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Autore: Terry17    26/06/2013    5 recensioni
Circa un anno e mezzo dopo gli eventi della saga videoludica, il dr. Eggman riesce a creare l'arma perfetta che potrebbe permettergli di conquistare il mondo. Durante la ricerca dei Chaos Emerald che gli servono per attivarne tutte le funzioni s'imbatte casualmente in una ragazza misteriosa dotata di incredibili poteri, che si allea con lui per permettegli di portare al termine il suo piano. Così Sonic si ritrova a dover radunare tutti i suoi migliori alleati per combattere contro un'avversaria imprevedibile e virtualmente capace di tutto, a risolvere il mistero legato alle leggendarie figure dei mobiani mutanti e affrontare una perdita inaspettata che potrebbe non essere l'unica...
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Knuckles the Echidna, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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A volte la vita può riservare delle sorprese inaspettate. Ce ne sono di belle e di brutte, ma in entrambi i casi queste cambiano la vita per sempre, senza che possa esserci la possibilità di poter tornare indietro nel tempo per riportare le cose come erano prima. Erano questi i pensieri che passavano per la testa di Sonic the Hedgehog mentre stava seduto sulla poltrona del salotto di casa Prower guardandosi la fascia bianca che teneva chiuse le sue scarpe. Ancora non riusciva a credere a quello che era accaduto poco prima, non riusciva a farsene una ragione. Gli sembrava di essere sprofondato in un incubo dal quale non riusciva a svegliarsi. Alzò lo sguardo e non poté non rendersi conto che anche gli altri avevano la stessa espressione sconvolta che probabilmente era anche stampata sul suo volto. Amy era rannicchiata sul divano e stava piangendo in silenzio con la testa poggiata sulle ginocchia, mentre Tails aveva gli occhi lucidi e sgranati. Persino Vector era imbronciato, mentre Espio era seduto sulla poltrona davanti alla sua con la sua solita espressione seria e concentrata, ma teneva gli occhi bassi. Era strano pensare che fino a pochi minuti prima la preoccupazione principale della maggior parte delle persone riunite in quella sala era di non far scoprire a Sonic che gli stavano organizzando una festa a sorpresa per festeggiare il suo compleanno. Avrebbero dovuto passare un’allegra serata fra amici, e invece avevano finito col assistere ad una tragedia alla quale non ci sarebbe stato modo di rimediare.
Amy e Tails erano tornati indietro per primi per annunciare che per “dei problemi” la festa era stata annullata, e avevano comunicato a Charmy che quella notte avrebbe dormito a casa di Vanilla perché Espio e Vector dovevano aiutare Sonic a risolverli. L’ape aveva protestato, ma alla fine erano riusciti a convincerlo a seguire Vanilla e Cream a casa loro. Knuckles era stato portato sul letto di Tails, e dal modo in cui Vector lo aveva coperto con le lenzuola sembrava che dormisse. Era strano pensare che fino a poco prima era tutto normale per loro due: stavano duellando all’ultimo sangue per delle cose di poco conto come al solito, e persino prima che crollasse a terra senza vita stavano iniziando a discutere. Era il loro solito modo di fare, ma Sonic avrebbe voluto salutare Knuckles per l’ultima volta in modo diverso. Era uno dei suoi migliori amici, e lui si era lasciato sfuggire la sua assassina in quel modo! Forse se non lo avesse fatto tutto quello che stava accadendo in quel momento avrebbe potuto essere evitato.
-Dobbiamo metterci subito al lavoro. Solo così potremo consegnare l’assassino di Knuckles alla giustizia!- esordì Espio all’improvviso, alzando lo sguardo. Vector fissò il suo collega per un momento, sorpreso dalla sua lucidità. -Sonic, so che potrebbe essere difficile per te parlarne, ma dobbiamo sapere che cosa è successo stasera.-
Il riccio blu annuì e cercò di ricordare tutto quello che Eden aveva detto. Iniziò a parlare solo quando fu sicuro di aver ricordato tutti i dettagli che potevano essere importanti. -Era una ragazza, ha detto di chiamarsi Eden. Era nella radura dove ci hanno trovati Tails e Amy. Stava aspettando Knuckles, quasi come se avesse saputo che saremmo passati di là. Voleva vendicarsi perché è... era l’ultimo discendente vivente di Pachacamac.-
-Il capo tribù che cercò di rubare i Chaos Emerald scatenando l’ira di Chaos? Il padre di Tikal?- chiese Tails, sorpreso. Sonic annuì.
-A quanto pare sigillare Chaos nel Master Emerald ha provocato una strana... mutazione, chiamiamola così, in alcune persone. Quella creatura ha fatto delle cose davvero incredibili. Lei ha cambiato più volte aspetto sotto ai nostri occhi, trasformandosi in una persona diversa ogni volta!-
I presenti fissarono Sonic come se avesse appena detto qualcosa di assurdo.
-Ma questo è impossibile!- urlò Vector. -Non esistono creature in grado di fare una cosa del genere! Certo, ci sono delle creature che possono modificare i loro colori o rendersi invisibili, ma non è possibile che esistano creature che possano cambiare completamente aspetto!-
-Questa ne era capace, Vec, l’ho vista con i miei occhi! Ed è riuscita ad affondarmi un piede nel terreno con un cenno della mano!-
-Mostruoso!- commentò Tails, sentendo un brivido corrergli lungo la schiena.
-Ancora mi chiedo come possa aver pensato che quella strana nebbia che ha lanciato addosso a Knuckles potesse essere innocua dopo aver visto tutto questo!- disse Sonic, stringendo i pugni.
-Non potevi saperlo, non è il caso di sentirti in colpa.- disse Espio con una calma a dir poco raggelante. Sonic si alzò in piedi di scatto e prese il camaleonte per le spalle, spingendolo contro lo schienale della poltrona con una violenza tale da farla quasi ribaltare.
-Forse lei poteva invertire il processo in qualche modo! Forse lasciandola andare via ho condannato Knuckles a morte io stesso! Come fai a dirmi di non sentirmi in colpa?!-
L’espressione di Espio non cambiò nemmeno dopo quell’attacco improvviso di Sonic. -Non devi lasciarti condizionare dal dolore, Sonic. Tu non sei responsabile della sua morte.-
Il riccio lo lasciò andare e fece un passo indietro. Non sapeva se in quel momento si stava sentendo più disgustato dal fatto che lui avesse appena attaccato una persona senza alcun motivo o dalla mancanza di reazioni di Espio. Sembrava che per lui fosse appena morto un estraneo e che la faccenda non lo riguardasse. La rabbia che Sonic sentì in quel momento fu tale che quasi non si rese conto di avere appena tirato un pugno in piena faccia al camaleonte davanti a lui.
