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Autore: _Spellcaster    25/06/2013    5 recensioni
Si sa, accettare scommesse che già sai di perdere è assurdo oltre che da idioti. Ovvio. Indiscutibile. Senza dubbio. Sì, senza dubbio sono un idiota. Il più grande idiota, imbecille, cretino della storia.
Sì, sono tutti sinonimi ma poco importa.
Dovrebbero darmi la corona per "L'idiota dell'anno". Anzi, "L'idiota di sempre", oserei. Merito un premio oscar, gente.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Fuya Okudaira/ Nelson Andrews, Kaito Tenjo/Kite Tenjo
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mai accettare scommesse dagli sconosciuti ~
Titolo: mai accettare scommesse dagli idioti ~
Raiting: arancione -non ho avuto il coraggio di andare nel rosso, ugh-
Pairing(s): Worthshipping (Kaito*Fuya)
Avvertimenti: OOC, Lime --credo♥
Generi: Romantico, Slince of Life --credo

*Io uso i nomi in giapponese. Quindi, ve ne scrivo alcuni.
Takashi: Caswell        Tetsuo: Bronk           Kotori: Tori            Fuya: Nelson         Kaito: Kite



mai accettare scommesse dagli idioti ~


Si sa, accettare scommesse che già sai di perdere è assurdo oltre che da idioti. Ovvio. Indiscutibile. Senza dubbio. Sì, senza dubbio sono un idiota. Il più grande idiota, imbecille, cretino della storia.
Sì, sono tutti sinonimi ma poco importa.
Dovrebbero darmi la corona per "L'idiota dell'anno". Anzi, "L'idiota di sempre", oserei. Merito un premio oscar, gente.
Ma, seriamente, cosa diavolo mi sia passato per la testa io non lo so. Sono tentato di sbattere più volte la testa al muro fino ad andare in coma o, perché no, morire direttamente. In questo modo potrei dimenticarmi della scommessa. Non è una cattiva idea. Perché non provarci. Sto da circa mezz'ora a fissare il soffitto dal letto. E chi ce l'ha la voglia di alzarsi. Ma cosa. Ma perché. Spero di non essere in quel periodo in cui la sfortuna mi si abbatte contro.
Dio, no, ti prego, risparmiami.
Mi metto seduto, cercando di dare una spiegazione intelligente a quello che diamine stava succedendo e stava per succedere. 
In effetti no, non c'era una spiegazione. Intelligente proprio no.
Silenziosamente, mi alzo dal letto, dirigendomi al guardaroba  tutto cuori e fiorellini -mia madre credeva di aspettare una femmina, sì-, tirandone fuori un giaccone verde fluo -molto chic, devo ammetterlo-, una sciarpa e un borsone da viaggio. Uhm, non avevo mai notato i cavallini stampatici su. Cavallini blu, s'intende. Qui siamo persone normali, noi. Si vedono ovunque cavallini blu, eh.
La cosa più normale è come io riesca a notare simili sciocchezze mentre di qui a poco morirò, lo so. Okay.
Infilo tutto nel borsone, più un cuscino, un plaid... e perché no, mettiamoci pure un mp3. Chiudo lentamente le ante perché se mia mamma si svegliasse avrei da temere tutt'altro che la scommessa. Sono quasi convinto che quella sia sul serio una strega sotto sembianze di donna. Magari ha preso il posto della mia vera madre, chi lo sa. Soprattutto quando urla furiosa perchè il gatto della vicina, accovacciato sulla finestra di camera sua, comincia a miagolare  insistentemente fino a svegliarla. Devo seriamente ricordarmi di parlarne con Cathy. Il gatto è suo, dopotutto. Ciò che non capisco è perché poi mia mamma se la prenda con me. Che diavolo le faccio non lo so.
È la sfiga, Fuya, sfiga. Solo quella.
