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Autore: Loony Moony    26/06/2013    10 recensioni
"«Ed eccolo qui, il mio Pad! Temevo che vivessi una fottuta vita lunga come il buon vecchio Albus!
«Ma che ca-…»
«Merlino, James, riesci ad infastidire le persone anche da morto, non ho parole!»"
E...ho scoperto ora che è l'anniversario della morte di Sirius, non volevo si beccasse una demenziale, ma non sono in vena di tristezze, perciò avrà anche funzione di tributo.
I commenti come sempre sono più che bene accetti, anche in ritardo ^^
Genere: Commedia, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Note: Ok, non picchiatemi, aspettavo si caricasse la puntata della serie, non so come è uscita D: Avevo voglia di Fluffosità e Demenzialità, personate il mio cervello malato. In ogni caso, ecco questo piccolo scempio, totalmente fluff, non definibile malinconico, anche se era il mio primo obiettivo, pazienza. E' st'acqua qua (?), demenziale fino alla nausea, senza uno stile vero e proprio (il poco che avevo mi ha abbandonato tempo fa indignato per l'uso barbaro che ne facevo). Un commento, in ogni caso, mi farebbe sentire meno sola, qua a fangirlare compulsivamente, e sarebbe gradito tanto tanto tanto.

Aveva i sensi in subbuglio. In bocca un sapore amaro e negli occhi un’insistente nebbia bianca.
Solo le orecchie avevano pace…prima che una voce familiare le perforasse con parole sconnesse.
«Ed eccolo qui, il mio Pad! Temevo che vivessi una fottuta vita lunga come il buon vecchio Albus!
«Ma che ca-…»
«Merlino, James, riesci ad infastidire le persone anche da morto, non ho parole!»
«Evans?»
Si sentì uno sbuffo offeso, e Sirius cominciò ad intravedere delle figure oltre al bianco abbacinante.
«Ma dico io, riconosci prima Lily che me? Sacco di pulci che non sei altro!»
«Prongs, se non ti do corda non significa che non abbia fatto caso alla tua presenza…»
«Ma lo senti? Io lo accolgo anche da morto e lui mi tratta in questo modo indegno…se non dovessi chiarire qualche cosina con te, caro il mio canide pulcioso, ti avrei già mollato.»
«Oh Godric!» sbuffò Lily, ma Sirius riusciva a percepire il sorriso nella sua voce anche ad occhi chiusi. Cioè, gli occhi ce li aveva aperti, ma si sentiva un dannatissimo cieco.
«Morto?» chiese, cautamente, mentre si alzava a tentoni su di un pavimento bianco. Ciò che vedeva davanti ai suoi occhi era un’aria lattescente e calda, danzante sopra, sotto e intorno a lui.
«Ecco, sì, proprio a questo proposito…Ma come diavolo ti è venuto in mente di morire in un modo tanto stupido?»
«James caro, conosci per caso l’esistenza di una parola chiamata tatto
«Ma sì, è tipo questo…»
«Toglimi quelle mani di dosso! Non intendevo in quel senso
«Qualcuno mi potrebbe spiegare perché cavolo sono in questo posto bianco come una latrina?»
«Si vede che le latrine che frequentavi tu erano di gran lusso…»
Acquisita, alla buon’ora, la vista, Sirius vide distintamente la figura più bassa delle due che aveva davanti mollare sette schiaffi di seguito a quella più alta e allampanata. «Ma… quanto… puoi… essere… idiota!»
Rise di gusto, accorgendosi che la risata era ridiventata il latrato di un tempo. Si guardo le mani e le vide fresche e rosee. Quando alzò gli occhi, scoprì di riuscire a carpire anche i dettagli con gli occhi ormai rigenerati, e notò che James e Lily sembravano i diciassettenni di tanti, troppi anni prima.
Una fitta di dolce malinconia gli pervase lo stomaco, vedendoli battibeccare come un tempo.
«Ehi, polli, io sono qua, eh!» borbottò, agitandogli una mano davanti.
«Lo vedo, e cretino come al solito, per di più» commentò Lily, passando dolcemente un braccio intorno alla vita di James e sorridendo malandrinamente. Ah, quanto ci avevano messo ad insegnarle i segreti del mestiere!
«Anche io sono felice di vederti, Evans» ribatté Sirius, battendole una mano sulla spalla. Anche lei gli era mancata, inutile negarlo. Ora che li rivedeva entrambi insieme capiva quanto.
«Padfoot, sono felice di presentarti il Regno dei Morti, ta-daaan!» ci pensò su e aggiunse: «ribattezzato “la grande e potente latrina di lusso”»
Sirius rise. «Di gran lusso! Attenzione ai dettagli, Prongs.»
James si fece serio, anche se si riusciva a scorgere una vena di divertimento nei calorosi occhi nocciola. «Ora che sei tra noi, finalmente…»
«È bello sapere che gli amici ti vogliono così bene da volerti morto…» lo interruppe Sirius. Si meravigliò poi di non essere sorpreso. Insomma, era morto, un po’ di tristezza…Niente, non ce n’era traccia. Forse considerava il tutto come un sogno.
James, in ogni caso, fece finta di niente e continuò. Sirius cominciò a sospettare che fosse una cosa seria. «Ti devo chiedere spiegazioni per il tuo comportamento indegno…Come hai potuto, tu, Malandrino nel cuore e nel cervello (qui Lily borbottò qualcosa di indefinito)…Cane nel cuore e nel cervello…Fratello nel-»
«Prongs, stai cordialmente spaccando le pluffe.»
«…cuore e nel cervello…Scambiare me con un brutto gatto rosso?»
«Ehm…prego?» Sirius sbatté le palpebre, allibito. «Aspetta, ma intendi…Grattastinchi?»
James assunse un’aria imbronciata, corrugando le sopracciglia dietro agli occhiali. «Ah, ha anche un nome?»
«No, guarda, perché mai un gatto dovrebbe avere un nome?» fece Sirus, sarcastico.
James non cambiò espressione di una virgola, mentre Lily li guardava vagamente divertita scuotendo la testa.
«Prongs, sveglia! Per scambiare te c’era già Harry, Grattastinchi era un perfetto sostituto di Wormy, è un gatto!» spiegò, come se fosse ovvio, buono e giusto.
«E con questo?» chiese James, ancora accigliato, raddrizzandosi gli occhiali sul naso.
«Gatto mangia topo» sillabò Sirius, come se stesse davanti ad un malato mentale particolarmente minorato. «Topo scaaappa» finì, mimando con le mani un ratto in fuga.
James sbatté le palpebre e si aprì in un sorriso radioso. «Ma tu sei un genio, Pads!»
Sirius ghignò. «Nel cervello e nel cuore.»
 
