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Autore: _MoonLight_    09/01/2008    4 recensioni
Eccomi con una nuova ff sui Tokio Hotel. La protagonista, Julia, è in una brutta situazione. Cosa farà con i suoi amici? E come finirà la vicenda? Tanti commentini please!!!^^
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*°*°*Near or far/*°*°*

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4. I miei pensieri fissi.

Quella mattina ebbi un unico desiderio: uscire da scuola.

Non riuscivo più a stare in quell’ambiente con un clima così teso.

Ero davvero stanca poi, le lezioni in quel periodo non mi davano un secondo di tregua.

<< Bene ragazzi, le lezioni sono finite. Potete uscire. >> ci disse, alla fine, la professoressa d’inglese.

La classe si svuotò in un secondo. Anche Lav e Tom uscirono dall’aula.

Soltanto Bill rimase con me, per aspettarmi.

<< Cos’hai oggi Julia? Ti è successo qualcosa? Mi stai facendo preoccupare. Non sorridi più come fai di solito e rimani chiusa nei tuoi pensieri. E’ tutta la lezione che non fai altro che guardare fuori dalla finestra. Cosa ti sta succedendo? >> mi chiese il ragazzo moro.

Non ebbi la forza di rispondere.

Non potevo rivelargli ciò che era successo.

Lui voleva davvero molto bene a suo fratello, e non me la sarei mai sentita di distruggere in questo modo l’ideale che aveva di Tom.

Presi lo zaino e mi avviai verso l’uscita, ma lui mi sbarrò la strada con il suo esile corpo.

<< Julia, dimmelo! Non ce la faccio a vederti così! Dimmelo… ti prego. >> finì la frase Bill con un filo di voce.

In un secondo, nella mia mente, il ricordo di qualche ora prima si materializzò dal nulla.

Tom… Il suo bacio… I suoi finti abbracci… Le sue mani che mi accarezzavano… Il suo corpo contro al mio…

<< Ti prego, Julia… >>

<< Bill… Non preoccuparti, va tutto bene. Davvero… Sono solo un po’ stanca in questi giorni. >>

Dalla sua espressione, capii che credette a ciò che gli dissi.

Mi prese per mano: era calda e leggermente sudata, ma apprezzai quel contatto.

Scendemmo le scale e ci dirigemmo alla fermata del pullman, che in quel momento stava passando.

Tom, da dentro, ci salutò con un gesto che suo fratello non apprezzò in modo particolare.

Bene! Passerò due ore al freddo…E proprio oggi che mi sono vestita poco! Pensai sconsolata, vedendo l’autobus che superava il semaforo.

<< Vabbè… Vieni, sediamoci dentro. >> esclamò il ragazzo che mi teneva ancora la mano.

Mi portò sino dentro una piccola capanna molto vicina alla fermata.

Molto spesso, i ragazzi della mia scuola si fermano lì dentro per riscaldarsi, aspettando il trasporto pubblico.

Quel giorno, però, il piccolo termosifone che riscaldava il piccolo ambiente non funzionava.

Poco dopo, inziai a tremare.

Bill era appoggiato alla parete della casupola, mentre io cercavo disperatamente di avvicinarmi il più possibile al termosifone.

Ma quell’aggeggio rimaneva pur sempre ghiacciato!

<< Tremi… >> notò Bill solo in quel momento.

Il ragazzo si avvicinò a me e mi fece sedere sulle sue gambe.

Si aprì la grande giacca che indossava quel giorno e, con essa, coprì anche me.

Mi appoggiai a lui e chiusi gli occhi.

Il pullman, in quella zona, passava abbastanza raramente e avremmo dovuto aspettare per almeno venti minuti.

Mi addormentai sulla sua spalla.

<< Julia, svegliati… dobbiamo andare. >>

Bill mi fece alzare e salimmo sul mezzo pubblico.

Ci sedemmo in fondo al vecchio autobus giallo e il ragazzo moro insistette perché mi sedessi di nuovo sulle sue gambe.

Non capii il perché ma lo feci lo stesso.

