Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Stella_Del_Mattino    26/06/2013    8 recensioni
Harry, Hermione e Ron sono in clandestinità ormai da settimane, nascosti nei boschi e non riescono a distruggere nemmeno l’unico Horcrux che hanno trovato, che tengono a turno. Su Ron il medaglione sembra avere più effetto ed a Hermione, stressata e triste per la lontananza dai suoi genitori, non resta altro che osservarlo gridare e sfogarsi in modo quasi febbrile, consolandosi con l’idea che quello non è il vero Ron. Non è quello che ama.
{Questa one shot ha partecipato al contest "Patecipa e vinci la Coppa delle Case!" di Dreamrain95, classificandosi quinta su sedici partecipanti}
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                       Per l'amore non c'era tempo

Hermione si rigirò tra le coperte, inquieta. Harry dormiva vicino a lei, mentre Ron sorvegliava la tenda.  Poteva sentire i suoi passi pesanti schiacciare l’erba umida, mescolati al fruscio delle foglie mosse dal vento ed ai versi degli animali notturni. Se fosse stata al sicuro nella sua stanza, si sarebbe alzata e li avrebbe studiati uno per uno, curiosa di conoscerli tutti, però, in quella tenda scomoda in mezzo al bosco e con Voldemort sulle loro tracce, anche il più piccolo rumore la faceva rabbrividire.
Ron continuava ad andare avanti e indietro davanti alla tenda, percorrendo il perimetro invisibile del cerchio degli incantesimi di protezione. Hermione riusciva quasi a percepire la sua inquietudine, dalla cadenza fin troppo pesante, quasi violenta, dei suoi passi.  La ragazza sospirò. Era l’effetto dell’Horcrux che il rosso teneva al collo, su di lui  pareva essere più efficace che su di lei ed Harry. La situazione sembrava sul punto di precipitare, ogni sera, quando Harry e Ron si davano il cambio e lui doveva rimettersi il Medaglione. Harry ed Hermione si erano offerti più volte di tenerlo al posto suo, ma Ron aveva sempre rifiutato, ripetendo che aveva intenzione di rispettare il suo turno. Hermione si avvicinò cautamente al ragazzo, senza uscire mai completamente dalla tenda e rimase nascosta nell’oscurità. Come al solito Ron era nervoso, scalpitava, sbraitava, imprecava, si accaniva contro i rami che gli ostacolavano il passo e li calciava lontano con rabbia. Le faceva male vederlo così e le faceva nascere tanti dubbi, troppi. Dubbi che si vergognava a manifestare, perché le sembrava meschino dubitare di Harry e delle sue istruzioni, dopo tutte le disavventure che avevano affrontato e superato insieme. Ma, nonostante tutto, nemmeno Harry aveva la certezza che sarebbero sopravvissuti e che tutti i loro sforzi e le loro sofferenze non sarebbero stati vani. Hermione dedicò un ultimo sguardo fugace a Ron, poi tornò al suo letto, o meglio al groviglio di coperte odoranti di muffa che svolgevano più o meno tale funzione. Ne raccolse una e se la strinse intorno alle spalle, ignorando l’odore acre che emanava.
Stiamo lottando per la libertà di tutti, maghi e babbani, non ci possiamo arrendere si disse, per cercare di  non mollare e di non scoppiare in un pianto isterico. Mamma e papà sarebbero fieri di te  aggiunse con più sicurezza, continuando l’opera di auto-convincimento. Ripensare ai suoi genitori le infuse la calma necessaria ad evitare i pensieri più macabri, ma non la forza di trattenere le lacrime. Era certa che l’avrebbero sostenuta, se solo avessero ricordato di avere una figlia.
Improvvisamente si rivide undicenne, in piedi nel salotto luminoso della sua casa, pronta per andare ad Hogwarts la mattina successiva.
- Ricorda, Hermione, nessuno può toglierti la libertà di essere te stessa, indipendentemente da quale sarà la tua Casa - le aveva detto suo padre, porgendole il suo volume di Storia di Hogwarts, affinché lo mettesse nel baule insieme agli altri.
- “Tutto quello che posso fare è essere me stesso, chiunque io sia” - aveva aggiuto sua madre con un sorriso, citando il suo cantante preferito.
