LA LINEA SOTTILE

c'è una sottile linea di confine tra amore e amicizia: ci si rende conto di averla oltrepassata solo quando i propri pensieri diventano voce.
così ho sentito la mia voce perdersi nel vento, tra le righe, tra le parole passato, cotta tremenda e soppressa. 
così l'ho detto senza rendermene conto, come se stessi scherzando, nel momento meno opportuno: quello degli addii, quello della certezza che nel domani lui sarà sempre meno presente 
non ho scelto, ma ho seguito la scia dell'istinto, senza riflettere: strano per una che prima di prendere ogni decisione rimurgina anche per giorni. ma si sa che quando c'è la speranza si superano tutte le fissazioni.
così l'ho detto quando lui e lei sono in crisi, sperando che potessere succedere l'impossibile.

scherzando l'ho invitato da me.
scherzando gli ho aperto la porta di casa.
e scherzando lui se n'è andato, senza che niente tra di noi fosse cambiato costantemente schiacchiati dalla possibilità di avvicinarsi e dalla puntualità di amici troppo invadenti. 

ma la crisi finisce sempre e così lui torna da lei.

tra di voi non è successo niente: lo sai che sei l'amica con atteggiamenti protettivi da mamma, quella che c'è sempre per parlare, quella schietta che non ha peli sulla lingua, ma in periodo di esami ha solo peli sulle gambe.
ma ormai quella linea sottile io ormai l'ho superata e ho solo una certezza: mi mancherà, soffrirò, ma non farò mai abbastanza per averlo.

come disse una volta una mia amica: "non può esserci amicizia se uno dei due ama".
e in fin dei conti ad amare sono sempre io!