Salve esseri maligni che frequentate
codesto sito! Ho deciso di aggiornare perché … beh, mi diverto un sacco a
intasare efp con queste cazzate. Rido di cuore
pensando a tutti quei lettori in cerca di cose serie che si trovano davanti
robe come questa e imprecano a lungo contro di me (muahahahah).
Comunque … dato che chiedervi di recensire non ha sortito effetti apprezzabili,
oggi non vi chiederò niente di niente, vediamo se la psicologia inversa
funziona. Niente, ho finito … e ricordate, c’è sempre un ultimo ninja pronto a
salvarvi se seguite la via del bene (leggete e saprete ù.ù)
.-Ambarabà ciccì coccò, tre civette sul comò
… -
:-AAAAH! IL
BRUTO!!- Synyster si svegliò urlante, in testa ancora l’orribile immagine
di Phil Anselmo che cantava una
canzoncina per bambini in tutù viola pallido.
Si alzò
tremante. Per la prima volta dopo anni la vista delle sue ricche suppellettili
non lo faceva stare meglio, anzi. Forse … doveva essere lì, se ricordava bene …
aprì l’armadio e si mise a frugare nelle scatole in fondo, finché non trovò
quello che cercava. Tirò fuori dalla custodia la sua vecchia chitarra marca
Schecter, e la osservò con nostalgia. Era passato così tanto tempo … chissà se
riusciva ancora a suonare? La chitarra era un po’ scordata e mancava una corda,
ma Synyster si mise lo stesso a strimpellare … e il risultato non era male,
anzi! Con un po’ di allenamento poteva tornare bravo come un tempo … ma a che
scopo? Pensò, posando lo strumento sul letto. Non aveva più una band, aveva
buttato via la sua occasione.
In quella
sentì un’ inquietante musichetta levarsi dal salotto. “Jingle campane, jingle
campane, risuonano per tutto iiiil … -
Con cautela,
scese la scale. Pensava di essere preparato a ogni genere di visuale
apocalittica, ma quello che vide lo lasciò di stucco.
Il suo
salotto era pieno di addobbi natalizi, alberi di Natale, scatole di regali, un
presepe … e al centro c’era un gigantesco omone in smoking, con un mantello
verde sulle spalle e una bacchetta di Trilli in mano. Assomigliava in modo
impressionante a Matthew Shadows, tranne che per i capelli, lunghi e arricciati
… ripugnanti.
:-Oh oh oh oh, salve a te Synyster, io
sono lo spettro del Natale presente!-
:-Pensavo
che fossi il figlio segreto di Matthew Shadows e Babbo Natale, ma buono a
sapersi … e anche tu sei qui per la mia redenzione, dico bene?-
:-Esatto.-
disse l’omone, buttandosi i lunghi boccoli sulle spalle con l’aiuto della
bacchetta di Trilli. – ora andiamo, il Natale ci aspetta!-
E così
dicendo aprì la porta e lo fece salire su una Cadillac rossa fiammante. La neve
cadeva ancora fitta, e sembrava fosse pomeriggio. L’omone sfrecciò sicuro
attraverso le vie di Huntington, apparentemente invisibile agli occhi della
gente che camminava allegramente scambiandosi gli auguri. Synyster osservava
tutto con occhi spalancati. Qualcosa si stava ammorbidendo nel suo cuore di
pietra.
La macchina
si fermò davanti a una delle ville della zona, precisamente la casa di Gerard.
Da dentro l’abitazione provenivano voci, urla, le risate di Gerard e musiche a
tutto volume.
:-Entra!- lo
invitò lo spirito. Synyster obbedì, e si ritrovò nel soggiorno del nipote.
Gerard stava parlando con Jimmy, Johnny, Zacky e … Mikey? Con grande sorpresa
di Synyster, il suo occhialuto segretario stava ridendo con gli altri, e
sembrava davvero felice. Mancava solo Matthew … Synyster giunse alla
conclusione che fosse in bagno. Lo stereo sparava i Mr. Bungle, e nella sala
c’erano anche le ragazze … Lindsey, la moglie di Gerard, Valary, Gena, la
fidanzata di Zacky … o moglie? Avevano entrambi una fede … possibile che si
fossero sposati? C’erano due tipe che non conosceva … dalla conversazione capì
che si chiamavano Lacey e Alicia. Tutti sembravano molto felici …
All’improvviso
Gerard si alzò in piedi e sollevò una bottiglia di Jack Daniel’s. Tutti lo
imitarono. :-A chi vuoi brindare Gee?- domandò Zacky, che sembrava già
abbastanza brillo. :-A mio zio Synyster … che per noi resterà sempre il caro
Brian, così dotato nella chitarra … se fosse qui mi darebbe un pugno e
tornerebbe al lavoro, ma pazienza. In fondo in fondo è un tipo a posto, e mi
paga l’affitto della villa, quindi … a Brian!-
:-A Brian!-
dissero tutti con entusiasmo, perfino Mikey. Solo una delle donne fece una
smorfia e non disse nulla.
