26/06/2013
0 recensioniPrologo
Il primo anno ad Hogwarts iniziava con un muro, poteva essere il primo per alcuni e l'ultimo per altri. Ma il miscuglio di emozioni era sempre lo stesso: la gioia,felicità,solitudine, ribrezzo, ostilità non solo presente fra le case ma presente e sentita anche nei nuovi arrivati.Ma aspettate dimentichiamo qualcosa? E.... Ah si! L'aspettativa:un sentimento ed una sensazione incontrollabile che invade i cuori di mille ragazzi ,che non vedono l'ora di iniziare a partecipare alla vita comunemente magica di Hogwarts.C’era che si fermava perplesso, chi si gettava a capofitto e chi invece si incamminava col proprio bagaglio come se nulla fosse. Ma c’erano due ragazzi che erano soli. E si…avevano abbandonato il classico rito dei fazzoletti sventolati dalle mamme e delle raccomandazioni dei padri per prendere in mano la loro futura vita e compiere da soli il passo più importante. Un passo che li avrebbe uniti per sempre; un qualcosa di più grande di loro che li accomunerà per tutta la vita...l'eternità...
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Artemis era una di quelle e la solitudine era per lei qualcosa di particolare... Già proprio così, una bambina di undici anni era riuscita ad andare avanti nonostante l'abbandono dei genitori; una bambina di undici anni viveva con i fantasmi delle anime in pena dei suoi cari cercando di dimenticare,affrontare ma anche lasciarsi alle spalle tutto quello che era successo.Molti l'avevano sempre compatita ,altri l'ammiravano per quella sua determinazione spiazzante ,ad altri ancora era invece completamente indifferente.Ma Artemis Catrine Dows,si era sempre dimostrata una calamita,un punto di ritrovo,un rifugio per persone che come lei non avevano avuto vita facile. Perché non si poteva resistere al richiamo di quegli occhi tanto tristi quanto fieri; non si poteva non provare dolcezza nell'osservare quello scricciolo esser..voler essere indipendente; non si riusciva a non ridere di quelle espressioni corrucciate tanto adulte quanto infantili...Non si poteva e basta! Ed è proprio per questo che ad Hogwarts, Artemis verrà ostacolata ed aiutata dalle persone che saranno presenti nella sua nuova vita, che faranno di tutto per vederla piangere e per veder affiorare su quel visino un timido sorriso.
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Salazar Vladimir Gaunt ha undici anni. Segni particolari? Perché ...c'è qualcosa di normale in lui? Se vi state chiedendo se sia possibile vivere nel silenzio,la risposta è si. E' possibile cercare di sopravvivere nel rancore. E' possibile dimenticare il calore di una madre,gli insegnamenti di un padre e le attenzioni di un fratello. E' possibile tirare avanti aggrappati ad una foto sbiadita,ad una voce lontana.E lui ne è la prova.Salazar è esattamente il frutto di tutto ciò. Costretto a dimenticare troppo presto la famiglia,costretto a stingere i denti per non piangere.Costretto a vivere. Perché l'unica cosa che riesci a leggere in quegli occhi verdi dalle mille sfumature è il bisogno di vendetta. In quei capelli ricci neri trovi rispecchiato il labirinto del suo cuore. E' difficile capire Salazar...impossibile si potrebbe dire.....tanti hanno cercato di interpretare gli scarabocchi del suo cuore..e altrettanti sono stati risucchiati nel suo oblio.Salazar non ha bisogno di tante parole per esprimersi..o almeno non ora che non ha più niente da dire. E' una bambola di cui nessuno è mai riuscito ad afferrare i fili. L' unico che forse è capace di giocare con quella bambola è Draco....o forse è semplicemente l'unico che ha imparato a credere nell'illusione che infondo viva ancora qualcosa nel cugino. Cercare di scrutare nell' anima di Salazar è come brancolare nel buio di una notte senza stelle, è cercare a tentoni un'inesistente pila, accendere un'invisibile luce. Il buio è forse ciò che potrebbe rendere meglio l'idea di Salazar. Ma qualcuno porterà luce nella sua vita, qualcuno gli insegnerà ad amare, qualcuno gli cambierà la vita...
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Artemis era una di quelle e la solitudine era per lei qualcosa di particolare... Già proprio così, una bambina di undici anni era riuscita ad andare avanti nonostante l'abbandono dei genitori; una bambina di undici anni viveva con i fantasmi delle anime in pena dei suoi cari cercando di dimenticare,affrontare ma anche lasciarsi alle spalle tutto quello che era successo.Molti l'avevano sempre compatita ,altri l'ammiravano per quella sua determinazione spiazzante ,ad altri ancora era invece completamente indifferente.Ma Artemis Catrine Dows,si era sempre dimostrata una calamita,un punto di ritrovo,un rifugio per persone che come lei non avevano avuto vita facile. Perché non si poteva resistere al richiamo di quegli occhi tanto tristi quanto fieri; non si poteva non provare dolcezza nell'osservare quello scricciolo esser..voler essere indipendente; non si riusciva a non ridere di quelle espressioni corrucciate tanto adulte quanto infantili...Non si poteva e basta! Ed è proprio per questo che ad Hogwarts, Artemis verrà ostacolata ed aiutata dalle persone che saranno presenti nella sua nuova vita, che faranno di tutto per vederla piangere e per veder affiorare su quel visino un timido sorriso.
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Salazar Vladimir Gaunt ha undici anni. Segni particolari? Perché ...c'è qualcosa di normale in lui? Se vi state chiedendo se sia possibile vivere nel silenzio,la risposta è si. E' possibile cercare di sopravvivere nel rancore. E' possibile dimenticare il calore di una madre,gli insegnamenti di un padre e le attenzioni di un fratello. E' possibile tirare avanti aggrappati ad una foto sbiadita,ad una voce lontana.E lui ne è la prova.Salazar è esattamente il frutto di tutto ciò. Costretto a dimenticare troppo presto la famiglia,costretto a stingere i denti per non piangere.Costretto a vivere. Perché l'unica cosa che riesci a leggere in quegli occhi verdi dalle mille sfumature è il bisogno di vendetta. In quei capelli ricci neri trovi rispecchiato il labirinto del suo cuore. E' difficile capire Salazar...impossibile si potrebbe dire.....tanti hanno cercato di interpretare gli scarabocchi del suo cuore..e altrettanti sono stati risucchiati nel suo oblio.Salazar non ha bisogno di tante parole per esprimersi..o almeno non ora che non ha più niente da dire. E' una bambola di cui nessuno è mai riuscito ad afferrare i fili. L' unico che forse è capace di giocare con quella bambola è Draco....o forse è semplicemente l'unico che ha imparato a credere nell'illusione che infondo viva ancora qualcosa nel cugino. Cercare di scrutare nell' anima di Salazar è come brancolare nel buio di una notte senza stelle, è cercare a tentoni un'inesistente pila, accendere un'invisibile luce. Il buio è forse ciò che potrebbe rendere meglio l'idea di Salazar. Ma qualcuno porterà luce nella sua vita, qualcuno gli insegnerà ad amare, qualcuno gli cambierà la vita...