Ora vi spiego cosa sta succedendo. Quell'intelligentone di Yuma ha avuto la brillante idea di fare una prova di coraggio -il perché non chiedetemelo- in una villa alla fine delle strada. È una catapecchia abbandonata, vecchia, grossa, cadente a pezzi a causa dei tarli che divorano la trabeazione, abitata da piante selvatiche e infestata da scarafaggi e ragni. Potete già immaginare come sono felice di andarci. Coloro che non avranno il coraggio di entrare o non si presenteranno al cancello -la prima idea geniale che ho avuto, sì-, verranno dichiarati "Re dei codardi". La coppia -ci disporremo in coppie- che riuscirà a dormire sino al mattino in una delle stanze della villa, sarà dichiarata vincitrice. La cosa non mi tocca particolarmente, ma odio sottrarmi alle sfide. Sono Robin, dopotutto.
 Robin non si sottrae alle sfide, mai. Ma Fuya sì. E di corsa, pure.
È un'idea folle e assurda, ne sono consapevole. Perché, giustamente, quale essere con un po' di sale in zucca si sveglia alle due di notte per andare in una vecchia, grossa, abbandonata, scricchiolante villa in procinto di cadere a pezzi?
Esatto, gente! Chi altri se non io, Fuya Okudaira?
Perchè sono coraggioso, io. Sono geniale, io.
E quando mai.
Mi dirigo in punta di piedi verso la porta. Afferrate le chiave di casa dal comò vicino alla porta, dove mamma era solita lasciarle, esco. Mi accosto alla porta per assicurarmi di non aver svegliato la strega e il ronfo che proviene dalla camera è più che una prova, per me. Sistemo la borsa come si deve e tiro fuori l'mp3. Devo distrarmi, in qualche modo. In qualsiasi modo. Forse avrei dovuto portarmi delle ciambelle. Partono canzoni random. Oh, la prima è This is Halloween dei Marilyn Manson.
No, che si fotta la musica. Ne va della mia sanità mentale. Sanità mentale che va a farsi fottere perché la mia adorabile vicina mi ha appena fatto perdere tutte e dodici vite in una volta e che non sapevo di avere e vaffanculo.
Calmo, Fuya, calmo, calmissimo, relax, take it easy.
"Fuuuuuuyaaaaaaa ~" miagola lei allungando ogni dannatissima vocale.
"Cathy, fallo ancora e ti ammazzo." Lei guarda interrogativa, facendo spallucce come se ignorasse completamente le mie parole. Evviva.
"Qualcosa non va? Sei strano e scontroso e di solito non lo sei"
Naaaah, ti pare che io sia strano solo perché andiamo chissà dove a fare chissà cosa con chissà chi? No, cose da niente, insomma. Cose di tutti i giorni.
Sembra leggermi nella mente e mi poggia la mano sul capo facendomi patpat.
"Non sono uno dei tuoi gatti, Cathy" 
Arriviamo di fronte al cancello arrugginito della villa. Diavolo, pensavo fosse più lontana. Non sono psicologicamente preparato a questo.
Oh, andiamo Fuya, stai solo per morire per qualche spavento, calmati.
Ci sono già tutti e con me e Cathy siamo al completo. Yuma, intento a litigare con Kotori; Tetsuo che parlotta con Takashi e Cathy che si unisce a loro; Ryoga che invece se ne sta in disparte -sinceramente, neanche pensavo venisse- e... e... beh, sì, poi c'è Kaito.
In questo momento credo di aver assunto un bel colorito purpureo. O cadaverico. Magari sto morendo sul serio. Diciamo che da quando Faker -così si chiamava?- ha smesso di creare casini, Kaito ha potuto farsi degli amici come un normale ragazzo. Duella spesso con noi, solo per divertimento e sorride di più.
...E sì, dannazione, mi piace da matti.
Dovresti seriamente riprenderti, Fuya.
"Ci siamo tutti! Diamo inizio ai giochi!" esulta Yuma euforico. Sono sicuro di aver sentito un "Sai dove te li ficco i giochi". Da Ryoga, probabilmente. Una piccola scatoletta di plastica tira fuori l'ideatore di questa grande scommessa e al suo interno ci sono dei piccoli foglietti di carta.
