Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: composetomejustin    26/06/2013    1 recensioni
So esattamente di non essere brava con le parole. Di non trasmettere niente quando scrivo ma sappi che il solo fatto che tu abbia letto tutto ciò o che magari tu abbia intenzione di farlo mi rende felicissima. Grazie infinite.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dal punto di vista di Faith. 
Sento lo stomaco aggrovigliarsi e la gola diventare asciutta. Deglutisco nell'attesa che il cuore smetta di battere tanto velocemente. Mi manca il respiro. D'un tratto è come se la mia mente fosse affollata. Affollata come le strade di New York all'ora di punta. Come se, nella mia testa, un gruppo di persone stesse discutendo animatamente, le auto sfrecciando, i taxi continuando a fermarsi e ripartire senza un attimo di sosta, le metro aumentando la velocità cercando di non sforare l'orario di arrivo stabilito dai tabelloni. E' caotica New York, quasi quanto la mia mente in questo momento. 
Ho detto a Justin che sono innamorata di lui. E' questo che mi turba. Mi sento come se mi fossi denudata di fronte al mondo intero. Come se ogni essere umano sulla faccia della terra fosse venuto a conoscenza del mio segreto inconfessato. Non c'è più nulla che mi protegge. E' esattamente come se il mantello che da anni mi cucio addosso, sia andato in fiamme. Non c'è più nulla che mi trattiene. Ho perduto la copertura grazie al quale rimuginavo su qualcosa più e più volte. Grazie al quale riflettevo sulle conseguenze che un'azione, una volta compiuta, potesse procurare. Grazie al quale non mi buttavo mai a capofitto. Io non rifletto più. Agisco e basta. Agisco d'istinto. Questo biondino dagli occhi dolci mi ha portato via il mantello sostituendosi ad esso. Ed è così, che è riuscito a farmi realizzare che pungermi le dita con l'ago per cucire quella copertura, è stato invano per tutto questo tempo. Perché niente garantisce più protezione di uno scudo. 
E Justin è esattamente questo. Il mio scudo. 
Dal punto di vista di Justin. 
Non riesco a smettere di guardarla. Guardarla mentre è assorta nei suoi pensieri. E ad un tratto un senso di malinconia mi pervade. Vorrei essere io quel pensiero che la isola dal resto del mondo. Che le gela la mente ed il cuore facendola sua anche solo per una manciata di secondi. I suoi occhi sono puntati sui miei ma non mi stanno guardando. So che non lo stanno facendo. Lei è nel suo mondo adesso e non riesco a smettere di chiedermi se ne faccio parte anch'io. Pero' mi sento stranamente felice ed euforico al pensiero di contare qualcosa nel suo pianeta perché lei conta infinitamente, nel mio. 
Ho tanta voglia di chiederle a cosa sta pensando. Probabilmente perché sono curioso di sapere cosa le frulla nella mente. O magari solo per farla parlare. Mi piace da morire quando parla anche se gesticola tanto. Di solito la gente che gesticola mi infastidisce ma ogni cosa fatta da lei diventa adorabile. Mi fa sentire strano. Confuso. Non è da me. Ho sempre le idee chiare e so il fatto mio su ogni cosa. Ma con lei è diverso. Mi rende vulnerabile e ciò che mi spaventa è che questa sensazione alquanto sgradevole, mi piace. 
Continua a fissarmi senza dire una parola. Fermerei il tempo se potessi. Io, Faith ed il silenzio. Niente di più bello e puro. Ma non posso. 
Mi risuona in mente il suo: “E' di quel Justin che sono perdutamente innamorata”. Se solo riuscisse a sentire quanto forte batte il mio cuore adesso all'idea che posso essere quel pensiero che le gela l'anima, che la isola dal resto del mondo, che la rende permanentemente sua. Ed è per lei che suonerò questo campanello. Che non mi tirerò indietro. Che mostrerò a tutti chi è realmente Justin.
Dal punto di vista di Faith.
Scuoto la testa per liberarmi da tutti i pensieri. Mi passo una mano sul viso. Justin sta sorridendo. Non so se lo ha mai notato ma quando sorride si formano due piccole fossette agli angoli delle sue labbra. Gli occhioni miele si fanno più piccoli e le guance più rosee. Mi fa impazzire. 
Si avvicina ancora a me prendendomi entrambe le mani. Le porta alla bocca e le bacia. 
«Sei tornata sulla terra, piccola?» Alza il sopracciglio sfoderando un sorrisetto malizioso.
«Mai andata via, Justin.» Scoppio a ridere.
Ride anche lui per poi farsi serio qualche secondo dopo.
«Ascolta Faith, non avevo intenzione di tirarmi indietro. Io lotterò per te. Per noi. Non ho paura perché ci sei tu accanto a me. Mi rendi vulnerabile e sicuro allo stesso tempo. Sei pazzesca ed è esattamente questo il motivo per il quale anch'io sono perdutamente innamorato di te.»
Sorrido nel tentativo di trattenere le lacrime. Mi avvicino a lui e gli annodo le braccia al collo. Justin solletica il mio naso col suo e non esita a rubarmi un bacio. 
Amo averlo così vicino da riuscire a sentire quanto forte batte il suo cuore. Di cosa profumano i suoi capelli. Di cosa sanno le sue labbra. Siamo io e Justin adesso. Il mondo intero è scomparso. 
Le sue mani calde lentamente scendono sulla mia schiena accarezzandola. Con i palmi delle mani accarezzo il suo viso e gli lascio piccoli baci sul collo. Accarezzo i suoi capelli ed accompagno ogni suo movimento. Justin continua a stringermi e ad avvicinarsi. Indietreggio sino a sbattere con forza contro il grande portone in legno. Passa qualche secondo. Dei passi. La porta si apre e papà è in piedi sull'uscio. 
  
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