«Ma quindi dovremmo aspettare che questo gatto schioppi?»
James era seduto su una panchina bianca, accanto a lui Sirius batteva impaziente un piede a terra.
«E anche Remus, sì. Poi ritorneremo come prima, i quattro Malandrini.»
«E che soprannome vorresti dargli?»
«Uhm..Crushedface*?»
James storse il naso e scoppiò a ridere. «Sei una frana, fattelo dire, con queste cose.»
Restarono per un altro po’ in silenzio. «Allora inventalo tu il nome, se ha il muso schiacciato mica è colpa mia!»
«Gingerhaired, per esempio…»
Sirius fece una smorfia. «Fa schifo.»
James stava per ribattere, offeso, quando notò alcune figure Materializzarsi a terra poco più in là. «Arrivano! Magari c’è anche Remus!»
«Che amico esemplare…» commentò Sirius sarcastico, ma raggiunse con lui i corpi stesi a terra, curioso.
Tra le figure, alcune erano riconoscibili: sua cugina Ninfadora, con i capelli di un verde acceso, stava starnutendo e borbottando, mentre lanciava calci a destra e manca nel tentativo di alzarsi; un ragazzino biondo e tremante sbatteva le palpebre e cercava a tentoni qualcosa nella divisa di Hogwarts che indossava; per la gioia perversa di entrambi, Remus si stava toccando incerto il viso ringiovanito, mentre si metteva cautamente a sedere. Solo un ragazzo non sembrava né sorpreso né perplesso, ma divertito: aveva i capelli di un rosso acceso, ed entrambi lo conoscevano bene. Si scambiarono un’occhiata.
«Be’, Gingerhaired ti fa ancora schifo?»
«No, decisamente no, Prongs.»
Sorrisero, prima di concludere insieme: «abbiamo trovato il quarto.»

*Ok, l'ho trovato su google translate, e so che fa schifo. Ma io e l'inglese non andiamo molto d'accordo, ecco. 
Il ragazzino è Colin (povero piccino ç__ç) che cerca la sua macchina fotografica.
Ah, e poi ho scoperto dopo aver scritto che è l'anniversario della morte di Sirius, gli faccio questo tributo, anche se non si merita tutta questa demenzialità, poveretto. Ma oggi non sono in vena di tristezze varie, quindi caro il mio Black, fattelo bastare, lo sai che ti amo anche se lo dimostro mollandoti 'sta roba.Se avete avuto la pazienza di leggere il mio sclero da fangirl compulsiva, una recensioncina piccola piccola (anche negativa, accetto critiche costruttive e consigli) non credo vi farà venire l'artrosi alle dita. Credo, eh.

 

  
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