Capitolo 18: Amicizie difficili e pericolose alleanze
-Chi diavolo sei tu?!! Fatti riconoscere!-
Lust e Sloth si trovavano di fronte ad un uomo dal volto coperto da una maschera spirale arancione.
A prima vista non sembrava molto forte, ma le due homunculus sentivano che quelle erano solamente apparenze, che quell'uomo non era ciò che sembrava.
-Ma guarda! Voi non siete ninja, non è vero? Non avete l'aria da kunoichi, ne tanto meno da jonin! Eppure, c'è qualcosa che vi differenzia dagli esseri umani normali. Che cosa siete? Morti viventi?-
-Noi siamo Lust e Sloth: la Lussuria e l'Accidia, ma non serve che te lo ricordi, perché stai per morire!-gridò la donna dai capelli neri allungando le sue unghie affilate con lo scopo di trapassargli la spalla.
Ecco una cosa strana: il colpo non andò a segno, anzi, sembrava proprio che le unghie di Lust avessero attraversato il corpo dell'uomo, quasi lui non fosse reale.
-Ma cosa diavolo...?!!-stava dicendo l'homunculus, prima di vederlo scomparire e ricomparire proprio davanti a lei, tirare fuori da chissà dove uno strano coltello e trafiggerle in pieno il petto.
La ferita cominciò a perdere sangue, tuttavia Lust non ne fu spaventata, anzi, cominciò addirittura a sorridere malignamente, mentre il taglio si rimarginava seduta stante sotto gli occhi di un sorpreso Madara.
-Spiacente, umano, ma le tue armi non possono farci alcun male!-
-Allora avevo ragione: voi due non siete esseri umani! Che cosa ne direste di unirvi a me?-chiese sinceramente speranzoso. Quella donna lo attraeva non solo fisicamente: era anche forte, coraggiosa e per di più, come aveva già capito, praticamente immortale, perfetta!
-Perché dovremmo?-ghignò Lust.
-Scommetto che non sapete nemmeno dove vi trovate!-
-In effetti, non sarebbe una cattiva idea, Lust. Questo essere umano sembra molto potente, forse più di Quella Persona, e poi non sappiamo dove andare.-tentò di convincerla Sloth.
-Uff! E va bene! Ma fai un passo falso, e sei morto!-cedette la donna sbuffando.
-Molto bene. Per prima cosa, vi accompagno al covo e vi presento ai miei... collaboratori!-disse l'uomo sorridendo sotto la maschera.
***
-Eccoci arrivati.-disse Sakura davanti alla porta dell'ufficio dell'hokage.
Bussò lievemente.
-Signorina Tsunade, sono Sakura Haruno, posso entrare?-
La domanda fu seguita da un “Certamente” proveniente da dietro la porta.
Il gruppetto aprì ed entrò.
Davanti a loro, una donna dai capelli biondi legati in due code basse, gli occhi color miele e un viso giovane, li fissava severamente.
La rosa, a disagio per l'occhiata minacciosa scoccatale dalla capo villaggio, si affrettò a spiegare la presenza dei loro ospiti.
-Ecco, loro sono amici di Hinata!-
-Amici?-
-Esatto!-disse Sakura impaurita .
-Di solito, non permetto che sconosciuti entrino nel mio ufficio, ma questo è un caso d'emergenza. Siete tutti ingaggiati per la missione: più siete, meglio è! Fra poco dovrebbero arrivare anche Kakashi, Naruto e Neji.-
Agli ultimi due nomi, Hinata sobbalzò: non aveva più visto Naruto da quando l'aveva rifiutato, come avrebbe fatto ad andare in missione con lui?!!
E Neji poi?!!
Lui aveva sospettato di lei non appena Wrath e Envy erano andati ad abitare a casa sua!
Che gran pasticcio!
-Ma... . Signorina, non sa nemmeno che cosa sono capaci di fare! Non sarebbe meglio che... -non riuscì a terminare la frase, perché un uragano dai capelli biondi, seguito a ruota da Neji e Kakashi, le piombò addosso stritolandola in un abbraccio.