Hermione ripensò con malinconia a quel momento e, quando Ron entrò nella tenda, visibilmente alterato e condizionato dall’Horcrux, non si preoccupò nemmeno di asciugarsi le lacrime. Il ragazzo si tolse il mantello con rabbia e lo gettò a terra, addosso ad Hermione, la quale, seppur cosciente del fatto che non fosse il vero Ron ad agire in quel modo, rimase piuttosto delusa dal suo gesto.
- Ron, il tuo turno di guardia non è ancora finito - disse flebilmente, calibrando bene il tono della voce, affinché non affiorasse la vena di rimprovero che celava.
- E allora? Perché non va Harry a fare la guardia alla tenda? - sbottò il ragazzo, fuori di sé.
- Ron, Harry sta riposando, è esausto.
- Harry è esausto, Harry ha ragione, Harry fa tutto per il nostro bene, sempre Harry!
- Ron, non gridare così.
Hermione si ritrasse, spaventata dal suo comportamento febbrile.
E’ l’ Horcrux che lo fa parlare così. E’ l’ Horcrux e non lui. L’ Horcux e non lui. L’ Horcrux e non lui ...
- Sempre Harry. E Ron? Ron che si è orrendamente Spaccato per seguire Harry in questi boschi sperduti? Ron che è sempre in secondo piano? Ron che anche a scuola era per tutti solo “ l’amico di Harry Potter ” ? - continuò Ron, alzando ancora la voce.
- Che succede? - borbottò Harry, con la voce ancora impastata dal sonno, cercando a tentoni i suoi occhiali.
- Niente, Harry, continua a dormire - rispose sbrigativa Hermione, implorando con lo sguardo Ron di smetterla.
- Tu hai sempre preferito lui - soffiò rabbiosamente il rosso, lasciando di nuovo la tenda.
“ Non è vero” avrebbe voluto dirgli Hermione, ma le sembrò inutile, era troppo condizionato dal Medaglione per ascoltarla.
Forse un giorno avrebbero ripreso la conversazione, ripartendo da quella frase e lei avrebbe potuto spiegargli che vedeva Harry solamente come un fratello, niente di più e, se il suo maledetto orgoglio Grifondoro glielo avesse permesso, anche che in realtà era lui l’unico che riusciva a farle battere il cuore. C’erano così tante cose che avrebbe voluto dirgli che non riusciva nemmeno ad elencarle tutte senza perdere il conto. Avrebbe voluto confessargli che era stata da schifo quando lui aveva iniziato ad uscire con Lavanda Brown, durante l’anno precedente, che anche se il suo primo bacio era stato con Victor Krum, avrebbe tanto voluto darlo a lui e che la notte, quando nessun pensiero riusciva ad alleviare la sua tristezza, fantasticava su come sarebbe stata la loro casa, i loro figli, il loro matrimonio.
Forse un giorno Ronald Weasley l’avrebbe addirittura ricambiata, però doveva essere paziente. Prima avevano una missione da compiere, una missione importante che non potevano fallire e non potevano permettersi distrazioni di nessun tipo. Quando Voldemort sarebbe diventato solo un triste ricordo, si sarebbe concentrata su se stessa e su di lui, ma in quel momento sarebbe stato solo un errore, avrebbe reso la situazione ancora più complicata. Erano troppo spaventati per potersi concentrare sui sentimenti ed Hermione amava il Ron allegro, spensierato, buffo, disordinato ed anche un po’ goffo che aveva conosciuto ad Hogwarts e non quello perennemente irato e astioso con cui aveva convissuto nelle ultime settimane. Voleva guardare i suoi occhi azzurri e vederci la luce che li contraddistingueva, non la rabbia che quel maledetto Medaglione gli infondeva.
Dovevano riconquistare la libertà che Voldemort aveva tolto al mondo magico, per l’amore non c’era tempo. Non ancora


Angolo dell'autrice

Salve! Questa one shot è stata scritta per un contes, come c'è scritto nell'introduzione e avevo un pacchetto da usare obligatoriamente, che conteneva il prompt : Libertà. Poi per guadagnare punti bonus ho inserito la citazione di Bob Dylan tra quelle indicate dall'autrice del contest.
Sper che vi piaccia, magari lasciate una recensione! Grazie :)

Evelyne.


  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Stella_Del_Mattino