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Autore: Molecola    26/06/2013    3 recensioni
Avete mai notato come la sezione di psichiatria in un ospedale sia sconfinata in un angolo lontano da tutti gli altri reparti ma a un passo da quello di cardiochirurgia? I “malati di mente” accanto ai “malati di cuore”. Come se ci fosse davvero una differenza.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sono le tre del pomeriggio, il caldo di aprile è dolce e ci coccola mentre mangiamo un po’ di insalata di patate
-          È bellissimo qui- sussurra Marlene
-          Era il tuo posto preferito..-
-          Davvero?-
-          Si, ci venivi tutte le volte che eri incazzata con qualcuno-
-          Alessia? – mi chiede dubbiosa
-          Si?-
-          Ero felice?-
-          In quale contesto?-
-          In generale, insomma, avevo una bella vita?-
-          Beh..- la guardo, prima o poi ricorderà tutto e io non so cosa dirle, dovrei raccontarle dell’astio che ogni tanto le logorava il petto verso sua madre, della sofferenza che avere perso il padre le provocava ogni domenica?dovrei dirle dei suoi attacchi di panico, delle su incertezze sul futuro? La guardo li che aspetta una risposta, è dannatamente bella,cosi libera dai vincoli del passato
-          Si! Avevi una vita perfetta!-
-          E tu mi eri sempre vicino?-
-          Come una sanguisuga! – ride, la sua risata mi apre le porte del paradiso in un solo secondo
-          I miei vestiti ti vanno assai larghi!-
-          Hanno un buon odore- mi sorride con le sue fossette
-          Sei bellissima..-
-          Beh se avessi saputo che mi invitavi a cena mi sarei conciata meglio-
-          Non è necessario, non ti è mai piaciuto sistemarti più di tanto-
-          È spaventoso..-
-          Cosa?-
-          Che tu mi conosca più di me stessa? Insomma che fine hanno fatto tutti i miei ricordi, tu devi avere la testa cosi piena di cose che ci riguardano ed io..io non so nemmeno..so il tuo nome a stento-
-          Non importa..ho abbastanza ricordi per entrambe-
-          Non è giusto! Non posso obbligarti a sopportare tutto questo..io..io potrei non ricordare mai più..- abbasso lo sguardo, sento le lacrime scendermi giù
-          Io voglio te..ho sempre voluto solo te, non c’è stato attimo, secondo in cui i tuoi occhioni viola non sono stati al centro dei miei pensieri, io ti amo, e so che tu non sai nemmeno chi sono, che non puoi provare nulla per me, ma il mio amore è qui, sei stata la cosa più bella che ho avuto nella vita, ero il tuo presente e il tuo futuro, dicevi che nel caos noi insieme riuscivamo a rimettere insieme un po’ di ordine, sono andata in frantumi tante volte e tu..tu sei stata il collante che mi ha tenuto in piedi. Hai aspettato me cosi tanto tempo che beh sono disposta ora ad aspettare te..per sempre..- mi guarda, ormai piange anche lei, piange cosi forte da farmi preoccupare, cerco di calmarla ma ormai è un fiume in piena
-          Ehi..che succede? Ho detto qualcosa di sbagliato?-
-          Sono cosi..cosi..spaventata! non so chi sono, non so nulla, vorrei cosi tanto poter ricordare! So solo che quando sei sparita dall’ospedale mi sei mancata, la tua presenza mi tranquillizzava cosi tanto e anche se ti ho mandato via tante volte..adoravo sentire il suono della tua voce..e..io non lo so perché ma credo che qualcosa voglia dire!- non trovo le parole, riesco solo ad abbracciarla forte
-          Ti amo..Marlene-





Mi stringe forte e non so come spiegarlo ma..mi sento a casa, L'odore di Alessia è familiare come quello della marmellata alle pesche, o del mare in bufera
-          Dobbiamo tornare in ospedale, parlerò con mia madre, non voglio che finisci nei guai..-
-          E se mi vieta di vederti?- la stringo ancora più forte
-          Ehi  a quando mi avete detto sono maggiorenne no? Posso scegliere io chi vedere o no-
-          Già..-
-          Perché mia mamma ti ha mandato via?-
-          Non volevo che Silvia fosse la tua psichiatra-
-          Perché no?-
-          Lunga storia, finisci di mangiare, poi andiamo in ospedale-
-          Mia madre sarà preoccupata..-
-          Sa che sei con me-
-          Come fa a saperlo?-
-          Mi conosce, sapeva che averi organizzato qualcosa-
-          Tutti sapete conoscere bene tutti..- mi destabilizza tutto questo
-          Non avrei dovuto rapirti..-
-          Te ne penti?-
-          No, quando si tratta di te non mi pento mai.. solo che..ci saranno serie conseguenze..-
-          Mi spiace, sono peggio di un incubo immagino-
-          Sai quale è stato il vero incubo?- faccio segno di no con la testa – vederti li, ferma immobile senza poterti parlare..- la sua voce viene interrotta da un pianto fragoroso, la stringo forte di impulso,lei nasconde il volto sul mio petto, dopo un paio di minuti alza lo sguardo e mi fissa, i suoi occhioni celesti sono pieni di lacrime,i suoi capelli colorati stonano con la mia felpa nera
-          Non piangere..- le sorrido, lei sbarra gli occhi sorpresa e scoppia di nuovo a piangere
-          Ehi..shhh..che ho detto?-
-          Mi è mancato vederti sorridere, mi è mancato da morire..-
-          Va tutto bene, sono qui ora..-
-          No, non sei qui, non sei qui..- una lama mi taglia per metà il cuore, allora non è vero..non è vero che non le importa se non ricordo,non è vero che è disposta ad aspettare,la mia memoria mancante le pesa terribilmente, non posso farle questo, dovrei lasciarla andare
-          Scusa..- le dico,mi stringe fortissimo
-          Non te ne andare mai più..- alza lo sguardo e si tuffa sulle mie labbra, i miei occhi si spalancano, nella mia mente riaffiora un ricordo. Ci siamo io e Alessia,guardiamo la tv, lei è tutta concentrata, è una partita di calcio, si volta mi sorride e mi bacia
-          Preferisci il calcio a me-
-          Non è vero! Preferisco te qui mentre guardo il calcio- le faccio la linguaccia lei mi guarda maliziosa e mi si fionda addosso.
 


E se fosse lei la mia cura?
           
  
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