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Autore: Strange__    26/06/2013    6 recensioni
"Patrick pensi che io sia invisibile?" Chiese Angie con lo sguardo basso.
Patrick aggrottò le sopracciglia "Perché dovrei pensare che sei invisibile?"
"No, niente." Sussurrò Angie.
"Sputa il rospo. Cos'è successo?"
"....Ieri in biblioteca è venuto Zayn e mi ha chiesto di che anno fossi. Sono quattro anni, quattro, che frequentiamo una parte dei corsi insieme. Senza contare che non sa neanche il mio nome. E non mi pare che il nome Angie sia così difficile da ricordare."
"Angie, Zayn viene da una scala sociale totalmente diversa della nostra. Siete come Marte e Giove. Siete come il viola e il rosso. Siete come me e l'eterosessualità. Incompatibili. Quindi non stupirti tesoro mio. Non sei invisibile." Disse Patrick dandole una carezza sulla guancia. "Ora me lo fai un bel sorriso?"
Angie gli sorrise e Patrick l'abbracciò.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.
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"Hello anonymous."

 
 

Ad Eva perché è stata la prima a leggerlo
e a dirmi che avrei dovuto assolutamente scriverla
perché lei l'amava già dalla prima parola.
A Nicholas perché la storia in parte è ispirata a lui
e alla sua coglionaggine.