In fin dei conti, anche a me piaceva molto restare su di lui e sentire il suo dolce profumo che m’invadeva.

Parlammo per un po’ di tempo del più e del meno.

Mi sembrava di rivedere il Bill di qualche giorno prima, il mio migliore amico e l’unico che sapeva tutto di me.

Ma ora era anche più di tutto questo.

Per qualche ora riuscii a dimenticarmi ciò che era capitato quella mattina e mi godetti quei fantastici momenti insieme a Bill.

Ridemmo e scherzammo per tutto il viaggio e scoprii un lato di quel ragazzo che non conoscevo.

Oltre ad essere romantico, dolce, sensibile, scoprii anche la sua incredibile intelligenza e il suo senso dell’umorismo.

Assomigliava a suo fratello più di quanto credessi, ma la sua riservatezza lo rendeva allo stesso tempo molto diverso da Tom.

Ma perché ora stavo pensando a lui?

Cosa centrava Tom ora?

I miei pensieri erano tornati su di lui?

Tutto ciò fu cancellato dal bacio che mi diede Bill prima di scendere dal pullman.

Dopo poco, anche io uscii dal mezzo pubblico e finalmente arrivai a casa.

Davanti alla porta di casa, mia madre iniziò a elencarmi a velocità record una serie di cose da fare prima del suo ritorno.

<< Devi: preparare uno scatolone con le cose da buttare, riordinare la stanza, buttare la spazzatura, studiare… Oggi vengono la zia ed i cugini per cena e la casa deve essere perfetta! E fai lavorare anche El… Ora io vado a fare delle commissioni. Ciao! >> e scappò giù per il vialetto senza una parola di più.

Mia madre era sempre stata una persona molto, forse anche troppo, particolare.

Entrai in casa e mi diressi verso la mia stanza.

Aprii la porta e vidi El e Zac occupati in un appassionante bacio sdraiati sul letto.

L’unico mio commento a tutto ciò fu : << Fate con comodo… >> totalmente inespressivo.

Chiusi la porta e tornai di sotto, lanciandomi a peso morto sul divano e accendendo la tv.

Ero davvero sfinita quel giorno.

Tutto ciò che mi era capitato mi aveva stancato moltissimo.

Lo stato subirà forti nevicate per i prossimi tre giorni. Dopo, la primavera inizierà con una settimana di giornate tiepide sui 25°C. Ora lasciamo la linea al corrispondente da Woshington

Dopo ciò, i miei occhi si chiusero.

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Spero possiate perdonarmi se questo capitolo non è molto entusiasmante…

Scusate… Ma era necessario inserirlo in modo che la storia procedesse in modo continuo.

Vi chiedo comunque di commentarla (se riuscite): accetterò volentieri i vostri suggerimenti. ^^

Sesshydil: Lo so… Hai ragione. Nel caso di Julia, lei è stata un po’ ingannata da questa “eccessiva” somiglianza. Sono contenta che ti piacciano i personaggi che ho delineato. Anche io, se fossi nei panni di Julia, lascerei perdere. Però, non so se per fortuna o purtroppo, lei non è me e perciò farà la sua vita… ^^ Glassie e ciu!

Mirokia: Ciau kiruccia! Povero Tomi! Nel balcone con la neve! Povero!!! E comunque alla fine Julia lascerà la città, sennò che Far è?! ^^ A presto e ciu!

Tenten Hyuga: Killerinaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ciuuuu!!!! Sono felicissima che il destino infame abbia voluto che tu leggessi la mia ff, anche se so benissimo che a te non piacciono “quelli lì”. E sono contenta che ti sia piaciuta^^…

hEiLig FuR ImMeR: com’è lungo da scrivere il tuo nick! Però, a parte ciò, mi piace un sacco^^. Lo scimmione con il mocio vileda in testa doveva fare la sua apparizione come Sex Gott, sennò non era lui! E lo so… Lo delineato come un rimbambito perso! *\* Spero continuerai a seguirmi… A presto^^.

Ok… Anche questo capitolo è terminato. Io torno in depressione (sennò non riesco a scrivere nulla ^^)…

Baci8 Moon

  
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