-E questo per cosa era?- gli chiese senza cambiare il tono di voce.
-È incredibile... Nemmeno questo riesce a smuoverti?- urlò Sonic, completamente fuori di sé. -Dovresti essere furioso! Dovresti avere voglia di piangere, urlare, o almeno di rompere qualcosa! E invece niente! Da come ti comporti sembra che non ti importi che Knuckles sia appena morto! Mi chiedo che razza di senso abbia per te stare qui!-
Sonic si ritrovò disteso sul tavolino del salotto con Espio che lo stava tenendo fermo con un ginocchio sul petto e un kunai puntato in mezzo agli occhi senza che potesse rendersi conto di quello che era appena successo.
-Sonic! Espio!- urlò Amy, scattando in piedi per correre a separarli.
-Capisco quello che provi molto meglio di quello che tu immagini, Sonic. Mi sento così anch’io. Capisco che tu voglia sfogare il tuo dolore e la tua frustrazione su qualcuno, e ti avverto che io non ho intenzione di essere quel qualcuno!- disse rialzandosi in piedi e rivolgendo al riccio blu un’occhiata omicida. -E osa insinuare un’altra volta che sono un insensibile e ti giuro che ti ritroverai questo kunai conficcato da qualche parte. E rimpiangerai che non sia la tua testa!-
In quel momento la porta si aprì e comparve Rouge the Bat, che indossava un lungo abito nero contrariamente all’abbigliamento più informale delle altre persone della sala.
-Eccomi qui! Credevo che la festa fosse all’aper...- si fermò quando si rese conto che in quel momento erano tutti impegnati a osservare le mosse di Sonic e Espio che si stavano squadrando con aria omicida al centro della stanza. -Mi sono persa qualcosa?-
Sonic sentì che quell’ambiente stava diventando troppo stretto e affollato per i suoi gusti e uscì subito dalla stessa porta da dove il pipistrello bianco era appena entrato. Espio tornò ad occupare la poltrona su cui era stato seduto fino a poco prima schiantandovisi sopra a peso morto.
Amy fissò il camaleonte, la nuova arrivata e la porta ancora aperta come se non avesse saputo a cosa dovesse rivolgere la sua attenzione. Alla fine decise di fare la cosa che per lei era più ovvia.
-Vado da lui. Provo a vedere se riesco a calmarlo.- annunciò ai presenti per poi lanciarsi all’inseguimento del riccio. Rouge era perplessa come non mai.
-Si può sapere cosa diavolo sta succedendo qui? Non doveva esserci una festa?-
Tails fissò Espio e Vector, aspettandosi che uno dei due prendesse la parola: il camaleonte aveva recuperato la sua solita espressione, ma aveva gli occhi chiusi e stava respirando lentamente, come se stesse ancora cercando di calmarsi. Vector si era alzato in piedi e lo stava osservando da sopra lo schienale, come se avesse voluto parlargli senza sapere cosa dire. Erano tutti stanchi e sconvolti per quello che era appena successo, e lo scatto d’ira immotivato di Sonic contro Espio era stato solo l’esempio più lampante.
-Rouge, è meglio che tu ti sieda.- cominciò Tails, capendo che in quel momento solo lui poteva affrontare una conversazione di quel genere con qualcuno. -Quello che sto per dirti potrebbe non piacerti.-
 
Sonic aveva cominciato a correre lungo la foresta senza guardarsi indietro. Solitamente quando lo faceva non pensava a nient’altro che alla brezza leggera che soffiava sul suo corpo, vedeva i colori più chiari e vivaci per la velocità estrema che raggiungeva, e pensava solo alla nuova destinazione che avrebbe potuto raggiungere nel suo nuovo viaggio; invece, in quel momento, avrebbe dato qualunque cosa per smettere di pensare. Non correva come al solito: come poteva farlo quando la brezza era un vento gelato che gli faceva accapponare la pelle, il mondo intorno a lui era una macchia nera e sfocata, e quando sapeva che quella corsa non lo avrebbe portato da nessuna parte. Sonic the Hedgehog non stava correndo verso l’avventura in quel caso, ma stava cercando di scappare da un incubo che lo teneva avvinghiato all’orrore e alla disperazione. Non riusciva a pensare ad altro che agli ultimi momenti di Knuckles, e a come poteva essere stato tanto stupido da non capire il pericolo che il suo amico stava correndo. Forse avrebbe potuto impedire che Knuckles morisse in quel modo se solo avesse preso più seriamente le minacce di Eden invece di lasciarsela scappare. Come poteva non ritenersi responsabile di quello che era appena accaduto?
Presto raggiunse il limitare della foresta, a parecchi chilometri dal centro abitato, che era essenzialmente una piccola scogliera a strapiombo sul mare. Sonic si fermò a proprio a pochi metri dal bordo e crollò in ginocchio per riprendere fiato. Non gli era mai accaduto prima che gli venisse l’affanno a causa di una corsa. Sembrava davvero che il mondo e la logica stessa fossero impazziti del tutto quella sera. Era assurdo che tutto sembrasse così normale dopo quello che era successo, come se non fosse successo niente di rilevante. Era tutto così tranquillo e pacifico che Sonic stentava a credere che quello fosse lo stesso posto in cui solo poche ore prima Knuckles the Echidna aveva perso la vita. Per cosa, poi? Per una stupida vendetta che in realtà non lo riguardava nemmeno! E dire che si era pure sentito dispiaciuto per quella pazza psicotica quando aveva raccontato loro la sua storia! In quel momento voleva solo ritrovarla e fargliela pagare per quello che aveva fatto a Knuckles, a qualsiasi costo.
