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Autore: Without you    26/06/2013    0 recensioni
Gemma provava invano da due ore a consolarmi, ormai aveva cominciato a piangere anche lei, le faceva male vedermi così per un ragazzo, le lacrime erano così forti che svenni. Mi risvegiai con Gemma di fianco a me, quando aprii gli occhi, solo allora mi accorsi di averlo la, vicino a me, la persona che meno pensavo che fosse la, con me in quel momento, e di Gemma, di lei non c'era traccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ciao Sara,                                                                                                                                                                                                           sono il tuo fratellastro Harry, si, quello famoso che non hai mai voluto accettare, sai quanto male mi fa questo, ti  posso vedere solo su twitter perchè di persona tu mi rifiuti sempre anche quando vengo a dormire a casa dei nostri, sono contento che hai leato con Gemma, è una brava ragazza, forse un po' cogliona, ma è una brava ragazza,  penso che tu e lei siate semplicemente favolose. Quelle fossette e quei tuoi occhi verdi, mi hanno rapito da subito, dal primo giorno che ti vidi al matrimonio dei nostri genitori, quando tu salisti sul palco e cominciasti a cantare "My immortal", la tua voce continuava a tornarmi in mente mentre ero in tour,ma tu non mi puoi capire, tu non mi amerai mai, io si, lo faccio ormai da troppo tempo, senza girarci tanto intorno te lo dirò forte e chiaro, IO TI AMO."

Continuavo a leggere le ultime tre parole di quella lettera tra le braccia di Gemma, come avevo potuto essere così ceca davanti al suo amore così evidente, lui ci teneva a me, e nonostante tutto voleva mettersi con una stronza che non lo calcolva minimamente.

"Va tutto bene Sara, non essere così"

Gemma provava invano da due ore a consolarmi, ormai aveva cominciato a piangere anche lei, le faceva male vedermi così per un ragazzo, le lacrime erano così forti che svenni. Mi risvegiai con Gemma di fianco a me, quando aprii gli occhi, solo allora mi accorsi di averlo la, vicino a me, la persona che meno pensavo che fosse la, con me in quel momento, e di Gemma, di lei non c'era traccia.

"Ciao cucciola"

Cucciola, quanto amavo essere chiamata così, poi da lui, non sapevo che cosa mi stava capitando, ma averlo vicino a me in quel momento mi trasmetteva sicurezza e fiducia, a quanto pare svenendo avevo preso un colpo in testa, anche molto forte per trovare tutti i suoi lineamenti irresistibili.

"Ciao ricciolo"

Harry mi guardò con una faccia strana, sembrava che avesse visto un fantasma.

"Facciamo progressi"
 
Disse visibilmente divertito, ma sempre con la serietà che non lo lasciava mai in pace un secondo, ecco, un'altra cosa che odiavo di lui.

"Non ti metti più le Converse?"

"Perchè me lo chiedi? Da quando ti importa di me?"

"1° se mi importasse qualcosa di te non comincerei col parlare delle tue scarpe.
 2° delle tipe in classe mia mi hanno chiesto di parlarti per far ritornare te e i ragazzi quelli di una volta"

"Quindi non hai letto la mia lettera"

Oh, porco cazzo e che cosa potevo inventarmi, rimasi a fissare il muro che improvvisamente era diventato attraente, molto.

"Allora?!?"
 
Lo baciai, Harry mi guardò come se avesse visto un fantasma, ma francamente non me la sentivo di continuare a guardarlo negli occhi così uscii dalla camera e mi diressi in cucina dove Gemma e Anne mi guardavano come aveva fatto Harry poco prima fino a che Anne ruppe il silenzio.

"Tutto bene Sara, sembri strana, sembri assente"

Sentii dei passi veloci che scendevano le scale, solo quando mi ritrovai Harry davanti capii.

"Perchè lo hai fatto"

"Cosa"

"Oh, avanti, sai benissimo di che cosa sto parlando, perchè hai affondato la tua lingua nella mia gola per poi scappare facendo finta che non sia successo niente"

"Harry, Sara"

Anne e Gemma mi guardarono sbalordita, non pensavano che io potessi arrivare a tanto, baciare il mio fratellastro, neanche un mostro ci sarebbe riuscito.