"Ho scritto qui sopra i nomi di tutti noi per decidere le coppie, eh eh eh. Chi vuole essere il primo?" Nessuno pare voler iniziare -e neanche io, d'altronde-, quindi lo stesso ragazzo estrae il primo nome. Lo scarta e lo apre con delicatezza, mostrando a tutti noi il nome scrittoci su: "Kotori", la quale fece un sospiro e un passo avanti.
Il secondo nome viene estratto: "Cathy".
Perfetto. Già inizialmente volevamo scegliere coppie dello stesso sesso, ma Yuma non era stato d'accordo, considerando le formazioni random "più divertenti".
La prima coppia è fatta.
E io mi sto pian piano disintegrando. Vai Fuya, vai Fuya!
Yuma infilò nuovamente la mano e agguantò un terzo foglietto: "Takashi", che fu subito seguito da un altro nome, cioè "Tetsuo". I due si fecero avanti. Un'altra coppia formata. Yuma fa il conteggio dei restanti, che risulta essere quattro. Altro foglietto, altro nome: "Ryoga". L'interessato sbuffa e si fa avanti pigramente. Io sinceramente ancora non ho capito quale meccanismo perverso e complicato hanno messo in atto per farlo partecipare, ma okay.
Estratto pure il sesto nome e per poco non muoio tenendomi la pancia dalle risate. perché l'ultima persona con cui Ryoga avrebbe voluto condividere una camera buia era Yuma. Vedo quest'ultimo sorridere e Shark che invece ha una faccia che dice tipo "che cazzo è successo".
Soccorretemi perché ho seriamente l guance che mi fanno male per il troppo ridere.
Aspetta però. Qualcosa non va.
Mi guardo le mani, contando tutte le coppie e i restanti. Kotori e Cathy. Okay. Tetsuo e Takashi. Okay. Yuma e Ryoga. Strano, ma okay.
Restanti: Fuya e Kaito. Ci metto circa trenta secondi per collegare tutto e capire cosa era effettivamente successo.
Oh, sì, ho capito
...Vaffanculo.
Vedo il biondo girarsi e degnarmi di un sorriso. Io lo degno al massimo di un... di niente, sono bloccato e non so che diavolo fare.
E vaffanculo due volte. Non so se esultare o morire anticipatamente. 
Credo di essere morto parecchio in neanche un'ora.
"Andiamoooo!" sento urlare, anche se poco mi interessa chi sia stato a farlo, sono troppo occupato ad andare in iperventilazione. Mi riprendo subito perché aiuto questa villa è aiuto. Non so precisamente cosa ho detto ma avete capito il concetto e diavolo ho paura.
Ancora complimenti, Fuya.
"Okay, dividiamoci ad esplorare 'sta cosa e troviamoci delle stanze. Tenete il cellulare acceso" raccomanda Tetsuo con un Takashi alquanto intimorito e tremante.
Ah, lui mi compatisce! Sono felice che potrei piangere. Oh, bene, dividersi. Dividersi è restare solo con Kaito.
Perfetto. Benissimo. Cosa vuoi di più dalla vita?
"Okudaira, andiamo?" domanda. Annuisco il più forte possibile per poi seguirlo. Sto seriamente male. Vedo anche gli altri sparpagliarsi  e un Ryoga che già minacciava Yuma. Ma sì, sarà divertente, no?
L'unica luce che c'è qui è quella che filtra dalle finestre. Poca, quindi, visto che siamo in piena notte. Le piante si aggrovigliano un po' attorno ad ogni cosa: corrimani, assi di legno. Le piante si accompagnano alla polvere, che copra praticamente tutto. Chissà da quanti anni era vuota  questa catapecchia. Mi fisso i piedi in continuazione perché ritrovarmi un insetto addosso è l'ultima cosa che vorrei, possibilmente. Mi ritrovo quindi a saltare in continuazione, manco avessi qualche sorta di tic, e Kaito mi squadra dalla testa ai piedi.
"Okudaira, tutto a posto?" sussurra fermandosi. Beh, tutto a posto proprio no-- e non pronunciare il mio nome così, dannazione.
