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Autore: Folg_89_Franko    08/01/2008    1 recensioni
La ricerca del potere assoluto, Vegeta non vuole altro. E per trovarlo avrà bisogno di Goku.
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goku, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Cell

Esplosioni, fiamme, grida, dolore e sangue.
Le città esplodevano e i cieli si dividevano, alla fine, come sempre, loro, sopra le rovine.
La schiena di Vegeta era piegata dalla fatica e il fiato spezzato dallo sforzo, ma non abbassava lo sguardo.
Goku partì all’attacco, ingaggiando un violento corpo a corpo con Vegeta.
“Tutto qua Kakaroth? Da un sayan mi aspettavo di più!” lo scherniva il Principe, malgrado sapesse di essere in svantaggio.
“Taci traditore! Solo io Kakaroth sono un vero sayan, tu non lo sei più da tempo!”
“Per me sei solo un assassino che ha ucciso chi gli voleva bene!”
“Taci!”
E lo scontro continuava per ore, seminando distruzione sul pianeta.
Poi Goku riuscì a colpire il principe e a scagliarlo a terra, ma proprio quando stava per finirlo questi si rialzò di scatto, bloccandolo alle spalle, impedendogli di muoversi.
“Lasciami!”
“Non credo proprio Kakaroth!”
“Cosa vuoi fare?”
“Portarti con me all’Inferno!”

Vegeta era pronto ad autodistruggersi, ma aveva poco tempo.
Non avrebbe trattenuto Kakaroth a lungo.
Poi una voce gelida si rivolse ad entrambi.
“Che carini che siete!”
Cell era appostato su un trave di cemento, e a quanto pare si stava godendo lo spettacolo.
I suoi due peggiori nemici si stavano facendo a pezzi sotto i suoi occhi.
O meglio Goku stava macellando Vegeta senza troppi problemi.
Kakaroth lo fissò “tu sei quell’idiota di Cell?”
Il cyborg lo guardò storto “come osi stupido scimmione?”
Il sayan si liberò dalla presa di Vegeta, schiantandolo in un palazzo, o ciò che ne rimaneva.
Quest’ultimo cercò di rialzarsi ma si rese conto che forse era meglio recuperare un po’ di energie, aspettando l’evolversi degli eventi.

Il cyborg era nel frattempo sceso a terra e si era posto in fronte a Kakaroth.
“Mio caro Goku non dovevate fare tutto questo macello, altrimenti come faremo per il torneo?”
Il sayan lo guardò con espressione sconsolata “sai cosa me ne frega del tuo stupido torneo, ho altro da fare”
“Stammi a sentire scimmione, qui quello che comanda sono io quindi vedi di non contraddirmi se non vuoi morire “ lo rimproverò il cyborg.
Kakaroth lo fissò con espressione divertita “sei sicuro di quello che stai dicendo? Davvero pensi di avere qualche possibilità di battermi, mostriciattolo verde?”
A quelle parolal’androide fece esplodere tutta la sua rabbia, disintegrando le macerie circostanti. “Come osi! Io sono l’essere perfetto, il numero uno dell’intero universo! Ora la pagherai per il tuo affronto!”
Il sayan lo fissò con un ghigno feroce “allora dimostralo, pivello!”
A quel punto Cell si scagliò contro il sayan tempestandolo di calci, pugni e sprazzi di energia.
Tuttavia nessun colpo andava a segno, il super sayan era troppo veloce per l’essere artificiale, che ormai cominciava a cadere in preda alla rabbia, lanciando colpi sempre più a casaccio.
Dopo un paio di minuti a un ritmo molto sostenuto i due avversari si separarono, mantenendo sempre il contatto visivo.
Cell era a corto di fiato, aveva usato appieno metà dei suoi poteri eppure non riusciva a colpire Goku.
Si trovava di fronte a un bivio, o battere in ritirata e aspettare il giorno del torneo per punire quello scimmione, o scatenare in quel momento tutti i suoi poteri come gli comandava l’orgoglio.
“Allora Cell, cosa pensi di fare? Batterti seriamente o continuare a cazzeggiare? Sappi che finora mi hai deluso, e parecchio”
Un brivido corse lungo la schiena del cyborg, le pupille si dilatarono per la tensione, i pugni si strinsero convulsamente, mentre le labbra di tendevano in un espressione carica d’odio.
Al diavolo la programmazione del Dott. Gelo, al diavolo il lavoro del super computer, al diavolo la sua missione, al diavolo tutto.
Quello scimmione lo aveva ferito nell’orgoglio, e ora l’avrebbe pagata, eccome se l’avrebbe pagata, a costo di disintegrare l’intero pianeta.
“Considerati onorato sayan, sta per vedere la mia massima potenza!” e dettò ciò si mise in posa cominciando ad aumentare il proprio ki.
“Non chiedo altro” lo sfotté Kakaroth.
Tutto il pianeta sembrava tremare al cospetto di una tale potenza.
Il potere di Cell era immenso e continuava da aumentare, il corpo aumentò leggermente la massa muscolare, mentre una fiamma d’aura giallastra lo avvolgeva.
Tutto intorno le macerie si sollevavano per aria a causa della forza sprigionata, sbriciolandosi in pochi secondi.