"Mi spiace, non sono chi volevate"

Mormorai, le lacrime cominciarona a scendere sulle mie guance, uscii di corsa dalla casa, fortunatamente stava piovendo e io non avevo niente con cui ripararmi.

"Fanculo tutto"
 
"Sara torna in casa"

Vidi Harry correre in strada anche lui solo in maglietta, cominciai a correre fino a quando una macchina mi sbarrò la strada, il conducente aprì la portiera e io salii, non pensavo in quel momento.

"Grazie"

Vidi Harry raggiungere la macchina di corsa quando il conducente partì.

"Dovresti guardare da chi prendi un passaggio"

"Zayn, dai, non sono in vena"

"Ti porto da Perrie"

"Grazie Zayn, ti voglio bene"

Da quel momento la tensione in macchina salì notevolmente, stemmo in silenzio fino a quando arrivammo a casa di Zayn e Perrie.

"Siamo arrivati princy"

"Non chiamarmi così, Perrie è gelosa"

Entrammo in casa e Perrie mi saltò in braccio, quando si accorse che ero tutta bagnata con il trucco colato e i capelli fradici, Perrie mi portò in camera sua dove mi fece sedere sul letto e cominciò a tirare fuori trucchi a destra e a sinistra, tirò fuori una piastra e mi prestò una maglietta di Zayn mentre i miei vestiti si asciugavano.

"Comunque Sara, tu assomigli molto a Harry, cioè voglio dire, canti bene, hai i capelli castani e ricci, gli occhi verdi e le adorabilissime fossette, cioè che cosa vuoi di più?"

"Che Harry non fosse mio fratello"

"Che cosa vuoi dire"

"Lo ho baciato perchè lui mi ama e io non sapevo che cosa stavo facendo e poi sono andata in cucina e Harry mi è corso dietro e ha detto 'prima ficchi la tua lingua nellla mia gola e poi scappi' allora io ho cominciato a piangere e poi sono scappata e-"

"Calmati Sara, adesso sei sotto le mani di Perrie Louise Edwardse ti devi solo rilassare"

Perrie cominciò col truccarmi succesivamente mi rese i ricci più morbiti con la piastra e quando finì il suo "capolavoro" come diceva lei ritornai a casa scortata da Perrie, quando arrivai a casa Harry venne ad aprirmi.

"Se ti dico che ti amo mi perdoni"

"Ti avrei sempre amato anche se non lo dicevi""Ciao Sara,                                                                                                                                                                                                           sono il tuo fratellastro Harry, si, quello famoso che non hai mai voluto accettare, sai quanto male mi fa questo, ti  posso vedere solo su twitter perchè di persona tu mi rifiuti sempre anche quando vengo a dormire a casa dei nostri, sono contento che hai leato con Gemma, è una brava ragazza, forse un po' cogliona, ma è una brava ragazza,  penso che tu e lei siate semplicemente favolose. Quelle fossette e quei tuoi occhi verdi, mi hanno rapito da subito, dal primo giorno che ti vidi al matrimonio dei nostri genitori, quando tu salisti sul palco e cominciasti a cantare "My immortal", la tua voce continuava a tornarmi in mente mentre ero in tour,ma tu non mi puoi capire, tu non mi amerai mai, io si, lo faccio ormai da troppo tempo, senza girarci tanto intorno te lo dirò forte e chiaro, IO TI AMO."

Continuavo a leggere le ultime tre parole di quella lettera tra le braccia di Gemma, come avevo potuto essere così ceca davanti al suo amore così evidente, lui ci teneva a me, e nonostante tutto voleva mettersi con una stronza che non lo calcolva minimamente.

"Va tutto bene Sara, non essere così"

Gemma provava invano da due ore a consolarmi, ormai aveva cominciato a piangere anche lei, le faceva male vedermi così per un ragazzo, le lacrime erano così forti che svenni. Mi risvegiai con Gemma di fianco a me, quando aprii gli occhi, solo allora mi accorsi di averlo la, vicino a me, la persona che meno pensavo che fosse la, con me in quel momento, e di Gemma, di lei non c'era traccia.

"Ciao cucciola"

Cucciola, quanto amavo essere chiamata così, poi da lui, non sapevo che cosa mi stava capitando, ma averlo vicino a me in quel momento mi trasmetteva sicurezza e fiducia, a quanto pare svenendo avevo preso un colpo in testa, anche molto forte per trovare tutti i suoi lineamenti irresistibili.

