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Autore: ChiaraLilianWinter    27/06/2013    1 recensioni
Dal settimo capitolo: "Continua a guardare il cielo, Oz. - Perchè? - Se guardi in su le lacrime non possono cadere, no?"
Una raccolta di brevi storie che si intrecciano l'un l'altra, con poesia e delicatezza, che raccontano di amore e tristezza.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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...Mi avventai verso il collo del mio signore.
Appena uscii dal mio nascondiglio, correndo verso Glen, sentii un urlo riempirmi la testa. Forse era Vincent, forse lo stesso Glen, o forse io, la parte di me che mi diceva di rinunciare, di andarmene, di continuare a vivere. Ad ogni passo che facevo mi tormentava, ma sempre riuscivo a trovare un pretesto per continuare.
Il volto sorridente di Lily, il viso distrutto di Sharon, lo sguardo perso di Echo...
A parte Lily, io non mi ero mai interessata a nessuno, lottavo solo per me stessa. Ma non stavolta. Quando mi trovai davanti a Glen, il mio coltello premuto pericolosamente contro il suo collo, i suoi occhi spaventati ed increduli, mi resi conto che stavo combattendo non solo per me. Lo stavo facendo per tutti.
<< Che stai facendo, Charlotte? >>
<< Piantala con quest'assurdità, Oswald. >>
Lui si irrigidì e spalancò ancor di più gli occhi. Non lo avevo mai chiamato così.
<< Perchè vuoi cambiare il passato? È inutile! Pensa al presente! >>
<< Io voglio andare indietro proprio per questo presente. >>
Scossi la testa. Lui voleva modificare ciò che era successo per non soffrire, solo per questo.
Premetti più forte la punta del pugnale contro la sua pelle.
<< Perchè lo stai facendo? Pensavo mi fossi devota. >>
Risi, una risata amara e crudele.
<< Devota? Io sono molto più che devota verso di te, Oswald. Per questo voglio impedirti di fare una cazzata del genere. >>
Avvicinai il mio viso al suo.
<< Salva di nuovo questo mondo. Come cento anni fa. Puoi farlo senza cambiare nulla. >>
Stavolta fu lui a scuotere la testa.
<< Mi dispiace, Lottie. >>
Gli dispiaceva? Che stava dicendo? Io... E in quel momento capii. Mi ero dimenticata di Vincent. Mi girai velocemente, la disperazione e la paura si impossessavano di me... E un dolore lancinante mi fece urlare. Il pugnale mi scivolò di mano, andando ad incastrarsi tra le roccie.
Vincent era davanti a me, una piccola spada in mano, sporca del mio sangue. La ferita sul braccio mi bruciava moltissimo. Probabilmente aveva intenzione di colpirmi sul petto, di uccidermi, ma l'agitazione gli faceva tremare le mani e aveva sbagliato bersaglio. Mi guardò con occhi persi, vuoti, mentre urlavo e mi scuotevo, cercavo di alzarmi.
Quando finalmente riuscii a sollevarmi sulle ginocchia, un forte colpo alla schiena mi fece ricadere in avanti. Glen incombeva su di me, impassibile e freddo. Non mi ero mai accorta della sua indole crudele, e non avrei mai voluto scoprirla.
<< L'hai voluto te, Charlotte. Mi dispiace, ma tutti coloro che mettono in pericolo il mio piano devono essere eliminati. >>
Alzò la mano, in cui impugnava la spada di Elliot Nightray, e mi puntò alla gola. Stava per finire tutto...? No, non era possibile. Non poteva finire così. Dopo tutto quello... Che avevano fatto... Non volevo che finisse in questo modo.
Fu solo grazie a questo pensiero se, l'attimo seguente, trovai la forza di fare quello che la mia mente mi urlava di non fare.
Mi alzai di scatto e lo abbracciai. Lo strinsi forte, forte, forse gli stavo anche facendo male, ma non importava. Volevo sentire, un'ultima volta, Oswald. L'Oswald di cento anni fa.

