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Autore: mychemicalromance96    26/06/2013    0 recensioni
''Quando l'amore entra nella vita di una persona, ecco che il mondo sembra cambiarle sotto gli occhi. Ecco che tante emozioni le scorrono nel corpo come un fiume in piena.. Le cose diventano ancora piu' intense e travolgenti se si crede che una persona da poco conosciuta la si conosce da una vita. '' Questi occhi li ho già visti'' penso' Iris. Occhi verdi come lo smeraldo avevano rapito il suo cuore travolgendolo di tante passioni e emozioni. Erano occhi pieni di vita e energia. Occhi cosi' non li aveva mai visti.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Contesto generale/vago
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Iryyy'' questa volta riconobbi chi mi sta chiamando,mi girai di scatto e con gioia abbracciai forte Valentina. ''tesoro mio da quanto tempo che non ci vediamo'' mi disse quasi con le lacrime agli occhi ''beh in verita' e' da ieri sera che non ci vediamo'' le dissi stupefatta , ma lei sembrava non ascoltare le mie parole perche' mi strinse ancora piu' forte. ''cosi finirai per stritolarmi '' il mio tono era soffocato ''scusa'' disse staccandosi ''lo sai che ti voglio un mondo di bene'' continuava con un dolce sorriso ''certo che lo so e per me e' lo stesso'' dissi ricambiando il sorriso. Tutti e tre ci guardammo intorno, altri ragazzi stavano entrando nel cortile con i loro motorini che parcheggiavano vicino l'entrata del liceo. "'sapete noemi che fine ha fatto?" ci chiese Antonio con un tono dolce nelle sue parole . Aveva una cotta per Noemi da circa 4 mesi ma a causa della sua timidezza non era mai riuscito a dirglielo . "lo sai come e' fatta Noemi viene sempre 10 minuti piu' tardi dal suono della campanella. l'ha fatto ogni anno.'' gli risposi. lui abbasso' la testa diventando stranamente rosso. Vale gli ando' vicino e gli disse posandogli una mano sulla spalla ''devi dirglielo prima o poi Anthony non puoi continuare cosi'' Antonio alzo' il viso e la guardo' negli occhi ''gia' ma lei sembra non essersi accorto di come la guardo e poi ho paura che non posso piacergli'' ''eh invece gli piaci credimi, non ti ricordi quella sera quando stavamo tutti da lei come ti guardava? Anche lei e' timida come te lo sai, ma sei tu che devi fare il primo passo, come sei bravo a suonare la chitarra elettrica allo stesso modo devi essere bravo a farle capire cosa provi'' le parole di vale mi toccarono profondamente . era molto brava a consolare le persone o a spingerle a fare ciò che avevano sempre desiderato fare. ''allora se la mettiamo cosi, questa mattina dopo la scuola le confessero' il mio amore'' La voce di Antonio era molto determinata. ''bravo cosi si ...'' non fini' di terminare la frase perche' subito Valentina mi tiro' il braccio con forza facendomi male ''vale cosi mi fai male..'' ''shh guarda un po davanti all'entrata tra quel gruppo di ragazzi'' mi disse sorridendo. guardai nella sua direzione ma non riuscivo a vedere nulla se non quel gruppo di ragazzi che mi aveva indicato ''non vedo nulla'' ''guarda meglio c'e un tizio adatto proprio a te'' la sua voce tremava per l'emozione. faceva sempre cosi quando vedeva ragazzi che mi piacevano . Questa volta vidi meglio e un po piu' distante da quel gruppo c'era un ragazzo troppo troppo figo. La mia bocca si spalanco' diventando quasi un tunnel. Era alto aveva lunghi capelli neri con un lungo ciuffo che gli copriva meta' fronte, indossava una camicia nera con il primo bottone sbottonato un pantalone blu scuro con una catenina che gli ricadeva in un lato e tanti bracciali borchiati su entrambi i polsi. non riuscivo a vedere il colore dei suoi occhi e neppure se aveva piercing ma era stupendo. ''Oh mio dio'' dissi con la voce tremante ''eheh il ragazzo dei tuoi sogni e' proprio a pochi metri da te'' disse scherzando. Il cuore stranamente