-Hinata! Quindi andremo in missione insieme! Come sono contento! E questi chi sono? I tuoi amici?-
-N-Naruto-kun!-mormorò la Hyuga lanciando un'occhiata ad Envy, che fissava il ragazzo con un'espressione omicida sul volto.
-Chi sono questi, Hinata?-chiese il cugino di lei con una faccia irritata.
-Ehm... . N-Neji-san... . I-Io... . L-Loro... .-
-Ora basta! La vostra missione consiste nell'uccidere Kabuto Yakushi.-disse Tsunade, correndo in aiuto della ragazza.
-E perché proprio lui?-chiese Sakura sorpresa.
-Alcuni miei informatori mi hanno detto che è diventato un praticante esperto di una delle tecniche proibite: la Tecnica della Resurrezione Impura. Per evitare che possa utilizzarla per riportare in vita alcuni tra i ninja più forti, vi affido il compito di sopprimerlo al più presto.-spiegò la donna seria.
-Mi scusi, ha detto “riportare in vita”?-chiese all'improvviso Ed con curiosità.
-Esattamente, perché?-
-Non si può far resuscitare le persone, è una legge dell'alchimia.-spiegò calmo il ragazzo.
-Dunque: primo, non ho la più pallida idea di cosa sia questa “alchimia” di cui parli; secondo, esiste una tecnica in grado di far rivivere i corpi dei morti, quella che ti ho spiegato poco fa. Non ho nient'altro da dire: partirete domani mattina all'alba. Ora andate.-li congedò l'hokage in fretta.
I ragazzi uscirono in silenzio dall'edificio.
-Hinata, non mi hai ancora detto chi sono questi.-disse gelido Neji.
La diretta interessata prese a torturarsi nervosamente le mani, mentre cercava una spiegazione plausibile alla presenza degli homunculus e degli alchimisti.
-Mmm... . E-Ecco... . Loro... . Io... . Ehm... .-
-Io mi chiamo Envy e sono il suo ragazzo.-le corse incontro Invidia, sottolineando l'ultima parola in direzione di Naruto.
-Ragazzo?!!-esclamarono lui, Sakura, Neji, Kakashi e Hanabi contemporaneamente.
Hinata avvampò, Ed e Al si scambiarono un sorrisetto divertito e Wrath mise il broncio ingelosito.
Silenzio...
-Ah! Ma allora non sei una ragazza!-saltò su Naruto con un ingenuo sorriso sul volto.
In quel momento, si scatenò praticamente l'apocalisse.
-CHE COSA DIAVOLO HAI DETTO?!! RIPETILO SE HAI IL CORAGGIO! IO, IL GRANDE ENVY, L'HOMUNCULUS DELL'INVIDIA, SAREI UNA RAGAZZA?!!-gridò Envy infuriato, è proprio il caso di dirlo, come una bestia.
-Io credevo di sì.-disse di nuovo il biondo con ingenuità.
-MA IO TI AMMAZZOOOOOO!-
L'homunculus prese a rincorrere l'Uzumaki come un forsennato, mentre Wrath, Ed e Al cadevano a terra dalle risate.
-Hai sentito Envy?!! Ti hanno scambiato per una donna! Forse ora comincerai a vestirti meglio!-lo prese in giro il più grande degli Elric.
-PENSA AI FATTI TUOI SOTTOSPECIE DI TAPPO, E AL FATTO CHE: PRIMO, SIETE IN VIAGGIO DA QUATTRO ANNI E NON AVETE ANCORA TROVATO LA PIETRA FILOSOFALE; SECONDO: TUO FRATELLO E' ANCORA CHIUSO IN QUELL'ORRENDA ARMATURA; TERZO, NESSUNO DI VOI DUE, AL CONTRARIO DI ME, HA ANCORA UNA RAGAZZA!-
Ed si ritirò in un angolino buio a fare i cerchietti sul terreno, mentre veniva avvolto da una densa aura negativa e consolato dal fratello.
Intanto, Sakura chiedeva ad Hinata della sua relazione con Envy.