-Stai bene?-
Sonic si alzò in piedi e fissò Amy Rose negli occhi. -Non sono mai stato meglio.-
La riccia sapeva che stava mentendo. Lo aveva detto a denti stretti, come se si stesse costringendo a dirlo. La ragazza gli si avvicinò, decisa come non mai. -Non è vero. Ti conosco, e so che nascondi sempre quando stai male o quando stai pensando a qualcosa di serio. Non ti permetterò di farlo anche stavolta. Hai bisogno del nostro aiuto, e noi te lo daremo che tu lo voglia o no! Ti aiuteremo a fermare Eden!-
-Eden voleva solo Knuckles! Se solo fossi stato meno imprudente adesso lui sarebbe ancora vivo! E non osare dire che non sono responsabile!- urlò Sonic, puntandole contro il dito. -Dovevo esserci io al suo posto.-
Amy marciò contro Sonic per schiaffeggiarlo, ma il riccio anticipò le sue intenzioni e la prese per i polsi prima che potesse farlo. -Non osare dire una cosa simile! Non puoi credere davvero che se tu fossi morto...-
Sonic scosse la testa. -È la verità, Amy. Knuckles mi ha fatto da scudo e ha preso in pieno un colpo destinato a me, è così che è morto. Io ero immobilizzato e non ho potuto fare altro che restare a guardare.-
La riccia smise immediatamente di lottare e Sonic le liberò le mani. Amy scosse la testa. -Non ci posso credere... Oh, Knuckles!- Amy cadde in ginocchio e fissò Sonic con rabbia. -Non ti vergogni nemmeno un po’, Sonic the Hedgehog? Knuckles ha sacrificato la sua vita per salvare la tua e tu lo ricambi piangendoti addosso come un bambino e aggredendo le altre persone! Sappiamo che stai male, stiamo tutti male! Knuckles era anche un nostro amico!-
Il riccio blu rimase paralizzato per quell’affermazione. Amy era l’ultima persona da cui si sarebbe aspettato un discorso simile su Knuckles.
-Sei un eroe Sonic, ma non sei infallibile e io lo so meglio di chiunque altro! Purtroppo non avresti potuto fare niente per impedire a Eden di fare del male a Knuckles, e anche lui lo sapeva. Ha scelto lui di sacrificarsi per te, perché sapeva anche che tu sei in grado di fermarla. Ce la farai, Sonic, e noi ti aiuteremo. Sappiamo che è rischioso, ma lo faremo comunque. L’assassina di Knuckles non resterà impunita.-
Sonic si inginocchiò davanti alla riccia e la abbracciò. Amy rimase sorpresa, era la prima volta che lo faceva: di solito era lei che abbracciava lui, ma lui non l’aveva mai ricambiata. Erano anni che aspettava quel momento, e quando finalmente era giunto lei si stava sentendo talmente triste e demoralizzata che quasi non si stava rendendo conto di cosa stava accadendo intorno a lei. Era una sensazione stranissima.
-Hai ragione. Non posso perdere il controllo in questo modo. Devo andare avanti e lottare anche per lui. Grazie per avermelo fatto capire.-
La riccia si strinse forte a Sonic. Voleva dirgli qualcosa, ma tutto quello che riuscì a fare fu cominciare a singhiozzare sulla sua spalla. Il riccio continuò a stringerla e ad accarezzarle la schiena per confortarla, mentre piangeva in silenzio a sua volta. Era l’unica occasione in cui poteva permettersi di farlo: dal giorno seguente niente avrebbe dovuto distoglierlo dal trovare Eden e fargliela pagare per quello che aveva fatto. Non sapeva quali fossero le sue vere intenzioni, ma era certo che avrebbero sentito di nuovo parlare di lei, e quando quel momento sarebbe arrivato non si sarebbe lasciato cogliere impreparato. Non le avrebbe permesso di fare di nuovo del male ai suoi amici, fosse stata l’ultima cosa che avrebbe fatto in vita sua.
All’improvviso sentirono la terra tremare sotto ai piedi, e quel fatto improvviso li fece stringere ancora più forte. Amy alzò lo sguardo da sopra la spalla di Sonic solo per notare che dal mare stava arrivando un’onda di alcuni metri d’altezza che si infranse poco sotto il bordo dello strapiombo su cui si trovavano lei e Sonic in quel momento. Potevano sentire l’odore di acqua salata da quell’altezza, una cosa che fino ad un attimo prima avrebbero pensato che non sarebbe mai avvenuta.
-Ma cosa è successo?- chiese Amy, affacciandosi dal dirupo. La spiaggia sottostante era completamente bagnata e piena di alghe provenienti dal fondo oceanico.
-Vorrei poterlo sapere. Con questo buio non riesco a vedere niente. Pensa che da qui si dovrebbe vedere persino Angel...- Sonic smise di parlare nello stesso istante in cui realizzò cosa doveva essere appena accaduto dalla mancanza del consueto bagliore verde che solitamente era possibile scorgere all’orizzonte. Sonic si alzò in piedi di scatto e scattò immediatamente verso la casa di Tails, lasciandosi Amy alle spalle senza nemmeno accorgersene.
-Eden ha appena rubato il Master Emerald.- annunciò lui non appena ebbe spalancato la porta d’ingresso della casa di Tails. I presenti si voltarono subito verso di lui, con l’espressione di chi non aveva capito cosa aveva appena detto. -Era questo il suo obiettivo: ha fatto fuori Knuckles, così che nessuno potesse fermarla dal rubare il Master Emerald! Avrei dovuto capirlo subito, invece di restare qui con le mani in mano!-
Il riccio blu crollò a sedere davanti alla porta, tenendosi la testa fra le mani. Quella sera non stava riuscendo a combinare una sola cosa giusta, e questo lo stava riempiendo di frustrazione. Non si era mai sentito così impotente in tutta la sua vita.
-Non è possibile. Quella non è una ragazza, è un mostro!- commentò Vector, che aveva quasi fatto cadere a terra la tazza di tè che aveva in mano per la sorpresa. Persino Rouge era impallidita a quella notizia.
-Non le era bastato quello che aveva già fatto...- mormorò il pipistrello, stringendo forte la sua tazza fra le mani. Sonic capì che doveva aver saputo quello che era successo, e che per un qualche strano motivo aveva scelto di restare. Era strano, considerando che lei e Knuckles non si potevano vedere. Quei due avevano sempre avuto un rapporto molto strano.
Tails gli si avvicinò e lo aiutò a rialzarsi in piedi, anche se non ce n’era bisogno. Lo fece accomodare di nuovo sulla poltrona e gli porse una tazza di tè.