comincio' a battermi forte e proprio in quel momento i suoi occhi si posarono sui miei. Mi guardava serio senza sorridere. Distolsi subito lo sguardo imbarazzata e stranamente la timidezza si impossessò' di me. La campanella suono' e tutti ci dirigemmo nelle nostre aule. Chissa' di che classe e' pensai... ma poi notai che non l'avevo mai visto prima nell' istituto e capi' che doveva essere un nuovo arrivato. ''quanto mi piacerebbe che capitasse nella mia classe'' continuai a fantasticare mentre entravo con vale nella 4 d. io e vale stavamo nella stessa classe , per di piu' sedute nello stesso banco ''da vere migliori amiche'' come ripetevamo sempre per sottolineare il fatto che la nostra amicizia era davvero speciale. il nostro banco si trovava al centro dell'aula da li potevamo osservare tutto ciò che facevano gli altri e questo era davvero divertente sotto certi aspetti . Una volta sedute nel nostro ''amato'' banco ormai pulito dalle nostre scritte divertenti e noiose mi guardai intorno. A poco a poco i nostri compagni per cosi dire si sedevano nei propri banchi iniziando a chiacchierare tra loro. Naturalmente Filippo rimase anche quest'anno solo. era il secchione della classe e tutti l'odiavano. naturalmente io e vale facevamo eccezione in fondo non bisogna odiare una persona solo perche va bene a scuola. La mia classe era molto grande per di piu' avevamo due lavagne . Frequnetavo Valentina perche' anche se il padre era avvocato e la madre era insegnante di filosofia all'universita' era proprio come me una ragazza semplice acqua e sapone e non una snob viziata che frequentava oche e sbavava dietro ai ragazzi piu' belli dei pub piu' frequentati in citta'. Eravamo entrambe diverse dagli altri e entrambe volevamo distinguerci non per sentirci speciali ma per dimostrare agli altri che nei tempi d'oggi ci sono ancora ragazze con le rotelle apposto. ''era proprio un bel ragazzo quello li'' vale mi allontano' dai miei pensieri con una amichevole sgomitata al braccio. ''sei fidanzata ricordalo'' le dissi alzando le sopracciglia ''lo so, ma io mi riferivo a te sciocchina'' ''a me?" pensai con stupore come se non l'avessi capito. subito dopo mi venne un tuffo al cuore e pensai alla mia storia avuta con Francesco, durata un anno e mezzo e finita l'estate scorsa, perche' si era stufato di me e due giorni dopo l'avevo visto con un oca. volevo vendicarmi a morte ma vale e gli altri ragazzi del gruppo me lo impedirono spiegandomi che l'indifferenza ha un suo contegno e un giorno lui l'avrebbe pagata con le sue stesse mani, ma a queste ultime parole non ci avevo mai creduto. piansi per quel cretino 4 mesi interi e giurai a vale che non mi sarei piu' innamorata eccezione per Gerard ma quando ho visto quel ragazzo fuori la scuola il giuramento che feci si stava per rompere . Dopo poco entro' in classe la nostra prof di inglese. ''Buongiorno ragazzi'' ci disse raggiante come un raggio di sole. mi piaceva molto la nostra insegnate di inglese per 3 motivi 1) veniva da Napoli proprio come me e la sua calorosita' era tipica del sud 2) non era dura con i suoi alunni come fanno molti insegnanti del classico 3) non faceva preferenze infatti metteva i voti in base alla loro preparazione . Si chiamava Maria e aveva una quarantina d'anni. Era alta e magra come me aveva lunghi capelli rossi solo che i miei erano tinti e un po piu' corti. Amavo il rosso. Anche il nero mi piaceva molto. ''buongiorno professoressa'' salutammo tutti in coro. ad alcuni questa prof non piaceva per il semplice motivo che non accettava raccomandazioni dai loro genitori. ''come sono andate le vacanze?" ci chiese con il suo solito sorriso raggiante ''bene prof'' ''mi fa davvero piacere, beh che ne dite di raccontarmi dove le avete trascorse queste vacanze?" improvvisamente tremai poiché quest'estate sono rimasta qui a Firenze e anche vale tremo' insieme a me ''e ora cosa le