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Autore: Fruitvodka    26/06/2013    0 recensioni
Lui non mi ha insegnato ad amare, mi ha insegnato ad amarlo.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis

"Io non sono la tipica ragazza londinese da vans e leggings, ma non sono nemmeno la puttana americana che gira sempre con minigonne e tacchi. 
Sono la ragazza italiana che si veste in base all'occasione. 
Non sono la tipa da fan-fiction, quella sfigata ma incredibilmente perfetta, ma nemmeno la stronza senza cuore che se li è passati tutti.
Sono una ragazza "normale", se così posso essere definita, pur nelle mie stranezze. Insomma... Sono semplicemente me stessa.
Ho un carattere...beh...sono un po' timida e impacciata, suscettibile e sbadata, ingenua e scoordinata. Non mi piace mentire e... Non so farlo.
Molti dicono che sono 'troppo buona' però se voglio posso diventare vendicativa e perfida. 
Non so rispondere agli insulti, ma solo se sono rivolti a me.
Esteticamente? Beh, sono alta, magra, occhi azzurri, capelli biondi... AHAHAHAHAHAHAHAHAHHA no.
Sono alta un metro e settantacinque cm per la bellezza di 80kg.
Non sono 'magra' ma non mi lamentò troppo. Al momento sto seguendo una dieta e ogni mattina vado a correre. Ah. Cosa non si fa per la linea.
Le mie forme non sono perfette, ma chi lo è?
I miei capelli sono castano chiaro, a volte lisci, altre mossi, altre ancora non hanno forma. Il mio naso ha un po' la forma di una patata, le mie labbra sono carnose, ma il labbro inferiore è più pieno di quello superiore.
La cosa che amo più di me sono i miei occhi. Colore indefinito.
In realtà dovrebbero essere castano chiaro con qualche venatura verde, però cambiano a seconda della luce e del mio umore. A prima mattina sono addirittura grigi.
Non sono la ragazza più popolare del liceo, ma non sono nemmeno la sfigata di turno. Non sono piena di amici, mi fido di poche persone.
Insomma, "pochi ma buoni" no?
O anche "meglio soli che male accompagnati" se vogliamo.
Tra le poche persone che considero mie amiche, troviamo Nicole, Sofia, Chiara e Veronica, Michele, Giovanni e Jacopo.
E poi c'è lui, il mio migliore amico. Quel Figo di origini londinesi che vive a Napoli da quando aveva sei anni e che ha una cotta per me.
Lui è un vero don giovanni, con quegli occhini azzurri, i capelli castani perennemente scompigliati e la vocina stridula da vecchietta in menopausa fa cadere tutte le ragazze ai suoi piedi.
Per non parlare del suo accento inglese e dei suoi modi di fare da bad-boy, anche se alla fine è un coglione, tenero e divertente, fissato con le vans e che ancora deve recepire che il risvolto alla fine dei pantaloni è da ragazza, da gay e da Pino Giordano.
Sarebbe bello poter dire che è più alto di me, che quando mi sbatte agli armadietti tentando di baciarmi deve abbassarsi per arrivare alla mia altezza.
Sarebbe fico raccontare di scene alla Dark tipo "mi fece ombra con la sua altezza".
Peccato che lui sia più basso di me di almeno un paio di centimetri.
È un puffo per essere un ragazzo e quando usciamo sono io a subire le conseguenze, perché mi vieta i tacchi... AHAHAHAHAHAHAHAHAHHA 
Piccolo. Quasi mi fa pena... Quasi.
Louis Tomlison è il migliore amico che potessi desiderare.
Se non avesse una cotta per me da un paio d'anni andremmo d'amore e d'accordo come due fratelli.
Che poi, con tante ragazze che gli vanno dietro, non ho mai capito perchè si sia invaghito di me. Di me che non sono perfetta. Di me che non uso trenta chili di trucco. Di me che non so cantare e che quando provo a ballare gli pesto sempre i piedi. Di me che quando dorme a casa mia lo sveglio a cuscinate.
Di me che ho un padre che se potesse lo ucciderebbe, perché gli sta portando via la 'sua bambina'.
