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Autore: Kathys    09/01/2008    7 recensioni
La mia prima one-shot che beh... Leggete e scopritelo... Da New Moon...
Genere: Romantico, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa ff ha una storia un po' speciale...

Mi era stata rubata... distrutta...

Ma sono riuscita a riscriverla...

Non mi interessa se qualcuno di voi la criticherà o la insulterà...

Per me è SPECIALE...

 

Buona Lettura...

 

 

 

 

 

La promessa

Due, tre, quattro mesi…

Ma erano davvero solo mesi?

Mi parevano anni, che mi avevi lasciato.

Eppure... Non era possibile. Dovevano esser passati anni.

E io ero con te.

Anzi, il mio cuore era con te. Perché mi avevi abbandonato.

Per Sempre...

Ricordo ancora le tue parole...

 

«Bella, non voglio che tu venga con me».

 

Eppure come vedi il mio cuore non ti ha ascoltato.

Ti ha seguito, abbandonandomi anche lui al mio destino.

 

«Tu non sei la persona giusta per me, Bella»

 

Perché mi hai fatto questo?

Io non ero la persona adatta a te.

Per te ci voleva una come Rosalie.

Io non sono abbastanza.

Ma tu...

Tu...

Tu lo eri per me.

 

E allora perché ora non sono accanto a te?

Perché sono a casa mia con in mano la tua giacchetta?

Quella che mi avevi prestato e ti eri dimenticato di riprenderti...

Perché sono una sciocca.

Si, una sciocca.

Perché ho mantenuto la promessa che ti avevo fatto.

 

«Non fare niente di insensato o stupido»

 

La tua richiesta. L’ultima.

Ma perché dovrei mantenere una promessa ad un eterno bugiardo?

Io ho sempre mantenuto la mia parola.

Ma tu...

 

Avevi promesso di proteggermi e mi hai ucciso...

Avevi promesso che mi amavi e che per l’eternità lo avresti fatto e, invece, mi hai ripudiata...

Avevi promesso che non mi avresti lasciata e ora sono qui, da sola...

 

E allora...

Perché? Dammi un valido motivo per mantenere la mia parola.

Spiegamelo. Parlami. Maledizione!

 

Non una tua parola giunge alle mie orecchie...

 

Va bene.

Tutto chiaro...

 

Indossai il tuo giubbotto. 

Il tuo profumo mi assalì. Non avevo avuto cuore di lavarlo.

Presi le chiavi del mio Pick-up, e ci salii sopra.

Dovevo farla finita. Basta.

Le mie mani sul volante tremavano leggermente, ma perché?

Perché stavo per infrangere una promessa.

Era la mia unica preoccupazione in quel momento.

Guidai fino alla riserva. Parcheggiai.

In lontananza potevo sentire un rumore d’onde, che con violenza s’infrangevano contro gli scogli.

L’ultimo rumore che le mie orecchie avrebbero sentito.

Ormai solo un pezzo di bosco mi divideva dal mio destino.

Non avevo fretta.

Percorsi con calma tutto il tragitto. Una fitta boscaglia mi rese difficile il passaggio, ma conoscevo la strada.

Quante volte ero andata alla spiaggia?

Due, tre, quattro?

Forse di più...

Amavo le onde che piano s’infrangevano sulla sabbia fine.

Amavo lo scrosciare dell’acqua quando di ritirava dopo esser salita fin sopra gli scogli.

Amavo immergere i piedi nel gelo del mare d’inverno.

E amavo il freddo che c’era sempre in quella spiaggia.

Un freddo che mi portava dolci ricordi.

 

La spiaggia non era come il bosco.

Nel bosco la mia vita aveva avuto fine, quando tu mi avevi lasciata.

Sul mare sarei rinata, da sopra gli scogli.

 

Finito di attraversare il bosco, mi ritrovai sulla sabbia fine.

Tolsi le scarpe, accogliendo nei piedi il gelo portato nella spiaggia di Novembre.

Posai i miei occhi color cioccolato sul mare.