-Lo ha appena fatto Espio e ne sta facendo dell’altro. Dice che abbiamo bisogno di calmarci tutti quanti.- gli riferì la volpe sottovoce, come se non avesse voluto che qualcuno lo sentisse. Sonic prese la tazza e abbassò lo sguardo, ripensando a come lo aveva aggredito solo poco tempo prima.
 -Siamo tutti stanchi e stressati, Sonic. Stanno succedendo troppe cose tutte insieme, e nessuno di noi era preparato ad una cosa simile. Ed è successo tutto sotto ai tuoi occhi, è normale che tu più di tutti ti senta in questo modo.-
In quel momento Amy entrò nella stanza e si diresse immediatamente verso i due amici che stavano parlando. Sonic capì che voleva dirgli quello che le aveva detto prima dal modo discreto in cui fece allontanare Tails dalla stanza. Non sapeva perché lo avesse detto proprio a lei, forse perché era l’unica persona che in quel momento poteva ascoltarlo. Non si sarebbe aspettato che proprio lei lo avrebbe fatto ragionare dopo quello che era successo. Era tutto così strano in quel momento... Persino essere lì era strano. Doveva essere la sua festa di compleanno ed invece si era trasformata in una veglia funebre; il loro futuro era incerto, e quello che era peggio, nessuno di loro poteva avere idea di quali potessero essere le vere intenzioni della loro nuova nemica.
-Posso vederlo?- chiese Rouge all’improvviso, poggiando la tazza vuota sul bancone.
Vector annuì e la accompagnò in silenzio verso la stanza dove avevano messo il corpo dell’echidna. Sonic li seguì, forse perché anche lui, come Rouge, aveva bisogno di sapere che quello che stava vivendo in quel momento era reale e non il frutto folle della sua immaginazione.
Aveva già visto il corpo, ma rivederlo fu come ricevere un pugno nello stomaco, e vedere il modo incerto in cui Rouge si era avvicinata a lui e il modo in cui aveva capito che era tutto vero solo toccandolo aveva reso il tutto molto peggiore. Era orribile dover assistere a quella scena, e Sonic non se n’era andato solo perché quando Rouge si era avvicinata a Knuckles aveva iniziato ad accadere una cosa insolita. La ragazza tirò fuori dalla scollatura del suo abito un Chaos Emerald, che aveva iniziato a brillare in modo molto strano.
-Che cosa sta succedendo?- chiese Vector fissando la pietra.
Sonic si avvicinò a Rouge e prese la pietra dalla sua mano per poterla esaminare meglio, e nel farlo ebbe la sensazione di essere risucchiato dentro un tunnel: la luce lo aveva trascinato in una strana foresta, o almeno era quello che gli sembrava essere quel posto. Guardandosi intorno si rese conto di essere nella giungla delle Mystic Ruins, un posto che distava ad almeno tre ore di corsa dal laboratorio di Tails. Però c’era qualcosa di molto strano, dal momento che in quel momento era pieno pomeriggio, quando fino a poco prima erano all’incirca le dieci e mezza di sera.
-Sonic?-
Il riccio rimase paralizzato sentendo il suono di quella voce. Si voltò lentamente verso la fonte, quasi con timore, e vide un’immagine sfocata rispetto all’ambiente circostante, l’unica cosa che sembrava in grado di muoversi in quel posto.
-Knuckles, sei davvero tu?- chiese Sonic, incredulo. L’ombra dell’echidna che era davanti a lui sembrava essere stupita tanto quanto lo era lui.
-Che cosa ci fai qui? Sei...?- Knuckles sembrava quasi spaventato dal chiederglielo. Per quel che ne poteva sapere Eden poteva aver deciso di uccidere anche lui.
-Non lo sono, tranquillo. Ho sfiorato il Chaos Emerald di Rouge e mi sono ritrovato qui.- spiegò lui, cercando di razionalizzare quanto stava accadendo in quel momento. Guardando attentamente si rese conto che lui e Knuckles non erano le uniche persone che in quel momento si trovavano lì: c’erano anche tre echidne, una donna che sembrava conciata piuttosto male e due bambini piccoli, un maschio e una femmina di forse cinque anni. Sonic notò con orrore che Knuckles sembrava ancorato al corpo del maschio, e la macchia che aveva sul petto bastò per confermargli che quel bambino doveva essere proprio lo stesso Knuckles da piccolo.
-Che diavolo è questo posto? E chi sono quelle due donne?- chiese Sonic, cercando di non mostrarsi troppo sconvolto dal fatto di essere improvvisamente finito nel passato. In fondo non era la prima volta che gli succedeva.
L’echidna guardò le tre figure a terra con tristezza. -Siamo nelle Mystic Ruins, e quelle due echidne sono mia madre e mia sorella. E mia madre...-
L’echidna non riusciva a parlare, e Sonic poté capire benissimo il perché. La donna era molto pallida e stanca, si vedeva da lontano un chilometro che doveva essere allo stremo delle forze.
-E cosa ne è stato di tua sorella? E spiegami perché non ci hai mai detto di averne una!- gli chiese, senza nascondere di essere sorpreso da quella notizia.
-Non lo so. Fino a stasera non mi ricordavo di lei, così come non ricordavo mia madre.- spiegò lui, tenendo la testa bassa. Parlarne per lui era uno sforzo davvero enorme. -Mia sorella… Credo che lei sia ancora viva, ma non ho idea di cosa possa esserle successo in tutto questo tempo... Ho sempre sorvegliato il Master Emerald e non ho mai pensato a nient’altro... Non immaginavo minimamente che cosa potesse essere accaduto...-
Sonic non ce la faceva a guardarlo. Sembrava davvero sul punto di scoppiare in lacrime, era in uno stato in cui non credeva che lo avrebbe mai visto. Quella era davvero una serataccia per tutti, soprattutto per lui, considerando tutto quello che gli era successo. E il riccio blu si odiò con tutto se stesso quando fu costretto a comunicargli la seconda notizia peggiore della serata. -Eden ha appena rubato il Master Emerald.-
L’echidna scosse la testa. -Non è possibile che sia stata lei. Non potrebbe farsene niente, Non ha il potere per...- Knuckles si interruppe e impallidì visibilmente, come se avesse appena capito qualcosa di terrificante. Afferrò Sonic per le braccia con forza. -Mia sorella! Devi trovarla subito, Sonic! Lei...-
In quel momento però l’ambiente circostante fu inondato di luce e Knuckles scomparve dalla sua vista senza che potesse riferirgli il resto della frase.