"Sì, tutto a posto... credo" sì, credo, certamente. Sono tentato di urlare tutti gli insulti possibili ed immaginabili ma sento la sua mano che scivola piano nella mia. No, aspetta, cosa. Fisso in un modo che non so come descrivere l'immagine della mia mano intrecciata alla sua. Poi alzo il viso e fisso lui, che sorride leggermente.
Kaito usa Attrazione! Okudaira è innamorato! Okudaira non riesce ad attaccare a causa dell'innamoramento!
"Va meglio così o sbaglio?" Sbagliare? Tu? Eh, sì, certo, e quando mai. 
Saliamo una lunga scala a chiocciola che non sembra molto sicura e ci guardiamo intorno, dove l'intonaco penzolava da una parete e si disintegrava dall'altra. Apre una porta sporca e cigolante, notando con sollievo che nella stanza non c'é nessuno, quindi possiamo restare qui. Faccio per entrare, ma manco a dirlo e mi ritrovo spinto dentro, a terra, abbracciando il pavimento. Impreco qualcosa, per poi sentire un suono fin troppo familiare e che fin troppo mi fa preoccupare: "clac!"
...Era un clac, no? Sapete, quello che si sente quando chiudi la porta a chiave e... e siamo fottuti. Kaito, nella penombra, si alza, lamentandosi della botta, e comincia a battere sulla porta.
"Dannazione! È chiusa! Che razza di scherzo è!?"
Che razza di scherzo è una porta di legno scadente che non si apre? Cos'è, una presa per i fondelli?
Dopo circa dieci minuti di picchietii sulla porta, lasciamo perdere ed esploriamo quella specie di stanza. Il buio permette di vedere ben poco e ci chiamiamo di tanto per assicurarci che tutto vada bene.
"Oh" emetto, massaggiandomi il fianco dolorante. Credo di aver urtato uno spigolo -è la sfiga, lo dico. Smanetto qua e là per capire di cosa si tratti e noto con stupore, tastando degli oggetti freddi e lunghi su quella superficie, che è una cucina o, quantomeno, una sala da pranzo. Comincio seriamente a preoccuparmi. Chi diavolo ha avuto la brillante idea di chiuderci qui dentro?
Mi siedo con la schiena al muro, cercando di abituare gli occhi al buio e chiamo il nome del mio compagno di "stanza", se così possiamo dire.
"Kaito? Ci sei o no?" richiamo. L'ultima cosa che vorrei è ritrovarmi da solo.
"...sì"
Sobbalzo, capendo che in realtà è seduto qui al mio fianco. Ottimo. Cioè, questo ragazzo mi farà venire un attacco di cuore, lo so. Cos'hanno tutti contro di me oggi. Il silenzio intorno è frustrante e si sentono solo i nostri continui respiri. Il che è abbastanza deprimente. Prendo il borsone e tiro fuori il plaid. La cosa positiva del buio è che gli imbarazzanti cavallini non si vedono.
"Cosa c'è che non va? Paura del buio?" gli dico scherzoso, porgendogli un lembo. "Sì, esatto"
Crrraaaack.
Rimango in silenzio, aspettando una qualche parola, un qualcosa. E un qualcosa in effetti arriva, anche se non ciò che mi aspettavo. Sento la sua testa appoggiata alla mia spalla; sento il collo muoversi a ritmi che seguono il suo respiro; sento il suo calore e penso di poter prender fuoco da un momento all'altro.
"Il buio mi fa sentire solo. La solitudine non mi piace. Dici che è infantile?"
No, non è infantile. Hai tutte le ragioni del mondo per aver paura e sto per sciogliermi.
"No, non le è affatto! Non hai alcun motivo per sentirti infantile. Se anche lo fossi, poi, cosa c'è di male?" M'imbroncio. Sì, non c'è niente di male ad essere infantili! Forse perché a  me lo dicono in continuazione-- ma non c'entra, comunque.
Sento un leggero sorriso, una risata dolce, fresca e mi lascio trascinare.
"Okudaira?" chiama lui, sottovoce.
