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Autore: _PPoanda    26/06/2013    3 recensioni
"Mai fidarsi di un demone."
Genere: Fantasy, Storico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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31 Ottobre 1879

 

“I sentimenti sono complicati, e anche parecchio.
Sono belli, tentatori.. dannati.
Non sei di certo la prima persona che rimane incastrata in questo pericoloso meccanismo, e non sarai di certo l’ultima. L’amore non è come quello cantato nelle favole, il dolce eterno amore. Nella realtà l’amore non è un gioco, ne un fiore..
L’amore non può essere definito angelico.”

 
-..chi siete voi, e che ci fate qui?- le parole della ragazza erano gelide, quasi quanto gli occhi del ragazzo.
-Beh- cominciò il ragazzo- sono stato invitato anche io a questa nobile festa di alta borghesia, Cèleste.-
Il cuore della ragazza perse un colpo.
-C-come sa il mio nome?-
Con un rapido movimento il ragazzo si trovò alle spalle della giovane, facendo scivolare un braccio intorno alla vita della ragazza lasciando che il suo petto aderisse alla sua schiena;
l’esile corpo della giovane Cèleste fasciato dall’elegante vestito da ballo fu percosso da milioni di brividi quando le labbra del giovane si avvicinarono pericolosamente al suo orecchio. Chiuse gli occhi.
-Ma io so tutto di te, Cèleste.- soffiò al suo orecchio.
Con una veloce mossa fece girare il corpo di Cèleste, facendo incontrare i loro sguardi.
La ragazza arrossì violentemente, abbassando lo sguardo cercando di non far divertire il giovane con il suo imbarazzo.
-Figlia di Robert W Johnson, nobile mercante inglese conosciuto in metà emisfero per la bellezza e la raffinatezza dei suoi prodotti esportati, e di Margaret Wood, famosa farmacista londinese a cui si deve la scoperta di nuove tecnologie per la medicina, tu sei la seconda di due sorelle. La loro travolgente passione per la cultura francese li spinse a scegliere due nomi singolari per le proprie figlie: Claire e Cèleste.- il giovane si bagnò le labbra prima di continuare, mentre la ragazza, rimasta stregata da quelle labbra, ascoltava in silenzio le numerose notizie sulla sua famiglia che già sapeva.
-Sfortunatamente, la primogenita morì, tormentata dall’amore non corrisposto di un giovane chiamato Louis. Questo fu un duro colpo per la famiglia, che non appena seppe dell’accaduto si trasferì a Holmes Chapel, desiderosa di ricominciare una nuova vita con la loro graziosa figlia dalle candide gote Cèleste.- la mano del giovane sfiorò dolcemente la guancia di Cèleste, provocandole una scossa di brividi lungo la schiena.
Perché le faceva quello strano effetto? Perché quelle labbra, quegl’occhi e quel tocco delicato sulla sua pelle la ipnotizzavano in quel modo?
Sentì le lacrime pizzicarle gli occhi; il ricordo di sua sorella faceva male, male come un pugnale in pieno petto, mentre la sua mancanza cresceva ogni giorno di più.
Alzò lo sguardo incontrando gli occhi più belli e profondi che la ragazza abbia mai visto; le lacrime scendevano ormai senza freno.
-Chi siete voi, cosa volete da me?-
Tremava la ragazza mentre pronunciava quelle parole.
Il giovane le passò le dita per asciugargli le lacrime, mentre con l’altra mano giocava con una ciocca rossa della ragazza.
-Sono stato mandato da un mio superiore per avvisare te e tuo padre che nei prossimi anni l’attività familiare sarà coinvolta in una rivolta.. cruenta.- gli occhi del ragazzo brillavano nel pronunciare quelle parole.
Il respiro della giovane donna si faceva sempre più irregolare.
-Co-come fate a saperlo?-
Le labbra del ragazzo si lasciarono scappare un risolino.
-Oh Cèleste, piccola e ingenua Cèleste.. noi demoni sappiamo quando determinati avvenimenti accadono.-
La ragazza si sentì mancare, e non cadde a terra solo perché le forti braccia del ragazzo la sorreggevano.
Sgranò i suoi occhi castani, mentre la sua bocca si socchiudeva lentamente.
-T-tu sei un-un demone?- si allontanò leggermente da lui, tremando.
Lui le si avvicinò nuovamente, posandole un dito sopra le sue labbra, zittendola.
-Si Cèleste, sono un demone; ho  più anni di quelli che dimostro e sono in grado di predire il futuro.- sospirò -Tuo pagre entò in rapporti lavorativi con una dei miei superiori ma, ahimè, non ha rispettato gli accordi previsti..- strinse il corpo della ragazza al suo, per far si che non si muovesse. –Sono stato mandato qui per rapirti, Cèleste, e per ucciderti.- il ragazzo alzò il volto della giovane Cèleste, completamente scioccata.
-Ma che orribile ingiustizia sarebbe; uccidere una fragile ragazza innocente, perlopiù bellissima.-
Non finì la frase che il giovane posò le sue labbra sopra quelle piene di Cèleste, per lasciarle un timido ma allo stesso tempo intrigato bacio.
Cèleste chiuse gli occhi, abbandonandosi completamente al giovane sconosciuto.
Dopo alcuni istanti che sembravano secoli, il giovane si staccò lentamente dalle sue labbra; cerco la mano della ragazza e le posò un delicato bacio su di essa.
-Buon diciottesimo compleanno, Cèleste.- Lasciò la sua mano e si volto lentamente.
-Vo-vorrei sapere i-il tuo nome.- sussurrò la ragazza, in preda all’imbarazzo e alla sconcertezza di ciò che era appena accaduto. Il ragazzo si voltò ancora una volta;
-Mi hanno attribuito molti nomi nel corso della mia esistenza, ma in questa eepoca mi presento come Niall, Niall James Horan.- sorrise a Cèleste un’ultima volta prima di voltarsi e cominciare ad allontanarsi da lei.
-Ti incontrerò ancora?- il giovane si fermò, stando di spalle a Cèleste.
-Mai fidarsi di un demone- disse, prima di sparire nell’oscurità.
 

“Ma se l’amore non è angelico allora..
L’amore è demone”

  
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