 
***

Non appena aprì gli occhi si ritrovò circondato da tutte le persone presenti a casa di Tails in quel momento, che lo accolsero con un respiro di sollievo collettivo.
-Sonic, ti senti bene?- chiese Tails, sollevato. -Vector e Rouge ci hanno detto che sei crollato a terra all’improvviso!-
-Non sono mai stato meglio, Scheggia. Credo...- mormorò lui, notando che Amy gli stava tenendo la mano e gli stava sorridendo nonostante le lacrime agli occhi. -Non so come sia stato possibile, ma il Chaos Emerald mi ha obliterato nel passato. E lì ho trovato Knuckles.-
I presenti sgranarono gli occhi per lo stupore.
-Ne sei sicuro, Sonic?- chiese Vector, incredulo.
-Non sono mai stato più sicuro, vecchio mio. Era proprio lui in car... in tutto il suo spettrale splendore.- disse lui, correggendosi all’ultimo momento. -E mi ha detto che Eden non può aver rubato il Master Emerald, perché non può usarlo. E mi ha incaricato di proteggere sua sorella da lei.-
Rouge si portò le mani alla bocca per la sorpresa.
-Da quando Knuckles ha una sorella?- chiese Espio, confuso.
-Non lo sa neanche lui, è questo il bello. Prima di rivederla non ricordava nemmeno di averne una!- riferì Sonic con un leggero sorriso. Se la situazione non fosse stata così tragicamente allarmante forse avrebbe trovato questo fatto addirittura divertente. -Però è chiaro che se Eden scoprisse questo fatto anche lei sarebbe in grave pericolo. Non esiterebbe a farle del male se la incontrasse.-
-Magari potresti dirci come si chiama e come era fatta. Anche se l’hai vista da bambina avremmo un punto di partenza per cominciare le ricerche.- fece notare Vector.
-Non l’ho vista bene in faccia, e ora che ci penso Knuckles non mi ha nemmeno detto come si chiama! L’unica cosa che so per certo è che ha gli aculei rossi come la madre e il fratello!- ammise Sonic, imbarazzato. Vector sospirò, deluso.
Rouge pensò ad un modo per cercare di rintracciare una ragazza che corrispondesse a quella descrizione così vaga e si ricordò che effettivamente lei aveva visto proprio quel giorno una ragazza che avrebbe potuto corrispondere a quella descrizione.
-Forse potrei averla incrociata proprio oggi.-
-Come hai detto?- esclamò Tails, sorpreso. Rouge annuì e raccontò di come aveva salvato la ragazza in questione e il piccolo Jimmy dalla cascata.
-In quel momento l’avevo scambiata per un riccio. Pensavo che le orecchie fossero coperte dal cappello, e per questo non ho fatto caso alla sua specie. Ricordo solo che aveva gli aculei rossi e che indossava un lungo cappotto nero e un cappello dello stesso colore!-
-Proprio quel che si dice una descrizione accurata! Non possiamo nemmeno sapere se fosse proprio quella la ragazza che stiamo cercando!- notò Vector, alzando gli occhi al cielo. -Per quel che ne sappiamo potrebbe essere ovunque, se è davvero ancora viva!-
-Però una piccola pista è sempre meglio di nessuna pista.- notò Espio,
-“Piccola” in questo caso è un eufemismo! Sarebbe una coincidenza davvero incredibile se questa ragazza fosse tornata nel suo paese di origine proprio adesso che il Master Emerald ha bisogno di un nuovo guardiano!-
-Ciò non toglie che stavolta dovremo basarci su ogni singola informazione, anche la più insignificante: la persona che stiamo cercando probabilmente non sa di essere in pericolo, e l’essere che forse le sta già dando la caccia ha il potere di cambiare aspetto. Sarà un miracolo se riusciremo a rintracciare subito l’assassina di Knuckles o a scoprire qualcosa sulle sue abilità! Di certo non troveremo subito tutto quello che dobbiamo sapere su di lei sul primo sito Internet che troveremo!-
-Che cosa contate di fare allora?- chiese Rouge, impaziente. -Siamo tutt’orecchi!-
Espio la fulminò con lo sguardo, ma Vector anticipò la sua risposta. -Stiamo cercando di capirlo anche noi, se non si nota. Devi ammettere che non sarà un’impresa facile rintracciare una persona di cui non sappiamo nulla e una creatura mistica che può essere qualunque cosa! Non abbiamo la bacchetta magica!-
-Ho capito l’antifona: dovremo rivolgerci alla G.U.N. se vorremo davvero ricavare qualcosa di utile per rintracciare le nostre fuggiasche!- sospirò Rouge.
Vector la fulminò con lo sguardo. -Ti ricordo che la G.U.N. ha chiesto la nostra collaborazione in alcune occasioni, bella! Qualcosa vorrà pur dire!-
-In quelle occasioni eravamo nel bel mezzo di un’invasione aliena che avrebbe potuto concludersi con la distruzione del pianeta! Ci serviva tutto l’aiuto possibile!-
Espio alzò gli occhi al cielo. -Ragazzi, questo non mi sembra il momento di discutere di queste cose! Siamo tutti sulla stessa barca!-
I due continuarono a litigare senza dare segno di avere ascoltato ciò che Espio aveva da dire. Il camaleonte sospirò e si mise a sedere in un angolino, tenendo le gambe incrociate e le mani giunte. Tails non sapeva cosa dire, ma ormai aveva capito che le persone che si trovavano lì difficilmente sarebbero tornate a casa quella sera, e per quel motivo si alzò per andare a prendere altre coperte e cuscini. Solo Sonic e Amy rimasero al loro posto: lui stava fissando il soffitto con aria meditabonda, mentre lei stava osservando lui. Era molto più calmo rispetto a prima, ma era chiaramente turbato per la piega che stavano prendendo gli eventi.
-Non ti preoccupare, Sonic. Ce la faremo anche stavolta: troveremo l’assassina di Knuckles e salveremo sua sorella. Non permetteremo a quella pazza di vincere!- mormorò lei, ignorando il battibecco fra Rouge e Vector. Sonic spostò lo sguardo su di lei e le diede ragione con un sorriso determinato.