"Ciao ricciolo"

Harry mi guardò con una faccia strana, sembrava che avesse visto un fantasma.

"Facciamo progressi"
 
Disse visibilmente divertito, ma sempre con la serietà che non lo lasciava mai in pace un secondo, ecco, un'altra cosa che odiavo di lui.

"Non ti metti più le Converse?"

"Perchè me lo chiedi? Da quando ti importa di me?"

"1° se mi importasse qualcosa di te non comincerei col parlare delle tue scarpe.
 2° delle tipe in classe mia mi hanno chiesto di parlarti per far ritornare te e i ragazzi quelli di una volta"

"Quindi non hai letto la mia lettera"

Oh, porco cazzo e che cosa potevo inventarmi, rimasi a fissare il muro che improvvisamente era diventato attraente, molto.

"Allora?!?"
 
Lo baciai, Harry mi guardò come se avesse visto un fantasma, ma francamente non me la sentivo di continuare a guardarlo negli occhi così uscii dalla camera e mi diressi in cucina dove Gemma e Anne mi guardavano come aveva fatto Harry poco prima fino a che Anne ruppe il silenzio.

"Tutto bene Sara, sembri strana, sembri assente"

Sentii dei passi veloci che scendevano le scale, solo quando mi ritrovai Harry davanti capii.

"Perchè lo hai fatto"

"Cosa"

"Oh, avanti, sai benissimo di che cosa sto parlando, perchè hai affondato la tua lingua nella mia gola per poi scappare facendo finta che non sia successo niente"

"Harry, Sara"

Anne e Gemma mi guardarono sbalordita, non pensavano che io potessi arrivare a tanto, baciare il mio fratellastro, neanche un mostro ci sarebbe riuscito.

"Mi spiace, non sono chi volevate"

Mormorai, le lacrime cominciarona a scendere sulle mie guance, uscii di corsa dalla casa, fortunatamente stava piovendo e io non avevo niente con cui ripararmi.

"Fanculo tutto"
 
"Sara torna in casa"

Vidi Harry correre in strada anche lui solo in maglietta, cominciai a correre fino a quando una macchina mi sbarrò la strada, il conducente aprì la portiera e io salii, non pensavo in quel momento.

"Grazie"

Vidi Harry raggiungere la macchina di corsa quando il conducente partì.

"Dovresti guardare da chi prendi un passaggio"

"Zayn, dai, non sono in vena"

"Ti porto da Perrie"

"Grazie Zayn, ti voglio bene"

Da quel momento la tensione in macchina salì notevolmente, stemmo in silenzio fino a quando arrivammo a casa di Zayn e Perrie.

"Siamo arrivati princy"

"Non chiamarmi così, Perrie è gelosa"

Entrammo in casa e Perrie mi saltò in braccio, quando si accorse che ero tutta bagnata con il trucco colato e i capelli fradici, Perrie mi portò in camera sua dove mi fece sedere sul letto e cominciò a tirare fuori trucchi a destra e a sinistra, tirò fuori una piastra e mi prestò una maglietta di Zayn mentre i miei vestiti si asciugavano.

"Comunque Sara, tu assomigli molto a Harry, cioè voglio dire, canti bene, hai i capelli castani e ricci, gli occhi verdi e le adorabilissime fossette, cioè che cosa vuoi di più?"

"Che Harry non fosse mio fratello"

"Che cosa vuoi dire"

"Lo ho baciato perchè lui mi ama e io non sapevo che cosa stavo facendo e poi sono andata in cucina e Harry mi è corso dietro e ha detto 'prima ficchi la tua lingua nellla mia gola e poi scappi' allora io ho cominciato a piangere e poi sono scappata e-"

"Calmati Sara, adesso sei sotto le mani di Perrie Louise Edwardse ti devi solo rilassare"

Perrie cominciò col truccarmi succesivamente mi rese i ricci più morbiti con la piastra e quando finì il suo "capolavoro" come diceva lei ritornai a casa scortata da Perrie, quando arrivai a casa Harry venne ad aprirmi.

"Se ti dico che ti amo mi perdoni"

"Ti avrei sempre amato anche se non lo dicevi"
  
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