnava Harry poco arrabbiato di essersi fatto convincere ad entrare in quella maledetta scuola.
"Ti prometto che ti porterò fuori di qui" gli sussurrò Louis in tono di scusa, Harry non si fece prendere la mano che Louis tentava di prendere.
"Dovrebbe essere qui" indicò Liam. Era la Prima A, la porta era piena di sfregi e alcuni pezzi mancavano. Si sentiva un respiro affannato, qualcuno piangere. Louis prese il coltello e Harry la pistola. Liam si mise un po' indietro intento a difenderli in qualche modo. Louis aprì di scatto la porta e non non vide nessuno. 
"Zayn... Zayn sei qui?" disse piano. Ancora il respiro affannato e il pianto. Entrarono e si misero a perlustrare l'aula. Alla fine, sotto il banco nell'angolino, disteso in una pozza rosso scuro c'era un ragazzo. Capelli scuri, abiti logori, orecchino e occhi chiusi. 
Harry si avvicinò "Zayn, sei tu?". Arrivò Liam che accertò l'identità della persona. Si inginocchiò su di lui e lo portò fuori dal banco. Perdeva sangue da un braccio, aveva un morso gigantesco, come quello di un orso. Louis staccò un pezzo di tenda dalla finestra e gli fasciò la ferita. Il ragazzo si lasciò nelle braccia di Liam. Iniziò a tossire, sputava sangue. 
"Portiamolo via da qui!" implorò Liam. Zayn spalancò i suoi occhi, erano neri, completamente neri, come quelli del tizio che li avevano aggrediti. 
"Liam..." cercò di articolare qualche parola "Scappa... via... da... me...".
"Ma..." 
"Ti... prego... Posso... farti... del... male..."
"Io non ti lascio Zay!"
Il ferito fece per alzarsi e cacciarli tutti fuori. 
"E'... per... il vostro... bene..."
Harry guardò Liam che era disperato.

Non c'è nessun modo per aiutarlo

Questa frase girava per tutte le menti dei tre.
"Troveremo il modo per farti tornare normale." Disse Louis "Ora però resta qui..." Prese Zayn e lo mise su una sedia. Lo legò con ciò che trovava: fili di ferro, stoffa, scotch, tutto. "Ragazzo, ti aiuteremo!" 
Chiusero la porta dell'aula e Harry chiese "Come pensi di aiutarlo Lou?! Sai che non possiamo! Lo sai! Che cazzo fai? Gli dai speranze? Quel poveretto sta morendo, è più là che di qua! Lo sai che non è neanche più umano! Dobbiamo andarcene ora che possiamo!". Louis gli diede un'occhiata gelida. Sapeva che davvero non c'era speranza, ma dovevano provare.
"Senti Liam" fece Louis "Tu la sai bene 'sta leggenda di questo professor Niall?"
"Perchè?"
"Voglio scoprire dove si è cacciato, potremmo scoprire qualcosa per salvare il tuo amico..."
"Lavorava nei sotterranei della scuola, quelli dedicati ai terremoti..."
"Ok, andiamo."
Fecero tutti per protestare ma Lou era già per le scale così non potevano far altro che seguirlo. Lou stava andando veloce e i due quasi non riuscivano a stargli dietro. Lo chiamarono per aspettarli. Un boato. Non sentirono più i passi di Louis. Era scomparso nel nulla, si guardarono attorno. Non c'era da nessuna parte. Attorno a loro solo armadietti pieni di bozze, sangue un po' ovunque, luci che tremolavano, fogli per terra, pareti luride e di Louis nessuna traccia.
"LOUIS! LOUIS DOVE SEI?!" urlò Harry "LOUIS CAZZO, RISPONDI!". Harry si buttò in ginocchio, si chiuse le mani nel viso, stava per piangere. 'Come facciamo ad uscire?' pensava. 'Come faccio a ritrovarlo?' si ripeteva. 'Come salvo tutti?' si domandava.
Crollò, iniziò a piangere. Intanto si sentivano dei passi, come una corsa faticosa. Harry era in panico, così fu Liam a prendere in mano la situazione.
"Harry!" gli diede uno schiaffo.
"Riprenditi!" gliene diede un'altro.
"Noi ce la faremo ok? Ritroveremo Louis e porteremo Zay, Lou e noi fuori da sto schifo!" ora gli prese il viso tra le sue mani. Harry si alzò e si riprese. Poi dal fondo del corridoio videro tre di quei tipi mal messi. 
"CORRI LIAM!"
Iniziarono a correre il più forte che poterono, Liam andava avanti e faceva strada a Harry per la via principale alle stanze sotterranee. Svoltarono nel corridoio e si trovarono avanti altri tre tizi identici ai primi tre. Harry sparò alcuni colpi e i due fecero dietrofront. Liam si infilò nello scivolo della spazzatura e Harry fece lo stesso stando bene attento di chiuderlo come meglio poteva. Si lasciarono andare fino a quando non si ritrovarono in mezzo a tutta sporcizia.