 
***

-Quindi Knuckles aveva una sorella... Questa è una cosa che non mi aspettavo.- mormorò il dottor Eggman, osservando le registrazioni dei monitor. A casa di Tails erano tutti talmente impegnati a piangersi addosso da non essersi accorti delle telecamere che li avevano osservati per tutto il tempo, permettendo al dottore di scoprire la strana reazione che il Chaos Emerald aveva avuto con il corpo senza vita di Knuckles e la conseguente rivelazione che l’echidna era riuscito a riferire dalla tomba. Era tutto molto strano, ma in qualche modo sensato: il Master Emerald non poteva rimanere senza un guardiano, e in qualche modo doveva pur rivelare il nome della prossima persona a cui sarebbe toccato il compito di sorvegliare la pietra.
-Che cosa ha intenzione di fare al riguardo, dottore?- chiese Decoe, preoccupato.
-Non vorrà riferirlo a Eden dopo quello che ha fatto?!- urlò Bocoe, scandalizzato da una simile prospettiva. Già vedere come Eggman non aveva quasi battuto ciglio quando si era reso conto che Eden aveva davvero ucciso Knuckles sotto ai loro occhi era stato tremendo, ma immaginare che potesse riferire altre informazioni per permettere a quella pazza di uccidere un’altra persona sarebbe stato troppo!
L’uomo baffuto sorrise. -Datemi del vecchio rammollito, ma non ci penso proprio! Posso... Sorvolare su Knuckles perché l’accordo prevedeva che se ne sarebbe occupata lei, senza interferenze da parte mia, ma non posso permetterle di uccidere una povera ragazza innocente solo perché è imparentata con un tale morto e sepolto millenni or sono! D’accordo che sono il cattivo, ma non lo sono fino a questo punto!-
-Ma se ha rubato il Master Emerald solo un’ora dopo la morte del suo guardiano!- gli fece notare Bokkun. -Farlo mentre tutti gli altri stavano ancora piangendo per la morte di Knuckles è stato davvero un colpo basso!-
-Qualcuno doveva pur occuparsi della gemma, e in questo momento non vedo una persona più adatta di me per farlo! Sto raccogliendo tutti i Chaos Emerald, avere anche la pietra che può controllare il loro potere non potrà che tornarmi utile!- si giustificò lui.
-E solo Knuckles poteva utilizzare quella pietra, e forse solo sua sorella può farlo attualmente. Sorella che nessuno sa dove possa essere finita!- commentò Decoe.
-E anche se la trovassimo nessuno ci potrà garantire che sceglierà di stare dalla nostra parte.- continuò Bocoe.
-Basterebbe solo che sia un po’ più sveglia del fratello per rifiutarsi di farlo!- concluse Bokkun con un sorrisetto divertito.
Eggman fulminò i suoi tre assistenti con lo sguardo. -Bokkun, ho un incarico per te. Devi andare a riferire a Eden che deve trovare un modo per distrarre quel gruppo di ficcanaso in questi giorni. Ho controllato le registrazioni dei dintorni della casa di Tails, e ho scoperto che lui e Rouge the Bat hanno già trovato due Chaos Emerald! Voglio che quelle pietre siano al sicuro nelle mie mani entro la fine della settimana!-

***
 
Il giorno seguente passò molto lentamente, almeno secondo gli standard di Sonic. Aveva solo fatto un paio di giri di perlustrazione per verificare se Eden si trovava ancora da quelle parti, ma non riuscì a trovarla da nessuna parte. O se n’era andata o si era nascosta molto bene, e il riccio blu non poteva non sentirsi terribilmente frustrato per questo. Vector aveva ragione quando la sera prima aveva notato che loro in realtà avevano poco o niente su cui basarsi per sperare di rintracciare Eden. Era agghiacciante pensare che poteva essere chiunque, che poteva manipolare qualunque cosa nell’ambiente circostante e che poteva uccidere una persona con un semplice gesto della mano, senza che questa potesse accorgertene. Sonic non si era sentito così impotente nemmeno davanti a Chaos o a Dark Gaia, e la cosa peggiore era che questi ultimi erano dei, degli esseri sovrannaturali che regolavano le leggi della fisica, non una strana ragazzina che apparteneva ad una misteriosa razza ormai estinta. Doveva esistere un modo per fermarla e lui lo avrebbe trovato, a qualsiasi costo.
Quando Sonic era rientrato a casa di Tails dopo l’ennesimo giro di ricognizione sembrava tutto tranquillo e pacifico come quando era uscito: Rouge parlava al telefono in disparte, mentre Amy e Tails avevano rimesso mano al radar che usavano per rintracciare i Chaos Emerald. Pensavano che in una situazione simile quelle pietre avrebbero potuto rivelarsi utili.
-Come procedono i lavori, Scheggia?- chiese Sonic, incuriosito dal lavoro del suo amico.
-Bene. L’unico problema sono le batterie, hanno bisogno di essere ricaricate. Già da stasera potrebbe essere tutto risolto.- spiegò Tails.
-Eccellente!- disse Sonic, alzando il pollice per sottolineare la sua approvazione.
-Speriamo solo che dall’ultima volta i Chaos Emerald siano finiti da queste parti. Dopo quello che è successo non ho molta voglia di muovermi da qui.- mormorò Amy, alzando lo sguardo verso il corridoio che portava alla stanza dove il corpo di Knuckles era stato riposto la sera prima.
Sonic le poggiò una mano sulla spalla. -Ce la faremo. È difficile pensarlo dopo ieri sera, ma so che tutto si sistemerà. Supereremo anche questa, e lo faremo insieme.-
Amy annuì e gli sorrise. In quel momento Rouge gli si avvicinò con un sorriso stampato in volto.
-Ho un’ottima notizia per voi: la G.U.N. ha accettato di indagare su questa storia e il Team Dark lavorerà al caso!- annunciò trionfante.
-È fantastico! Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile, e tu e Shadow potreste dare davvero un prezioso contributo!- esultò Tails. Amy sbuffò senza farsi notare. Non si fidava molto di Rouge, ma doveva ammettere che la volpe aveva ragione e che in quella circostanza non potevano rifiutare un aiuto così importante.
-E sei stata al telefono così a lungo solo per questo?- chiese Sonic, incuriosito.