La festa
continuò per tutta la sera, i ragazzi risero, scherzarono, si ubriacarono,
giocarono a Resident Evil e a Guitar Hero … alla fine Matt ricomparve, anche se
sembrava un po’ più magro del solito … ma come al solito stracciò tutti a Call
of Duty. Synyster non poteva partecipare, ma si divertì un mondo lo stesso,
mentre di fianco a lui lo spirito lo guardava annuendo. Verso mezzanotte Mikey
e Alicia salutarono gli altri e se ne andarono, a casa avevano un bambino
piccolo evidentemente. Lo spettro tirò la manica di Synyster :-Seguiamoli,
presto.-
:-Devo proprio? Stanno giocando a obbligo o
verità, e Jimmy sta spiegando perché odia così tanto i piccioni … -
:-Vuoi redimerti o no? Vieni!-
A malincuore
Synyster lasciò il divano e seguì lo spettro nella notte. Aveva smesso di
nevicare, ma il terreno era gelato, e il nostro eroe rischiò più volte di
scivolare e spezzarsi l’osso del collo.
Davanti a loro Mikey e Alicia parlavano e ridevano, ma a un tratto si
fermarono. Lo spirito lo tirò in avanti, per farlo ascoltare.
:-Hai
parlato a Scrooge di quell’aumento di stipendio … -
:-Non ho
trovato il momento … non mi ascolta mai.-
:-Se fai
così ci credo che non ascolterà mai … Mikey, Lisa deve andare a scuola e le
servono un sacco di cose … ti deciderai mai a trovare il coraggio di fare
qualcosa? Potresti anche licenziarti, con tutto quello che ti fa passare … -
Synyster
restò di sale. Perché Mikey non se ne andava? Con lui si comportava veramente
da stronzo, lo riconosceva. Eppure …
:-Perché in
fondo in fondo è buono, lo so … e spero sempre che torni dai suoi amici.-
:-Tu sei
troppo buono, Mikey … dai, andiamo a casa. -
I due si
allontanarono sotto la neve. Synyster restò a rimuginare su quanto aveva appena
sentito. Non appena tornato in ufficio avrebbe aumentato lo stipendio a Mikey …
e gli avrebbe anche comprato un computer e installato il riscaldamento, decise.
Lo spirito
del Natale presente si voltò verso di lui … mostrando una lunga e folta barba.
:-Sai, la
mia vita è molto breve … una sola notte e sono già da rottamare, pensa un po’ …
ma ora torniamo a casa, questa umidità non giova alla mia artrite.-
I due si
incamminarono verso casa, sotto la neve. Lo spettro iniziò a cantare una
versione parecchio sboccata di Oh Holy Night, e Synyster si unì subito a lui.
Erano quasi
arrivati alla super villa del nostro eroe, quando un uomo vestito di grigio gli
tagliò la strada, afferrando Synyster per il bavero della camicia e scuotendolo
forte.
:-Non
credere a quello che ti dicono, la redenzione è una balla! In realtà … -
Ma non
riuscì a finire la frase, perché all’improvviso un uomo vestito come un ninja
saltò giù dal tetto della casa più vicina e atterrò sullo sfortunato essere
grigio vestito.
:-Kayaaaa!!! Io sono l’ultimo ninja, e ti avverto, Brian,
non credere alle miserabili parole di questo scettico!! La redenzione c’è!
Segui lo spirito del Natale Presente verso una nuova consapevolezza! Raggiungi
la luce!-
Mentre
l’ultimo ninja continuava la sua filippica, l’uomo con l’abito grigio si era
rialzato e correva attraverso Huntington, invocando aiuto.
:-Va, ultimo
ninja!- disse lo Spirito del Natale Presente, mentre questo inseguiva la sua
vittima- continua a purgare il mondo dagli esseri impuri.-
Synyster
osservò tutta la scena stupefatto. L’ultimo ninja gli ricordava un po’ suo
padre, quel mattacchione di Papa Gates che da anni infastidiva gli Avenged con
scherzi, spoiler e altre sciocchezzuole.
Lo spettro
lo prese per un braccio e lo trascinò verso casa, ignorando le sue balbuzienti
domande. :- L’ultimo ninja protegge da sempre i nostri destini, ma non posso
dirti di più.-
Una volta arrivati sul portico della villa di
Synyster, lo spettro gli diede le ultime raccomandazioni.
:-Adesso
torna in camera … ti addormenterai subito, poi verrà l’ultimo spirito e sarai a
posto. Hai imparato qualcosa da questa serata?-
Synyster
annuì convinto.
:-C’è sempre
un ultimo ninja pronto a salvarti, se segui la via del bene.-
:-Sei un
buon diavolo Brian … ora vado, stammi bene … e salutami tuo nipote.-
Detto questo
si allontanò nella notte, e il nostro eroe, ora parecchio frastornato, si avviò
nella sua cameretta. Prese in mano di nuovo la chitarra, ma aveva appena fatto
in tempo a strimpellare due note che si sentì molto … molto … molto stanco, e per la terza volta
quella notte cadde sul cuscino come un sasso e iniziò a russare come un
tagliaerba.