"Per di qua..." sussurrò Liam tutto concentrato. Scavarono negli scarti per trovare una porta che trovarono qualche minuto dopo. Entrarono, i sei tizi che li rincorrevano sarebbero arrivati presto anche loro per lo scarico rifiuti. I due entrarono e si trovarono in una stanza piena di stralci di giornali ai muri, foto di ex-studenti, la mappa della scuola, fili con appese varie provette. Per terra vecchi fogli con scritto formule, ipotesi, teorie. C'era una scrivania con sopra un libro aperto. Harry lesse le prime righe "E così per la fine del secolo l'umanità intera sarà vittima di una nuova grande e potente malattia causata dall'emissione di un particolare gas che le auto producono. E' ormai impossibile fermare questo processo che si sta verificando in ognuno di noi, ci stiamo uccidendo da soli."
"Quindi.. Il professore cosa stava facendo?" chiese Liam.
Harry cerco di decifrare qualcosa dagli appunti sparsi.
"Credo che il professore stava cercando una soluzione possibile, non è stato lui a creare quei ragazzi, lui li stava guarendo..." Harry guardò Liam "Forse possiamo salvare Zayn!"
"Come?!" Liam era stanco di essere preso ingiro con false speranze.
"Cerchiamo, vediamo cosa riusciamo a trovare!"
Si misero alla ricerca di qualcosa di utile. Tra fogli, lettere, numeri, vecchi e nuovi libri di scienze, scarti di cibo, polvere alla fine riuscirono a trovare la soluzione.
"Harry! Forse ho trovato qualcosa, vieni qui!" c'era una cassetta con su scritto: Soluzione Finale.
Cercarono un televisore che ovviamente trovarono poco dopo. Misero su la cassetta con la speranza che funzionasse ancora. Attesero qualche minuto e subito sentirono la voce del professore che parlava e spiegava. Alla fine disse "Quindi, voi che avete trovato questa cassetta, dovete sapere che ho provato con tutto me stesso di aiutare questi ragazzi, ma mi hanno fermato nel bel mezzo della riuscita. Continuate voi il mi lavoro, dovete solamente inniettare questa fialetta nei loro corpicini e potranno ritornare normali. E' la fiala Fn1502. Fate bene attenzione: a contatto con l'aria diventa seriamente pericolosa per la vostra salute, la quale ha l'effetto di farvi ammalare immediatamente. La ricetta è nel libro sulla scrivania, portatela in un centro medico e distribuitela alle persone. Salvate il mondo."
"Prendiamo quella cazzo di fiala" disse Harry.
Iniziarono a cercarla, ma non riuscivano a trovarla. A quel punto sentirono sbattere alla porta. Erano arrivati. Stavano per morire, dovevano trovare quella fiala e una siringa per salvare Zayn, eventualmente Louis, ed evitare che gli ospiti li uccidessero. Probabilmente non sarebbe bastata non che per una sola persona. La porta stava per cedere. I due stavano impazzendo, Liam si preparò con una vecchia sedia tra le mani, pronto per dargliela in testa. Harry continuava a cercare. Si stava aprendo e in quel momento la trovò. Liam chiuse gli occhi e stava per colpire, ma venne fermato da Harry. Infatti, colui che sbatteva era Louis. Harry lo abbracciò e gli spiegò tutto. Louis capì e spiegò loro che fine aveva fatto: si era perso, ma sapeva comunque come arrivare alla stanza. Disse che aveva incontrato un malato ed era riusciuto a scamparla. Poi li aveva trovati. 
"Ok, andiamo da Zayn, curiamolo e andiamocene da qui!"
"Sì, ma serve l'altra fiala! Diventeremo tutti così altrimenti!!" 
Louis chiuse gli occhi, quasi per fare mente locale. 
"Harry, già è tanto se ne usciamo vivi da qui..." ma Harry non ascoltava, cercava l'altra fiala. Voleva trovarla e uscirsene da lì.
"Vieni..." implorò Louis, ma Harry non gli diede ascolto, così, come quando erano entrati, lo strattonò via da quel posto lugobre. Liam li aspettava fuori dalla stanza.
"E muovetevi cazzo!" la prima volta in cui a imprecare era Liam e non Harry. I tre ragazzi uscirono dalla stanza dei rifiuti e salirono per le scale a chiocciola del sotterraneo e videro alcuni segni sul muro, come disegni degli antenati, stilizzati e chiari. I ragazzi correvano più che potevano, sbucarono nel corridoio e sembrva tutto tranquillo. Si ritrovarono davanti ai bagni dove si erano incontrati. 