"Mh?"
Un attimo, e sento il suo lieve respiro sulle labbra, sul viso. Un piccolo, fugace bacio a fior di labbra che lascia l'amaro in bocca. 
... Cosa sta succedendo?
"Okudaira" continua a chiamare. Approfondisce il contatto, premendo sempre di più le sue labbra. Non che io mi faccia pregare, s'intende, ma sta davvero accadendo tutto ciò? Sto lentamente perdendo lucidità e la testa rimbomba e se venisse qualcuno e ma chi se ne frega.
Gli permetto di entrare, lasciando che le lingue si intreccino, dando inizio ad una sorta di danza ipnotica. Continua a ripetere il mio nome. La sua voce mi riecheggia nella testa senza trovare via d'uscita e sinceramente neanche voglio che la trovi. I suoi occhi, socchiusi, grigi, inchiodati nei miei mi fanno completamente perdere il controllo. Lo sento chiedere e reclamare le mie labbra con leggeri morsi che mi fanno scappare mugolii di tanto. 
Autocontrollo, Fuya, autocontrollo.
Mi lascia giusto per recuperare fiato e farmi rendere conto che effettivamente l'autocontrollo poteva pure andare a farsi benedire. Ringrazio mentalmente il semibuio che nasconde in parte il mio volto arrossato. Arrossato è poco, direi. La pelle si tende e rabbrividisce sotto le sue mani, che tastano ogni lembo, togliendo, anche con una certa frenesia. Cerco di nascondere il viso sulla sua spalla e sento una piccola risata dalla sua bocca, il che mi fa alquanto sussultare.
"Sei carino, Okudaira" soffia in un sussurro, scartando la camicia dal mio corpo.
Penso che potrei anche svenire, adesso.
Ho una mezza intenzione di replicare, ma la mia testa si spegne quando i suoi baci scendono fino al collo, sulla spalla, lasciando in quei punti vampate di calore e brividi. Tanti, tanti brividi. Mi sistema meglio sul suo grembo e mi pare di sentire il ritmo incessante e irregolare del suo petto e nel frattempo mi accorgo che c'è decisamente qualcosa che non va in me. Oh, fisicamente, s'intende. Cerco di stringermi al corpo dell'altro. Sto pensando alla possibilità che questo sia tutto un sogno e magari non c'è mai stata nessuna scommessa e quindi sogniamo pure senza problemi, ma sì. Sento il suo sguardo che si posa su di me, facendomi sentire letteralmente trasparente, nonché fuori dal mio controllo,.
"Odio stare solo. Resta con me per sempre, Okudaira ~ " mi sussurra all'orecchio, con una leggeeera punta di malizia.
E dov'è il problema. Basta dirlo.
"...sì"
E succede tutto molto in fretta. Il plaid avvolge entrambi, mentre il più grande si disturba a liberare entrambi dall'intralcio dei vestiti. E a quanto pare non sono mica l'unico a sentirsi strano
In quell'unico pezzo di stoffa, l'uno contro l'altro, cavalchiamo la stessa onda, lo stesso ritmo cardiaco, gli stessi respiri ed affanni, stessi gemiti, i muscoli tesi per far fluire il dolore di entrambi, affamati di lussuria e di voglia di completarsi a vicenda. Ed entrambi, al culmine, come due bambini, cadiamo nelle morbide ed accoglienti braccia di Morfeo.

* * *

Uhm, è un po' imbarazzante svegliarsi accoccolati al petto di qualcuno. Leggermente imbarazzante. Solo un po'.
Scuoto leggermente il ragazzo al mio fianco per svegliarlo, ma non sembra risentire dei miei strattoni.
"Kaitooo sveeegliaaaatiiii" provo a dirgli ma niente, sembra completamente in coma. Sospiro, Magari uno schiaffo, o un pugno...
Mh, o forse no. Mi abbasso lentamente e gli lascio un piccolo bacio sulle labbra.
Uh, sembra funzionare.
Apre leggermente gli occhi assonnati, sorridendo tranquillo.
"Buongiorno anche a te" soffia.