Di me che quando ho il ciclo impreco peggio di lui normalmente.
Di me che non sono il prototipo di ragazza che vorrebbero per lui i suoi genitori.
Di me che da due anni cerco di negare l'evidenza, dicendogli che non lo amo.
In realtà lui piace anche a me. Però non mi sento abbastanza.
Non credo di essere abbastanza.
E me ne rendo conto quando i suoi genitori mi guardano male e quando sento le mie compagne di classe dire che per lui non vado bene perchè sono troppo alta, troppo poco femminile, troppo secchiona. 
E poi vedo lui, che se ne frega altamente dei commenti, che ogni mattina mi aspetta davanti all'armadietto con un sorriso stampato sulle labbra.
Lui che se ne frega della poca differenza di altezza.
Lui che continua a farmi la corte anche se cerco si rifiutarlo.
Lui che mi conosce troppo bene per non capire che sono innamorata di lui quanto lui lo è di me.
Lui che ogni mattina mi lascia un bacio a stampo sulle labbra, incurante degli sguardi e dello schiaffo che di routine riceve per avermi baciato.
A volte, ormai, mi arrendo e mi lasciò baciare, mi lascio coccolare, lasciò che mi ami, che mi tenga la mano e faccio lo stesso con lui.
Praticamente siamo una coppia. Anche se non voglio accettarlo è questa la verità. Perché come mi disse  lui una volta "se non mi amassi non mi baceresti in quel modo, non sentiresti  le scosse che senti tu appena ti tocco, perché io le percepisco. Se non mi  amassi non mi sorrideresti durante i baci. Se non mi amassi non ti lasceresti toccare come solo io ti tocco. Non ti lasceresti andare così, come fai solo con me. Se non mi amassi non mi accarezzeresti i capelli mentre ti bacio, non mi coccoleresti finchè non mi addormento tra le tue braccia dopo aver fatto l'amore. Se non mi amassi non mi avresti donato la tua innocenza. Se non mi amassi ora non saresti qui. Quindi, vuoi essere la mia ragazza Cloe?" E allora le lacrime scesero senza contegno, le labbra si schiusero e parlarono da sole urlando un "si" che veniva dal cuore.
E li per la prima volta lo baciai di mia iniziativa, davanti a tutta la scuola. Davanti ai professori, che mancò fossimo i protagonisti di una telenovela, chiedevano sempre informazioni sulla nostra 'storia'.
Davanti ai bidelli e agli amici che cominciarono ad applaudire, manco avessi accettato una proposta di matrimonio. 
Louis Tomlison, il mio miglior amico, scopamico ed ora il mio ragazzo, mi aveva insegnato ad amare. Anzi mi aveva insegnato ad amarlo." E qui finisce la pagina di diario dedicata a lui, che scrissi tanto tempo fa. Il resto lo sapete, Louis si era fatto amare e mi aveva amato come nessuno. 
Il nostro matrimonio, che seguì di li a 4 anni, diede alla luce due gemelli Elisa e Josh. I nostri angeli. Ed ora, ora che Louis mi ha abbandonata, so che non amerò nessun altro. Perchè lui non mi ha insegnato ad amare, mi ha insegnato ad amarlo, ad amare solo lui.
E con questo saluto per l'ultima volta quella splendida persona che è mio marito.
Addio Lou, ti amerò per sempre. Tua Cloe."
E così procedettero con la sepolture del ragazzo che aveva significato tutto per Cloe. Del ragazzo che le era stato portato  via dal cancro dopo cinque anni di fidanzamento e tre anni di matrimonio. Louis se ne era andato all'età di 27 anni. E, nonostante ciò Cloe gli era rimasta fedele tutta la vita.
All'età di 83 anni, Cloe  morì per cause naturali e raggiunse il suo amato in paradiso. Ora loro sono ancora insieme. Se fai silenzio e ascolti con attenzione, puoi ancora sentire Cloe che canticchia per far addormentare Louis, mentre lo coccola tra le sue braccia. FINE. 
Ho avuto l'ispirazione sul momento e ho cominciato a scrivere. Spero vi piaccia, fatemi sapere ;) kiss. Marty.

 

 

  
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