"Dobbiamo solo ritornare nell'aula.." disse Harry, quasi per consolarsi del fatto che tra poco sarebbero usciti fuori.
Un urlo caldo, di una persona che si muta, rumore di vestiti che si strappano, ossa che si rompono. Sembrava di stare all'inferno. 
"Muoviamoci...!" supplicò Harry. Corsero su per le scale e arrivarono all'aula senza fiato. Aprirono la porta sicuri e Zayn non c'era più. La sedia era rotta, completamente, la benda per terra. Non c'era più. Liam si lasciò scivolare alla parete, sull'orlo delle lacrime. Non ci poteva credere, non l'avrebbe mai più visto. E invece eccolo, o meglio, quello che ne rimaneva. Si ereggeva sulla porta, ormai non era più il ragazzo di prima a cui avevano promesso di salvarlo. L'avrebbero aiutato. Dovevano farlo. Zayn saltò su di Liam che in preda all'amicizia non si ribellò. Voleva lasciarsi ferire, voleva diventare come Zayn per stare con lui. Intervenne Louis che scalciò via Zayn. Era più forte di quanto pensava. Prese il coltellino e cercò di immobilizzarlo. Harry prese la fiala e iniziò a preparare la siringa. Gli tremavano le mani. Intanto si sentivano nuovi passi, più forti, più numerosi, più affamati. Qualcuno colpì Harry il quale fece cadere la fiala per terra e si ruppe, tutto il liquido cadde e uno strano odore si allargò nella stanza. Harry combatteva, Louis anche e Liam si lasciava a terra, ormai rassegnato. 
"Harry!!!" gridò Louis "Andiamocene!"
"Ma cosa facciamo con Liam e Zayn?!" cercava di parlare mentre lottava, aveva dato una bella batosta all'aggressore.
"Moriremo anche noi!!!!"
"Lasciatemi qui..." sussurrò Liam "Voglio stare con Zayn..."
I due giovani si uardavano e acconsentirono, Harry schiantò la testa dell'altro sul banco e si aprì in due. Louis fece in modo di scaraventarsi via Zayn. 
"Sicuro?" chiese Louis. Sapeva che non ci sarebbe stato verso di portarlo via, trascinarlo a peso morto sarebbe stato solo controproducente. Liam non rispose. Zayn gli si si avvicinò piano. Per un attimo riaquistò la sua umanità e accarezzò Liam. I due si baciarono e Liam sussurrò "Ti amo...". Zayn non poteva parlare, ma Harry potè giurare che lo amava con tutto sè stesso Liam. I due uscirono velocemente e lasciarono i due ragazzi morire lì, da soli, come volevano.
Harry e Louis iniziarono una corsa sfrenata verso l'uscita. Non si vedevano più in giro quei cosi mostruosi. Pensavano di potercela fare, superarono i bagni, mancavano 100 metri alla porticina da cui erano entrati. Sentivano già l'odore del prato. 
Ed eccolo. Spuntò fuori tutto ad un tratto, morse Louis al polso e poi si gettò a terra. Era quasi come un morso di vipera, veloce e insicuro. Louis combattè contro quel mostro per riuscire a ucciderlo, intervenne Harry che gli sparò.
Louis guardò Harry.
"Ehi..." Disse "Sai che devi fare... tagliami via il polso! Ora prima che mi arrivi al cuore e sarò tutto infetto!"
Harry non voleva seguire i suoi ordini. 
"Dai cazzo!" gli occhi gli si andavano a oscurare
Harry chiuse gli occhi e gli tagliò via il polso. Louis non urlò, ma si poteva dire che dentro di sè stava morire. Harry si strappò la camicia e gliela legò attorno in modo che non potesse perdere sangue. Lo prese in braccio e si diresse verso l'uscita.
Louis chiuse gli occhi stremato.
"Ce la faremo LouLou, te lo prometto mio Boo, ti porterò via da qui..."
Era arrivato alla porta, fece per aprire. Bloccata.
Harry non ci poteva credere. Adagiò Louis per terra. Spinse, la colpì, niente. Harry voleva morire. Si avvicinò a Louis.
Louis riaprì gli occhi ormai quasi completamente neri. solo uno spiraglio rimaneva del suo celeste. Si avvicinò ad Harry.
"Amami anche quando non sarò più così"
"Ti amerò per sempre"
"Lasciami andare via da te Harry... Ti farò male..."
"No..."
"Ti prego Harry..."
"No..."
"Perchè?"
"Perchè vengo con te."
Harry prese la pistola e preferì far morire Louis normale piuttosto che da belva. Chiuse gli occhi e dolcemente baciò Louis mentre gli sparava in petto. 
Harry si spense con Louis qualche secondo dopo.





Spazio autrice
Sì lo so mi sono cimentata nell'horror.. Bho che dire.. la storia eccola là... Spero sia piaciuta...
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