diciamo?" mi chiese preoccupata ''inventiamoci una localita' mm mm tipo le maldive'' le dissi scherzando e vale rise. proprio in quel momento qualcuno busso' alla porta della nostra aula .''avanti'' fece la prof, la porta si aprì e sulla soglia comparve lo stesso ragazzo che io e vale avevamo visto poco fa nel cortile. Il mio cuore accellero' come una ferrari in piena corsa a 350 km orari. OK credo di aver esagerato con i km orari ma non potevo di certo essere indifferente di fronte alla vista di un bel ragazzo come lui. in realta' fuori mi mostrai neutra e indifferente come gli sguardi di alcuni di loro poiché quando lo videro pronunciarono sotto voce ''un altro emo'' naturalmente le altre eravamo io e vale solo che io ero un tantino piu' esagerata per il fatto di aver tinto i capelli, i suoi erano neri . ci piaceva distinguerci dagli altri anche per lo stile. ma a noi ci piaceva solo quello stile ''metallaro'' come tutti lo chiamavano . almeno io mi vestivo cosi perche' dentro di me non mi sentivo felice mi sentivo vuota ogni volta che tutti mi guardavano strana come se avessi qualcosa che non andasse . se non avevo il mio gruppo di amici sarei morta. Questa volta potei vedere meglio il suo volto. la cosa che mi colpi ancora di piu' fu il colore dei suoi occhi . verdi come lo smeraldo ''dio quanto sono belli'' pensai con meraviglia. giuro di non aver visto mai occhi di un verde cosi acceso cosi intenso , sembravano parlare esprimere tante emozioni mescolate tutte insieme senza far capire davvero ciò che lui provava. il suo profilo sembrava appena scolpito da Raffaello .La maggior parte delle ragazze presenti nella mia classe stavano sbavando con gli sguardi persi nei suoi occhi. Questo mi innervosi'. "'buongiorno'' disse rivolto a tutta la classe con un sorriso. i suoi denti erano bianchissimi. ''ehy iry non svenire sul banco'' mi disse vale con un risolino, probabilmente la mia espressione neutra era svanita da un bel po. ''ciao tu devi essere il nuovo arrivato giusto?" la prof aveva assunto un tono molto cordiale ''si'' si limito' a dire. probabilmente non mi ero sbagliata a leggere nei suoi occhi , non mostrava chiaramente le sue emozioni, apparentemente sembrava molto neutro,quasi indifferente. cominciai a meravigliarmi di me stessa che sapevo interpretare benissimo i suoi occhi. non mi era mai riuscito con nessun altro sebbene fossi brava a leggere negli occhi, me l'aveva insegnato mia nonna da piccola. ''bene, ci fa piacere avere un nuovo ragazzo in classe, il tuo nome?" la prof non sembrava notare la sua neutralita' ''Stefano''. Fu in quel momento che si accorse della mia presenza in classe. mi guardo' di nuovo negli occhi questa volta con piu' intensita' rivolgendomi anche un sorriso. io restai a guardarlo neutra non riuscivo neppure a stendere le labbra in un mezzo sorriso. nessun ragazzo prima di lui mi aveva fatto questo effetto neppure Francesco nonostante ne fui tanto innamorata. tutti restarono a guardarci ma piu' a lui che a me e questo un po mi sollevo'. ''bene Stefano puoi sederti vicino a Filippo ?!" quella della prof sembrava più una domanda forse temeva che anche lui non si sarebbe seduto vicino a quel povero ragazzo timido e impacciato ''certo'' rispose dopodiche' rivolte un sorriso a Filippo il quale lo' ricambio' timidamente . ''questo Stefano deve essere davvero un bravo ragazzo si e' seduto vicino a filippo'' mi fece notare vale come se io non ci avessi fatto proprio caso ''come se Filippo fosse da tutti considerato un virus..'' le dissi arrabbiata ''ehi! noi abbiamo fatto sempre eccezione quando una delle due e' mancata a scuola ci siamo sedute vicino a lui. io gli voglio bene e lo sai che schifo tutti in questa aula gia' solo per come lo trattano'' ''lo so... e' bello essere diversi'' pronunciai quelle parole per la prima volta felice.
  
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