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Autore: mychemicalromance96    26/06/2013    1 recensioni
''Quando l'amore entra nella vita di una persona, ecco che il mondo sembra cambiarle sotto gli occhi. Ecco che tante emozioni le scorrono nel corpo come un fiume in piena.. Le cose diventano ancora piu' intense e travolgenti se si crede che una persona da poco conosciuta la si conosce da una vita. '' Questi occhi li ho già visti'' penso' Iris. Occhi verdi come lo smeraldo avevano rapito il suo cuore travolgendolo di tante passioni e emozioni. Erano occhi pieni di vita e energia. Occhi cosi' non li aveva mai visti.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Contesto generale/vago
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Non sempre la vita si presenta come e' stata immaginata, anzi quasi mai! Non sempre va tutto come e' stato pianificato,anzi, c'e sempre un imprevisto che,seppur piccolo,manda tutto all'aria. E' il destino,il fato, che interviene all'improvviso,inaspettato,che spazza via tutto come un uragano,lasciando dietro di se' tante macerie dalle quali ricominciare a costruire, ma pur sempre macerie rimangono. Non credo nel destino, ognuno il proprio destino se lo costruisce da se', allora che cos'e quella cosa che interviene senza che nessuno ne abbia fatto richiesta? Ma in fondo, perche' bisogna aver rispetto se poi l'uomo , per sua natura, non ha rispetto nemmeno lui stesso del suo simile.
Coincidenze e situazioni determinate dall'azione di ogni singola persona, che si intrecciano,si aggrovigliano e creano altre situazioni che condizionano l'esistenza di qualunque individuo. Un po' come l'amore , due vite che si incontrano, si intrecciano e creano una nuova vita...
Mi chiamo Iris ho 17 anni abito a Firenze anche se ho origini napoletane, i miei genitori sono entrambi di Napoli, da circa 3 anni ci siamo trasferiti qui poiche' mio padre e' riuscito a fondarvi con la sua ditta una nuova impresa di elettrodomestici. Lui ne e' il capo. Mia madre lavora invece come insegnante di greco e latino nel liceo che frequento, e questa che sto per raccontare e' la mia storia. 14 settembre 2011. Quel giorno la scuola era iniziata. Di nuovo l'inferno mi avrebbe tormentata per nuovi lunghi 9 mesi
Quella mattina venne a svegliarmi proprio mia madre.Poche volte le davo il permesso di entrare in camera mia. No perche' ci nascondevo chissa' cosa che i miei non dovevano vedere, ma perche' non mi era mai piaciuto che altra gente doveva invadere i miei spazi, chiunque era . Solo alla mia migliore amica Valentina davo il permesso di farlo. Venirmi a svegliarmi la mattina per andare a scuola era un eccezione poiche' altrimenti non mi svegliavo affatto e restavo a poltrire per ore sotto il cuscino. 
''Iris forza svegliati sono le 7.00 non vorrai fare tardi proprio al tuo primo giorno di scuola'' il tono di mia madre era frettoloso. A contrario di me andava proprio di fretta (cosa che avrei dovuto fare anch'io) . Mi alzai contro voglia cercando di prepararmi psicologicamente a cosa sarei andata incontro quella mattina. Non avevo proprio voglia di entrare in classe e rivedere tutta quella gente e non dico miei compagni poiché con loro non avevo per niente alcuna confidenza. Da quando dissi in classe al 1 anno durante le nostre presentazioni che venivo da Napoli mi hanno guardata tutti con sguardi non so se disgustati fosse il termine appropriato nonostante economicamente stessi bene forse un po piu' di loro. Ma non ho mai dato alcuna importanza al denaro della mia famiglia, anzi piu' persone estranee l'hanno fatto. Solo perche' la mia famiglia era agiata molti ragazzi del liceo volevano essermi amica e io ho sempre rifiutato facendo capire in questo modo che non sono come loro ma una ragazza molto umile. Mi guardavo intorno come se fosse la prima volta che mi trovassi in quella stanza. La mia camera era ben arredata, mobili antichi , al centro del muro davanti al letto c'era un televisore a plasma direttamente nel muro. In camera mia non avevo finestre ma un grande balcone che si affacciava sul lato piu' storico di Firenze, nonche' proprio di fronte alla chiesa di santa maria novella. Il suo interno era stupendo . Sui muri avevo appeso tanti poster dei miei gruppi musicali preferiti slipknot AC/DC my chemical romance black veil brides e tanti altri. A quel punto mi diressi in bagno , mio fratello Paolo ne era appena uscito. Era piu' grande di me aveva18 anni e per lui iniziava il 5 anno. Beato lui. "'buongiorno sorella" mi disse con un sorriso ''buongiorno'' gli risposi con tono assonnato. ''si vede che non sei proprio pronta per iniziare questo nuovo anno scolastico eh?!" mi guardo' con un mezzo sorriso ''infatti'' dissi mentre chiudevo la porta del bagno dietro le mie spalle . Mi lavai lentamente il viso dopodiche' mi guardai allo specchio. Be direi che non avevo poi un aspetto tanto da carcerata . i miei erano