Era mosso, infuriato.

Forse sapeva il dolore che di li a poco avrebbe dovuto accogliere...

Neanche lui avrebbe potuto contenerlo tutto, ma per me era troppo, da portare.

Spostai la sguardo a destra, dove sapevo che c’era la mi unica via di salvezza.

Un’alta scogliera si stagliava quasi violentemente contro il cielo grigio.

Le onde si infrangevano contro essa sempre con più forza.

Stava arrivando una tempesta.

Sospirai, incamminandomi verso la scogliera.

 

Tanto non l’avrei vista, la tempesta...

 

Salii fino alla cima delle rocce, arrivandoci in pochi minuti.

Lì il vento soffiava impetuoso, rischiando di farmi perdere l’equilibrio. Prima del previsto...

Allargai le braccia, guardando verso il basso.

Un sorriso mi passò sul volto.

L’acqua scura era agitata, molti metri sotto di me.

Mi sporsi pericolosamente.

Una folata di vento freddo mi fece rabbrividire.

Chiusi gli occhi, in attesa.

 

Un’attesa ben risposta.

Pochi attimi dopo lo sentii.

Come tutte le altre volte in cui mi mettevo in pericolo, la mia mente ricreò la tua stupenda voce...

“Bella... Non farlo...”

Sospirai. Mi ero aspettata quelle parole. E sapevo come replicare.

In un sussurro, che si perse nel vento, risposi alla mia testa.

«Perché?»

Una semplice domanda.

“Perché me l’hai promesso, ti prego...”

Sorrisi. Come era bella la tua voce. Assaporai ogni lettera, prima di replicare.

«Io ho promesso, ma tu non hai mai rispettato nessuna delle tue promesse. Perché io dovrei fare diversamente?»

La tua voce, nella mia mente, esitò.

“Perché... Perché... Perché non puoi... Non puoi lasciarmi...”

Basta. Era ora di finirla.

 

«Ma tu mi hai lasciata. Addio, Edward... Ti amo, Ti amavo e Ti amerò per sempre...»

 

Mi piegai sulle ginocchia, pronta a scattare.

Una voce, alle mie spalle, più forte di quella prodotta dalla mia immaginazione, ma altrettanto bella, urlò.

 

«NO! BELLA!»

 

Incredibile quanto sembrasse reale.

Mi lasciai cadere in avanti, gettandomi incontro alla fine.

Con gli occhi chiusi udii il vento gelido infuriare, e qualcosa di duro, freddo, colpirmi ai fianchi.

 

Com’era strana la morte.

 

Aprii gli occhi, sentendomi stranamente asciutta.

L’acqua gelida era ancora alla stessa distanza di prima da me.

Ero ancora sullo scoglio...

Abbassai lo sguardo sui miei fianchi.

Due mani perfette mi tenevano salda.

Rabbrividii, voltandomi.

 

Un volto perfetto era appena dietro la mia spalla.

Capelli rossicci, occhi neri come la pece.

 

«Edward...» sussurrai.

 

Il mio angelo mi spostò dal bordo degli scogli, abbracciandomi.

«Bella... Cosa volevi fare?» sussurrò, tenendomi stretta, quasi potessi sparire da un momento all’altro.

Lo guardai, confusa.

 

« Ma tu mi hai lasciata...Io ho promesso, ma tu non hai mai rispettato nessuna delle tue promesse. Perché?» ripetei.

 

Iniziai a singhiozzare, appoggiando il capo sul suo petto marmoreo.

«Sssh….» sussurrò, accarezzandomi i capelli.

Mi alzò il volto con l’indice.

 

« Ti amo, Ti amavo e Ti amerò per sempre...» ripetè le parole che avevo urlato al vento poco prima.

 

Poi mi baciò.

« Non ho più intenzione di rischiare di perderti... Non ti lascerò mai più...» sussurrò, a fior di labbra.

Iniziò a piovere, ma non mi interessava.

Ero con il mio angelo, finalmente...

 

 

By Ary

   
 
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