Angie si mise a sedere sul letto e si stiracchiò leggermente facendosi scappare un sonoro sbadiglio che, essendo stato fatto con troppa enfasi, la fece cadere a terra facendole sbattere la testa contro il comodino e portando con sé tutte le coperte, la sveglia, il telefono, l'abat-jour e la bottiglia d'acqua che erano sul comodino.
E questo è solo l'inizio di una nuova giornata.
"Se non ti sbrighi ad alzarti giuro che ti taglio i viveri." Disse sua madre aprendo e richiudendo la porta.
"Buona giornata anche a te mamma." Borbottò alzandosi.
Mentre si grattava il collo in cerca di qualche vestito decente da indossare la porta si aprì nuovamente. "Se non ti sbrighi mamma ti taglia i viveri." Disse suo fratello.
"Se non la finite io ti taglio altro." Disse spazientita prendendo i primi indumenti che le comparvero davanti agli occhi ignorando genere, colore e fattura.
Entrò in bagno da dove uscì trenta minuti dopo (tempo record) vestita, lavata e profumata.
Si mise le vans 'a pantofola' come le chiamava sua madre, prese la sua cuffietta verde e se la mise in testa, si diede un'occhiata allo specchio con una faccia a dir poco disgustata e scese al piano di sotto dove tutta la sua famiglia l'aspettava.
"Mangi con noi, tesoro?" Chiese la madre.
"No, non ho tempo, ciao mamma." Disse prendendo la tracolla all'entrata e uscendo di casa.
Qualche metro dopo si sedette alla fermata del bus occupata solo da una donna con i capelli biondi raccolti in una coda bassa, una ragazza vestita da commessa e un cane che girava intorno alla panchina.
Prese il piccolo iPod rosa (colore odiato ai limiti del possibile e scelto da quel genio di suo padre) e infilò le cuffiette bianche nelle orecchie che vennero invase dalla voce di Serj Tankian.
Aspettò qualche altro secondo e salì sul pullman semi-vuoto occupato da qualche anziano, qualche adulto che andava a lavoro e da alcuni ragazzi.
Angie si sistemò su un sedile né troppo avanti né troppo in fondo, vicino al finestrino.
In un posto... Anonimo.
Perché lei quello era: anonima.
La notavi raramente.
Si sistemò il cappello e poggiò la testa sul finestrino.
Dopo tre fermate il pullman era praticamente pieno.
C'erano tante persone di diverse categorie: strani, fighi, asociali, troie, stupide, popolari, sfigati.
E poi c'era lei che era solo... Anonima.
Quando il bus arrivò a scuola Angie aspettò che si svuotasse quasi completamente in modo tale da non ricevere né spintoni, né gomitate, né qualunque altra cosa mettesse a rischio il suo già precario equilibrio.
Scese e camminò verso la parte sinistra della scuola.
"Ciao Angie!" Ululò Patrick.
"Ciao scemo." Disse con un sorrisone.
"Ciao anonima." Disse Sam pacata.
"Ciao a te simpaticona." Disse facendole una linguaccia.
"Fammi sentire, oggi in base a quale criterio hai scelto i vestiti?" Chiese Sam inarcando un sopracciglio.
"In base ai primi vestiti che ho trovato." Disse semplicemente Angie con un'alzata di spalle.
"Però per quel dannato cappello e la treccia di lato hai sempre il tempo, non è vero?"
"Devo proprio sorbirmi un'altra ramanzina su quanto io sia fuori moda e totalmente out?" Chiese Angie alzando gli occhi al cielo.
Sam sbuffò. "Dico solo che se tu ti curassi un po' di più potresti essere una delle ragazze più carine della scuola!"
"Se fossi una delle ragazze più carine della scuola non sarei più Angie. Vuoi che Angie si trasformi in uno stereotipo di Barbie stupida? Lo vuoi Sam? Lo vuoi?" Disse Angie assottigliando gli occhi scuri.
Sam sbuffò nuovamente. "Sei una causa persa. Ora entriamo che è suonata 'stereotipo di Barbie'." Disse scimmiottando Angie.
Angie le fece la linguaccia e Patrick l'affiancò.
"Sappi che io ti preferisco così." Disse con un occhiolino.
"Se tu non avessi una specie di relazione con Brad ci proverei senza alcun problema, sappilo." Rispose Angie varcando la soglia della scuola.
"Dimentichi un piccolo particolare: hai a malapena il coraggio di respirare davanti ad un ragazzo, figuriamoci di parlare." Disse Patrick spostando i capelli da davanti al viso.
"C'è bisogno di ribadirlo sempre?" Sbuffò aprendo il suo armadietto.
"Certo che no, ma altrimenti non mi divertirei." Disse Patrick chiudendo l'armadietto da cui aveva estratto il libro di chimica.
"Abbiamo letteratura alla prima ora, chimica c'è alla terza." Disse Angie ridacchiando.
Patrick sbuffò dando una testata contro l'armadietto. "Non lo imparerò mai questo dannato orario." Prese il libro di letteratura e lo chiuse nuovamente.
Sam chiuse anche il suo di armadietto e si mise al fianco dei due amici che si stavano dirigendo verso l'aula di letteratura.
"Andiamo al centro commerciale oggi pomeriggio? Ha aperto un nuovo negozio e sarà tutto scontato." Disse con la sua voce calda.
"Uh, io vengo. Ha aperto la nuova caffetteria." Disse Patrick alzando un braccio.
"Io passo, ho il turno in biblioteca." Disse Angie sistemandosi il cappello sulla testa.
"Angie! C'è la nuova caffetteria, non puoi lasciarmi da solo!" Protestò Patrick.
"Lo so e mi dispiace. Ma ho il turno e sai quanto ci tengo, prometto che la prossima volta vengo." Disse Angie.
"Promesso?" Disse Patrick assottigliando gli occhi.
"Promesso." Disse Angie mettendo una mano sul cuore.
"Lo sai com'è fatta. Vuole rimanere nel suo posto all'angolino mentre il resto del mondo va avanti." Sbuffò Sam.
"Non è una cosa molto carina da dire, Sam." Disse Angie.
"Io lo dico per il tuo bene. Non puoi continuare ad essere così anonima."
"Solo perché tu pensi che non sia una cosa buona non significa che non lo sia davvero. Se a me sta bene, perché a te no?" Disse Angie.
"Perché sei la mia migliore amica, Angie. E io non voglio che tu rimanga da sola mentre la tua vita ti passa davanti agli occhi." Disse Sam mettendole una mano sulla spalla.
Angie annuì.
"Ok, capisco." Disse prima di entrare in classe.
"Allen, McMiller e... McMiller, veloci." Disse il professore.
Sam si sedette in seconda fila mentre Angie e Patrick si sedettero in fondo contro il muro.
"Non te la prendere per quello che dice Sam, a volte non si rende conto." Disse Patrick sorridendo ad Angie.
Angie gli sorrise di rimando. "Non ha tutti i torti, però. Solo che sono fatta così e forse non voglio cambiare."
"Allora non farlo perché io ti voglio bene esattamente così come sei." Disse Patrick accarezzandole il dorso della mano.
"McMiller vuole far sapere anche al resto della classe quello che sta dicendo ad Allen?" Chiese il professore.
"No grazie, passo." Disse Patrick stendendosi letteralmente sulla sedia.
"Sì passa per la porta, esca immediatamente da qui." Disse indicando la porta.
Patrick sbuffò e andò verso la porta con lo zaino in spalla.
Prima di uscire fece il saluto militare ad Angie che lo guardava.
E Angie si convinse ancora di più che essere anonimi non era una cosa cattiva.







 

Asdfghjkl.
Eccomi con la nuova fan fiction di cui vi avevo parlato (:
Chi mi ha su facebook sa già quanto questa fan fiction sia importante per me.
Sin dal primo capitolo si capisce il legame profondo che hanno Angie e Patrick (personaggio che io personalmente adoro alsdqwoeiwe).
Non compare ancora nessuno dei one directio, I know, ma dal prossimo anche loro saranno parte importante della ff, ovviamente :,)
Va bene, ora vado.
Vi lascio il link della mia fan fiction quasi conclusa: Be the change.
(basta cliccare sul titolo)
Mi lasciate un piccola recensione, per piacere?
Per farmi sapere se vi piace e se vale la pena continuare (:
Vi amo,
Angie xx.
Ps. Vi lascio il mio account di twitter, ask e facebook, contattatemi quando volete! Non fatevi nessun problema (:




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Ah, ringrazio quell'angelo di Blondine per avermi fatto questo stupendo banner, lo amo.

   
 
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