Poi una violenta onda d’urto e una grande esplosione di luce.
Cell aveva raggiunto la sua massima potenza, e si preparava per il vero scontro.
Finalmente era giunto il momento per cui era stato creato, per cui aveva tanto lottato e ucciso, distruggere Son Goku.
Il cyborg scattò verso il sayan con una rapidità inaudita, colpendolo con un violento gancio destro al volto, facendolo sbalzare in aria.
Il sayan venne scagliato in aria con veemenza, per poi essere colpito alle spalle da un colpo a mani giunte.
Venne quindi schiantato al suolo e bombardato da una raffica di colpi energetici, seguiti poi da una potente onda energetica.
L’attacco di Cell era stato veramente veloce e potente.
Al centro del cratere il guerriero dalla tuta arancione stava schiantato nel terreno.
Si doveva ammetterlo, il coso verde era un avversario interessante, si sarebbe divertito.
Si alzò in piedi e si tolse di dosso la polvere, poi applaudì.
“Complimenti Cell, mi hai sorpreso! Il nostro sarà un bellissimo incontro!”
“lo credo anche io sayan, peccato che sarà anche il tuo ultimo combattimento!”
I due si fiondarono l’uno verso l’altro, ingaggiando un violento corpo a corpo.
I boati causati dai colpi riempivano l’aria, mentre colpi energetici si schiantavano al suolo dopo aver mancato il bersaglio.
Nessuno dei due avversari si risparmiava, e i colpi andavano a segno con precisione chirurgica.

Dalla sua posizione Vegeta osservava lo scontro titanico, ed era profondamente costernato.
Da quello scontro dipendevano probabilmente le sorti dell’intero Universo, e sinceramente non sapeva chi sostenere.
Entrambi gli avversari erano esseri malvagi, anime nere perse nel vuoto, entrambi avrebbero portato il pianeta alla rovina.
Lui era l’ultima speranza rimasta, e decise.
Chiunque avrebbe avuto la meglio sull’altro avrebbe affrontato lui, e giurò che avrebbe portato il suo avversario all’altro mondo.

Intanto i due contendenti continuavano la loro feroce lotta.
Entrambi erano imbrattati dal sangue che fuoriusciva dalle ferite.
“Allora Cell, mi sembra uno scontro interessante”
“Esatto sayan, peccato che io posso rigenerarmi e tu no, morirai dissanguato verme!” e scoppiò a ridere in maniera convulsa.
“Ormai il nostro scontro è finito, il vincitore è ovvio”
Un ombra scura calò sull’espressione del sayan.
“Hai ragione Cell, è proprio finita”
“Quindi ti arrendi?”
Un ghigno malvagio comparve sul volto del guerriero dai capelli biondi.
“È finita Cell, per te”
Il cyborg lo guardò stralunato “ma cosa stai dicendo, sei impazzito? Non vedi le tu ferite?”
“Certo che le vede idiota, ancora per poco” e detto ciò estrasse qualcosa dalla fascia che aveva sull’addome.
Portò alla bocca la mano e mangiò qualcosa, e immediatamente ritornò in piena forma.
“I senzu…” grignò Cell sommessamente.
“Esatto”
“Peccato per te che io posso rigenerarmi!” e detto ciò si strappo il braccio sinistro, pesantemente danneggiato, che sostituì prontamente con uno nuovo, così come ricostituì le parti che avevano subito danni dal sayan.
“E con ciò?”
“Stupida scimmia! I miei poteri possono continuare a rigenerarmi all’infinito, sempre più potente. Il tuo senzu invece è andato!”
“E con ciò? Non credo che da morto potrai rigenerarti”
“Cosa?!?”
“Ora capirai” e allontanò il cyborg con un violento calcio all’addome.

Il sayan cominciò a concentrare la propria aura, intense fiamme dorate lo avvolgevano, poi una gigantesca colonna di luce lo avvolse completamente, celandolo alla vista.
Sia Cell che Vegeta avvertivano l’enorme incremento di potenza del guerriero, ma solo il sayan sapeva darsi una spiegazione.
Era dunque fondato il suo timore.
Kakaroth aveva superato il limite del super sayan nella Stanza dello Spirito e del Tempo, come suo figlio prima di lui, e adesso lo aveva rifatto.
Niente adesso poteva fermarlo, né lui né Cell, nemmeno se avessero unito le forze.