lunghi capelli tinti di rosso anche se per natura li avevo ricci e castani .Occhi castani e pelle olivastra tutto da mia madre. Mio fratello aveva preso da mio padre , carnagione chiara occhi azzurri capelli neri. ''iris fai presto ad uscire dal bagno farai veramente tardi'' disse mia madre ed improvvisamente tremai per lo spavento  ''potresti darmi un passaggio con la tua auto mamma'' ''anche quest'anno?" mi chiese con tono di stupore ''certo." senti' mia madre farfugliare qualcosa poi mi rispose con un Ok. Usci' dal bagno e corsi subito a vestirmi. Indossai le prime cose che mi capitarono davanti ovvero una maglietta nera con il logo dei my chemical romance e la foto con il profilo di Gerard il cantante figo. ''Quanto e' bono'' pensai con dolcezza e un jeans scuro e le mie amatissime converse nere. presi lo zaino anch'esso nero con il logo delle converse e scesi al piano di sotto. La mia casa era a due piani piu' un piccolo scantinato pieno di ricordi e cose vecchie che avevamo di sotto. Si poteva' tranquillamente giocare a nascondino . nonostante la nostra eta' io e Valentina ce la siamo spassate d'estate a giocare come due bambine di 5 anni mentre i miei in casa non c'erano e mio fratello se ne usciva con gli amici. Scesi in cucina, arredata con mobili in legno antico. Direi che tutta la casa era in stile antico ai miei genitori piaceva molto e anche a me, tranne un po per mio fratello. Ricordo che quando la casa fu da poco arredata con tutti mobili antichi disse ''mi sento un vecchio in una catapecchia'' e i miei si infuriarono a morte contro di lui. Paolo a mia differenza era viziato. Io un tantino di meno. ''Dai andiamo, questa mattina devo conoscere i primi anni'' disse mia madre prendendo le sue cose . Io presi una fetta biscottata con la nutella ed usci' salutando Paolo ,mio padre era uscito gia' da un bel po. Quella mattina c'era un sole bellissimo quasi andava contro il mio umore triste come quasi sempre ... E faceva anche caldo e questo fini' per rendermi ancora  piu' triste.. Salimmo in macchina. Mio padre e mia madre avevano l'auto personale . Quella di mia madre era un Audi e quella di mio padre era una lancia y. Mentre ci dirigevamo verso il liceo Michelangelo osservai le strade che scorrevano sotto i miei occhi... Sono sempre stata una ragazza diversa da tutte le altre. Il motivo? Be ho sempre avuto una mentalita' diversa da tutte loro.  Non sono mai stata un oca o una ragazza superficiale ma una ragazza matura . Ho sempre avuto sani principi e creduto  nei miei ideali.  Arrivammo sotto il liceo giusto 10 minuti prima al suono della campanella . Il liceo che frequentavo era un edificio molto elegante sembrava quasi un universita' , era davvero bello. La prima volta che lo vidi restai a bocca aperta non so per quanto tempo, perche' le persone mi guardavano stupefatte. ''tesoro in bocca al lupo per il tuo primo giorno di scuola'' mia madre mi rivolse un dolce sorriso. ''grazie mamma in bocca al lupo anche a te'' le dissi ricambiandole il sorriso. Scesi dall'auto e subito fui coinvolta in una moltitudine di ragazzi. C'erano tutti gli anni mescolati tra loro. Ecco che la solita scena che si ripeteva ogni anno mi si ripresento' davanti agli occhi. Amici che non si vedevano da tempo si abbracciavano con calorosi abbracci e risate, chi iniziava a pagniucolare perche' non voleva iniziare l'anno scolastico e chi come me si guardava intorno senza capire che stava succedendo. "Metallaraaa'' senti' improvvisamente gridare alle mie spalle . Al dire il vero quella mattina non ero proprio metallara anche perche' avevo dimenticato per la fretta di truccarmi e di indossare i miei amati bracciali borchiati ma i piercing alle orecchie li avevo sempre. Mi girai di scatto e vidi Antonio un mio caro amico di un gruppo che frequentavo correre verso di me. "Chitarrista'' gridai affondando nel suo abbraccio caloroso. Tutta quell'estate non c'era stato era andato in Danimarca con i suoi. Mi era mancato tanto. "mi sei mancata da morie metallara'' mi disse sorridendo ''anche a me'' risposi sincera e felice di rivederlo. Antonio aveva 17 anni come me, lui a  differenza mia frequentava il liceo scienze umane presente sempre nel nostro liceo. Io e lui frequentavamo un gruppo di ragazzi metallari . Quasi tutti i giorni dopo scuola ci incontravamo alle 19 in piazza e ci organizzavamo per andare a casa di qualcuno di noi,oppure ci vedevamo direttamente nel nostro studio un ''garage''. Eravamo in tutto 5 io Antonio Valentina il ragazzo Francesco e Noemi. tutti frequentavano il classico tranne Antonio, e solo Francesco aveva 20 anni, studiava medicina sempre a Firenze. Li frequentavo da quando ero arrivata in citta' , conosciuti per caso ad una festa organizzata dalla scuola al 1 anno. non erano i classici metallari che si drogavano o si tagliavano. erano bravi ragazzi e ne ero fiera.
  
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