<< Lottieeee! Lottie~cara... >>
Sbuffai, Jack Vessalius era davvero una palla al piede, certe volte. Anche se, in realtà, a tutte faceva piacere ricevere delle attenzioni da un uomo così bello. Se solo non fosse stato così fastidioso... E così inquietante.
<< Sono qui. Cosa vuoi, dannatissimo scocciatore? >>
Jack passò sopra la mia palese offesa e si piazzò davanti a me, un sorrisetto fastidioso ad illuminargli il viso.
<< Mi chiedevo dove fosse Glen. Sono passato a salutarlo. >>
Come sempre. Ogni volta, era solo per incontrare lui. A volte mi ero anche chiesta se loro due fossero... Ma no, che mi passa per la testa?
<< Non so dove sia. Non lo vedo da stamattina... >>
Lui mi sorrise, uno di quei suoi strani sorrisi, e alzò le spalle. Poi fece per andarsene, ma un attimo prima di girarsi spalancò gli occhi e si illuminò.
<< Glen! Stavo cercando proprio te! >>
Sentii le mie guancie farsi sempre più calde mentre mi giravo, e il mio sguardo andava a posarsi sull'uomo dietro di me. Era alto, imponente, e bello, bello quanto Jack, ma di una bellezza diversa, più discreta, più oscura. Lui ricambiò il mio sguardo e abbozzò un sorriso, che si allargò quando Jack camminò verso di lui. Iniziarono a parlare, e io capii che dovevo andarmene, anche perchè ogni volta quei due si rinchiudevano in un loro universo, che nessun altro riusciva a capire e in cui nessun altro poteva entrare. E a me stava bene. Un pò mi ingelosiva, mi infastidiva il fatto di esserne esclusa, un pò faceva male. Ecco perchè fui così felice quel giorno.
<< Lottie, dove vai? >>
Mi fermai, attonita, e mi irrigidii. Sentii lo sguardo dei due uomini sulle mie spalle. Non capivo. Mi girai, e li trovai a guardarmi, lievemente confusi.
<< Cosa? >>
Mi sorpresi di quanto fosse bassa e timorosa la mia voce. Jack mi sorrise e mi porse la mano.
<< Perchè non vieni con noi? Ho un nuovo gingillo da mostrarti! >>
Il mio sguardo vagò su Glen, e solo quando anche lui sorrise, mi permisi di prendere la mano che il biondo mi porgeva. Mentre li seguivo, per la prima volta non dietro, ma in mezzo a loro, mi resi conto di non essere mai stata così felice.

Sentii Oswald gemere, sorpreso e addolorato. Io lo strinsi più forte, affondando il viso nel suo petto, mentre non potevo fare altro che scoppiare a piangere. Le mie lacrime bagnavano la sua giacca, ma non mi interessava. In fondo, quello che avevo davanti non era solo lui. Alzai il viso, e mi trovai di fronte il viso di un ragazzino spaventato e confuso.
<< Oswald... Ormai è finita. Lascialo libero. Libera Leo. >>
I suoi occhi si spalancarono: rabbia, tristezza, dolore.
<< Charlotte...Lottie...perchè...? >>
Il suo sguardò vago verso il basso, verso il mio petto.
La sua spada era affondata appena sotto il seno, mi aveva quasi attraversato da parte a parte, sentivo la lama fredda. Il dolore iniziale era stato lancinante, ma ora questo aveva lasciato posto ad una strana insensibilità. Tutto, intorno a me, era sempre più distante.
Dovevo sbrigarmi.
Sempre stretta a lui, iniziai ad avanzare. Lui indietreggiava, non aveva la forza di contrastarmi, era troppo sorpreso. Lo strapiombo si faceva sempre più vicino.
Glen se ne accorse solo quando era troppo tardi. Un altro passo indietro e sarebbe caduto nel vuoto.
<< Non farlo...! >>
<< Tu mi seguirai, Oswald. Lascerai questo mondo una volta per tutte. >>
Aumentai la presa e feci un passetto avanti. Sotto le mie mani, iniziai a percepire lo sfaldamento dei due corpi. Quello di Leo, più solido, più reale, e quello di Glen, senza consistenta ma così caldo...
<< Charlotte... >>
Un altro passettino. Il mio cuore batteva sempre più lentamente. Il corpo di Glen era sempre più reale.
<< Leo ce la farà. Oz ce la farà. Sono tutti in gamba, qui. >>
Ancora uno. Finalmente, potei scansare Leo, che cadde svenuto a terra. Glen...
<< Ne sono certo. >>
Mi sorrise, e mi cinse con le sue braccia. Alzai il viso verso di lui e ricambiai il sorriso. Un altro passo.
<< Grazie. >>
<< Grazie. >>
Di nuovo, quella sensazione di assurda felicità. Non sentii più la terra sotto i miei piedi, le urla di Vincent mi riempivano le orecchie. No, non era solo lui. Altre persone erano accorse. Sentivo qualcun'altra... Lily. Oh no, piccola Lily, non piangere.
Guardai il viso dell'uomo che mi stringeva e sorrisi.
<< Insieme. >>
Caddi nel vuoto.


Nell'antro della strega (che si vergogna da morire)
Ciao a tutti!
Ecco finalmente la seconda ed ultima parte della storia riguardante Lottie e Glen. Devo dire di essere abbastanza soddisfatta del mio lavoro, secondo me è uscita abbastanza bene. Spero quindi di non ricevere una valanga di recensioni negative. Pf. Una valanga. Che megalomane.
Ovviamente, non intendo certo manifestare il mio disappunto sulla pochissima quantità di recensioni che io ricevo. Ma che, scherziamo?
Ringrazio comunque quelle pochiiiiiiiiiissiiiime persone (due) che a quanto pare avevano abbastanza tempo da poter dedicare due secondi alla recensione. Grazie <3 mi avete reso felice!
Duuunque... Come ho già detto nell'angolo autrice della mia serie originale 'La lista dei desideri' (che ovviamente voi non conoscete quindi non so perchè l'ho scritto lì), tra due capitoli la raccolta si concluderà! Quindi, anticipazioni della prossima puntata. Mh.. Dai questa è facile. Yaoi. Slash. (Sempre rigorosamente a bollino verde). Non ci siete ancora arrivati...? Mh... Occhialoni e Facilmente Infiammabile. Ok, la pianto.
Grazie e alla prossima!
  
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