Quanta delusione, lui era il Principe dei sayan, e un suo suddito lo aveva surclassato ampiamente.
E pensare che forse anche lui lo aveva raggiunto, una volta, il secondo livello del super sayan.
Eppure adesso non ci riusciva, eppure rabbia in corpo ne aveva, eccome se ne aveva.
Oltre alla sua naturale avversione per Kakaroth era stato umiliato da Cell, da suo figlio venuto dal futuro, e ora quello che tutti definivano un eroe gli aveva portato via la sua famiglia.
Eppure non riusciva a superare il limite, non ora.

La colonna di luce si ritirò, rivelando il guerriero avvolto nella sua splendente aura dorata, circondato da fulmini di pura energia.
Il suo sguardo furioso si posò su Cell.
“Ammira la potenza dei sayan! Questo è il mio vero potere!”
Il cyborg lo guardò terrorizzato, si sentiva una nullità al cospetto di tale potere.
Poi una fitta allo stomaco lo fece piegare in due dal dolore.
Il suo avversario era accanto a lui e il suo pugno premeva contro di lui.
Poi un violento calcio al collo lo fece schiantare contro una casa.
Appena aprì gli occhi si trovò quelli verde-azzurro dell’avversario di fronte a lui.
Improvvisamente venne investito da una gragnola di colpi, che lo catapultò contro altre macerie.
Si sentiva a pezzi e non erano passati nemmeno due minuti da quando era stato colpito.
Poi sentì una mano che lo afferrava per il collo e lo lanciava in aria, e una voce “vola”.
Poi altri colpi violenti, come se fosse dentro a un invisibile flipper, mandato a rimbalzare dai colpi dell’avversario.
Dannazione se era veloce, non riusciva nemmeno a vederlo.
E poi la presa alle spalle, che bloccò i suoi movimenti.

Cell era completamente devastato, il suo corpo perfetto ridotto a un colabrodo, mentre un fiotto di sangue violaceo usciva dalla sua bocca.
“C-chi sei… tu n-non s-sei Son Goku…”
Il sayan si accostò al suo orecchio “esatto, non lo sono”
“E al-allora chi s-sei..”
“Io sono Kakaroth, il super sayan”
“C-chi?”
“Goku era il nome di un debole essere umano, io sono la vera natura di questo corpo sayan, io sono Kakaroth! Sono stato rinchiuso in un angolo remoto della mente di quello stupido per anni, poi grazie a Vegeta mi sono liberato, e niente potrà fermarmi!”
“I-illuso…”
“Lo credi davvero, beh peccato che ora morirai!”
“Cosa?”
Il sayan con una violenta ginocchiata spezzò la schiena all’essere verde, lanciando poi in cielo.
L’ultima cosa che vide Cell fu una gigantesca kamehameha colpirlo, con una potenza molto superiore al final flash di Vegeta.
Di lui non rimase niente.

Vegeta aveva assistito al tutto dalla sua posizione, ed era rimasto molto impressionato, non credeva si potessero raggiungere tali livelli.
Ma non importava, lo avrebbe portato con sé nell’aldilà.
Si alzo in piedi malgrado il dolore e raggiunse Kakaroth, che lo stava aspettando.
“Credevo te la dessi a gambe”
“Vegeta non scappa mai, ricordatelo”
“E la cosa ti fa onore”
I due si misero in guardia, ma il divario era troppo elevato.
Pochi colpi e Vegeta si ritrovò ancora una volta a terra.
Kakaroth lo fissava, poi si mise in posizione, caricando un onda energetica.
“Addio Vegeta”
L’enorme massa di energia si diresse verso il suo obbiettivo, e Vegeta poté soltanto vederla arrivare, senza fare niente per fermarla.
Poi una gigantesca esplosione e un boato assordante rase al suolo la città.

Kakaroth aspettò alcuni minuti, nessun aura nei dintorni, Vegeta era allora morto.
Strano, credeva ci volesse di più per eliminarlo, ma pazienza, c’era altro da fare.
Fece rotta al Palazzo del Supremo, dove lo attendeva l’ultimo nucleo della resistenza.
Niente di che per lui, un paio di terrestri, due namecciano, un grassone e un mezzo sayan che non era neanche la metà di suo padre.
Sarebbe stato un lavoretto facile e veloce, doveva solo stare attento a non uccidere il Supremo, lui sarebbe stato l’ultimo, lo avrebbe eliminato dopo aver espresso il suo desiderio al Dio Drago.
La vita eterna lo stava aspettando.
  
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