-Certo che no. Ho chiesto se nei nostri database risultavano registrati dei casi simili al nostro. Li hanno controllati da cima a fondo e non hanno trovato niente. Se davvero sono esistite altre creature con un simile potere sono riuscite a tenere molto bene il loro segreto. E ho chiesto se possono fornirci un radar per cercare i Chaos Emerald, dal momento che Shadow non ne ha ancora uno.-
-Potresti sempre dargli il tuo.- commentò Amy, sprezzante. Il pipistrello la fissò con stupore. -Andiamo, non dirmi che non ci avevi pensato!-
Il pipistrello non lo avrebbe mai ammesso, ma non ci aveva minimamente pensato. Il suo istinto di tenere per se le gemme preziose che raccoglieva nel corso delle sue avventure a volte era persino più forte del buonsenso.
-Vedo che state già cominciando a pianificare dei modi per sconfiggermi. Peccato solo che con me saranno del tutto inutili!-
Sonic guardò fuori dalla finestra e non seppe se rimase più raggelato dal fatto che Eden stava tranquillamente parlando con loro come se fosse stata una vecchia amica che stava passando casualmente da quelle parti e che si era affacciata per un rapido saluto o per il fatto che stava osando rivolgere loro la parola dopo quello che aveva fatto la sera prima. -Tu!-
L’urlo di Sonic fece capire agli altri di trovarsi davanti alla famigerata Eden. Amy e Tails rimasero paralizzati dal terrore, ma Rouge non sembrava così intimorita dalla comparsa della mutante.
-Hai una bella faccia tosta a presentarti qui dopo quello che hai fatto!- le urlò contro, ignorando completamente il fatto che le sarebbe bastato un cenno della mano per porre fine alla sua vita.
La ragazza sorrise. -Ieri sera non avevo fatto la cosa più importante di tutte. Ci ho pensato solo stanotte, ma mi sono ricordata di quelle sette pietre insulse che voi avete l’abitudine di raccogliere per tirarvi fuori dai guai. Potreste usarle per contrastare il mio potere... Potreste avere la fantastica idea di riunirle per chiedere loro di resuscitare la mia vittima, e non intenzione di permettere che ciò accada dopo tutta la fatica che ho fatto per togliere quell’echidna di mezzo! Quindi, se non vi dispiace...-
La mutante raccolse un pesante fardello da terra, e tutti loro realizzarono con orrore che si era già introdotta in casa per recuperare il corpo di Knuckles.
-...noi due togliamo il disturbo!-
La mutante volò in mezzo alla foresta portandosi dietro il corpo di Knuckles come se fosse stato un sacco. Sonic la rincorse immediatamente e fece molta attenzione a non commettere lo stesso errore della sera prima e a non perderla di vista. Rouge le volava dietro, e incredibilmente riusciva a tenere il passo nonostante la mutante stesse cercando di percorrere tratti in cui si incrociavano il maggior numero possibile di rami per ridurre la visibilità dei suoi inseguitori. Ci volle molto tempo, ma alla fine il piano della mutante riuscì: Sonic e Rouge si ritrovarono fuori dalla foresta e di Eden non c’era alcuna traccia. Tranne una cosa che Rouge riuscì a vedere dall’alto e che andò subito a raccogliere.
-Deve averlo buttato di sotto...- mormorò il pipistrello, mostrando a Sonic il guanto da pugile chiodato che aveva trovato appeso ad uno dei rami che spuntavano dalla ripida parete rocciosa. Il riccio cadde sulle ginocchia e batté il pugno a terra, consapevole di aver fallito un’altra volta. Si alzò in piedi e si incamminò con decisione verso il precipizio, ignorando i balbettii di Rouge che lo invitavano a non lanciarsi dalla rupe.
-Non so se puoi sentirmi. Voglio solo che tu sappia che mi dispiace che ti sia accaduto tutto questo. Tu non meritavi di finire in questo modo.- Rouge rimase spiazzata quando si rese conto che Sonic non aveva alcuna intenzione di buttarsi di sotto. -Giuro che Eden la pagherà per tutto quello che ti ha fatto. Non le ho impedito di farti del male, ma ti prometto che ciò che ha fatto non resterà impunito. Giuro che questa sarà l’ultima volta che me la lascerò scappare, la prenderò, fosse l’ultima cosa che faccio!-
Tails e Amy li raggiunsero solo in quel momento, e tutto quello che videro fu Sonic che scappava all’improvviso per poi tornare con una grossa pietra che conficcò nel terreno a pochi centimetri dal bordo della rupe, come per segnare il punto in cui Eden aveva fatto precipitare Knuckles. Fatto questo tornò a casa di Tails da solo, senza dire una parola su quello che era appena successo. Quando anche Tails e Amy rientrarono videro Sonic che uscì di corsa dall’edificio urlando come un posseduto. Quando videro il televisore giallo di Bokkun e gli interni della casa completamente buttati all’aria capirono subito cosa doveva essere successo, ancora prima di vedere il videomessaggio di Eggman.
Ma quello che non si sarebbero mai aspettati di sentire era che Eden era sua complice.
 
-Ora sai tutto.- spiegò Eden molte ore dopo alla persona distesa sul letto. Le era molto difficile notare i suoi tratti nel buio, ma non ne aveva bisogno dal momento che li conosceva molto bene.