-Ah, quindi è lui! E' lui il ragazzo di cui ci hai tanto parlato! E brava la nostra Hinata! Finalmente ti sei decisa a darti una mossa! Allora? Come vi siete conosciuti? Quanto tempo dopo vi siete baciati? Tuo padre è a conoscenza del fatto che hai un fidanzato?-
-Ehm... .-
Hinata raggiunse il limite: troppo rumore, troppa confusione, ma, soprattutto, troppe domande!
Svenne.
Envy se ne accorse per primo e lasciò immediatamente perdere Naruto.
Corse vicino alla Hyuga e la prese in braccio.
-Ehi, tu! Lasciala subito.-disse Neji avvicinandosi velocemente alla cugina.
-Come, prego? E tu chi saresti?-chiese l'homunculus molto contrariato.
-Suo cugino, Neji Hyuga. E adesso, dalla a me.-
-Ehi ehi! Adesso smettetela tutti e due! Neji, lascialo in pace!-accorse subito Sakura.
Al le rivolse uno sguardo misto tra il curioso e il sognante: una pacifista, proprio come lui.
Peccato solo che, con quel corpo, non sarebbe mai riuscito a farsi amare da lei.
-Tzé! Come vuoi, ma sappi che ti tengo d'occhio: prova a far soffrire mia cugina Hinata e dovrai vedertela con me.-lo avvertì Neji gelido.
Envy gli scoccò uno sguardo di fuoco.
-Mmm... . S-Smettetela di litigare. S-Se dobbiamo andare in missione assieme, dobbiamo restare u-uniti, non credete anche voi?-mormorò Hinata, che nel frattempo si era ripresa.
-Dobbiamo ancora terminare le presentazioni: io mi chiamo Alphonse Elric, e questo è mio fratello maggiore Edward. Potete chiamarci solo Ed e Al. Noi ci conosciamo già, vero signorina Sakura?-
-Sì! Ci siamo visti poche ore fa a casa di Hinata!-trillò la rosa, felice di essere stata chiamata “signorina”. Poi si avvicinò a Wrath.
-E tu? Come ti chiami piccolino?-chiese con un sorriso.
-Wrath!-
-Che nome strano... .-mormorò Sakura pensierosa.
-Perché? Credi che chiamarsi “Envy” sia normale?-chiese ingenuamente Naruto.
-NON SONO AFFARI TUOI COME MI DEVO CHIAMARE, CHIARO?!!-
-Ma “Invidia”? Mmm... uno dev'essere scemo per dare un nome del genere a suo figlio!-continuò l'Uzumaki imperterrito.
-LA VUOI SMETTERE?!! NON TI HO FATTO NIENTE DI MALE, PER ORA!-gridò Envy disperato.
-Beh, oddio, dipende dai punti di vista! Mi hai portato via Hinata!-
-PROVA SOLO A TOCCARLA E IO TI AMMAZZOOOOOO!-
-Va bene va bene! Sta calmo!-
-Comunque, io sono Hinabi, sono la sorellina di Hinata!-trillò la bambina castana rivolta agli alchimisti e agli homunculus.
-Come avrete già capito, io mi chiamo Neji e sono il loro cugino.-disse il ragazzo lanciando a Envy un'occhiataccia.
Ricambiato.
-Io, invece, mi chiamo Kakashi Hatake e sarò il vostro jonin.-
-Bene! A questo punto, credo sarebbe meglio andare a casa: bisogna riposare, se domani dobbiamo partire all'alba, no?-tentò di placare gli animi Hinata.
-Va bene! A domani allora!-esclamò Sakura prendendo Naruto per un orecchio e correndo via, seguita a distanza a Neji e Kakashi.
-Andimo?-chiese la blu rivolta al gruppetto dietro di lei.
S'incamminarono verso l'appartamento in silenzio.
DALL' AUTRICE:
Devo scusarmi di due cose: per il ritardo e per il capitolo che non mi è uscito proprio come volevo. Perdono! Grazie a Faerie Queene e gigi28 per la rec: sono felice che la storia vi piaccia!
Baci
By Noemina2001