"Dovremmo prepararci. Sul cellulare ho una chiamata di Yuma dieci minuti fa" lui in risposta annuisce e si mette seduto, notando con orrore che io ero già vestito mentre lui... beh, lui no, praticamente. Gli lancio i vestiti, senza neanche guardarlo in volto. Sarebbe alquanto imbarazzante, in effetti.
Prendiamo le nostre cose per poi ricordare che tecnicamente la porta era serrata, ieri. Mi avvicino, tentando di aprirla. Non ci vuole molto, perché la porta effettivamente è aperta. Ci precipitiamo fuori. La villa è molto più illuminata. Saranno le sette di mattina, all'incirca, e la luce solare è alquanto brillante. Fissiamo il centro della villa dal piano superiore ma niente. O meglio, nessuno. 
Saranno tutti morti, chi lo sa. O magari a comprare qualcosa da mangiare. Magari ciambelle...
Scendiamo e passiamo dalla porta principale, scrutando attentamente le figure oltre il cancello in lontananza. Li saluto da lontano, euforico di vedere che erano tutti... beh, vivi. Ricevo un altrettanto saluto da Yuma, seguito da un... sorriso? Poi li raggiungiamo.
"Pare che Takashi abbia avuto troppa fifa e se la sia data a gambe! Quindi i perdenti sono Takashi e Tetsuo!" Annuncia il ragazzino orgoglioso.
"Oh, e tu, Okudaira? Ti sei divertito? Sembra che ieri la porta fosse chiusa, eh ~ ?" ride Cathy.
... ...
Non. Ci. Credo.
Sopprimetemi. Sopprimetela. Sopprimeteci. Sento le guance cambiare colore dal bianco al purpureo al verde e al blu - un My Little Pony, insomma.
Un ghigno illumina il volto di tutti gli altri ragazzi - tranne Ryoga, che sembrava non fregarsene minimamente; troppo occupato a pensare ai fatti suoi, forse- e giungo quindi ad una conclusione. Fisso Kaito inorridito, ma lui non sembra pensare a niente o, almeno, non sembra turbato.
E fu così che iniziò la maratona di Fuya per acchiappare -e ammazzare, s'intende- quei bastardi dei suoi compagni.





Angolino non-sense pauaaa ~
Salve. Ammettetelo, vi sono mancata tantissimo, troppo(no). Allora, manco da un bel po', lo so, ma il mio buon vecchio computer -vecchio sul serio, ha la barba, giuro- ha dei problemi ultimamente. Non so se è la batteria, ma si spegne in continuazione, diventa bollente e l'entrata dell'alimentatore è spostata cioè come(?). Potete capire che fa davvero schifo--
Allora, visto che non ho avuto il pc in questo periodo, ho scritto nelle note del telefono -ti amo per questo, sappilo♥- ma la parte emh...  sì, vabbeh, quella, l'ho fatta al computer adesso che posso starci un po' su.  Allora, voglio dire un paio di cosette ~ Ritorno con una Worthshipping perché visto che stanno trasmettendo i nuovi episodi, molti persone più di prima shippano Kaito con V e io vengo a reclamare ciò che è giust-- no, okay, sono solo triste che Fuya venga dimenticato negli angoli più remoti della cantina di Frankenstein(?) çuç/ E io mi rattristo per questo, mfu. OTP. OTP. OTP.
Volevo cercare fiction o comunque fanart carine su di loro, ma niente. Quindi o mandato a fottersi il mondo intero e ho detto ''E va bene, me la faccio da sola'' lol -scusatemi, non odiatemi çuç
Ora vado che niente devo mangiare i biscotti(?). Quindi tanti feels(?) per voi... e che la Worthship sia con voi Amen--  Il mondo non è pronto per Worthship rosse, quindi iniziamo con l'arancione -in realtà non ho avuto semplicemente il coraggio♥-
A presto (se il pc me lo permette),
_Spellcaster (che vi vuole bbbene e che dovrebbe pure modificare qualcosa ma non ha temmpo--)




  
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