La figura sdraiata sospirò. -Capisco. È incredibile quello che sei arrivata a fare per assicurare al dottor Eggman di essere una potenziale minaccia per Sonic the Hedgehog. Ma perché lo hai fatto se tu stessa non vuoi che Eggman conquisti il mondo?-
-L’ho fatto per te... Per noi. Posso fermare Eggman, se gioco bene le mie carte. Nessuno sospetterà mai di me. Sonic non sospetterà nulla, e nemmeno lo stesso Eggman avrà alcuna possibilità di capire che in realtà non sto dalla sua parte...-
-Stiamo, Eden. Stiamo.- disse lui. -Non ti permetterò di avventurarti da sola in un’impresa del genere, è troppo pericoloso. Sonic e gli altri a quest’ora saranno furiosi, e se Eggman dovesse scoprire la verità potrebbe trovare un modo per farti del male, e io non posso permettere che ciò accada! Se vuoi andare avanti con il tuo piano dovrai coinvolgere anche me!-
La mutante rialzò la testa e non vide altro che una cieca determinazione nei tratti scarsamente illuminati del suo interlocutore. Sospirò. -Sapevo che avresti detto questo. Ho già preparato un accorgimento per impedire che scoprano la tua vera identità. Se scoprissero chi siamo in realtà saremmo entrambi in guai seri. Anche se a dire la verità speravo che tu decidessi di non seguirmi: tu sei ancora libero di tornare alla tua vecchia vita, se vuoi. Io potrei solamente sparire per sempre e rintanarmi da qualche parte, come ho passato gli ultimi anni della mia vita.-
La figura nell’ombra abbassò la testa. -Mi dispiace. Se avessi avuto idea di quello che stava accadendo non ti avrei mai lasciata sola.-
Eden sorrise. -Non ci pensare. Non è stata colpa tua, si vede che non era destino che io potessi vivere almeno un’infanzia serena e normale.-
Ci fu un momento di silenzio. -Non è giusto.-
-La vita è ingiusta.- lo corresse lei, guardando il soffitto della casupola di legno scarsamente illuminato dalla lampada ad olio. -Però possiamo sempre rimediare. Possiamo ancora prenderci quello che ci è stato tolto. Alla fine anche noi potremo essere felici. Tutto si risolverà, ti chiedo solo di fidarti di me.-
La figura ridacchiò. -Devo essere pazzo a dirlo dopo tutto quello che mi hai raccontato, ma mi fido di te. Stai facendo la cosa giusta, anche se in un modo tremendamente distorto, e sono certo che riuscirai a raggiungere il tuo scopo. E potrai contare su di me, Eden, qualunque cosa accada.-
La mutante sorrise debolmente alla figura davanti a lei. -Forse dovrei impedirti di partecipare a questa farsa, ma so anche che non ci riuscirei senza di te. Grazie, fratellone.-





Angolo dell'Autrice meno degenere del solito: Ciao a tutti. Scusatemi se questo capitolo vi risulterà troppo lento e noioso e con molta poca azione, è solo un capitolo di tansizione. Dal prossimo si entra nel vivo dell'azione! Chi troverà il prossimo Chaos Emerald? Cosa dovremo aspettarci da Eden e da suo fratello? Che cosa sta nascondendo Eden al dottor Eggman? Perché non riesco a smettere di fare domande di cui a nessuno importa?

So: Perché sei una cavolo di chiacchierona?
Au: Divertente... E dire che solitamente mi devono tirare fuori le parole con le pinze!
So: Stai zitta, mi hai appena fatto passare il compleanno più deprimente della storia del mondo! ç_ç
Au: Sai, ci sarebbe stato un modo per renderlo ancora più deprimente: pubblicare il capitolo il giorno del tuo VERO compleanno! U_U
So: ... Effettivamente sarebbe stata una bastardata da parte tua! O_O"
Au: Lo so... Sono sadica e perfida, ma non fino a questo punto! U_U
Kn: Senti, se consideriamo quello che hai fatto a me, che dovrei essere il tuo personagglio preferito, non oso immaginare cosa saresti in grado di fare ai personaggi che odi per davvero...
Au: Fortunatamente non li userò mai nelle mie ff: su Mobius non ci sono umani! U_U
So: E il dottor Eggman?
Au: Eccezione che conferma la regola! U_U
Ro: E il comandante Tower?
Au: Eccezione numero 2!
Tl: E Maria?
*entra Shadow all'improvviso*
Sh: MARIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIA!
Au: Spero che tu sia soddisfatto, Tails. Ora fai riprendere Rambo con una secchiata d'acqua gelida.
Tl: o.o"
Au: Tranquillo, in quest'angolo sei immortale, vai!
*Tails si allontana con Shadow, titubante*
Kn: E il presidente?
Vc: E i personaggi di Sonic Unleashed?
Ch: E la principessa Elise? ^.^
*l'Autrice fissa Charmy e scrive qualcosa sulla sua agenda*
Es: Ferma! Signorina, sappiamo bene che è odiosa e che tutti voi ricordate quello che ha fatto, ma resta sempre un'umana che è comparsa nei videogiochi!
*l'Autrice guarda malissimo Espio e scrive qualcosa sull'agenda. E ci mette più tempo*
Au: In quel videogioco nemmeno il dottor Eggman è se stesso. E tecnicamente non è mai avvenuto, quindi non conta! è.é Quanto agli umani in Sonic Unleashed si vede che sono stati "mobianizzati", quindi possono contare! In fondo nel fumetto ci sono anche nel fumetto, anche se non sono proprio gli umani che conosciamo... U_U
Tutti: Taglia corto! è.é
Au: Solo io posso dare ordini qui! è.é
*L'autrice si chiude in una bolla per finire l'angolo da sola per poi uscire per un momento*
Au: Ah, dimenticavo, l'angolo dell'Autrice diretto dai Fantastici Quattro inizia nel prossimo capitolo!
So: Che centrano ora i "Fantastici Quattro"? O_o
Au: Intendevo tu, Shadow, Knuckles e lo Spoiler Ambulante! -.- *si rintana nella sua bolla*

Cielo, questi personaggi mi faranno diventare matta... Forse è per colpa loro se sono così fuori di testa *ride maleficamente*. A parte gli scherzi, ringrazio di cuore le poche persone che stanno seguendo questa storia (poche, ma buone! ^^) e tutte le persone che l'hanno messa fra le seguite, le preferite e le ricordate. E dato che sono uno spambot sotto copertura (non dovevo dirlo! Cancellate l'ultima parte...) vi consiglio tre autori che trattano storie dalle tematiche "delicate" in questa sezione:
Vicarious10: Se siete fan delle storie noir ambientate in un futuro tetro e corrotto, dei fumetti Archie di Sonic e di Quentin Tarantino filate subito a leggere "Black Hedgehog", please! Anzi, leggetela comunque: l'inizio è un po' lento e i personaggi della saga compaiono solo in seguito, ma è fantastica comunque. Ve la consiglio caldamente!
The New Riddler: Se siete fan di Batman, dei Miserabili (sta scrivendo la versione Sonicchiana della storia) e se cercate delle storie scritte bene e piene di colpi di scena, lui fa al caso vostro. E fra i cattivi delle sue storie c'è anche Scourge, e il che, secondo il mio modesto parere, gli dà parecchi punti a favore!
The Madhog: Autore che scriveva in questa sezione nell'ormai lontano 2008. Se siete fan dell'umorismo nero e dei colpi di scena potreste diventare dipendenti dalle sue storie.
Ok, credo che sia tutto... Spero che i miei sproloqui non vi abbiano annoiato troppo. Ci sentiamo alla prossima! ^^/

  
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